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		Visualizza i risultati del sondaggio: Le vostre esperienze lontano da casa vi hanno giovato?
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			Sì Molto
		
		
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			Sì in parte
		
		
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	29.63% | 
 
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			No poco
		
		
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	14.81% | 
 
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			No per nulla
		
		
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	4 | 
	14.81% | 
 
	
 
 
 
	
		
 
 
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			05-08-2014, 22:07
			
			
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#21
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Jan 2012 
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					Originariamente inviata da  muttley
					 
				 
				Voi ggiovani avete conosciuto solo il muttley 2.0, non ciò che c'è stato prima. Anche tu però mi sembri un normal one    
			
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 Cmqe, Stavo scherzando, di solito chi ne esce fuori del tutto o in parte (come me) dalla fobia sociale, diventa una sorta di prototipo di "normalone", agendo e parlando con disinvoltura e sicurezza, recitimo una parte che abbiamo appreso a caro prezzo, tanto  quasi da ostentarla come se fosse la nostra più grande conquista, anche se poi, in fondo non siamo cambiati così tanto come le persone ci recepiscono... "prima ero un evitante, oggi, un recitante" ?
		  
		
		
		
		
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						Ultima modifica di super unknown;  05-08-2014 a 23:58.
					
					
				
			
		
		
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			05-08-2014, 23:51
			
			
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#22
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Dec 2013 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  super unknown
					 
				 
				 in fondo non siamo cambiati così tanto come le persone ci recepiscono... "prima ero un evitante, oggi, un recitante" ? 
			
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 esse  est  percipi [berkeley ?]
		  
		
		
		
		
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			06-08-2014, 00:13
			
			
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#23
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Jan 2012 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  tersite
					 
				 
				esse  est  percipi [berkeley ?] 
			
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 Se ho attinto da quel signore lì? Ho ti ho ricordato la filosofia di quel signore lì?
		  
		
		
		
		
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						Ultima modifica di super unknown;  06-08-2014 a 00:15.
					
					
				
			
		
		
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			06-08-2014, 01:41
			
			
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#24
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Dec 2013 
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			mi hai riportato alla  mente più  che  altro quel signore 
ed era dai tempi del Liceo... non ero neanche  sicuro  si  trattasse  di Berkeley  o hume , ma  google serve  anche a questo   
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 10:17
			
			
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#25
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Aug 2012 
				
				
				
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					Originariamente inviata da  Equilibrium
					 
				 
				
			
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 Se per pillola rossa intendiamo vedere le cose da un altra prospettiva, eccovi un esempio:
 
Molti pensano che un problema dei ragazzi italiani sia quello dello scarso coraggio, e di non prendersi responsabilità (i bamboccioni del buonanima Padoa Schioppa). Questo vale a maggior ragione per chi è fobico.
 
Ma sapete una cosa? Io penso invece che il problema sia che a noi manca un SANO EGOISMO.
 
Cosa voglio dire? Il sano egoismo è quello di chi sa che è meglio chiedere un sacrificio maggiore ai genitori oggi, che vivacchiare per poi non ottenere niente domani.
 
Quanti rimangono a studiare fuori corso per anni in un corso qualsiasi nell'università vattelapesca senza che i genitori fiatino? Non è meglio spendere qualche soldo in più per seguire le proprie vocazioni andando a studiare in una università decente?
 
Non si tratta solo di soldi. Si tratta anche di capire che non ci si può prendere sulle spalle l'ansia dei genitori, oltre alla propria.
 
E' certo che se io sto a casa sotto il loro controllo (e magari neanche esco visto che non ho amici) che sono più tranquilli...ma come va a finire poi la cosa?
 
Il sano egoismo è di chi sa che i genitori a volte non sanno cosa è meglio per te, per il semplice fatto che neanche tu lo sai, perchè per conoscersi bisogna mettersi alla prova.
 
L'egoismo non sano invece è di quelli che vivono col freno a mano tirato, che si accontentano di ciò che passa il convento, perchè hanno paura di scoprire di avere qulache qualità, e quindi di suscitare aspettative nelle persone e rischiare di deluderle. O perchè trovare la propria strada significa provare, sbagliare, cambiare per cercare qualcosa di meglio, e quindi vivere nell'ansia dell'incertezza. Ma la vita è incertezza.
 
 Perchè preoccuparsi del domani?
 
Ad ogni giorno basta la sua pena.
		  
		
		
		
		
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			06-08-2014, 10:25
			
			
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#26
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Dec 2013 
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			per me  quello che manca  ai giovani di oggi è una cultura  giovanile 
è una cosa che non si improvvisa d'accordo  ma manca  
mai ho visto in vita mia una generazione così  succube degli stereotipi 
culturali del  consumismo : dalla moda , alla  tecnologia  spesso inutile 
alle idées reçues ... 
nel sessantotto  tanto per  dirne una ci si  vestiva  con un par  di  jeans  
e un eskimo , il fighetto  era  visto male , meglio l'intellettuale  con la barba 
non eravamo assimilabili   al  sistema , oggi mi paiono tanti polli di allevamento
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 11:04
			
			
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#27
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Dec 2013 
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			vero caratteriale è  una generazione la   nostra , quella  dei sessantottini o post  sessantottini infame , abbiamo avuto quasi  tutto  dalla vita , abbiamo visto un Italia con un grande  sviluppo anni 50-60 , abbiamo conquistato diritti e  lavoro 
primi della  ns .  famiglia ad  accedere  alla università, siamo andati in pensione a  35 anni scaricando  sulle nuove  generazioni i  problemi  abbiamo rinunciato al ruolo di  'padri' (questo  passaggio io  l'ho saltato    )  
purtuttavia il '68 che 'condanno' per le derive  estremiste qualcosa  di buono c e l'aveva eravamo tutti uniti  come generazione , i giovani erano un soggetto politico , oggi  siete  degli invisibili
		  
		
		
		
		
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			06-08-2014, 11:23
			
			
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#28
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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			I giovani di oggi saranno succubi delle mode, ma sono anche paurosamente lasciati solo con sè stessi, in particolare in Italia. 
 
Penso che una delle responsabilità che tocca a noi "più anzianotti" sia quello di aiutarli, ognuno per quel che può. 
 
Non avendo vissuto una giovinezza felice, non ho nessuna nostalgia dei bei tempi in cui ero giovane.  
 
I miei coetanei non erano migliori di quelli di oggi (non ho conosciuto il 68, ma ricordo gli ultimi fuochi degli anni di piombo, non mi sembra che fosse poi questa gran figata, anche se ero solo un bambino)
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 11:39
			
			
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#29
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  milton erickson
					 
				 
				ma sono anche paurosamente lasciati solo con sè stessi, in particolare in Italia. 
			
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 Non sono d'accordo: sono serviti e riveriti dalla famiglia; se fossero veramente soli, come lo sono nei paesi influenzati dal pensiero Protestante, allora li sì, un calcio nel culo e a 18 anni fuori di casa, e cavatela da solo.
		  
		
		
		
		
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			06-08-2014, 11:51
			
			
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#30
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Aug 2012 
				
				
				
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					Originariamente inviata da  barrylyndon
					 
				 
				Non sono d'accordo: sono serviti e riveriti dalla famiglia; se fossero veramente soli, come lo sono nei paesi influenzati dal pensiero Protestante, allora li sì, un calcio nel culo e a 18 anni fuori di casa, e cavatela da solo. 
			
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 Ne sei proprio sicuro? Nei paesi protestanti hanno cose che noi neanche ci sogniamo: sussidi di disoccupazione, servizi per il lavoro efficienti, scuole e università di qualità nettamente superiore alla nostra.
 
Essere serviti e riveriti è solo l'apparenza: nei fatti nessuno ti aiuta ad essere indipendente, farti una tua vita.
 
Chi viene educato veramente a calci in culo in genere fa una brutta fine, in Italia e al'estero..
		  
		
		
		
		
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			06-08-2014, 11:58
			
			
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#31
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Apr 2014 
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			-sussidi di disoccupazione: sono una vergogna per la mia fede, perchè la realizzazione e la stima da parte degli altri dipende dal lavoro. 
-servizi per il lavoro: per entrare in determinate "union work" (che non sono esattamente dei sindacati) bisogna fare l'impossibile. 
 
Ma di fatti nessuno deve "aiutare" a renderti indipendente, è una contraddizione, dipende solo dalla tua volontà. E' un rapporto intimo e personale, per dimostrare a Dio e agli altri "io sono meritevole".
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 11:59
			
			
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#32
			
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	| 
			
			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Mar 2014 
				
				
				
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			Milton Erickson, mi sa che abbiamo avuto esperienze simili. Io stessa non ero convinta all'inizio perché i tuoi problemi ti seguono, ci viene ripetuto.  
E però quando l'ambiente familiare tarpa certe tue iniziative, per forza che uno prende la sana decisione di distaccarsene.
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 12:08
			
			
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#33
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Aug 2012 
				
				
				
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					Originariamente inviata da  barrylyndon
					 
				 
				- 
Ma di fatti nessuno deve "aiutare" a renderti indipendente, è una contraddizione, dipende solo dalla tua volontà. E' un rapporto intimo e personale, per dimostrare a Dio e agli altri "io sono meritevole". 
			
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 Io ho una visione un po' diversa: c'è sempre una dialettica tra ciò che riesci a fare da solo e ciò che gli altri ti aiutano a fare.
 
La mia esperienza mi ha insegnato proprio questo: se non avessi avuto la "spudorateza" di "sfruttare" i soldi dei miei genitori per andarmene di casa, non avrei fatto dei passi in avanti.
 
Poi se tu sei riuscito a fare tutto da solo buon per te
		  
		
		
		
		
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			06-08-2014, 12:10
			
			
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#34
			
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			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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			Mi hanno aiutato ma poco, alla fine è stata più una non esperienza purtroppo.
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 13:42
			
			
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#35
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Apr 2014 
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	Quote: 
	
	
		
			
				
					Originariamente inviata da  caratteriale
					 
				 
				Sono serviti e riveriti da una famiglia cristiana, 
			
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 Più che "cristiana", che è un po' generico, direi più figlia del pensiero "qualcuno provvederà a me, non è responsabilità mia"...che identifica alcuni cristiani, e alcuni non cristiani, ed ideologie, influenzati comunque da questo pensiero.
 @milton erickson: mi dispiace per le tue vicende; visto che a dire tuo, i tuoi familiari hanno agito in maniera subdola e dannosa, -detto esplicitamente- non puoi mandarli a fare in xxxx e riprenderti in mano la tua vita??
		  
		
		
		
		
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						Ultima modifica di barrylyndon;  06-08-2014 a 13:45.
					
					
				
			
		
		
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			06-08-2014, 14:32
			
			
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#36
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
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			Caro Milton io personalmente non ho nè i soldi per andare via nè le capacità intellettive e personali per vivere per conto mio. Purtroppo sono una persona con molti assurdi problemi e con grandi difficoltà, mi piacerebbe andare via di casa e fare la mia vita da un'altra parte ma non cono capace. Non si tratta di valere poco o tanto, non sono capace di vivere autonomamente.
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 16:15
			
			
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#37
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
			
				 
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			Scappare migliora tantissimo,in prima cosa l'umore e la voglia di vivere,ci si sente liberi e lontano dalla merda nella quale si viveva. Nutro molto odio verso questo posto di merda e vorrei scapparmene via il prima possibile ma l'impossibilità di realizzare ciò mi sta uccidendo da dentro,sono certo che se andassi via da qui,la mia vita migliorerebbe di netto.
		 
		
		
		
		
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			06-08-2014, 18:31
			
			
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#38
			
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	| 
			
			 Esperto 
			
			
			
				
			
			
				 
				Qui dal: Aug 2012 
				
				
				
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					Originariamente inviata da  barrylyndon
					 
				 
				 
@milton erickson: mi dispiace per le tue vicende; visto che a dire tuo, i tuoi familiari hanno agito in maniera subdola e dannosa, -detto esplicitamente- non puoi mandarli a fare in xxxx e riprenderti in mano la tua vita?? 
			
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 Non si tratta di un agire volutamente malevolo..dal loro punto di vista hanno agito per il mio bene..nè io sto suggerendo di mandare a quel paese i propri genitori..
 
Sto solo dicendo che appunto per prendere in mano la propria vita a volte è necessario distaccarsi dalla loro influenza. Ed io in parte l'ho fatto.  
Quello che racconto non è per deresponsabilizzare nessuno. Solo evidenzio le trappole mentali che ho dovuto affrontare...quando dico che ritornando ho fatto una cavolata evidenzio proprio la mia responsabilità nel non aver sfruttato a fondo l'occasione che mi ero creato di vivere una vita diversa. 
 
Potrei migliorare ancora adesso la mia condizione, magari andandondemene ancora una volta lontano dalla mia città d'origine? Possibile, ma molto più difficile perchè ho superato i 40..ma non nego che anche questa possa essere una trappola mentale, e che in realtà io possa fare ancora molto. purchè lo voglia..
 
Per supermanes: per i soldi, anch'io all'epoca ho avuto lo stesso problema: ho colto la palla la balzo di un corso che mi forniva una sorta di presalario (perchè alternava teoria a pratica). Poi certo i miei genitori mi hanno aiutato, ma neanche loro navigavano nell'oro. 
 
Forse al centro servizi per il lavoro della tua città ti possono aiutare in tal senso. Ma devi uscire dall'idea di non avere le qualità intellettive e personali per potertela cavare..da quel che so di te ne dubito, visto che ti sei diplomato col massimo dei voti..non basterà  magari per avere successo nella vita, ma qualcosa vorrà pur dire..
 
In ogni caso sia ben chiaro: io non dico di aver trovato la ricetta per uscire dalla fobia sociale. Voglio solo condividere  alcune esperienze che possono servire più o meno a seconda della situazione personale più o meno simile a quella che ho vissuto.
 
Il messaggio però che più mi sta a cuore (e che per me ha una validità più generale) è che le persone possono rifiorire se messe nell'ambiente adatto (a volte basta anche il gruppo di amici giusto).
		  
		
		
		
		
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						Ultima modifica di milton erickson;  09-08-2014 a 15:08.
					
					
				
			
		
		
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			06-08-2014, 20:16
			
			
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#39
			
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			 Banned 
			
			
			
			
				 
				Qui dal: Dec 2013 
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			a quello scritto da  milton erickson  
non ho altro da  aggiungere tranne forse  di stamparlo e  rileggerlo 
contiene grandi  verità , sopratutto  sul distacco dai genitori
		 
		
		
		
		
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