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06-03-2015, 13:21
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#1
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 225
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Forse sono cose che ho detto e ridetto,peró vorrei sapere a voi le cose come sono andate(sempre rispettando la privacy), se è normale e comune la mia sensazione di ansia e disagio.
Tra poco compiró 18 anni e mi viene ansia al pensiero, dato che non so come comportarmi quel giorno.È un'età importante e credo che qualcuno si aspetti qualcosa da me(fai una festa? mi chiedono).Non vorrei farla perché non saprei chi invitare,dato che mi sembrano tutti conoscenti, ed ho un solo amico con la a maiscola.
Praticamente vivo e non vivo.Abito in un paese piccolissimo, non esco più di casa, vado solo a scuola. Pratico bodybuilding, ma ora sono fuori dai giochi da un mese, per un infortunio.
Non so giudicarmi obiettivamente,quindi non so se sono simpatico, antipatico, bello, brutto, stupido ecc e al momento non mi interessa.
Quello che voglio è cambiare vita, vivere.E per farlo devo andare via di qui,è sembra solo un sogno irrealizzabile.Ora dovrei pensare a studiare e magari andare all'università dopo(mi sembra l'unico sbocco per uscirne ), se sarà possibile. Vedo ragazzi e ragazze più grandi che sono rimasti qui, e fanno solo su e giù in auto.Il pensiero di far quella fine mi atterisce,la speranza di un futuro diverso mi tira avanti, proprio perché ora sono "semi-vivo". A causa della crisi, della disoccupazione mi sembra impossibile. Se dovessi fare quella fine mi viene già da piangere, la mia vita è sempre stata vuota e lo è tuttora.Leggo di gente che ce l'ha fatta, ma mi sembrano favole, e poi io non sono "speciale", quindi non credo di farcela.A voi com'è andata?Ci siete riusciti? È possibile o sono condannato?
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06-03-2015, 14:01
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 602
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Secondo me sei soltato insicuro... dovresti tentare, soprattutto se non hai niente da perdere! Credo che non esista persona più libera e a volte potresti avere delle piacevoli sorprese, io per esempio ho scoperto d'essere simpatico. Poi la gente è strana... a volte credo che si aspetti un po' troppo, non è che loro diano sempre il massimo.
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06-03-2015, 15:52
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 998
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Anche io prima di diplomarmi speravo di andarmene in una grande città e cominciare a vivere, invece ho sbagliato, son rimasta qua, a morire un po' alla volta. Quindi posso solo confermarti che andare solo su e giù con l'auto fa effettivamente schifo. Fai di tutto per andartene, magari fallirai ma almeno ti dai una chance.
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06-03-2015, 17:04
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#4
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 225
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Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Anche io prima di diplomarmi speravo di andarmene in una grande città e cominciare a vivere, invece ho sbagliato, son rimasta qua, a morire un po' alla volta. Quindi posso solo confermarti che andare solo su e giù con l'auto fa effettivamente schifo. Fai di tutto per andartene, magari fallirai ma almeno ti dai una chance.
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Francamente se fallirei, per me la vita sarebbe già finita. E se ragiono così perdo già in partenza. Fin da piccolo sono stato abbastanza stupido,ho sempre dato importanza all' opinione altrui e questo mi ha impedito di vivere. Da piccolo ero abbastanza grasso, poi con lo sviluppo sono leggermente dimagrito.Quando iniziai le superiori ero pieno di speranza, felice di incontrare nuove persone, ma il tutto si riveló un disastro, sono stato anche bocciato in secondo(ed ho cambiato scuola).A quel tempo cercavo qualcosa in cui ero bravo, a momenti cambiavo interessi ogni mese.Ma ero sempre lo stesso in fondo, sempre preso per il culo, sempre solo.C'era sempre qualcuno a buttarmi giù, e ci riuscivano sempre. Tentai anche il suicidio, toccai il fondo.Mi odiavo a morte.Mi iscrissi in una palestra, misi la mia fiducia in un"ombra",m'illuse.Immaginavo di ottenere dei cambiamenti, ma niente.Dopo un'anno ero sempre uguale.Quindi decisi di allenarmi da solo, e da settembre ad ora sono aumentato di 9 kg. Internet ha avuto una base fondamentale in tutto questo.Mi sono infortunato ora, ma non vedo l'ora di tornare a battere ferro.Sono arrivato ad alzare 30 kg con una mano(non utilizzo macchine, solo manubri e dischi) in un esercizio particolare.All'inizio non ci credevo, poi ho capito di essere sulla strada giusta. E continueró per sempre.Ho ottenuto risultati e ne otterró ancora di più.La situazione non è cambiata, anzi è peggiorata per certi versi, ma sono migliorato.Sono successe tante cose brutte(anche belle raramente ) che mi hanno toccato direttamente e indirettamente, e ne succederanno ancora.Mai arrendersi.E questo vale per tutti, mandate a fanculo chi vi vuole male, abbiate fiducia in voi anche se il mondo vi cade addosso.Partite da vincenti, e arriverete da vincenti.
Ma non fate come me.Accontetavi delle piccolezze della vita, godetevela.Non fate come me, perché se io dovessi fallire:non vivrei più.Non riuscirei ad accettare una sconfitta, invece si deve.Bisogna essere soddisfatti di quello che si ottiene, poco o molto.Io se ottenessi poco, non vivrei. Ed è sbagliatissimo.
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Ultima modifica di Jack Ugly; 06-03-2015 a 17:16.
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06-03-2015, 18:19
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly
E questo vale per tutti, mandate a fanculo chi vi vuole male, abbiate fiducia in voi anche se il mondo vi cade addosso.Partite da vincenti, e arriverete da vincenti.
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Ma anche no, oppure "ma quando mai"? Tu almeno non hai il problema dell'aspetto fisico. Io ho quello e due genitori (anzi, da qualche giorno uno) che sono 15 anni che mi remano contro. E sì, ho la sensazione che il mondo mi cada addosso perché a me non è mai arrivato alcun aiuto mentre mio fratello ha tutto. Dimmi, come posso partire da vincente se già la famiglia mi ha tagliato le gambe e oggi è difficilissimo lavorare e andarsene all'estero è realisticamente possibile fino a un'età che è la metà della mia? Non è ironia, ma parli come una persona di 60 anni che è partita da zero, ha lottato contro tutto e poi si è realizzata. Se anche fosse così, la situazione di tanti di noi sul forum, credo la stragrande maggioranza sta sull'altra coda della gaussiana mentre in mezzo c'è una maggioranza di gente normale che pur tra alti e bassi e anche frustrazioni a gogo, una sua dimensione di vita l'ha trovata. Insomma, se già un "normalone" è poco confrontabile con la storia di vita di Bill Gates, come può essere confrontabile l'utente medio del forum con un "vincente"? Chiedo, sinceramente non lo so.
Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly
Ma non fate come me.Accontetavi delle piccolezze della vita, godetevela.Non fate come me, perché se io dovessi fallire:non vivrei più.Non riuscirei ad accettare una sconfitta, invece si deve.Bisogna essere soddisfatti di quello che si ottiene, poco o molto.Io se ottenessi poco, non vivrei. Ed è sbagliatissimo.
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A parte che mi pare che ogni frase contraddica la successiva e sincerissimamente non ho capito niente di questo discorso: come si fa ad accontentarsi delle piccolezze della vita? E a essere soddisfatti di quello che si ottiene, poco o molto? A me la vita ha riservato sostanzialmente solo calci nel sedere, dammi un suggerimento di come posso essere lieto di tutto questo. Sì capisco cosa forse mi si dirà: il solo fatto di essere davanti a un PC a scrivere vuol dire che non sono cieco, che non sono paralitico e ho un tetto sulla testa. Io me ne rendo conto, eppure, sarò ingrato verso le piccolezze e le grandezze della vita, io mi sento molto lontano anche da una condizione di "mediocritas" di umore, nel senso che sia almeno un umore stabile e passabilmente decente.
Scusa se i toni saranno sembrati sarcastici, ma se non ricordo male tu non hai passato i 25 anni e mi pare un po' poco per esortazioni globali di qualsiasi genere, figuriamoci all'esortazione di accontentarsi. Credo (e mi metto in prima linea nonostante la mia età) che occorra averne viste e vissute tante per avere un'idea equilibrata delle cose.
ciao!
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Ultima modifica di pokorny; 06-03-2015 a 18:24.
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06-03-2015, 18:24
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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Se la festa ti creerebbe più disagio che altro, non ti conviene farla.
Sul fatto dell'università, secondo me puoi farla per due motivi.
O perchè ti piace quel percorso di studi, ti interessa la materia, ecc... o perchè vuoi fare un determinato lavoro e sai che per arrivarci ti serve passare attraverso un certo corso di laurea.
Non andarci solo perchè "non so cosa fare"... rischieresti di frustrarti per 3,4,5 anni, che poi è quello che in parte è successo a me...
Per quanto riguarda il fare avanti e indietro... beh, è anche una scelta. Io ti capisco, vivo in una città che è morta e l'università è in una vicina. Quindi per ragioni economiche ho scelto di fare la pendolare. E credo comunque che i miei non mi avrebbero mai lasciata trasferire come fanno tanti... Ma ci sta, perchè se decido di fargli pagare 5 anni di tasse nell'indecisione, non posso di certo fargli pagare una vita in un altro posto.
Quando avrò finito penso che entrerò in un ulteriore limbo di indecisione e sonderò il terreno cercando stage e part time che mi permettano di esplorare tutte le possibilità che si possono avere nel mio campo... Se avrò le palle (ed è quello che spero) vorrei trasferirmi e cercare di imparare a stare da sola, nel senso, guadagnare un'indipendenza dai miei genitori, avere la libertà di tornare alle 4 di notte senza che qualcuno si preoccupi per me, imparare a gestire i soldi, fare attività un po' stimolanti e conoscere qualcuno di diverso...
Questo è il piano, ma in realtà al momento non sono molto positiva...
Mi spiace di non poterti dare un aiuto concreto...
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06-03-2015, 18:39
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#7
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 225
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Ma anche no, oppure "ma quando mai"? Tu almeno non hai il problema dell'aspetto fisico. Io ho quello e due genitori (anzi, da qualche giorno uno) che sono 15 anni che mi remano contro. E sì, ho la sensazione che il mondo mi cada addosso perché a me non è mai arrivato alcun aiuto mentre mio fratello ha tutto. Dimmi, come posso partire da vincente se già la famiglia mi ha tagliato le gambe e oggi è difficilissimo lavorare e andarsene all'estero è realisticamente possibile fino a un'età che è la metà della mia? Non è ironia, ma parli come una persona di 60 anni che è partita da zero, ha lottato contro tutto e poi si è realizzata. Se anche fosse così, la situazione di tanti di noi sul forum, credo la stragrande maggioranza sta sull'altra coda della gaussiana mentre in mezzo c'è una maggioranza di gente normale che pur tra alti e bassi e anche frustrazioni a gogo, una sua dimensione di vita l'ha trovata. Insomma, se già un "normalone" è poco confrontabile con la storia di vita di Bill Gates, come può essere confrontabile l'utente medio del forum con un "vincente"? Chiedo, sinceramente non lo so.
A parte che mi pare che ogni frase contraddica la successiva e sincerissimamente non ho capito niente di questo discorso: come si fa ad accontentarsi delle piccolezze della vita? E a essere soddisfatti di quello che si ottiene, poco o molto? A me la vita ha riservato sostanzialmente solo calci nel sedere, dammi un suggerimento di come posso essere lieto di tutto questo. Sì capisco cosa mi si dirà: il solo fatto di essere davanti a un PC a scrivere vuol dire che non sono cieco, che non sono paralitico e ho un tetto sulla testa. Io me ne rendo conto, eppure, sarò ingrato verso le piccolezze e le grandezze della vita, io mi sento molto lontano anche da una condizione di "mediocritas" di umore, nel senso che sia almeno stabile e passabilmente decente.
Scusa se i toni saranno sembrati sarcastici, ma se non ricordo male tu non hai passato i 25 anni e mi pare un po' poco per esortazioni globali di qualsiasi genere, figuriamoci all'esortazione di accontentarsi. Credo (e mi metto in prima linea nonostante la mia età) che occorra averne viste e vissute tante per avere un'idea equilibrata delle cose.
ciao!
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Pokorny, certo che non ho 25 anni.E finora anch'io ho avuto abbastanza calci in culo, e ne sto avendo ancora.E anch'io ho il 90% delle probabilità di rimanere disoccupato.Anch'io non ho tutto sto gran fisico.Il fisico che mi sto facendo, lo sto plasmando con sacrifici, non schioccando le dita.Comunque mi spiego meglio.
Mettiamo che devi scalare un monte alto 3000m,ok? Inizi a scalarlo e inizi a trovare delle difficoltà.Facendo sacrifici, su sacrifici non raggiungi la cima, ma arrivi a 1200m, molto lontano dalla vetta.E sei allo stremo, ti sei fatto male e non continui più.
Ora due sono le cose:accontentarti della scalata che hai fatto o dire a te stesso che non vali niente, e che il tutto non ha senso.
Partire da vincenti vuol dire iniziare un percorso ed essere consapevoli che c'è una certa probabilità di non concluderlo.Devi metterci tutto te stesso, essere ottimista, ma non è detto che tu arriverai alla fine.Ed anche se arrivi a metà sei soddisfatto, perché hai fatto qualcosa per arrivarci. Così sei un vincente.
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06-03-2015, 18:41
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Capito... posso solo dire che sono contento per chi riesce a pensare così. Io no.
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06-03-2015, 18:51
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 225
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Capito... posso solo dire che sono contento per chi riesce a pensare così. Io no.
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Beh, caro Pokorny non sei il solo, anch'io non riesco a pensarla così. E purtroppo stiamo sbagliando entrambi...
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06-03-2015, 18:56
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#10
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 225
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Quote:
Originariamente inviata da Jupiter
Se la festa ti creerebbe più disagio che altro, non ti conviene farla.
Sul fatto dell'università, secondo me puoi farla per due motivi.
O perchè ti piace quel percorso di studi, ti interessa la materia, ecc... o perchè vuoi fare un determinato lavoro e sai che per arrivarci ti serve passare attraverso un certo corso di laurea.
Non andarci solo perchè "non so cosa fare"... rischieresti di frustrarti per 3,4,5 anni, che poi è quello che in parte è successo a me...
Per quanto riguarda il fare avanti e indietro... beh, è anche una scelta. Io ti capisco, vivo in una città che è morta e l'università è in una vicina. Quindi per ragioni economiche ho scelto di fare la pendolare. E credo comunque che i miei non mi avrebbero mai lasciata trasferire come fanno tanti... Ma ci sta, perchè se decido di fargli pagare 5 anni di tasse nell'indecisione, non posso di certo fargli pagare una vita in un altro posto.
Quando avrò finito penso che entrerò in un ulteriore limbo di indecisione e sonderò il terreno cercando stage e part time che mi permettano di esplorare tutte le possibilità che si possono avere nel mio campo... Se avrò le palle (ed è quello che spero) vorrei trasferirmi e cercare di imparare a stare da sola, nel senso, guadagnare un'indipendenza dai miei genitori, avere la libertà di tornare alle 4 di notte senza che qualcuno si preoccupi per me, imparare a gestire i soldi, fare attività un po' stimolanti e conoscere qualcuno di diverso...
Questo è il piano, ma in realtà al momento non sono molto positiva...
Mi spiace di non poterti dare un aiuto concreto...
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Io per la scelta universitaria andró per esclusione.Ovvero dovró restringere il campo in base alle cose che so fare, e scegliere tra le quali quella che mi piace di più. Anch'io potrei finire per fare il pendolare,la probabilità è alta, ma ció non esclude(spero) che possa crearmi una vita sociale nella città vicina.In bocca al lupo per il piano
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06-03-2015, 19:05
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#11
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: zona cagliari
Messaggi: 1,482
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bellissimi i 18 anni mi ricordo ancora ,be hai piu responsabilita' sicuramente,la cosa e bella e che ti puoi fare la patente quindi avere piu liberta',puoi cercare gente nuova,che non siano le persone della cerchia dove vivi hai piu possibilita' sicuramente
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06-03-2015, 19:30
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly
Io per la scelta universitaria andró per esclusione.Ovvero dovró restringere il campo in base alle cose che so fare, e scegliere tra le quali quella che mi piace di più. Anch'io potrei finire per fare il pendolare,la probabilità è alta, ma ció non esclude(spero) che possa crearmi una vita sociale nella città vicina.In bocca al lupo per il piano
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Grazie
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06-03-2015, 19:59
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly
Mi iscrissi in una palestra, misi la mia fiducia in un"ombra",m'illuse.Immaginavo di ottenere dei cambiamenti, ma niente.Dopo un'anno ero sempre uguale.Quindi decisi di allenarmi da solo, e da settembre ad ora sono aumentato di 9 kg. Internet ha avuto una base fondamentale in tutto questo.Mi sono infortunato ora, ma non vedo l'ora di tornare a battere ferro.Sono arrivato ad alzare 30 kg con una mano(non utilizzo macchine, solo manubri e dischi) in un esercizio particolare.All'inizio non ci credevo, poi ho capito di essere sulla strada giusta. E continueró per sempre.Ho ottenuto risultati e ne otterró ancora di più.La situazione non è cambiata, anzi è peggiorata per certi versi, ma sono migliorato.
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Non riesco a capire, qui stai mischiando un pò tra la tua vita ed il bodybuilding. In ogni caso come ti ho già detto in privato non sottovalutare la "potenza" che ha uno sport come il bodybuilding o, per generalizzare, il sollevamento pesi, nel miglioramento dell'umore e della sicurezza in sè stessi. Che tipo di infortunio hai avuto e a che esercizio ti riferisci?
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06-03-2015, 20:19
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly
Io per la scelta universitaria andró per esclusione.Ovvero dovró restringere il campo in base alle cose che so fare, e scegliere tra le quali quella che mi piace di più. Anch'io potrei finire per fare il pendolare,la probabilità è alta, ma ció non esclude(spero) che possa crearmi una vita sociale nella città vicina.In bocca al lupo per il piano
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Questa mi era sfuggita...è un errore pensarla così...devi scegliere si qualcosa che ti piace, ma ponderarla con la capacità di trovare lavoro poi in quel ramo. Ormai ci sono troppi laureati inutili che fanno cose che si potrebbero fare dopo un corso privato di qualche decina di ore...es: se ti piace fare l'istruttore di palestra o il personal trainer, potresti benissimo spendere soldi e molto tempo per laurearti in scienze motorie, oppure, cosa più pratica e intelligente, trovare qualche corso serio e certificato in giro, che comprenda altri livelli avanzati di specializzazione e poi provare a cercare un lavoro in quel campo. L'università non è la panacea, x cui piuttosto di iscriverti senza avere le idee chiare lascia stare perchè altrimenti sono soldi e tempo buttati. E se ti piace la filosofia o le scienze politiche, sappi che queste lauree ti serviranno solo per avere una probabilità maggiore per entrare in posti pubblici, per fare un lavoro che riuscirebbe a fare un diplomato al professionale...
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06-03-2015, 20:45
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#15
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 225
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Non riesco a capire, qui stai mischiando un pò tra la tua vita ed il bodybuilding. In ogni caso come ti ho già detto in privato non sottovalutare la "potenza" che ha uno sport come il bodybuilding o, per generalizzare, il sollevamento pesi, nel miglioramento dell'umore e della sicurezza in sè stessi. Che tipo di infortunio hai avuto e a che esercizio ti riferisci?
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Ciao dotrue
Infatti è proprio il bodybuilding che mi ha cambiato e che mi ha reso una persona migliore,è uno sport fantastico e fa parte di me ormai.
L'esercizio è il rematore con manubrio,ricordo che partii con 8 kg in quell'esercizio.L'ultima volta ho fatto un 3x10 con 30kg
L'infortunio te lo scrivo in privato,se vuoi
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06-03-2015, 20:48
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#16
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Intermedio
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 225
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Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Questa mi era sfuggita...è un errore pensarla così...devi scegliere si qualcosa che ti piace, ma ponderarla con la capacità di trovare lavoro poi in quel ramo. Ormai ci sono troppi laureati inutili che fanno cose che si potrebbero fare dopo un corso privato di qualche decina di ore...es: se ti piace fare l'istruttore di palestra o il personal trainer, potresti benissimo spendere soldi e molto tempo per laurearti in scienze motorie, oppure, cosa più pratica e intelligente, trovare qualche corso serio e certificato in giro, che comprenda altri livelli avanzati di specializzazione e poi provare a cercare un lavoro in quel campo. L'università non è la panacea, x cui piuttosto di iscriverti senza avere le idee chiare lascia stare perchè altrimenti sono soldi e tempo buttati. E se ti piace la filosofia o le scienze politiche, sappi che queste lauree ti serviranno solo per avere una probabilità maggiore per entrare in posti pubblici, per fare un lavoro che riuscirebbe a fare un diplomato al professionale...
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A questo ci avevo pensato in parte.Peró l'avevo totalmente tralasciato questo pensiero ed è abbastanza importante.Io sarei propenso verso giurisprudenza per poi prendere una specializzazione.Ma è solo un'ipotesi,devo prima diplomarmi e nel frattempo potrei cambiare idea.
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07-03-2015, 12:37
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
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Quote:
Originariamente inviata da Jack Ugly
Ciao dotrue
Infatti è proprio il bodybuilding che mi ha cambiato e che mi ha reso una persona migliore,è uno sport fantastico e fa parte di me ormai.
L'esercizio è il rematore con manubrio,ricordo che partii con 8 kg in quell'esercizio.L'ultima volta ho fatto un 3x10 con 30kg
L'infortunio te lo scrivo in privato,se vuoi
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Si xchè sono proprio curioso di sapere come hai fatto ad infortunarti con quell'esercizio, se l'hai eseguito correttamente
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