Keith

Ah ecco, almeno non sono il solo. io non so cucinare bene e non cucinerei mai per gli altri. mi potrei organizzare con le pizze, ma temo che anche il minimo imprevisto mi metta in ansia e mi rovini la serata e ci farei una figuraccia..
Pensavo che l'andare a vivere da solo potesse essere l'inizio di una nuova socialità, che mi venisse voglia di invitare amici, invece è stato solo un'acuirsi di solitudine.. sono venuti solo i miei, un amico per un'ora e il tecnico della caldaia

dottorzivago

Questa storia del giustificare la scomparsa perchè "non c'era un gran legame" non la digerisco. Mi pare la favola della Volpe e l'uva.
La scomparsa del mio amico mi ha fatto rimanere veramente male e non trovo giustificazioni.Va proprio fuori ogni segno di educazione e buon senso.

Questo è il periodo dove si organizzano le rimpatriate per stare tutti insieme tra amici.....la classica cena di Natale. Sono cose che mi piacerebbe vivere, mi piacerebbe un sacco ma non ho la possibilità. Non mi sono mai integrato in un gruppo da potermi sentire parte di esso. Per questo al massimo potrei solo accettare un invito (che non arriverà) ma essere uno degli organizzatori, anche se non a casa mia.....non accadrà mai.

cancellato2824

A volte ci son cose della persona che non piacciono anche se nulla di cui direttamente la si possa accusare, perché personalmente non ci ha fatto nulla (o anche si', ma non pare esserne pienamente consapevole e non si ha voglia di imbastire una discussione, non ne vale la pena, avendo che non va bene come nostra amica) .
Per un po' magari si va avanti ma a un certo punto comprensibilmente si vuol dire basta (soprattutto se tale persona vuole sempre di piu') e suona male dire " scusa, ma non ho piu' voglia di frequentarti e neanche di sentirti . ciao, ciao, stammi bene " (tanto non si puo' immaginare di peggio, solo magari che sia morto, ma per tanti un tal rifiuto e' piu' brutto ancora).
Questo quando il legame viene interrotto volontariamente. Piu' spesso solo ci si dimentica...
Ma alla base tendenzialmente si' c'e' un rapporto squilibrato, una persona che pensa "ma si', dai puo' mica farne un dramma che non gli scrivo piu' /che non gli ho ancora scritto/ che non gli rispondo subito (si tende anche a minimizzare per star bene con la coscienza), dall'altro una persona che probabilmente si e' anche un po' troppo fissata e fatta fantasie lei.

Boyyy82

E' successo.... non sono rimasto indifferente, anzi... la cosa mi ha turbato per parecchio tempo...
in particolare con un amico con il quale eravamo particolarmente legati

Boyyy82

E' vero che tanti sono cosi, per fortuna non tutti... io ho un paio di amici ai quali non interessa fare gruppo o andare a feste o cose troppo estroversone..(infatti quando esco con loro mi sento a mio agio e non ho "ansia anticipatoria")
le nostre serate sono spesso pizza e 4 chiacchiere, due passi.. e cose semplici.. l'altra volta dopo cena abbiamo giocato ad un gioco di carte (eravamo solo in 3).
A volte si va a visitare qualcosa (tipo musei, mostre, parchi, ecc), tutte cose molto tranquille e poco "social".
Poi ho un altra categoria di amici (di un hobby che abbiamo in comune) e loro si che sono più propensi a voler far gruppo (considerando anche che hanno le ragazze, e fanno uscite tra coppie)... sinceramente non ci esco molto spesso, mi mettono ansia queste uscite (già solo il fatto che sono coppie, poi questa "tendenza" a far gruppo...li ho "bidonati" parecchie volte!). con uno di questi pero' a volte ci vediamo anche singolarmente per una pizza e ci mettiamo a parlare del nostro hobby (preferisco questa serata che non quella in cui si è in tanti..)

fobicona

Il tipo di cose semplici da te citate sono quelle che faccio anche io quando esco con le mie (poche) amicizie.

incompresa88

Purtroppo mi è successo diverse volte che la gente sparisse all'improvviso. Per me è stato un grande sollievo, perché nel 99% dei casi si trattava di persone di cui volevo liberarmi, quindi se non l'avessero fatto loro, l'avrei fatto io piano piano.
Con un paio di persone, invece, mi è dispiaciuto da morire.
In generale, direi che sono un'esperta di sparizioni. Forse è la cosa che mi riesce meglio. Non mi faccio avvicinare, e quando succede, sono altrettanto brava a sparire. Succede sempre, perché le persone non sono come vorrei, non mi sento apprezzata come vorrei, hanno altre persone a cui vogliono bene e non lo sopporto. Altre volte, lo faccio anche per non dover spiegare che ho problemi e molte cose non posso farle. Per non dare spiegazioni, se sono persone di cui mi importa zero, prendo e sparisco per sempre.

Lane#Boy#88

Si è capitato.
Ho tagliato i ponti con tutte le persone di medie, elementari, liceo e calcio con cui non avevo più nulla da spartire.
Sto molto meglio con le cose che con le persone.

incompresa88

Anch'io!!! Cose e animali. Li preferisco di gran lunga alle persone.

Lane#Boy#88

Lo credo che stiamo meglio con cose e animali.
Sono le uniche entità che si astengono dal dare giudizi.
... anche se ultimamente la mia abat-jour mi guarda in modo molto strano... dovrò farmene regalare una nuova per Natale!!

incompresa88

Ahahahah

Comunque è vero. Le persone sono troppo giudicanti e alla lunga spariscono. Cose e animali non giudicano e restano.

Lory

Lo stesso vale per me. Di fronte a buona parte delle persone che conosco mi sento molto inadeguato percui possibilmente tendo a evitarle per non dover subire il confronto con loro.

Jacksparrow

La solitudine è bellissima ma a volte devastante.
Però starsene in casa tranquilli a mangiare quello che ci pare e guardare TV o ascoltare buona musica senza rotture di palle è impagabile.
Quanto ai contatti spariti, direi che è una ruota .
Vedo che i contatti sono forti se organizzi cene a casa tua o partecipi a cene altrui.
Altrimenti siamo come foglie di un albero, al primo cambio di vento , si vola via...

PrincessGinevra

mi è capitato diverse volte. nel passaggio dall'adolescenza all'età più adulta, diciamo.
tuttavia ritengo la cosa ingiustificata. soprattutto con la mia ex migliore amica, sparita da un giorno all'altro senza un perchè, ha cominciato a non volermi più incontrare anche per solo un caffè.. poi qualche anno fa mi chiede l'amicizia in facebook che puntualmente rifiuto.
mi dispiace, ti ho contattata per anni, non ti sei fatta viva, non te ne puoi uscire in maniera così distaccata chiedendomi l'amicizia e curiosando a distanza la mia vita. che poi, su facebook non pubblico praticamente nulla...

con altre persone credo sia stato il prendere strade diverse, il costruirsi una famiglia ed una vita con il proprio compagno/a.. però boh, che triste questa cosa...

cancellato2824

avevo un amico (direi fin avevo un unico amico), quando ero in ospedale veniva a trovarmi tutte le settimane, ora che si e' sposato neanche risponde piu' agli auguri di Natale... tristezza

Da'at

Molte volte. E' un po' che non succede, ma mi è capitato così tante volte che in qualche modo oramai me lo aspetto sempre.

Però devo ammettere che a posteriori mi son reso conto di esser stato, almeno in una buona percentuale dei casi, involontario coartefice della dinamica.
L'evitanza. Smetti di cercare e ti domandi perché gli altri non ti cerchino.

Magari basta ad esempio una mancata risposta, che fa partire il meccanismo evitante. Dall'altra parte quella mancata risposta può esser avvenuta per ragioni aleatorie e non personali (ad esempio aver letto il messaggio mentre si era indaffarati e non si poteva rispondere sul momento, rimuovendo la notifica e rendendo così facile il dimenticarsi dello stesso in un secondo momento); ma chi ha vissuto certe esperienze e ha un'indole evitante tende a personalizzare sempre certe dinamiche.

Guybrush

Io ho avuto la fortuna di conoscere due persone nella mia vita che reputo grandi amici: uno è introverso e solitario come me, l'altro è a mezza botta, a volte esce con il suo gruppo di amici estroversoni ma non disdegna le uscite solitarie con me.

Queste amicizie vanno avanti da più di dieci anni e credo che si sia creato un legame particolare molto forte.

Ci vuole la fortuna di conoscere e creare legami con persone che sono affini, cosa che non è per niente facile e che spesso è dovuta al caso, e poi bisogna anche fare dei sacrifici per coltivare e far durare i legami infatti spesso sono uscito con loro anche malvolentieri.

Mi mollassero di colpo ci rimarrei molto male immagino e mi lascerebbero un grande vuoto.

Pablo's way

Sì, è un po' la storia della mia vita, ho perso tanti buoni legami per strada, e nella maggior parte dei casi è colpa mia, essendo evitante si innescano sempre dei meccanismi che partendo magari da piccole incomprensioni, o semplicemente da momenti no, alzano quel muro silenzioso che chiude definitivamente il rapporto.

Avviene tutto in maniera abbastanza inconsapevole, arriva però un momento in cui me ne rendo conto, ma non riesco più a riprendere il rapporto.

Probabilmente dall'altra parte si percepisce disinteresse, è questo che evidentemente comunico con i miei comportamenti, in realtà non è così, ma mi rendo conto che a gestire il rapporto in modo anomalo sono io, non posso quindi pretendere che gli altri riescano a comprenderlo.

incompresa88

Uguale... prima cerco le persone e poi le evito. Finché si rimane nel virtuale va tutto bene, poi se mi si chiede di uscire e fare cose mi passa la voglia. La gente dopo un po' si stufa.

no-body

Coltivare le amicizie non e' il mio forte. L'amicizia spesso
assume la forma di un dare ed avere; gente che chiede
di fare cose, gente che da'. Ed io non credo di essere
particolamente generoso, perche' vale il detto che
se dai un dito si prendono il braccio. Bisogna saperci
fare pure con le amicizie nel momento in cui allarghi il giro, pare
quasi un lavoro. Per il fobico le relazioni sono una fatica;
quindi evito di allargare il mio giro. Anzi stavo
pure meditando di vendere casa e trasfermi di un bel tot
di chilometri, sufficienti a distanziarmi da conoscenti
troppo invadenti