untipostrano

si, ci sono persone che non sento e non vedo da anni ed anni pur avendole frequentate spesso in passato....principalmente devo ammettere che mi sono allontanato io, oddio anche se pure loro poi non è che mi abbiano tanto ricercato .... non mi trovavo più bene e mi avevano deluso sotto alcuni punti di vista poi sicuramente anche la depressione ha giocato....cmq in linea generale c'è anche da dire che dopo i 24-25 anni i rapporti d'amicizia si fanno molto più diradati...molti fra gli impegni lavorativi ed il partner sembrano ormai sbattersene altamente del resto...

dottorzivago

Rapporti che si sono affievoliti e diminuiti molti ne ho avuti tantissimi, è normale. Con molti di questi è rimasto comunque un minimo rapporto anche se non ci vediamo mai.....ma un messaggio ogni tanto scappa, che ne sò....anche se è solo per una presa in giro su una sciocchezza come il calcio. Sono appunto sciocchezze ma che fanno anche piacere.

Una troncatura netta l'ho avuta solo con il mio amico con cui sono cresciuto insieme. Sempre insieme da 3 a 30 anni. Lui inesperto totale di donne peggio di me. Incontra una, si fidanza (la prima donna) e non si sente piu......nulla,zero assoluto, nemmeno un messaggio. Dopo due anni si sposano e li nemmeno un messaggio per informare della notizie....niente.
Storia di cui vi ho già parlato....

cancellato19102

In genere sono sempre io "quello che non si fa più vivo"...

Annie

è un atteggiamento che ho riscontrato parecchio nella mia vita in generale.
Un conto sono due persone che si allontanano vicendevolmente , perché cambiano, non hanno più cose in comune e non c'è più da nessuna delle due parti una volontà di vedersi.
Un conto è quando solo una persona scompare pian piano senza nessun apparente motivo. Per quanto riguarda me, malgrado molte volte non mi vada né di uscire o di vedere nessuno per la mia situazione reclino molti inviti ma non spezzo mai legami del tutto, primo perché non voglio cancellare del tutto quei minimi residui di vita sociale, e secondo perché penso che l'altra persona (o altre persone) possa restarci male se contava sulla mia amicizia.
Ho perso molte persone su cui contavo, che semplicemente si sono fatte sentire sempre meno fino scomparire. Credo che se ci sia un valido motivo per questo allontanamento vada sempre un minimo giustificato: a volte sono stata sincera nel dire che non uscivo semplicemente perché ero un po' giù, e ho ricevuto una vicinanza che non mi aspettavo.
Comunque io per mia natura tendo molto a aspettarmi molto dalle persone, a affezionarmi; col risultato di vedere che tutti alla fine pensano solo per sè: oggi ci sei e domani non ci sei più.

fobicona

Purtroppo sono una persona abbastanza drastica: riesco a passarci sopra alle cose al massimo una volta, poi chiuso definitivamente, spesso senza neanche dare spiegazioni perché quando ci si sente delusi credo sia inutile anche un ulteriore contatto con determinate persone. Anche quando subentra l'indifferenza, per me è finita del tutto e neanche dopo un po' di tempo ricontatterei quella persona per darle le mie ragioni.

fobicona

A volte il problema è che alla maggior parte della gente piacciano le situazioni del "fare numero", situazioni confusionarie, e anche se proponessi un caffè pomeridiano, una visita a casa mia o una passeggiata, difficilmente accetterebbero. Io non sono totalmente restia ad uscire, ma si deve trattare di contesti e situazioni tranquille.

fobicona

Infatti è da anni che preferisco proprio evitare di conoscere gente e di affezionarmi, da quando faccio così vivo meglio, a dire il vero. Oddio, capita sempre di incappare nella delusione, anche quando ci si impone di non avere a che fare più con nessuno, però da quando sono selettiva sono più cinica e vivo meglio.

claire

Io provo un pochino di dispiacere e parecchio sollievo,non lo nego.Poi dipende dalla persona,ovvio.In questi anni tanti si sono allontanati,solo poche volte ne ho sofferto.A volte ho lasciato io che il rapporto cadesse,evitando.
Ho avuto un periodo che ero bulimica di amicizie virtuali e soffrivo quando finivano.Adesso sono piú selettiva e meno interessata ,e non mi aspetto nulla.Chi vuole sparire,sparisca.
Ora ho un'amica che vorrei si allontanasse perchè si sta attaccando troppo e vuole sempre attenzioni e uscite.A breve si trasferirà piú lontano,spero sia l'occasione per diradare gli incontri.
Ho un paio di colleghe con cui ho un rapporto solo telefonico,quello mi va a genio:nessuna proposta di uscite,nessun incontro, nessun impegno,non ci vediamo da anni,solo lunghe telefonate quando si ha tempo e voglia .Rapporto ideale.

claire

Anch'io ho questo problema.La gente vuole fare cose sociali o ludiche/sportive/festaiole,io no.Mi va bene caffè,massimo una pizza, ma anche due chiacchiere in casa.Però la gente che conosco,se li invito per un caffè, invece di godersi il caffè iniziano a "potremmo andare...""potremmo fare...""organizziamo...".A me non va,allora ciao.

fobicona

Inoltre molte persone pensano solo a fare gruppo, e in questo modo è difficile per noi fobici iniziare a instaurare un minimo di amicizia. Ad esempio, io preferisco coltivare poche amicizie/conoscenze, ma buone e cercare di costruirmi qualcosa che mi duri nel tempo e non sporadiche uscite che peggiorano solo la mia situazione e che conducono ad un nulla di fatto.

Keith

si infatti. già quando iniziano con il verbo "potremmo", oppure "che ne dici se.." inizia l'ansia, l'iperventilazione, la tachicardia e c'è da fare uno sforzo per riportare il corpo ad una situazione normale. Sono proprio sentimenti di ansia che partono dal profondo, dal sistema neurovegetativo, non c'è modo di prevenirli, anche perché almeno io non ho ancora la forza per dire "no, non mi va, non me la sento, etc." e allora il cervello inizia ad agitarsi perché non c'è una scusa valida pronta da usare nel giro di pochi secondi.

claire

Si ma io voglio anche rispettarmi.Se di andare in discoteca non mi va,non mi va.Non mi devo forzare per queste cose.Ho il mio modo di stare con gli altri.Gli altri il loro.Se ci si trova bene,sennò amen,ci si cercano altre persone affini per interessi.La mia amica discotecara ha imparato a non chiamarmi piú per cose simili,e ci va con altri,io so che lei odia il telefono è è non la chiamo,chiamo altre persone .

Keith

eh ma se io dovessi rispettare i miei limiti molto molto bassi..ho quasi ansia pure ad andare a cena dai miei..
Tralasciando discoteche e cose molto giovanili che ormai all'età mia molti non fanno più.. i miei limiti sono: caffè al bar, passeggiata al parco, al max mangiare da mcdonald. poca gente è disposta a stare a questi limiti, contando pure che non mi piace molto invitare gente a casa perchè ho paura che poi pensino che non è bella che è vecchia, etc. inadeguatezza totale su ogni fronte.
p.s. detta così sembra chissà quanta gente ho con cui uscire, in realtà ho 1 amico e due conoscenti.

claire

Capisco.
Io ho passato anni a forzarmi e accettare inviti, poi ho parlato con questa persona,le ho spiegato i miei motivi e i miei problemi,e ha abbastanza capito.Quando torna alla carica perchè è piú forte di lei,io non mi faccio grossi problemi a rifiutare.
Diverso altri contesti dove non mi conoscono,tipo cene con colleghi...in quei casi dico sempre sí e mi sforzo,o oppure trovo una scusa.A volte non è che mi metta a disagio la situazione,ma sono semplicemente stanca e ho voglia di riposare.La settimana scorsa ho avuto tutto il weekend impegnato in casa e fuori.Io non intendo arrivare al lunedì già esausta, il weekend mi voglio riposare

claire

Io piú o meno uguale.Ma mi basta.
Non ho mai invitato gente a mangiare a casa mia anche se dovrei per ricambiare.Ma mi vergogno troppo a cucinare per gli altri,e ovviamente della casa.Se una delle mie colleghe riccone entrasse nella mia catapecchia morirei di vergogna.U na volta una mi citofonò per portarmi delle carte e non la feci neanche salire,che vergogna.

Keith

Si, il riposo è sacrosanto. Oltre agli impegni lavorativi, casalinghi e familiari non voglio altri obblighi, devono essere cose che mi piace fare (le cene coi colleghi non mi piace farle) altrimenti preferisco stare a casa a riposare/cazzeggiare su internet.

no-body

I miei veri amici sono tre, e sono un paio li vedo qualche volta al mese; altre conoscenze le ho sempre ritenute cosi superficiali che possono tranquillamente entrare ed uscire dalla mia vita che non m'importa nulla. Percio' non ho conosciuto persone che si sono realmente allontanate dalla mia vita.

paccello

Come cantava Eros, "Sono cose della vita". Sparizioni di punto in bianco non ne ricordo, però graduali oppure prevedibili ne ricordo. Graduali come due persone che prendono "strade diverse", come si suol dire, e forse l'amicizia che c'era sotto non era solida, per differenze caratteriali e amicizie di contorno diverse. Prevedibili perché per esempio legate a una convivenza "forzata" come l'essere compagni di un corso, o il frequentare un luogo (di vacanza, anche) e poi non più, per cui ci si frequenta e poi a un certo punto c'è uno stop. Senza contare chi se ne va a stare altrove. Qualche volta non lo diresti prevedibile, un perdersi di vista, mentre "vivi" un'amicizia, ma poi succede. Mentre scrivo mi accorgo di stare riferendomi sia a rapporti morti, sia semi-, sia un poco vivi ancora a distanza. E nel discorso ci metto anche i rapporti sbocciati e poi andati spegnendosi, come quello con l'ultima ragazza di cui mi infatuai.

fobicona

Infatti io sono stata reputata da sempre un po' "vecchietta" dai miei coetanei

fobicona

Io ho vergogna persino a fare un caffè per gli ospiti, una volta che mi è successo, il caffè faticava a salire