rainy

Fino a poco tempo fa non ci pensavo, ma ora con la maturità alle porte mi vedo costretto ad interrogarmi sul futuro.
L'università sarà l'ultima spiaggia per riuscire a trovare amicizie e costruirmi una vita sociale accettabile, non dovessi farcela sarei pressapoco spacciato.
Corro il rischio di precludermi esperienze di vita, serate spensierate e conoscere ragazze. Corro il rischio di rimanere da solo o meglio: io, lo studio e il forum FobiaSociale.com.
Comunque c'è ancora tempo e prima del futuro c'è il presente, è quello che mi frega

Jokerfs

anche io prima dei miei episodi di disagio pensavo continuamente "non ho paura" e " il peggio che potrà capitarmi è la tal cosa e non sarebbe tanto terribile"... poi ho iniziato a soffrire di attacchi di panico.. e diciamo ho avuto altro a cui pensare... ma ho avuto il tempo (e la necessità ) di pensare se quelli schemi mentali (da "sano") fossero positivi o no...

ma ripensandoci ho capito che nessun trucchetto mentale potrà vince la paura del futuro, se pensiamo ad esso come qualcosa di negativo solo perchè ci porta a cambiare e ci porta davanti a situazioni nuove. Se è l'incertezza a farti paura, allora nessun cambiamento, anche quelli positivi, possono portare cose positive...

Naturalmente sarebbe bello continuare a fare ogni giorno le stesse cose, rassicuranti... ma se siamo su questo forum evidentemente quello che ci capita ogni giorno non è tanto bello... c'è chi vorrebbe ma non può costruirsi una compagnia di amici, chi vorrebbe trovare una ragazza, chi rimane paralizzato dalla paura proprio quando dovrebbe pensare solo a stare in compagnia di altri e divertirsi, chi vorrebbe trovare un lavoro ma non può perchè ogni colloquio è un inferno e chi voleva essere qualcos'altro e per il suo disagio non può...

a questo punto, se non riusciamo a vivere dignitosamente, qualunque cosa ci riservi il futuro è meglio della routine infernale in cui siamo impantanati o no? Non è ottimismo gratuito: è essere per una volta, in vita nostra, veramente oggettivi e mandare al diavolo il circolo vizioso in cui siamo intrappolati...

Martello

Magari mi facesse paura il futuro, a me fa paura già il presente e se posso lo evito accuratamente. Mi fa schifo questa organizzazione delle cose e questa non è paura,è rigetto, per quanto tutti i terapeuti insistano a dirmi che devo accettare, accettare , accettare, ma come si fa ad accettare la violenza, la cattiveria, il provincialismo, l'approfittare, la meschinità più bieca, l'ignorare tutto intorno a noi,il non fare niente per fare qualcosa. E' uno schifo che parte da me stesso e arriva fino a molte, non tutte le persone esterne.