Manuela.tr

Premetto che non e'un thread di grande sostanza e che lo apro in questa sezione per il fatto che mi genera ansia e disagio. In qualche modo e'riconducibile in cio'che temo negli altri. Il giudizio. Non supportato da una reale conoscenza dei fatti. Quel giudizio di cui dovrei fregarmene (e cerco di farlo con tutte le mie forze) ma che ferisce tanto più se lo consideri senza senso e motivo per esistere.
Lavoro in un ambiente abbastanza familiare frequentato da molte persone di passaggio ma in maniera fissa da pochi. Per cui i contatti con i colleghi sono molto stretti. E'impossibile non parlarci ne'avere contatti giornalmente ne'intraprendere rapporti che non siano amichevoli e al di la'di quelli professionali. Da circa due mesi un collega fidanzato mi rende oggetto delle sue attenzioni più o meno esplicite. Detta cosi'sembrerebbe la solita storia del ragazzo che vuole approfittarsene senza prendere un reale impegno o assumersi le proprie responsabilita'. In realta'non e'cosi'. Si tratta di un persona timida ma piuttosto sincera e trasparente. Ed e'appunto da questa trasparenza che esce fuori un atteggiamento che non sembra amicizia ma altro. Qualcosa di più profondo peraltro in persona dotata di una certa sensibilita'e rispetto per la gente forse accentuata da un vissuto personale difficile. Superato ma che sicuramente pesa. Il problema pero'non e'questo. Il problema per me e'rappresentato dagli altri soprattutto i colleghi presenti in maniera fissa. Donne ma anche uomini che parlano e sparlano di me e lui senza sapere. Senza chiedere. Semplicemente alludendo a qualcosa di poco chiaro. A qualcosa che intravedono e suppongono e manifestano senza remore. Ho cercato di difendermi rispetto a queste insinuazioni perche'nei fatti non c'e'niente di diverso da un rapporto professionale e di amicizia tra me e lui. Ho cercato anche di affrontare la questione con lui chiedendo probabilmente a torto di soffocare la sua spontaneita'nei miei confronti per non consentire agli altri di trovare appigli per costruire un castello immaginario e fare "gossip". Sto rischiando di compromette il bel rapporto a cui tengo tra me e lui (preciso che siamo entrambi impegnati)e la vita di ufficio spesso mi mette a disagio e in atteggiamento di difesa e prevenzione.
Ora secondo voi come potrei far cessare queste voci senza rinunciare ad un rapporto che considero profondo e di qualita'con il mio collega?
Anche io sono spontanea verso di lui e mi piace il nostro rapporto per quello che e'in questo momento. Quello che accadra'domani non lo sa nessuno. Ne'noi da protagonisti ne'chi chi ci circonda. Quindi perche'parlare e giudicare? Perche'far arrivare voci peraltro infondate ai "capi"che peraltro non approvano relazioni tra colleghi come gia'accaduto in passato? Vorrei stare tranquilla ma mi scontro giornalmente con la mentalita'di chi crede che basti essere uomo e donna, stare spesso insieme affinche'ci sia altro oltre quello che appare.

Marco Russo

Un padre di famiglia c'aveva un asinello, e con la moglie e il figlio dovevano andare in un tal posto.
Caricó la moglie sull'asinello, presero i bagagli e si avviarono.
Al primo paese che incontrarono i paesani vociavano: "guarda che genitori quelli là, fanno camminare il bambino a piedi e lasciano la mamma sull'asinello".
Allora il padre chiese a sua moglie di scendere, e fece salire il bambino sull'asinello.
Passarono il secondo paese, ma la gente mormoró ancora "Che figlio viziato, neanche un po' di rispetto per i genitori, lui comodo sul ciuccio e gli adulti con la schiena rotta a camminare!".
Prima di arrivare al terzo paese il padre si convinse di far salire sia la moglie che il figlio sull'asinello, portando da solo tutti i bagagli.
Ma al terzo paese la gente c'aveva ancora da borbottare: "Che incivili, che insensibili! Povera bestia, povero asino, come l'hanno caricato, lo stanno massacrando!".
Ormai al culmine della pazienza il padre decise per un'ultima disposizione. Tutti a terra, e il ciuccio avrebbe portato solo i bagagli.
Tuttavia anche in quel caso gli abitanti del quarto paese ebbero da dire: li indicavano con ilarità dileggiandolo "che scemi, hanno un asino e vanno a piedi!".

La morale la puoi intuire.

Manuela.tr

eh si...non curarti di loro....la gente ha sempre da parlare e sparlare!!!

SonoRovinato

secondo me questo trhead lo potevi postare...su qualche rubrica di donna moderna

Manuela.tr

Vedi lo avevo premesso che non era un thread di grossa sostanza ma l'ho inserito perche'tratta di una situazione che mi attanaglia da tempo creandomi disagio. Disagio che forse non sono riuscita a trasmettere. Ho capito che son altri gli argomenti di interesse del forum.

SonoRovinato

no vabbè...cmq in qualche modo dai c entra con questo sito...volevo infatti confermare che in effetti non c è una sezione....non so pettegolezzi....pettegulessss come dicono a striscia la notizia. Ma non era una critica eh...in effetti è una situazione che crea ansia

ansiosa

non ho capito bene una cosa, lui ha per te delle attenzioni che vanno oltre l'amicizia?

Halastor

Comunque penso che alla fine che piaccia o meno ai "capi".. non sta a loro decidere se i dipendenti possano avere o meno relazioni quindi non vedo dove stìa il problema. Non possono certo farti un problema di questo visto che sarebbe una discriminazione bella e buona.
Fossi in te se i "capi" ti fanno storie riguardo la vostra amicizia digli: <Ma noi non siamo amici... siamo trombamici!>

Pablo's way

E' una situazione perfettamente normale imho, non mi stupisce che facciano un po' di pettegolezzo, è inevitabile. Il problema è se dal pettegolezzo si passa alle malignità per mettere in difficoltà le persone.

Io me ne fregherei se la cosa rimane entro certi limiti

SonoRovinato

si ma le chiacchiere prima o poi vengono fuori se pur infondate. E se arrivassero nelle orecchie del fidanzato di Manuela o la fidanzata del tipo?

Wolferstein

Questa storiella l' ho sentita qualche giorno fa da un mio collega, l' unica differenza era che c'erano un vecchio, una bambina e un cavallo anziche il padre la moglie, i bagagli e il figlio. La morale è ovvia e scontata ma è interessante che la stessa storiella più passa di bocca in bocca , piu viene cambiata nei particolari!

margot_m

Ma questi non hanno un cazzo da fare che spettegolare sempre di te e del tuo collegato? sicuramenteee parleranno anche di altre persone di ,comunque evidentemente hanno capito che voi due siete delle persone timide e molto tranquille e se nè approfittano quindi io appena sentirei qualcuno che parla di voi due andrei li a dire " oh ma la vogliamo finire? non avete niente da fare? se vi piace tanto fare i pettegoli andate a lavorare in un giornale di Gossip o andate a farvi assumere da Signorini al giornale Chi" non è maleducazione è per fargli capire che non siete cretini e magari passerete da arroganti ma tanto parleranno chiunque cosa voi o altri faranno

Halastor

Personalmente le persone di cui mi fido riferiscono sempre, in ogni caso, direttamente a me.

Pablo's way

Faresti tipo così

Manuela.tr

Non saprei definire il tipo di rapporto che si e'creato tra me e lui ma in ogni caso non va oltre cio'che si vede. Ho provato ad affrontare quelli che sparlano mettendomi a disagio e facendomi passare per quella che insidia uno fidanzato. Mentre lui in linea con l'immagine tipo del maschio tiene in piedi due situazioni con molta leggerezza. Le mie rimostranze non sono servite a nulla e mi tocca subire ogni santo giorno gli sguardi furtivi e maliziosi di chi ci osserva, poi si guarda....anche se ci fosse del vero nel supposto credo che un po'di rispetto per un fatto privato dovrebbe esserci.

ansiosa

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Manuela.tr

Si infatti...reprimere la propria spontaneita'a causa del giudizio altrui non e'un opzione da considerare. Ma poi in pratica mi influenza...sono arrivata al punto che prima di parlare con lui davanti ad altri sto un minuto a pensare e ripensare se possa essere fraintesa. Se quelle parole possano essere doppiamente intepretate.

margot_m

ahah esatto