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20-06-2022, 20:22
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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Ciao.Ieri a pranzo ho sfiorato per poco una accesa discussione con un conoscente davanti a tutti.
si stava discutendo delle solite cose riguardanti la disoccupazione, le persone che smettono di lavorare lamentandosi. Insomma ,il clima non era dei migliori. Considerando che la metà della gente seduta a quel tavolo aveva un lavoro per raccomandazione e non per effettivi meriti.
Eravamo un po' di gente quindi in questi casi l'unica cosa che ti rimane da fare è socializzare con i tuoi vicini di seduta.Io ero davanti ad una coppia e di fianco avevo il mio ragazzo ,che come al solito era occupato ad alzarsi in continuazione o parlare con qualcun altro.
A un certo punto ,parlando sempre della situazione lavorativa generale ,il ragazzo della coppia comincia a dire una serie di cavolate e generalizzare sul disaggio delle persone disoccupate. Cercando conferma nelle persone che aveva li vicino nel tavolo ,tra cui la sottoscritta.Io inizialmente ,mi limito a dire ridendo, ma in realtà molto contrariata."Beh sarà mica colpa solo del singolo cittadino se la situazione e talmente disastrosa,dai la".Usando esattamente queste parole con un tono di voce scherzoso.
Lui annuì,senza rispondere a me ,ma continuando a parlare in maniera egocentrica di quanto sia bravo, furbo e tutto con il tipo che aveva sulla sinitra.Fu la ragazza che mi fece innervosire seriamente. Assolutamente dal nulla mi dice,facendo tutta l'altezzosa. Cito testualmente e se potessi farei anche l'imitazione
-"si però se le persone ,invece di tirarsi su le maniche, fanno i capricci ci credo che vengono mollati a casa. "Cioè se non sei performante e non fai andare per più di un giorno è giusto che tu stia a casa."
Ovviamente lei ,non conoscendomi e non avendo confidenza con me ,non immaginava assolutamente che io fossi una tra quelle che secondo il suo ragionamento non merita di lavorare perché faccio i capricci.
Io li non ce l'ho fatta a trattenermi ,perché se il suo ragazzo aveva cominciato ,lei aveva concluso con il botto. Le ho detto quello che pensavo sulle persone che generalizzano con tali discorsi e che non le auguro di avere mai problemi. Ovviamente il mio ragazzo era seduto di fianco a me ,ma non ha seguito la conversazione perché stava parlando di cavolate con il suo amicone. Quando sono entrata per andare al bagno ,questa mi ha seguito, dicendomi che non voleva offendere, è che ricoprendo lei un ruolo manageriale ,preferisce fare in modo che si creino ambienti di lavoro di persone in gamba.
Sotto testo; persone non depresse, ansiose ,emotive . Io li per li ,non sono nemmeno riuscita a risponderle, le ho solo detto nessun problema e lei se n'è andata a sedere fuori.In bagno ho pianto ,ma nessuno si è accorto di nulla.
Al ritorno parlandone con il mio fidanzato ho capito che non fosse un argomento particolarmente interessante per lui che il lavoro, la socialità, la vita ce l'ha serena.
Quindi chiedo qui. Secondo voi ,per una persona con disturbi come l'ansia ecc e ingenerale tendente a un carattere introverso che tipo di ambiente lavorativo sarebbe più idoneo?
Che cosa pretendereste come plus dal datore di lavoro ,oltre i canonici diritti e doveri previsti dalla legge?
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20-06-2022, 20:27
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#2
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Banned
Qui dal: Nov 2020
Ubicazione: UMBRIA
Messaggi: 646
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un bel lavoro in solitaria ci vorrebbe, i collrghi sn il male
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20-06-2022, 20:33
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,322
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Innanzitutto mi dispiace molto che il tuo ragazzo non abbia minimamente cercato di difenderti.
Detto ciò quella tizia non può sapere i motivi che ti hanno portata a dare le dimissioni, ti ha ferita nell'anima senza accorgersene.
Mi dispiace molto, non deve essere stato un bel momento.
Per come la vedo io, quando ti sarai ripresa, potresti cercare lavoro in un ambiente ristretto dove non si creino legami tossici e di competizione tra colleghi
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20-06-2022, 22:01
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Io vorrei un ambiente giovanile, informale, senza troppe pressioni. Un misto tra la sylicon valley e il pubblico impiego
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20-06-2022, 22:05
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,661
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I lavori di tipo artigianale (anche come dipendenti) li ho sempre visti adatti a persone introverse…. Ovviamente mia opinione.
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20-06-2022, 22:35
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
Io vorrei un ambiente giovanile, informale, senza troppe pressioni. Un misto tra la sylicon valley e il pubblico impiego
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Beh,da quel che so, se c'è un ambiente ultra competitivo e pieno di pressioni sul lavoro è proprio la Silicon valley. Comunque ho capito cosa intendi.
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20-06-2022, 22:42
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Appunto, lo so che Google, fb, ecc. non trattano benissimo i propri dipendenti.
Però se ci fosse solo la parte figa non sarebbe male
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20-06-2022, 22:45
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#8
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Banned
Qui dal: Nov 2020
Ubicazione: UMBRIA
Messaggi: 646
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se facessi spazzino d zona con carrellino sarei felice
nn dovrei dare confidenza a nessuno
conga ti consiglio prossimo lavoro segnalare subito via mail o raccomandata rr ,se un altro dipendente ti manca di rispetto
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20-06-2022, 22:48
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,385
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La base x svolgere un lavoro senza rimetterci di salute x me e;
-Orari abb regolari, no notti, no festivi, no chiamate all ultimo giorno.
-colleghi nn arrivisti e tranquilli, meglio se pochi ovviamente perché grandi ambienti si e come cane mangia cane e si formano i gruppetto
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20-06-2022, 23:29
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2022
Messaggi: 1,191
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Un ufficio composto da max 6 persone, di cui 2 di sesso maschile (per le donne magari il contrario ).
Anche per una questione di "rendimento" ho dato questi numeri, secondo me il collega maschio giudica di meno ed è più disposto ad aiutare una donna
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Ultima modifica di Holbaek; 20-06-2022 a 23:33.
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21-06-2022, 16:30
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#11
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Che fastidio. Ormai anche la parte lesa (i lavoratori) fanno questi discorsi. L'umanità l'hanno tutti dimenticata a casa
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Concordo completamente. Certo lei non si immaginava che io mi fossi licenziata o che stessi passando un momento difficile ,quindi non colpevolizzo lei direttamente. È che come hai detto tu, lei stessa è una lavoratrice, sarà anche manager,ma crede veramente che la situazione di disoccupazione sia seriamente solo una responsabilità di chi sta a casa?. Io,non la conosco bene ,quindi non posso esprimermi ,ma dal suo atteggiamento mi dava un po' l'impressione di essere una che si è sempre trovata tutto già pronto.
-Per me, un luogo di lavoro idoneo non deve per forza essere composto solo da giovani o miei coetanei ,anzi per me un paio di figure più "vintage" sarebbero un valore aggiunto.
-Dove si possa creare un ambiente coeso ,non solo per il rendimento e il fatturato ,ma per la consapevolezza di ogni dipendente di essere necessario oltre che per il suo ruolo e la sua mansione ,anche per l'unicità e l'approccio personale che apporta alla mansione e all'ambiente lavorativo.
-Dove la parola fidelizzazione ,non significa che io dipendente che lavoro da tot anni in azienda, negozio ufficio mi debba sentire in colpa o difetto ,sempre per quel famoso" senso di gratitudine" verso il santo datore che ti ha dato l'impiego a voler cambiare o aspirare ad altro.
Ma il contrario ,è il datore di lavoro che rispetta ed è grato dei suoi lavoratori e se riconosce che uno di loro potrebbe aspirare anche ad altro, incoraggiarlo per formarsi e raggiungere l'obbiettivo. Anche se si tratta di dover rinunciare alla/al migliore e riformare un'altra persona.
Una condizione di spontanea serenità e gioco di squadra tra più livelli.
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21-06-2022, 16:39
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#12
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Al momento vorrei un posto di lavoro dove si parla solo strettamente di lavoro.
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21-06-2022, 16:52
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#13
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Banned
Qui dal: Nov 2020
Ubicazione: UMBRIA
Messaggi: 646
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la confidenza porta alla maleducazione, e con gli estranei con cui si ha a che fare in maniera forzata in un posto è una cosa che è meglio evitare a prescindere. Viviamo in una nazione dove il mobbing spopola ,chissa perche
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21-06-2022, 17:05
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Al momento vorrei un posto di lavoro dove si parla solo strettamente di lavoro.
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Beh si ,questo è ovvio. Ma è anche vero che se si passano 9/10 ore insieme è anche normale ogni tanto ,magari in pausa parlare di altro. Oppure si diventa alienati umanamente, secondo me.
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21-06-2022, 17:09
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#15
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96
Beh si ,questo è ovvio. Ma è anche vero che se si passano 9/10 ore insieme è anche normale ogni tanto ,magari in pausa parlare di altro. Oppure si diventa alienati umanamente, secondo me.
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Sì, é giusto, ma io ora non voglio, quello che è normale non va bene per me adesso. Con i colleghi voglio solo rapporti di lavoro, informali e scherzosi ci sta, ma nulla di più. Quello è il mio ambiente idoneo.
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Ultima modifica di claire; 21-06-2022 a 18:02.
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21-06-2022, 17:25
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#16
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Banned
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 591
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Il lavoro aziendale è governato dall'efficienza e dal profitto , e non è biasimabile per questo , è " la sua natura " , come disse lo scorpione alla rana....
Però, i managers non hanno compreso che profitto ed efficienza si raggiungono laddove i lavoratori lavorano in un ambiente sano.
La settimana lavorativa corta, ad esempio , è una realtà in alcuni paesi europei.
In Italia siamo ancora ancorati al " padrone " che dobbiamo ringraziare ogni giorno per averci regalato un posto di lavoro, e per lui la sicurezza, gli spazi lavorativi, le aree comuni etc sono tutte perdite di tempo e/o di soldi.
Basti solo pensare alla maleducazione di contattare un dipendente per scemenze al di fuori dell'orario di lavoro, ad esempio.
E dulcis in fundo.... ridicolizzano, poi, i casi di burnout .
Io la definirei una profonda ignoranza manageriale.
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21-06-2022, 18:45
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#17
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Intermedio
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 269
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Quote:
Originariamente inviata da OLAF
Il lavoro aziendale è governato dall'efficienza e dal profitto , e non è biasimabile per questo , è " la sua natura " , come disse lo scorpione alla rana....
Però, i managers non hanno compreso che profitto ed efficienza si raggiungono laddove i lavoratori lavorano in un ambiente sano.
La settimana lavorativa corta, ad esempio , è una realtà in alcuni paesi europei.
In Italia siamo ancora ancorati al " padrone " che dobbiamo ringraziare ogni giorno per averci regalato un posto di lavoro, e per lui la sicurezza, gli spazi lavorativi, le aree comuni etc sono tutte perdite di tempo e/o di soldi.
Basti solo pensare alla maleducazione di contattare un dipendente per scemenze al di fuori dell'orario di lavoro, ad esempio.
E dulcis in fundo.... ridicolizzano, poi, i casi di burnout .
Io la definirei una profonda ignoranza manageriale.
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Conta anche che in Italia vige la filosofia del "metterlo nel c*lo al prossimo". Cose che nel mio posto di lavoro sono la norma, in Italia sarwbbero assolutamente inapplicabili perché la gente se ne approfitterebbe. Purtroppo la colpa dei problemi che ci sono è un po' di tutti...
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21-06-2022, 19:05
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
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Quote:
Originariamente inviata da _lalla_
Conta anche che in Italia vige la filosofia del "metterlo nel c*lo al prossimo". Cose che nel mio posto di lavoro sono la norma, in Italia sarwbbero assolutamente inapplicabili perché la gente se ne approfitterebbe. Purtroppo la colpa dei problemi che ci sono è un po' di tutti...
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Ma non credo che la gente se ne approfitterebbe. Forse alcuni, ma se si agisse come nei paesi con tasso d'occupazione più alto ,quelli che sgarrano verrebbero autonomamente scartati. Giustamente ,la meritocrazia è anche questo. Anche in Italia ci sono aziende che seguono questi valori ,solo che sono poche.
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22-06-2022, 09:30
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#19
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Intermedio
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 131
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Piccole realtà, piccole aziende, piccole attività, con un numero limitato di personale. Credo sia la soluzione più idonea per chi ha disagi di questo tipo sul piano relazionale (mi ci metto anche io ovviamente). E magari con delle mansioni "tecniche" e un po più "specifiche", che non implichino il doversi per forza relazionare agli altri, o alla clientela, o a persone esterne all'attività. Nel senso che tu fai il tuo, ti occupi di quello, e amen. E ti eviti tutta una serie di "rapporti forzati". Poi per quanto concerne il discorso che ti hanno fatto al tavolo, io credo sempre che questa gente viva in una sorta di bolla, di universo parallelo, dove non si rendono conto della realtà effettiva e dei problemi che gli altri hanno e neanche se ne fregano, dall'alto delle loro "posizioni" autorevoli, dei loro "ruoli" di altissimo profilo, e delle loro "poltrone" in pelle umana su cui posano i loro culi, immagino tutte sempre guadagnate col sudore della fronte e per meriti, ma certi che siiiii... E' sempre facile parlare con la pappa pronta e lo stomaco pieno, ma fagli fare un pò di digiuno anche a questi, poi vediamo.
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