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Vecchio 10-12-2014, 19:03   #21
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
[...] Oltretutto ha avuto una tale fortuna da trovare una ragazza che come lui gioca molto ai videogiochi quindi hanno cominciato a giocare insieme e a parlare via chat e così hanno deciso di mettersi insieme e ben presto si incontreranno. [...]

Dovrei essere felice per lui ma proprio non ci riesco, so di essere una merda ma appena ho sentito questa notizia mi è crollato il mondo addosso e io ho solo fatto finta di essere contento, non lo nascondo.
Anzitutto trovo apprezzabile la sincerità, nella seconda parte che ho quotato. Non credo tu sia il solo, o almeno è accaduto anche a me di dare risposte di circostanza ma sotto sotto sentirmi come credo ti sia sentito tu. Ci vuole molta riflessione per capire che son pensieri distruttivi e che si deve cercare di limitarli.

Sul gioco, non vorrei sembrare che ti voglia consolare oltretutto con lo squallido argomento così ben espresso nel titolo di quella telenovela "anche i ricchi piangono" che parafraserei in "anche chi sembra felice ha le sue grane".

Io gioco a WoW dal 2006 circa, e tra non molto sono dieci anni. Ho cambiato forse una ventina di gilde e in 7-8 di queste c'è stato il rapporto di coppia più o meno come lo descrivi. Beninteso non riguardante me, ma gildani che si son conosciuti e messi insieme. Quasi sempre si è trattato di ragazze prive di un proprio equilibrio interiore che si son gettate nel gioco - non ho nessun dubbio dati gli atteggiamenti - come rivalsa sui maschi e poter esercitare un potere nei loro confronti (inutile dire che erano storie con guildmasters o officiers e guarda caso, rapide promozioni allo stesso rango...). Stiamo parlando di WoW, magari altri games innescano dinamiche differenti ma giurerei che al fondo resta sempre lo stesso problema: se si passa tanto tempo sui videogames NON è possibile che la gente sia tanto normale. Forse sarò draconiano ma mi metto anche io nel novero, ci sono stati periodi che mi sono attaccato a WoW per la disperazione esistenziale.

Insomma, IMHO ci sono concrete probabilità che sia molto difficile instaurare un buon rapporto di coppia a partire dai videogames, ma naturalmente si spera sempre nell'eccezione.

Direi di considerare anche gli aspetti potenzialmente negativi di tutto questo, e perciò non abbattersi troppo. Spesso quello che appare rose e fiori nasconde grandi disagi, se non altro latenti e pronti a manifestarsi.

Ultima modifica di pokorny; 10-12-2014 a 19:06.
Vecchio 10-12-2014, 22:21   #22
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Ci metterei davvero troppo a quotare ognuno di voi quindi ringrazio tutti quelli che hanno risposto, tra cui anche Joseph. Volevo rispondergli ma ci ha già pensato mike21, la penso esattamente come lui e la mia risposta sarebbe stata uguale alla sua, quindi anche io accetto queste critiche.
Vecchio 10-12-2014, 23:52   #23
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

marco io ti consiglio di metabolizzare la cosa, di fartene una cosa, di accettare la situazione cosi com'è altrimenti non puoi giudicare perche sei offuscati dalle emozioni negative..

per @kody trovo infinitamente più sano due asociali che passano il loro tempo assieme giocando a cose che gli piacciono piuttosto che tentare di fare i finti estroversi quando si trema pure....

tra l'altro è pieno di comitive di nerdoni.. e ci son tante ragazze appassionate di anime e manga (equivalente femminile dei nerd maschili)

Ultima modifica di Ansiaboy; 11-12-2014 a 01:33.
Vecchio 11-12-2014, 00:28   #24
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

Io so una cosa e te la dico, pur ammettendo io stesso di non riuscirci: bisogna cercare in tutti i modi possibili di evitare il confronto con le altre persone, spesso tale confronto è impietoso e porta solo a deprimerci inutilmente. Un tempo io vedevo gli altri e non esisteva il confrontarmi con loro, i loro successi o le loro vite normali erano pura contemplazione per me, non vi era nessuna invidia perché ero consapevole e sereno di non poter essere come loro. A quei tempi io non soffrivo per invidia, come succede oggi.
Di norma se un mio amico si fidanza ed è felice io sono molto contento per lui, è bello vedere le persone che amiamo gioiose godere di quello che hanno. È bello vedere le persone che se lo meritano ottenere le cose buone. In passato mi capitava di deprimermi per un amico che, pur avendo molti più soldi di me, non poteva permettersi certi lussi come le vacanze oppure il computer nuovo. Erano cose che io nemmeno mi sognavo ma ero triste per lui perché lui le desiderava tanto e sapevo che sarebbe stato meglio se avesse potuto realizzarle. Non consideravo affatto me stesso, in quel momento ero triste per lui in modo "puro", disinteressato. A volte mi capita ancora.

Ora senza dilungarmi troppo ti dico come la penso io. A me fa rabbia quando qualcuno mi dice frasi tipo "sì sono fidanzato ma ho anche io i problemi" oppure peggio "sono fidanzato ma questo che vuol dire? Sto male per altre cose!", in quei casi penso che la persona stia sputando nel piatto in cui mangia, disprezzando la propria condizione perché viziata dalla vita e dal desiderare di avere tutto e tutto subito. Troppe persone non sanno dare valore alle cose belle che hanno, ormai abituate a volere sempre di più. Non parlo di persone che hanno "solo" la relazione sentimentale ma di persone che hanno tutto quello che vogliono, compresa la relazione. Ho sofferto perché volevo che apprezzassero quello che potevano avere che io non avevo, volevo che ne apprezzassero il valore. Alcuni non sanno godere delle proprie fortune e questo mi fa rabbia e tristezza, vorrei che capissero che quello che magari è scontato e banale per loro può essere invece straordinario e inarrivabile per qualcun altro. Mi fa rabbia che non lo sappiano apprezzare, mi fa rabbia che non lo vogliano apprezzare.

Forse non ti ho aiutato nemmeno un po' con questo messaggio, io l'invidia la capisco ma quasi sempre quando invidio qualcuno desidero essere come lui e non che a lui venga tolto quello che ha, tranne quando lo disprezza e gli attribuisce scarso valore
Vecchio 11-12-2014, 00:50   #25
Esperto
 

Il messaggio di Supermanes sembrava scritto con tenerezza e sincerità nello stesso tempo. Molti suoi post sono scritti con questo tono di leggerezza e profondità insieme. Forse perché lui è veramente una bella persona.
Tuttavia non sono d'accordo su una cosa. Ossia sul fatto che quelle cose per noi sono inarrivabili. Chi l'ha detto? Non siamo forse stati noi a costruire questa situazione, questa solitudine, a dargli significato e a credere che essa rappresentasse l'epicentro del nostro essere?
Non credo che Marcoonizuka invidiasse l'amico perché volesse essere come lui, bensì perché questo suo amico si preparava a sperimentare un qualche cosa che vorrebbe sperimentare anche Marcoonizuka, e perché non dovrebbe volerlo sperimentare? Prima o poi lo sperimenterà ne sono certo, e forse attualmente noi possiamo interpretare la sua invidia come una sorta di richiamo interno che lo vuole spingere a fare qualcosa, come la spia dell'olio che si accende sul cruscotto della macchina. E' ora di agire, fare qualcosa, sbagliare, e poi provare di nuovo...
Vecchio 11-12-2014, 00:56   #26
Esperto
L'avatar di muttley
 

Provare invidia per i successi e le conquiste altrui è la fase iniziale a cui vanno incontro gli iniziati del pre. Il fatto che sia un sentimento comune non deve portarci a tollerarne l'influenza e il codazzo di negatività che si porta dietro, del resto si sa che dall'invidia al rancore il passo non è così lungo.
Vecchio 11-12-2014, 11:54   #27
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Provare invidia per i successi e le conquiste altrui è la fase iniziale a cui vanno incontro gli iniziati del pre. Il fatto che sia un sentimento comune non deve portarci a tollerarne l'influenza e il codazzo di negatività che si porta dietro, del resto si sa che dall'invidia al rancore il passo non è così lungo.
La paura conduce alla rabbia, la rabbia all'odio e l'odio alla sofferenza; la sofferenza porta al Lato Oscuro
Vecchio 11-12-2014, 14:11   #28
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Quote:
Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
Io so una cosa e te la dico, pur ammettendo io stesso di non riuscirci: bisogna cercare in tutti i modi possibili di evitare il confronto con le altre persone, spesso tale confronto è impietoso e porta solo a deprimerci inutilmente. Un tempo io vedevo gli altri e non esisteva il confrontarmi con loro, i loro successi o le loro vite normali erano pura contemplazione per me, non vi era nessuna invidia perché ero consapevole e sereno di non poter essere come loro. A quei tempi io non soffrivo per invidia, come succede oggi.
Di norma se un mio amico si fidanza ed è felice io sono molto contento per lui, è bello vedere le persone che amiamo gioiose godere di quello che hanno. È bello vedere le persone che se lo meritano ottenere le cose buone. In passato mi capitava di deprimermi per un amico che, pur avendo molti più soldi di me, non poteva permettersi certi lussi come le vacanze oppure il computer nuovo. Erano cose che io nemmeno mi sognavo ma ero triste per lui perché lui le desiderava tanto e sapevo che sarebbe stato meglio se avesse potuto realizzarle. Non consideravo affatto me stesso, in quel momento ero triste per lui in modo "puro", disinteressato. A volte mi capita ancora.

Ora senza dilungarmi troppo ti dico come la penso io. A me fa rabbia quando qualcuno mi dice frasi tipo "sì sono fidanzato ma ho anche io i problemi" oppure peggio "sono fidanzato ma questo che vuol dire? Sto male per altre cose!", in quei casi penso che la persona stia sputando nel piatto in cui mangia, disprezzando la propria condizione perché viziata dalla vita e dal desiderare di avere tutto e tutto subito. Troppe persone non sanno dare valore alle cose belle che hanno, ormai abituate a volere sempre di più. Non parlo di persone che hanno "solo" la relazione sentimentale ma di persone che hanno tutto quello che vogliono, compresa la relazione. Ho sofferto perché volevo che apprezzassero quello che potevano avere che io non avevo, volevo che ne apprezzassero il valore. Alcuni non sanno godere delle proprie fortune e questo mi fa rabbia e tristezza, vorrei che capissero che quello che magari è scontato e banale per loro può essere invece straordinario e inarrivabile per qualcun altro. Mi fa rabbia che non lo sappiano apprezzare, mi fa rabbia che non lo vogliano apprezzare.

Forse non ti ho aiutato nemmeno un po' con questo messaggio, io l'invidia la capisco ma quasi sempre quando invidio qualcuno desidero essere come lui e non che a lui venga tolto quello che ha, tranne quando lo disprezza e gli attribuisce scarso valore
Infatti io non invidio mai le vite degli altri, anche quelli con i soldi, perché io sto bene così e ho sempre apprezzato le cose che ho perché è davvero tutto ciò che voglio: ho un pc, di tanto in tanto posso comprare dei fumetti, posso giocare, posso vedere le cose che mi piacciono, ho una finestra aperta sul mondo grazie a internet, ho anche qualche amico, ma mi manca proprio la cosa più importante che è l'amore ed ogni tanto ritorno a desiderarlo perché sono umano... per quanto io tenti di reprimere questo desiderio, lui torna sempre più forte di prima. E proprio perché questo mio desiderio è così forte che la mia invidia scatta solo in casi riguardanti il campo amoroso, altrimenti non mi è mai capitato di invidiare nè amici, nè conoscenti per cose loro. Io pur avendo tanti problemi sono sempre stato fiero di come sono, perché sono me stesso in ogni luogo in cui vado e con ogni persona con cui ho a che fare, e quindi non mi capita nemmeno di invidiare gli estroversoni perché io sono contento di come sono, e proprio grazie a questo carattere ho sviluppato le mie idee personali e la mia visione delle cose, se cambiassi totalmente non sarei più io ma solo uno dei tanti che c'è in giro. E niente, era solo per dire che non invidio mai le persone, se non di tanto in tanto in campo amoroso, e sono d'accordo con te anche quando dici del valore delle cose che gli altri non sanno apprezzare, anche questa è una cosa che mi ha sempre fatto riflettere molto e ti faccio un esempio: un giorno ero in macchina con un amico e tornavo da scuola, in questa macchina c'era pure un suo compagno di classe e gli stava dando un passaggio. Questo qui dice "mi sono lasciato con la fidanzata" e il mio amico fa "come mai?" e lui, in modo del tutto superficiale dice "mi aveva stancato, poi magari più avanti ritorno fidanzato". In quel momento c'ero io che darei un braccio per trovare una persona che mi ami così come sono, e questi tizi le trovano ogni giorno e li usano come oggetti per poi abbandonarli... sembra che in questo mondo la superficialità, la leggerezza e l'essere cazzoni sia preferito al voler ricercare la profondità e la serietà.
Vecchio 11-12-2014, 15:53   #29
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
Io so una cosa e te la dico, pur ammettendo io stesso di non riuscirci: bisogna cercare in tutti i modi possibili di evitare il confronto con le altre persone, spesso tale confronto è impietoso e porta solo a deprimerci inutilmente.
Attenzione. Perchè è palese che il "confronto" con le altre persone avviene prima di tutto nella mente del soggetto che si sente inferiore e deluso della sua vita. Spesso si legge che è l'estroverso di turno a mettere in campo il confronto, ma la verità è che la maggior parte delle volte basta una frase, detta anche da un altro fobico, come "Mi sono fidanzato" perchè nella mente del ricevente scatti l'odioso e controproducente meccanismo di "confronto".

Quando il confronto è nel tuo modo di pensare, non puoi evitarlo, ma puoi eliminarlo con impegno focalizzandoti su altri modi di pensare.


Quote:
Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
Ora senza dilungarmi troppo ti dico come la penso io. A me fa rabbia quando qualcuno mi dice frasi tipo "sì sono fidanzato ma ho anche io i problemi" oppure peggio "sono fidanzato ma questo che vuol dire? Sto male per altre cose!", in quei casi penso che la persona stia sputando nel piatto in cui mangia, disprezzando la propria condizione perché viziata dalla vita e dal desiderare di avere tutto e tutto subito. Troppe persone non sanno dare valore alle cose belle che hanno, ormai abituate a volere sempre di più. Non parlo di persone che hanno "solo" la relazione sentimentale ma di persone che hanno tutto quello che vogliono, compresa la relazione. Ho sofferto perché volevo che apprezzassero quello che potevano avere che io non avevo, volevo che ne apprezzassero il valore. Alcuni non sanno godere delle proprie fortune e questo mi fa rabbia e tristezza, vorrei che capissero che quello che magari è scontato e banale per loro può essere invece straordinario e inarrivabile per qualcun altro. Mi fa rabbia che non lo sappiano apprezzare, mi fa rabbia che non lo vogliano apprezzare.
Questo tipo di pensiero "Le persone non sanno dare valore a ciò che hanno", ad un certo punto della mia vita, mi è parso abbastanza superficiale. Non si può pretendere che siccome la cosa che più ci manca è l'amore [o altro], allora chi ha quella cosa DEBBA, per forza, essere felice e non dire più di avere problemi. E' assurdo, essere fidanzati non è sempre detto che risolva ogni problema. Anzi, il fidanzamento può mettere in campo altri problemi: tempo da dedicare alla relazione, uscite con la ragazza, richieste della ragazza, richieste dei genitori di lei, ecc, tutto da intrecciare alla propria vita quotidiana.

Ma capisco che chi non ha X, provi invidia per chi ha X e comunque continui a lamentarsi dei problemi, ma quando finalmente si arriva ad avere X, è facile che ci si renda conto che X non basta.

Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
per @kody trovo infinitamente più sano due asociali che passano il loro tempo assieme giocando a cose che gli piacciono piuttosto che tentare di fare i finti estroversi quando si trema pure....

tra l'altro è pieno di comitive di nerdoni.. e ci son tante ragazze appassionate di anime e manga (equivalente femminile dei nerd maschili)
Vedo con piacere che hai modificato il post eliminando il tono di sfida verso di me.

A me sta benissimo che due asociali passino il tempo come vogliono, non me ne frega nulla. Ma nel momento in cui NON stanno bene con se stessi e si lamentano del loro essere asociali, ma non vogliono agire per uscire dalla loro asocialità, allora qualcosa non va. Marcoonizuka mi sembra felice di essere come è, mi sembra che l'aggettivo nerd non lo tocchi, proprio perchè è in pace con se stesso e accetta questo suo lato caratteriale. Finchè si è in pace con se stessi va tutto bene.

Il suo amico e la sua ragazza, se veramente andranno a convivere, avranno da gestire problemetti come l'affitto, le bollette, la spesa, ecc, insomma dovranno uscire/parlare e, spero, che entrambi non siano così fobici da non riuscire a fare queste cose, altrimenti potrebbero finire per riversare sull'altro/a i propri problemi. Se poi passano il tempo a giocare e son contenti così, perfetto, sono contento per loro.

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Infatti io non invidio mai le vite degli altri, anche quelli con i soldi, perché io sto bene così e ho sempre apprezzato le cose che ho perché è davvero tutto ciò che voglio: ho un pc, di tanto in tanto posso comprare dei fumetti, posso giocare, posso vedere le cose che mi piacciono, ho una finestra aperta sul mondo grazie a internet, ho anche qualche amico, ma mi manca proprio la cosa più importante che è l'amore ed ogni tanto ritorno a desiderarlo perché sono umano... per quanto io tenti di reprimere questo desiderio, lui torna sempre più forte di prima.
Come forse hai letto sul forum, ci sono utenti che semplicemente ti dicono "accettati" così come sei, senza darti una vera possibilità di risolvere i tuoi problemi. Tu non puoi accettare il fatto di non essere fidanzato, e questo lo trovo coerente con l'essere umano. Ma devi allora capire che Internet NON è la via più facile per trovare una ragazza. Ti torna? La via più facile è costruire un circolo sociale abbastanza grande da avere sempre ragazze nuove da conoscere. Magari tu non sei uno da grandi circoli sociali, benissimo, allora devi trovare una via di mezzo. Ti torna? E forse prima devi risolvere i tuoi problemi di asocialità, forse devi mettere da parte per qualche mese il tuo pc e i tuoi giochi per avere tempo per le relazioni sociali. Oppure puoi cercare luoghi di ritrovo per appassionati di manga e anime. Le alternative ci sono, ma DEVI essere tu ad AGIRE. Se ti rintani al pc aspettando che qualcuno [Dio, la fortuna, la ragazza, ecc] ti bussi alla porta, allora sappi che 99% ti stai fregando da solo.

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
E proprio perché questo mio desiderio è così forte che la mia invidia scatta solo in casi riguardanti il campo amoroso, altrimenti non mi è mai capitato di invidiare nè amici, nè conoscenti per cose loro. Io pur avendo tanti problemi sono sempre stato fiero di come sono, perché sono me stesso in ogni luogo in cui vado e con ogni persona con cui ho a che fare, e quindi non mi capita nemmeno di invidiare gli estroversoni perché io sono contento di come sono, e proprio grazie a questo carattere ho sviluppato le mie idee personali e la mia visione delle cose, se cambiassi totalmente non sarei più io ma solo uno dei tanti che c'è in giro.
Avere il forte desiderio di avere qualcosa è una molla potentissima, ma va combinata con una base mentale positiva e che agisce, non che prova invidia e si deprime. Nella mia esperienza ha fatto tanto imparare a parlarmi [la vocina interna] con i "Come/Cosa" piuttosto che con i "Perchè". E' palese che se ti chiedi "Perchè il mio amico si fidanza e io no?", il cervello risponderà con qualcosa tipo "Perchè io sono sfigato, sbagliato, è il mio destino". Se invece ti chiedi "Come posso fare per avere una ragazza? Cosa devo fare?", il cervello risponderà con possibili soluzioni. E poi c'è da agire tanto.

Altra cosa, non dire che gli altri sono tutti uguali e che tu hai le tue idee perchè hai un carattere diverso. Siamo tutti diversi, ognuno ha le sue idee e quelli che ragionano con la testa di altri sono pochi e non vanno molto lontani.

Quote:
Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
E niente, era solo per dire che non invidio mai le persone, se non di tanto in tanto in campo amoroso, e sono d'accordo con te anche quando dici del valore delle cose che gli altri non sanno apprezzare, anche questa è una cosa che mi ha sempre fatto riflettere molto e ti faccio un esempio: un giorno ero in macchina con un amico e tornavo da scuola, in questa macchina c'era pure un suo compagno di classe e gli stava dando un passaggio. Questo qui dice "mi sono lasciato con la fidanzata" e il mio amico fa "come mai?" e lui, in modo del tutto superficiale dice "mi aveva stancato, poi magari più avanti ritorno fidanzato". In quel momento c'ero io che darei un braccio per trovare una persona che mi ami così come sono, e questi tizi le trovano ogni giorno e li usano come oggetti per poi abbandonarli... sembra che in questo mondo la superficialità, la leggerezza e l'essere cazzoni sia preferito al voler ricercare la profondità e la serietà.
Sarò sincero con te perchè così puoi rifletterci: a me la parte in grassetto sa di una superficialità immensa e ti spiego perchè:
Tu mi sembri una persona che vuole una ragazza per ESSERE AMATO. Ricerca di amore, di affetto. Tu non la cerchi per completare una tua vita quotidiana già completa, la vuoi quasi per provare quel senso di amore che u ancora non hai mai provato. Non so se mi sono spiegato bene.
Ma io trovo giustissimo che se due persone NON sono compatibili, si devono lasciare per il bene di entrambi. Se tu un giorno trovi una ragazza e ci stai per bisogno di amore anche se a te non piace, secondo me, tu per primo la usi come oggetto, non avendo poi le palle di lasciarla perchè sai che impiegherai anni a trovarne un'altra. E' un comportamento ricorrente fra le persone che non hanno mai provato l'amore. Ne trovano una e ci passano la vita nonostante non sia quella giusta perchè hanno paura di non trovarne un'altra. Questi secondo me sono pensieri superficiali e sicuramente scaccia-figa.

Tu che cosa ne pensi? Sei tu che sai i tuoi reali motivi per cui vuoi una ragazza. Rifletti bene se sono più per bisogno di amore e di provare l'amore.
Vecchio 11-12-2014, 16:41   #30
Esperto
L'avatar di Onizuka
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Attenzione. Perchè è palese che il "confronto" con le altre persone avviene prima di tutto nella mente del soggetto che si sente inferiore e deluso della sua vita. Spesso si legge che è l'estroverso di turno a mettere in campo il confronto, ma la verità è che la maggior parte delle volte basta una frase, detta anche da un altro fobico, come "Mi sono fidanzato" perchè nella mente del ricevente scatti l'odioso e controproducente meccanismo di "confronto".

Quando il confronto è nel tuo modo di pensare, non puoi evitarlo, ma puoi eliminarlo con impegno focalizzandoti su altri modi di pensare.




Questo tipo di pensiero "Le persone non sanno dare valore a ciò che hanno", ad un certo punto della mia vita, mi è parso abbastanza superficiale. Non si può pretendere che siccome la cosa che più ci manca è l'amore [o altro], allora chi ha quella cosa DEBBA, per forza, essere felice e non dire più di avere problemi. E' assurdo, essere fidanzati non è sempre detto che risolva ogni problema. Anzi, il fidanzamento può mettere in campo altri problemi: tempo da dedicare alla relazione, uscite con la ragazza, richieste della ragazza, richieste dei genitori di lei, ecc, tutto da intrecciare alla propria vita quotidiana.

Ma capisco che chi non ha X, provi invidia per chi ha X e comunque continui a lamentarsi dei problemi, ma quando finalmente si arriva ad avere X, è facile che ci si renda conto che X non basta.



Vedo con piacere che hai modificato il post eliminando il tono di sfida verso di me.

A me sta benissimo che due asociali passino il tempo come vogliono, non me ne frega nulla. Ma nel momento in cui NON stanno bene con se stessi e si lamentano del loro essere asociali, ma non vogliono agire per uscire dalla loro asocialità, allora qualcosa non va. Marcoonizuka mi sembra felice di essere come è, mi sembra che l'aggettivo nerd non lo tocchi, proprio perchè è in pace con se stesso e accetta questo suo lato caratteriale. Finchè si è in pace con se stessi va tutto bene.

Il suo amico e la sua ragazza, se veramente andranno a convivere, avranno da gestire problemetti come l'affitto, le bollette, la spesa, ecc, insomma dovranno uscire/parlare e, spero, che entrambi non siano così fobici da non riuscire a fare queste cose, altrimenti potrebbero finire per riversare sull'altro/a i propri problemi. Se poi passano il tempo a giocare e son contenti così, perfetto, sono contento per loro.



Come forse hai letto sul forum, ci sono utenti che semplicemente ti dicono "accettati" così come sei, senza darti una vera possibilità di risolvere i tuoi problemi. Tu non puoi accettare il fatto di non essere fidanzato, e questo lo trovo coerente con l'essere umano. Ma devi allora capire che Internet NON è la via più facile per trovare una ragazza. Ti torna? La via più facile è costruire un circolo sociale abbastanza grande da avere sempre ragazze nuove da conoscere. Magari tu non sei uno da grandi circoli sociali, benissimo, allora devi trovare una via di mezzo. Ti torna? E forse prima devi risolvere i tuoi problemi di asocialità, forse devi mettere da parte per qualche mese il tuo pc e i tuoi giochi per avere tempo per le relazioni sociali. Oppure puoi cercare luoghi di ritrovo per appassionati di manga e anime. Le alternative ci sono, ma DEVI essere tu ad AGIRE. Se ti rintani al pc aspettando che qualcuno [Dio, la fortuna, la ragazza, ecc] ti bussi alla porta, allora sappi che 99% ti stai fregando da solo.

Facile a dirsi, non mi conosci... non sai che ho pochissimi amici e questi amici non conoscono ragazze e se proprio dovessi trovare un modo per conoscere ragazze nella mia zona è ancora una volta internet perché non mi vengono altri modi non avendo conoscenze in comune ora come ora.


Avere il forte desiderio di avere qualcosa è una molla potentissima, ma va combinata con una base mentale positiva e che agisce, non che prova invidia e si deprime. Nella mia esperienza ha fatto tanto imparare a parlarmi [la vocina interna] con i "Come/Cosa" piuttosto che con i "Perchè". E' palese che se ti chiedi "Perchè il mio amico si fidanza e io no?", il cervello risponderà con qualcosa tipo "Perchè io sono sfigato, sbagliato, è il mio destino". Se invece ti chiedi "Come posso fare per avere una ragazza? Cosa devo fare?", il cervello risponderà con possibili soluzioni. E poi c'è da agire tanto.

Altra cosa, non dire che gli altri sono tutti uguali e che tu hai le tue idee perchè hai un carattere diverso. Siamo tutti diversi, ognuno ha le sue idee e quelli che ragionano con la testa di altri sono pochi e non vanno molto lontani.


Sarò sincero con te perchè così puoi rifletterci: a me la parte in grassetto sa di una superficialità immensa e ti spiego perchè:
Tu mi sembri una persona che vuole una ragazza per ESSERE AMATO. Ricerca di amore, di affetto. Tu non la cerchi per completare una tua vita quotidiana già completa, la vuoi quasi per provare quel senso di amore che u ancora non hai mai provato. Non so se mi sono spiegato bene.
Ma io trovo giustissimo che se due persone NON sono compatibili, si devono lasciare per il bene di entrambi. Se tu un giorno trovi una ragazza e ci stai per bisogno di amore anche se a te non piace, secondo me, tu per primo la usi come oggetto, non avendo poi le palle di lasciarla perchè sai che impiegherai anni a trovarne un'altra. E' un comportamento ricorrente fra le persone che non hanno mai provato l'amore. Ne trovano una e ci passano la vita nonostante non sia quella giusta perchè hanno paura di non trovarne un'altra. Questi secondo me sono pensieri superficiali e sicuramente scaccia-figa.

Tu che cosa ne pensi? Sei tu che sai i tuoi reali motivi per cui vuoi una ragazza. Rifletti bene se sono più per bisogno di amore e di provare l'amore.
Facile a dire crea circoli sociali, non mi conosci... non sai che ho pochissimi amici e questi amici non conoscono ragazze e se proprio dovessi trovare un modo per conoscere ragazze nella mia zona è ancora una volta internet perché non mi vengono altri modi non avendo conoscenze in comune ora come ora.
Un'altra cosa su cui hai sbagliato è l'esserti basato sulla mia frase dell'essere amato. E' una cosa che ho detto in quel momento, dettata dalle mie emozioni in quel determinato momento, è ovvio che intendo che anche io devo amare quella persona altrimenti non ha senso, e per dimostrarti doppiamente che hai giudicato in fretta ti svelo anche una cosa: nella mia vita ho avuto due proposte di fidanzamento ma le ho respinte entrambe proprio perché io non amavo loro. Se fosse come dici tu, ovvero che mi basta essere amato e usare le ragazze come oggetti per farmi sentire amato allora avrei detto di sì a loro anche se non le amavo, invece non l'ho fatto proprio perché cerco un rapporto autentico da entrambe le parti. Non ha senso se è solo una delle due parti ad amare. Forse certe volte esageri con le analisi, ti basi su pochi elementi, stavolta hai preso un granchio. Quando ho raccontato del tizio che ha lasciato la sua ragazza era per aprire una finestra sul comportamento della maggior parte della gente che dà poco valore alle relazioni e lasciano e prendono persone proprio come se fossero oggetti, e ho sentito frasi anche molto peggiori di quella lì. C'è molta superficialità in giro, non puoi negarlo.
Vecchio 11-12-2014, 17:57   #31
Esperto
L'avatar di Supermanes
 

Caro ragazzo anche io ho cercato di reprimere con tutto me stesso il mio desiderio di amore e di avere una fidanzata e per un po' ce l'ho anche fatta ma... dopo è tornato più forte di prima, bruciante dentro di me come un fuoco inestinguibile. Non ci si può fare niente, molti di noi desiderano un legame di questo tipo, me compreso dopo che ho lavorato tanto per reprimere dentro di me questo desiderio. Ti capisco.
Vecchio 11-12-2014, 18:40   #32
Esperto
 

Posso lanciare una piccola provocazione? Tu ti lamenti di non trovare una ragazza perchè sei un bravo ragazzo. Solo che a volte questo essere eterni bravi ragazzi appare alle ragazze come comportamento bisognoso. Il bravo ragazzo è quello che adotta una precisa strategia relazionale nei confronti delle ragazze, comportandosi bene aspettandosi però di ottenerne qualcosa. E' proprio un bravo ragazzo? Crede che per avere una donna debba riparare la sua potenziale ragazza da ogni minima emozione negativa, dalla possibilià che soffra, ed ecco che al primo appuntamento paga cene costose, apre portiere, fa regalini. Ebbene questo copione, se reiterato, può far credere alla lady di turno che il bravo ragazzo non nasconda sorprese, che sia un pò come un libro aperto, e questo può annoiarle. Anche perchè cosa ne sanno loro che il bravo ragazzo sia realmente un bravo ragazzo, e che invece non stia facendo tutto ciò per impressionarle, trovando una scorcatoia confortevole per entrare nelle sue mutande? Forse la soluzione sarebbe quella di essere meno bisognosi, agendo, con le ragazze, come se già si fosse completi, individui sereni in se stessi, che vivono ogni possibile risultato con equanimità. Troppo spesso, credo, il troppo desiderio blocca l'azione, e allora magari sarebbe bene essere più cedevoli, meno rigidi, e vivere il rapporto con una donna senza certezze, senza neanche pensare di voler ottenere un qualche cosa da lei, ma essendo sperimentanti, parlandoci e vedere come reagisce. Piaccia o no, è così, è con l'esperienza che si diventa bravi.
Il cammino dell'inetto verso la maestria in qualsiasi cosa è proprio rendersi conto con onestà della propria inettitudine, e allora darsi da fare per porvi rimedio come si può, non tanto avendo in mente un modello di vita preconfezionato, idealizzato, bensì continuando a camminare nella vita cercando di scoprire che cosa va bene per se stessi. Ad esempio, provi a seguire il consiglio di Kody e ti inserisci in un gruppo grande, e il gruppo grande non ti piace; adesso lo sai e aggiusti il tiro, cerchi gruppi più piccoli, più intimi, e vedi che cosa è possibile fare con le ragazze che ci sono, se ci sono e quando ci sono.
Non ti arrendere Marcoonizuka.
Provaci ancora.
Passo dopo passo, percorri il sentiero delle infinite miglia verso la f***.
Vecchio 11-12-2014, 19:11   #33
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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Facile a dire crea circoli sociali, non mi conosci... non sai che ho pochissimi amici e questi amici non conoscono ragazze e se proprio dovessi trovare un modo per conoscere ragazze nella mia zona è ancora una volta internet perché non mi vengono altri modi non avendo conoscenze in comune ora come ora.
Marcoonizuka....nessuno ha detto che sia facile. E' facile scriverlo, certo, ma non spero che non mi andrai a cadere nel "Eh, sono consigli banali/facili, lo sapevo anche da solo". Di strade per conoscere ragazze ne hai diverse, se decidi di NON iniziare a crearti una base sociale, un circolo di amici più attivi, va benissimo, ma sappi che questa mossa di chiude uno dei portoni più grandi per conoscere ragazze. Capisco che Internet sia utile perchè ti permette di stare dentro la tua zona comfort, ma è anche la via più difficile [e alla quale è richiesta una dose di fortuna che va anche oltre il miracolo].

Sapendo che il tuo destino le crei tu stesso con le tue azioni, pensa bene che cosa ti può tornare più utile fare per raggiungere il tuo obbiettivo.

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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Un'altra cosa su cui hai sbagliato è l'esserti basato sulla mia frase dell'essere amato. E' una cosa che ho detto in quel momento, dettata dalle mie emozioni in quel determinato momento, è ovvio che intendo che anche io devo amare quella persona altrimenti non ha senso, e per dimostrarti doppiamente che hai giudicato in fretta ti svelo anche una cosa: nella mia vita ho avuto due proposte di fidanzamento ma le ho respinte entrambe proprio perché io non amavo loro. Se fosse come dici tu, ovvero che mi basta essere amato e usare le ragazze come oggetti per farmi sentire amato allora avrei detto di sì a loro anche se non le amavo, invece non l'ho fatto proprio perché cerco un rapporto autentico da entrambe le parti. Non ha senso se è solo una delle due parti ad amare. Forse certe volte esageri con le analisi, ti basi su pochi elementi, stavolta hai preso un granchio.
Queste sono giustificazioni non richieste....è inutile che mi dimostri che mi sono sbagliato portando in campo quegli esempi. Va benissimo, sono contento per te che io mi sia sbagliato, ma io personalmente non devo entrare nel merito di cosa pensi tu. Te lo avevo detto "Il vero motivo per cui vuoi una ragazza lo sai tu".
Ma visto che hai detto che 2 proposte ti sono arrivate, bene, vuol dire che se ti impegni ne arriveranno anche in futuro.

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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Quando ho raccontato del tizio che ha lasciato la sua ragazza era per aprire una finestra sul comportamento della maggior parte della gente che dà poco valore alle relazioni e lasciano e prendono persone proprio come se fossero oggetti, e ho sentito frasi anche molto peggiori di quella lì. C'è molta superficialità in giro, non puoi negarlo.
Lasciare una ragazza perchè non si sta bene insieme è dare poco valore alle relazioni? Avrebbe dovuto starci uno o due anni in più anche se non ci stava bene insieme? Questo sarebbe stato "dare importanza alle relazioni"?

Trovo molto più superficiale mettersi insieme ad una senza averla prima mai conosciuta dal vivo. Senza mai esserci usciti e averci interagito nella vita reale. Andare a convivere subito è ancora peggio.

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Originariamente inviata da mike21 Visualizza il messaggio
Posso lanciare una piccola provocazione? Tu ti lamenti di non trovare una ragazza perchè sei un bravo ragazzo. Solo che a volte questo essere eterni bravi ragazzi appare alle ragazze come comportamento bisognoso. Il bravo ragazzo è quello che adotta una precisa strategia relazionale nei confronti delle ragazze, comportandosi bene aspettandosi però di ottenerne qualcosa. E' proprio un bravo ragazzo? Crede che per avere una donna debba riparare la sua potenziale ragazza da ogni minima emozione negativa, dalla possibilià che soffra, ed ecco che al primo appuntamento paga cene costose, apre portiere, fa regalini. Ebbene questo copione, se reiterato, può far credere alla lady di turno che il bravo ragazzo non nasconda sorprese, che sia un pò come un libro aperto, e questo può annoiarle.
Esattamente, le azioni del bravo ragazzo sono volte a "comprare" l'approvazione dell'altra persona. Questo comportamento viene snasato immediatamente da tutti. Si nota benissimo quando qualcuno fa una cosa non per il piacere di farla, ma per "comprare" [ottenere] l'approvazione di amici/ragazza/favori/ecc.
Vecchio 11-12-2014, 19:23   #34
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Originariamente inviata da mike21 Visualizza il messaggio
Forse la soluzione sarebbe quella di essere meno bisognosi, agendo, con le ragazze, come se già si fosse completi, individui sereni in se stessi, che vivono ogni possibile risultato con equanimità.
Tutto molto vero, di fronte però a questo genere di ragionamenti l'obiezione più classica della persona fobica è che non può fingere di sentirsi a posto con se stessa quando è proprio quella parte che manca a farla sentire incompleta e quindi non può fare a meno di apparire "needy" con la persona che desidera, perché da questa dipende il suo equilibrio e dalla sua assenza la propria infelicità. In realtà il discorso è molto più complesso e radicato nel vissuto della persona fobica, la quale sta male non perché non ha un/a partner ma perché è tutta l'impalcatura della sua persona ad essere traballante: non si stima, non si piace e si giudica ferocemente su tutto o quasi. Allora proietta in modo unidirezionale la sua insicurezza, creando forzatamente rapporti di causa ed effetto tra assenza del partner e infelicità e presenza del partner e felicità. In realtà il fatto è che il/la fobico/a dovrebbe cominciare a lavorare molto prima e in molti altri aspetti della sua vita, a cominciare dal suo modo autosvalutante di concepirsi in rapporto al mondo.
Vecchio 11-12-2014, 19:31   #35
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Proverò ad esprimere una mia opinione in maniera completa, con una vasta premessa. Parliamo prima di tutto di me.

Io sono un tizio di 22 anni, nato in Toscana, nella campagna delle colline dell'Albegna e del Fiora. Sono un ragazzo eterosessuale ed ho sempre provato, con vari gradi di impaccio, a relazionarmi con le ragazze per ottenere con una di esse un legame sentimentale condiviso.

Quando arrivò la pubertà ed iniziai a provarci e ad essere approcciato dalle donne su internet e dal vivo, ero del tutto spontaneo ed ingenuo. Se sentivo un po' di attrazione per una ragazza ci provavo, per poi rifiutarla se poi cambiavo idea; se una ragazza si approcciava a me e non mi convinceva, la evitavo. Nessun rispetto per i sentimenti altrui, dovuto ad un'assenza di coscienza di tali sentimenti. Quando le ragazze, irritate dai miei comportamenti egoistici e mutevoli, si stizzivano e me ne parlavano, io provavo un intenso senso di colpa. Quel senso di colpa, signori, quel senso di colpa che mai più avrei voluto provare, mi ha indotto ad assumere il tipico atteggiamento da bravo ragazzo.

Dopo aver lasciato una ragazza in una relazione online nell'agosto del 2006, e vedendo la sua sofferenza, mi ero deciso a considerare le conseguenze delle mie azioni e bloccai completamente la mia spontaneità. Non potevo più provare interesse per più di una donna e non potevo per nessun motivo trattarla male.

E ovviamente pensavo che così dovesse funzionare, perché ero migliorato rispetto a prima: di certo non causavo dolore. Mi fissai su una sola ragazza nel settembre del 2006 e la mia cotta per lei terminò solo nell'estate del 2011. Eppure di risultati non se ne sono visti. Questo perché, anche se io applicavo i miei principi e non le facevo del male, non le comunicavo comunque nessuna emozione particolare. Interagivo poco e la mia interiorità era piuttosto criptica.

Non solo: quando mi dichiarai, e lei mi rifiutò, ed io insistetti per un bel po' di tempo, la trattai comunque male. Pretendevo, io, che lei ricambiasse i miei sentimenti perché io la avrei ipoteticamente trattata bene. Ed è una contraddizione grave, se ci pensiamo. Ho peccato di superbia. E comunque, di certo, non è non essendo trattati male da qualcuna che ci innamoriamo di lei.

Riflettiamo attentamente su un fatto: quante ragazze che si comportano bene coi ragazzi ci sono in giro? Tante. E' apprezzabile? Senz'altro. Questo fa scattare sentimenti amorosi? Dipende. Di fatto se riflettiamo, anche noi maschietti non ci innamoriamo necessariamente della ragazza che ha il comportamento che ci fa soffrire di meno; al contrario, ci innamoriamo della ragazza che per qualche motivo attrae la nostra attenzione e che poi, frequentando, troviamo compatibile, cioè con la quale riusciamo a comunicare cose che normalmente non si può e allo stesso tempo troviamo splendida, cioè ci piace come persona. Però parte tutto da un je ne sais quoi che tutte le ragazze, potenzialmente, potrebbero possedere. Sono stato innamorato di ragazze che trattano i ragazzi molto male. Ma mica perché sono idiota, semplicemente avevano un certo je ne sais quoi che mi attrasse. Il fatto che avessero una bella etica poteva pure far parte di tale je ne sais quoi, ma non lo determinava univocamente.

Quindi se pensiamo alle donne, al loro punto di vista, è naturale che non provino attrazione per te perché ti comporteresti bene con loro. E' fondamentale questo ma non fa scattare il meccanismo imprevedibile dell'innamoramento, non necessariamente, anche il comportamento opposto può farlo scattare. Non è questione di giustizia o ingiustizia. E' questione di probabilità e di caso. L'unica cosa che puoi fare per stimolare la probabilità o il caso è aumentare il numero di occorrenze di un evento. Frequentare più ragazze, provarci quando possibile e compagnia. E parlarci molto, per far sì che la nostra interiorità sia trasparente e, se apprezzata dall'altra, sia perfettamente visibile.

Ultima modifica di cancellato15306; 11-12-2014 a 19:40.
Vecchio 11-12-2014, 22:19   #36
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Originariamente inviata da Supermanes Visualizza il messaggio
Caro ragazzo anche io ho cercato di reprimere con tutto me stesso il mio desiderio di amore e di avere una fidanzata e per un po' ce l'ho anche fatta ma... dopo è tornato più forte di prima, bruciante dentro di me come un fuoco inestinguibile. Non ci si può fare niente, molti di noi desiderano un legame di questo tipo, me compreso dopo che ho lavorato tanto per reprimere dentro di me questo desiderio. Ti capisco.
Almeno essere capiti fa piacere.

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Originariamente inviata da mike21 Visualizza il messaggio
Posso lanciare una piccola provocazione? Tu ti lamenti di non trovare una ragazza perchè sei un bravo ragazzo. Solo che a volte questo essere eterni bravi ragazzi appare alle ragazze come comportamento bisognoso. Il bravo ragazzo è quello che adotta una precisa strategia relazionale nei confronti delle ragazze, comportandosi bene aspettandosi però di ottenerne qualcosa. E' proprio un bravo ragazzo? Crede che per avere una donna debba riparare la sua potenziale ragazza da ogni minima emozione negativa, dalla possibilià che soffra, ed ecco che al primo appuntamento paga cene costose, apre portiere, fa regalini. Ebbene questo copione, se reiterato, può far credere alla lady di turno che il bravo ragazzo non nasconda sorprese, che sia un pò come un libro aperto, e questo può annoiarle. Anche perchè cosa ne sanno loro che il bravo ragazzo sia realmente un bravo ragazzo, e che invece non stia facendo tutto ciò per impressionarle, trovando una scorcatoia confortevole per entrare nelle sue mutande? Forse la soluzione sarebbe quella di essere meno bisognosi, agendo, con le ragazze, come se già si fosse completi, individui sereni in se stessi, che vivono ogni possibile risultato con equanimità. Troppo spesso, credo, il troppo desiderio blocca l'azione, e allora magari sarebbe bene essere più cedevoli, meno rigidi, e vivere il rapporto con una donna senza certezze, senza neanche pensare di voler ottenere un qualche cosa da lei, ma essendo sperimentanti, parlandoci e vedere come reagisce. Piaccia o no, è così, è con l'esperienza che si diventa bravi.
Il cammino dell'inetto verso la maestria in qualsiasi cosa è proprio rendersi conto con onestà della propria inettitudine, e allora darsi da fare per porvi rimedio come si può, non tanto avendo in mente un modello di vita preconfezionato, idealizzato, bensì continuando a camminare nella vita cercando di scoprire che cosa va bene per se stessi. Ad esempio, provi a seguire il consiglio di Kody e ti inserisci in un gruppo grande, e il gruppo grande non ti piace; adesso lo sai e aggiusti il tiro, cerchi gruppi più piccoli, più intimi, e vedi che cosa è possibile fare con le ragazze che ci sono, se ci sono e quando ci sono.
Non ti arrendere Marcoonizuka.
Provaci ancora.
Passo dopo passo, percorri il sentiero delle infinite miglia verso la f***.
Come dissi anche in altri post, più che la f*** io considero importanti prima altre cose in un rapporto, quella è proprio l'ultima e ti dirò di più, se una ipotetica ragazza non volesse nemmeno farlo per me andrebbe anche bene, ho delle idee un pò diverse che ora non sto qui a spiegare altrimenti ci metterei troppo tempo. Poi per il discorso del bravo ragazzo, io lo sono sempre stato ma non solo con le ragazze ma con tutti e su questo lato non riesco proprio a cambiare, cerco di essere me stesso indipendentemente da chi mi trovo davanti e non lo faccio per ottenere vantaggi o cose del genere... mi hanno fatto notare più volte di essere gentilissimo (forse anche troppo) ma è una parte di me, può portare ad esiti negativi talvolta, mentre altre volte ad esiti positivi ma non mi va di cambiare questa cosa solo per ottenere ciò che voglio. Dopotutto l'amore è apprezzarsi a vicenda per come si è, no? Non ha senso se con la propria ragazza si è in un modo affinché si possa essere apprezzati, e poi con gli altri si agisce in un altro modo. Non voglio indossare maschere.
Vecchio 11-12-2014, 23:08   #37
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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio
Non voglio indossare maschere.
Beato te! Io invece una cosa simile non solo non riesco a realizzarla, ma nemmeno a desiderarla ed augurarmela...
Vecchio 11-12-2014, 23:52   #38
Esperto
 

Dimostri di essere un ragazzo intelligenti, lo vedo da come scrivi, ma lasciami spiegare che quando ho detto di camminare verso la figa, quasi in tono motivante, non mi riferivo solo al sesso, ma al pianeta donna in generale, che comprende anche il sesso, questo è chiaro, perchè quando stai assieme a una persona e senti un trasporto invincibile verso di lei, allora la vuoi anche dal punto di vista fisico: la vuoi tastare, sentire, toccare in ogni parte del suo corpo, e questo concedersi fisicamente all'altra persona, per me, più che un piacere fine a se stesso, lo vedo come una sorta di benedetto scambio di valore, come un collante emotivo. Anche io, se dovessi dire, in una storia guarderei prima il sentimento, e l'affetto e le emozioni che mi trasmette l'altra persona. Quindi ti capisco. Ma quando ho detto figa, mi riferivo alla donna in generale, nel senso di avvicinarsi alla possibilità di conoscere una ragazza con la quale costruire un qualche cosa.

Con cognizione di causa ri riferisci alla tua sensibilità, e brandisci come una spada la tua autenticità. Ma questa autenticità è ambivalente, non nel tuo caso naturalmente, ma nel caso di tutti. Quando noi diciamo che vogliamo essere noi stessi, se ci pensi bene, è come se dicessimo che vorremmo essere ciò che siamo sempre stati fino a quel momento, indentificati magari con diverse paure e stereotipi caratteriali, che secondo la psicologia moderna, quella costruttivista, nascono sempre da noi, dal nostro modo di dare un significato e una struttura agli eventi. Noi diciamo di voler essere noi stessi, ma non abbiamo il coraggio di seguire strade nuove, e allora il nostro dire di voler essere noi stessi a volte può rappresentare una forma di distacco, anche inconsapevole, dalla prospettiva di qualche novità che non vorremmo accettare nella nostra vita, e allora la scansiamo da noi. Forse piuttosto che dire di voler essere se stessi, si dovrebbe voler diventare se stessi, vale a dire partire da un approccio non constativo nell'osservazione della nostra identità, così da lasciare un ampio margine interno che racchiuda il naturale divenire della vita, che ci investe, che ci cambia, che ci stravolge, nel bene e nel male.

Dettò ciò, questo cambiamento non si ottiene solo con la volontà, ma cercando di rispondere come meglio si può alle singole sfide che si incontrano. In questo caso la consapevolezza di questo amico che si è fidanzato ha rappresentato per te una sorta di sfida dolorosa, ma tu stai utilizzando, a quanto vedo, la tua intelligenza emotiva per venirne a capo, ed è meglio riconoscere di avere dei sentimenti piuttosto che reprimerli, anche quando questi sentimenti possono venire etichettati come sbagliati. Ma se li senti, li senti. Inutile colpevolizzarsi. Comunque, in questo caso devi accettare che a questo tuo amico gli sia capitata questa opportunità che avresti voluto fosse successa a te, riconoscendo con onesta, come stai facendo, di desiderare l'amore, che sperimenterai in un futuro abbastanza prossimo, almeno mi auguro; ma sono sicuro che è così.
Vecchio 12-12-2014, 21:58   #39
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Originariamente inviata da mike21 Visualizza il messaggio
Dimostri di essere un ragazzo intelligenti, lo vedo da come scrivi, ma lasciami spiegare che quando ho detto di camminare verso la figa, quasi in tono motivante, non mi riferivo solo al sesso, ma al pianeta donna in generale, che comprende anche il sesso, questo è chiaro, perchè quando stai assieme a una persona e senti un trasporto invincibile verso di lei, allora la vuoi anche dal punto di vista fisico: la vuoi tastare, sentire, toccare in ogni parte del suo corpo, e questo concedersi fisicamente all'altra persona, per me, più che un piacere fine a se stesso, lo vedo come una sorta di benedetto scambio di valore, come un collante emotivo. Anche io, se dovessi dire, in una storia guarderei prima il sentimento, e l'affetto e le emozioni che mi trasmette l'altra persona. Quindi ti capisco. Ma quando ho detto figa, mi riferivo alla donna in generale, nel senso di avvicinarsi alla possibilità di conoscere una ragazza con la quale costruire un qualche cosa.

Con cognizione di causa ri riferisci alla tua sensibilità, e brandisci come una spada la tua autenticità. Ma questa autenticità è ambivalente, non nel tuo caso naturalmente, ma nel caso di tutti. Quando noi diciamo che vogliamo essere noi stessi, se ci pensi bene, è come se dicessimo che vorremmo essere ciò che siamo sempre stati fino a quel momento, indentificati magari con diverse paure e stereotipi caratteriali, che secondo la psicologia moderna, quella costruttivista, nascono sempre da noi, dal nostro modo di dare un significato e una struttura agli eventi. Noi diciamo di voler essere noi stessi, ma non abbiamo il coraggio di seguire strade nuove, e allora il nostro dire di voler essere noi stessi a volte può rappresentare una forma di distacco, anche inconsapevole, dalla prospettiva di qualche novità che non vorremmo accettare nella nostra vita, e allora la scansiamo da noi. Forse piuttosto che dire di voler essere se stessi, si dovrebbe voler diventare se stessi, vale a dire partire da un approccio non constativo nell'osservazione della nostra identità, così da lasciare un ampio margine interno che racchiuda il naturale divenire della vita, che ci investe, che ci cambia, che ci stravolge, nel bene e nel male.

Dettò ciò, questo cambiamento non si ottiene solo con la volontà, ma cercando di rispondere come meglio si può alle singole sfide che si incontrano. In questo caso la consapevolezza di questo amico che si è fidanzato ha rappresentato per te una sorta di sfida dolorosa, ma tu stai utilizzando, a quanto vedo, la tua intelligenza emotiva per venirne a capo, ed è meglio riconoscere di avere dei sentimenti piuttosto che reprimerli, anche quando questi sentimenti possono venire etichettati come sbagliati. Ma se li senti, li senti. Inutile colpevolizzarsi. Comunque, in questo caso devi accettare che a questo tuo amico gli sia capitata questa opportunità che avresti voluto fosse successa a te, riconoscendo con onesta, come stai facendo, di desiderare l'amore, che sperimenterai in un futuro abbastanza prossimo, almeno mi auguro; ma sono sicuro che è così.
Ah scusami, avevo frainteso l'utilizzo di quella parola. Allora sono pienamente d'accordo con te non solo su quella parte ma anche su tutto il resto.
Vecchio 12-12-2014, 23:50   #40
Principiante
 

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Originariamente inviata da marcoonizuka Visualizza il messaggio



Oltretutto ha avuto una tale fortuna da trovare una ragazza che come lui gioca molto ai videogiochi quindi hanno cominciato a giocare insieme e a parlare via chat e così hanno deciso di mettersi insieme e ben presto si incontreranno. Questa è una cosa che ho sempre sognato accadesse anche a me visto che virtualmente ho parlato con tantissime ragazze ma niente da fare, mentre lui ha trovato la prima ragazza che gioca in tutta la sua vita ed è stata addirittura lei a farsi avanti e a proporre la cosa.
Come come ? Non si sono ancora visti e già sono assieme ?

Sai quante volte mi è capitato di sentire in chat ragazze che mi giuravano amore prima ancora di avermi visto e poi sono scomparse dopo il primo appuntamento ? (questo perché dal vivo sono più brutto che in foto e poi entrano in gioco altre dinamiche)

Non è mica detto che si mettano assieme... Ora però non gufargliela
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