inadatto

come hanno detto altri, la lingua "internazionale" è sempre stata quella delle nazioni con maggiore potere politico/economico; è inevitabile che sia così.

Ai tempi dell'impero romano era il latino, per lunghi tratti è stato il francese ora è l'inglese..chissà tra qualche secolo magari sarà il cinese

e visto che la realtà è volenti o nolenti questa "dobbiamo" imparare inglese per non essere tagliati fuori o non capiti semmai faremo un viaggio all'estero o incontreremo una persona straniera e vorremo comunicarci...tutto qui . Se poi tutto questo non ci interessa, beh allora il problema non si pone

L'adesione ad un pensiero unico o a stili di vita imposti secondo me si vede da altre cose , non dallo studio della lingua inglese: questo è solo uno strumento in più che abbiamo

bardamu2

Il doppiaggio ti toglie una componente importante, che è quella delle voci originali degli attori...è come se i personaggi venissero divisi in due parti. Una volta presa l'abitudine rivedere certi film doppiati, dopo averli visti in lingua originale, suona terribilmente posticcio e finto. Non è snobismo..è che vedere l'opera esattamente come è stata concepita e girata dal regista e dagli attori è il modo più fedele possibile di fruire ogni film. Così come se se ne ha la possibilità si dovrebbero leggere i libri in lingua originale. Ogni traduzione è sempre un compromesso, tradurre è un po' tradire.