|
|
03-05-2012, 23:44
|
#1
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Se fossi una persona che spende lacrime forse ne piangerei qualcuna, adesso. Ho praticamente perso il conto delle volte in cui ho sentito dire ai miei la frase "tanto lei non è in grado, ormai". E poi penso "quella lei sono io".
Certo, è vero, ho difficoltà a fare qualsiasi cosa da sola, anche a restare a casa a volte, e chiedo che mi sia detto in anticipo tutto ciò che mi coinvolge, altrimenti mi vien il panico. Però, frequento Medicina (il che m'è costato non poco), ho dato tutti gli esami previsti con buoni risultati, aiuto in casa, cucino a pranzo e cena per tutti. Insomma, nel mio piccolo faccio ciò che posso. Non cerco ringraziamenti nè elogi, so che è il mio dovere come membro di una famiglia. Però penso che, pur non mettendo in discussione il bene che nutrono nei miei confronti, ormai mi sottovalutino troppo..e non credo di meritarlo.
Forse son presuntuosa ed ingrata e mi sento anche in colpa per questi pensieri. Però sono stanca. Come se non sentissi le parole pronunciate di notte, quando credono ch'io dorma. Vorrei non ascoltarle per davvero..ed ecco che mi incolpo di nuovo, perchè non riesco a dormire mentre dovrei.
Quante perplessità. Voglio notti silenziose, senza pensieri. Così non va, non ce la faccio proprio. Razionalmente, ancora credo di non esser poi così male. Ma in realtà mi reputo null'altro che un enorme fallimento, un'inetta.
Ed ora mi son anche sfogata "in pubblico", non è da me. Vabbè.
|
|
04-05-2012, 00:48
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 1,139
|
I genitori spesso contribuiscono ad alimentare le nostre insicurezze, pretendono dai figli più di quanto pretendino da loro stessi...vivi la tua vita cercando di non badare al loro giudizio, non ne hai bisogno...complimenti per la scelta del brano musicale dei radiohead è uno dei miei preferiti...
|
|
04-05-2012, 01:00
|
#3
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da fuoridalmondo
I genitori spesso contribuiscono ad alimentare le nostre insicurezze, pretendono dai figli più di quanto pretendino da loro stessi...vivi la tua vita cercando di non badare al loro giudizio, non ne hai bisogno...complimenti per la scelta del brano musicale dei radiohead è uno dei miei preferiti...
|
Già, che brutta sensazione.
Anche a me piace, però mi mette proprio tristezza.
|
|
04-05-2012, 01:06
|
#4
|
Banned
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: maledetto pianeta terra
Messaggi: 404
|
è tutta la vita che convivo con ste cose , addirittura quando ci sono pure i nonni si arriva a livelli inspiegabili.
"stai sempre mezzo addormentato, guarda t ho comprato il giornaletto c è scritto 500 posti etc...."
oppure guarda marco c è un concorso a .....
perchè non fai questo corso? .....
mi hanno creato la paura del lavoro e in generale mi isolo perchè mi faccio schifo da solo sentendomi in colpa come fai tu , io ormai ho 27 anni non ne esco piu spero che tu abbia piu tempo di me e piu forza di volontà
ps : ah eh in tutto questo penso che abbiano anche ragione. ma sono imbalsamato
|
|
04-05-2012, 01:16
|
#5
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da marcus85
è tutta la vita che convivo con ste cose , addirittura quando ci sono pure i nonni si arriva a livelli inspiegabili.
"stai sempre mezzo addormentato, guarda t ho comprato il giornaletto c è scritto 500 posti etc...."
oppure guarda marco c è un concorso a .....
perchè non fai questo corso? .....
mi hanno creato la paura del lavoro e in generale mi isolo perchè mi faccio schifo da solo sentendomi in colpa come fai tu , io ormai ho 27 anni non ne esco piu spero che tu abbia piu tempo di me e piu forza di volontà
ps : ah eh in tutto questo penso che abbiano anche ragione. ma sono imbalsamato
|
Non credo che a 27 anni sia troppo tardi per uscirne, ma la volontà sì che ti serve. Io ho qualche anno meno di te, ma credo sia poco influente.
Il punto è che anche se tu concordi con alcune delle cose che ti dicono, fin quando non sarai tu ad importi di voler cambiare strada e convincerti che è davvero ciò di cui hai bisogno, le cose non cambieranno. Però non buttarti giù così, ti ripeto, credo che con le motivazioni giuste tu abbia tutto il tempo di uscire da queste spiacevolissime situazioni. Coraggio.
|
|
04-05-2012, 01:21
|
#6
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da zucchina
e se provassi a dirglielo? che questo genere di commenti non fa altro che svilirti ulteriormente e non ti è certo utile sentirli parlare di te come se fossi una estranea che si limitano a giudicare nei suoi fallimenti, invece di una figlia di cui al massimo preoccuparsi per poterla sostenere positivamente... che sai di avere molte difficoltà ma stai cercando di fare bene almeno le cose che fai quindi perlomeno evitassero questi discorsi mentre stai cercando di addormentarti, perchè non sei sorda.
|
Io vorrei, ma poi penso a tutti i problemi che già hanno ed a tutti quelli che io creo loro. Loro mi sostengono, ma poi quando sento queste cose, sento che questo loro sostenermi grava troppo sulle loro spalle..ed ecco che mi chiudo, inizio a non dir loro quando non mi sento bene e cose così.
Credo che se dicessi loro di questi stati d'animo scaturiti da parole buttate così, risulterei ingrata. Non voglio lamentarmi, non lo faccio mai. Anche se parlare chiaramente, come dici, sarebbe la soluzione probabilmente.
|
|
04-05-2012, 01:26
|
#7
|
Banned
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: maledetto pianeta terra
Messaggi: 404
|
Quote:
Originariamente inviata da Layla
Non credo che a 27 anni sia troppo tardi per uscirne, ma la volontà sì che ti serve. Io ho qualche anno meno di te, ma credo sia poco influente.
Il punto è che anche se tu concordi con alcune delle cose che ti dicono, fin quando non sarai tu ad importi di voler cambiare strada e convincerti che è davvero ciò di cui hai bisogno, le cose non cambieranno. Però non buttarti giù così, ti ripeto, credo che con le motivazioni giuste tu abbia tutto il tempo di uscire da queste spiacevolissime situazioni. Coraggio.
|
si ma ho solo un diploma inutile e quando dovevo realmente prendere una decisione sul mio futuro ho preferito fregarmene e cazzeggiare , devo dire mi sono divertito all epoca solo che sto fatto di non saper prendere decisioni di qualsiasi tipo ha compromesso il mio futuro e col tempo ho sviluppato un rifiuto totale di seguire gli schemi della vita , famiglia lavoro figli divorzio ospizio morte tutti passaggi che la mia famiglia mi ha fatto odiare con le loro ripetute volontà che diventassi qualcuno, risultato non voglio diventare nessuno , ma credo non faccia parte della natura umana voler essere nessuno.
cmq il post è tuo e alla fine finisco sempre col parlare di me cmq era per farti capire che anche ad altri come me le parole dei cari feriscono non poco
|
|
04-05-2012, 01:44
|
#8
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da marcus85
si ma ho solo un diploma inutile e quando dovevo realmente prendere una decisione sul mio futuro ho preferito fregarmene e cazzeggiare , devo dire mi sono divertito all epoca solo che sto fatto di non saper prendere decisioni di qualsiasi tipo ha compromesso il mio futuro e col tempo ho sviluppato un rifiuto totale di seguire gli schemi della vita , famiglia lavoro figli divorzio ospizio morte tutti passaggi che la mia famiglia mi ha fatto odiare con le loro ripetute volontà che diventassi qualcuno, risultato non voglio diventare nessuno , ma credo non faccia parte della natura umana voler essere nessuno.
cmq il post è tuo e alla fine finisco sempre col parlare di me cmq era per farti capire che anche ad altri come me le parole dei cari feriscono non poco
|
Innanzitutto, mi fa piacere che anche gli altri parlino delle proprie esperienze.
Credo tu non voglia realmente essere "nessuno", essendo quasi un'imposizione nata nel tempo. E poi ognuno stabilisce il proprio schema di vita, mentre sembra che tu creda di doverne seguire uno già stabilito, magari dai tuoi. Ecco perchè hai sviluppato questo rifiuto. Ma le cose possono sempre cambiare e tu puoi ancora scrivere la tua storia. Non sottovalutarti, scegliere del proprio futuro a 18/19 anni non è affatto semplice. Magari con qualche anno in più ed un pò di consapevolezza/esperienza che non guasta, la scelta risulta anche migliore.
|
|
04-05-2012, 02:52
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
|
Quote:
Originariamente inviata da Layla
frequento Medicina (il che m'è costato non poco), ho dato tutti gli esami previsti con buoni risultati, aiuto in casa, cucino a pranzo e cena per tutti.
|
Da quello che scrivi è chiaro, obiettivo, e non c'è alcun dubbio che il problema non sei tu.
Il problema sono loro che probabilmente hanno qualche grossa fissazione (e forse più di una) e allo stesso tempo non hanno nemmeno la decenza di parlarne assicurandosi che tu non senta...
|
|
04-05-2012, 10:18
|
#10
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
|
Non devi lasciare che il tuo morale venga condizionato nè da genitori nè da parenti.. sai quante volte i miei parenti mi hanno etichettato in un modo.. e quante volte se gli dicevo che volevo fare una cosa loro la buttavano sul ridere e dicevano che non ce l'avrei fatta o mi sminuivano.. ma poi le ho fatte. E per alcune di quelle cose,la cosa grave, è che prima di farle non ci credevo nemmeno io. Quando tutti attorno ti sminuiscono finisci per crederci di valere poco e quello non deve accadere. Bisogna tapparsi le orecchie ed andare avanti, devi essere tu a stabilire chi sei e quanto vali,non gli altri.
|
Ultima modifica di Halastor; 04-05-2012 a 10:28.
|
04-05-2012, 12:38
|
#11
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da Halastor
Non devi lasciare che il tuo morale venga condizionato nè da genitori nè da parenti.. sai quante volte i miei parenti mi hanno etichettato in un modo.. e quante volte se gli dicevo che volevo fare una cosa loro la buttavano sul ridere e dicevano che non ce l'avrei fatta o mi sminuivano.. ma poi le ho fatte. E per alcune di quelle cose,la cosa grave, è che prima di farle non ci credevo nemmeno io. Quando tutti attorno ti sminuiscono finisci per crederci di valere poco e quello non deve accadere. Bisogna tapparsi le orecchie ed andare avanti, devi essere tu a stabilire chi sei e quanto vali,non gli altri.
|
Vorrei riuscire a fregarmene del loro parere come faccio con quello degli altri.
In effetti, alla fine mi sto convincendo di valere poco, come persona, nonostante riconosca i miei "successi" in altri ambiti. Potrà sembrare contraddittorio, o forse vedo solo contrapposte la ragione e l'irrazionale svilimento.
Come si fa a tapparsi le orecchie quando parlano le uniche persone alle quali ancora presti attenzione?
|
|
04-05-2012, 12:43
|
#12
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da canza
Da quello che scrivi è chiaro, obiettivo, e non c'è alcun dubbio che il problema non sei tu.
Il problema sono loro che probabilmente hanno qualche grossa fissazione (e forse più di una) e allo stesso tempo non hanno nemmeno la decenza di parlarne assicurandosi che tu non senta...
|
Ecco, questo mi fa male. A volte anche io penso di non essere del tutto una fallita.
Io non so come interpretare le loro parole. Sfogo? Delusione? Apprensione? Rabbia? Non lo so. Ma ogni parola annienta un pò dell'autostima che ancora mi resta. E mi sento pure stupida per permetterlo.
|
|
04-05-2012, 13:29
|
#13
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
|
Quote:
Originariamente inviata da Layla
Io non so come interpretare le loro parole. Sfogo? Delusione? Apprensione? Rabbia? Non lo so.
|
Non lo devi sapere.
L'errore che si fa in questi casi è quello di credere che l'altro* sappia la verità su di te.
Può permettersi di essere anche incoerente. Tanto ci sarai tu, sempre, a trovare una ragione, un perché di quel particolare comportamento.
E quindi si spendono un mucchio di energie nel tentativo di interpretarlo, e dunque di adeguarsi.
Non lo devi sapere appunto perché il rapporto non è mai stato fatto, ma si fa.
È un continuo rinegoziare.
* Exempli gratia: Dio, genitori, consenso sociale, scienza.
|
|
04-05-2012, 13:41
|
#14
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Non lo devi sapere.
L'errore che si fa in questi casi è quello di credere che l'altro* sappia la verità su di te.
Può permettersi di essere anche incoerente. Tanto ci sarai tu, sempre, a trovare una ragione, un perché di quel particolare comportamento.
E quindi si spendono un mucchio di energie nel tentativo di interpretarlo, e dunque di adeguarsi.
Non lo devi sapere appunto perché il rapporto non è mai stato fatto, ma si fa.
È un continuo rinegoziare.
* Exempli gratia: Dio, genitori, consenso sociale, scienza.
|
Forse ti fraintendo, ma ammettendo che tu abbia ragione, bisognerebbe considerare un qualsivoglia rapporto umano (nella fattispecie) come un insieme di verità omesse o non indagate, incoerenze e trattative/compromessi. E' da intendere davvero in questi termini?
Anche se appunto, come dici, l'adeguarsi neanche costituisce una soluzione ammissibile, mi sembra demoralizzante.
Ma, ripeto, magari ho frainteso.
|
|
04-05-2012, 14:04
|
#15
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
|
Quote:
Originariamente inviata da Layla
Forse ti fraintendo, ma ammettendo che tu abbia ragione, bisognerebbe considerare un qualsivoglia rapporto umano (nella fattispecie) come un insieme di verità omesse o non indagate, incoerenze e trattative/compromessi. E' da intendere davvero in questi termini?
|
Ovviamente no.
Tu dici che non sai che cosa vogliono i tuoi genitori da te. Che non sai come interpretare le loro parole.
Semplicemente: non hai bisogno di saperlo.
Non sanno niente di te, e non sanno neanche che vogliono da te.
L'estratto di Benjamin che ho postato ieri diceva che la realtà “interiore” è in ogni momento pura improvvisazione; Sartre che siamo condannati ad essere liberi.
Non esiste la verità come possesso, non hai da cercarla o sospettarla in qualcuno, i tuoi genitori, i tuoi parenti, non sanno di te qualcosa di esoterico che tu non saprai mai.
Non sai niente di te soltanto se continui a credere che a saperlo sia qualcun altro.
|
|
04-05-2012, 14:08
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,118
|
Quote:
Originariamente inviata da Halastor
Non devi lasciare che il tuo morale venga condizionato nè da genitori nè da parenti.. sai quante volte i miei parenti mi hanno etichettato in un modo.. e quante volte se gli dicevo che volevo fare una cosa loro la buttavano sul ridere e dicevano che non ce l'avrei fatta o mi sminuivano.. ma poi le ho fatte. E per alcune di quelle cose,la cosa grave, è che prima di farle non ci credevo nemmeno io. Quando tutti attorno ti sminuiscono finisci per crederci di valere poco e quello non deve accadere. Bisogna tapparsi le orecchie ed andare avanti, devi essere tu a stabilire chi sei e quanto vali,non gli altri.
|
Certo, convidivo Halastor.
anche a me è successo così con genitori e parenti, il brutto è che spesso invece di incoraggiarti, farti forza o darti consigli sensati ti sminuiscono (in particolare per quanto mi riguarda il discorso vale con mio padre con il quale non vado d'accordo).
quante volte mi diceva/no "io non ti ci vedo proprio..." "guarda che se intraprendi quella strada poi ci sono tanti "contro"..." e poi, come Halastor, questa mania di buttarla sul ridere (che a me ha sempre dato molto fastidio!).
infatti bisogna andare avanti a testa alta senza ascoltare nessuno (o perlomeno coloro che non credono nelle tue capacità),
intanto ho già raggiunto dei risultati che loro neanche immaginavano e ho lavorato anche diversi anni a contatto con il pubblico.
il brutto è che sono tempi difficili per rendersi indipendenti dai genitori (intendo dal punto di vista finanziario, tra lavori a termine e insicurezza..) però bisogna andare avanti e fare di tutto (il possibile e l' impossibile) per realizzarsi e per uscirne..
mai mollare, poi almeno si avrà la soddisfazione di averci provato e l'autostima sarà comunque molto più elevata..
|
Ultima modifica di Boyyy82; 04-05-2012 a 19:59.
|
04-05-2012, 14:14
|
#17
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Ovviamente no.
Tu dici che non sai che cosa vogliono i tuoi genitori da te. Che non sai come interpretare le loro parole.
Semplicemente: non hai bisogno di saperlo.
Non sanno niente di te, e non sanno neanche che vogliono da te.
L'estratto di Benjamin che ho postato ieri diceva che la realtà “interiore” è in ogni momento pura improvvisazione; Sartre che siamo condannati ad essere liberi.
Non esiste la verità come possesso, non hai da cercarla o sospettarla in qualcuno, i tuoi genitori, i tuoi parenti, non sanno di te qualcosa di esoterico che tu non saprai mai.
Non sai niente di te soltanto se continui a credere che a saperlo sia qualcun altro.
|
Oh, ecco. Adesso ho capito.
Pur non necessitando di sapere cosa vogliano e cosa intendano le loro parole nè di capirlo al fine di conoscere me stessa, in realtà credo si cerchi conferma più che altro in coloro i quali ci circondano. Non che sia giusto, tutt'altro. Solo è un comportamento praticamente insito in alcune persone. Indagare la propria verità indipendentemente dal giudizio altrui è quasi utopico, per me.
L'ultima frase che hai scritto mi sta facendo riflettere non poco.
|
|
04-05-2012, 14:21
|
#18
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da Boyyy82
Certo, convidivo Halastor.
anche a me è successo così con genitori e parenti, il brutto è che spesso invece di incoraggiarti, farti la forza o darti consigli sensati ti sminuiscono (in particolare per quanto mi riguarda il discorso vale con mio padre con il quale non vado d'accordo).
quante volte mi diceva/no "io non ti ci vedo proprio..." "guarda che se intraprendi quella strada poi ci sono tanti contro..." e poi, come Halastor, questa mania di buttarla sul ridere (che a me ha sempre dato molto fastidio!).
infatti bisogna andare avanti a testa alta senza ascoltare nessuno (o perlomeno coloro che non credono nelle tue capacità),
intanto ho già raggiunto dei risultati che loro neanche immaginavano e ho lavorato anche diversi anni a contatto con il pubblico.
il brutto è che sono tempi difficili per rendersi indipendenti dai genitori (intendo dal punto di vista finanziario, tra lavori a termine e insicurezza..) però bisogna andare avanti e fare di tutto (il possibile e l' impossibile) per realizzarsi e per uscirne..
mai mollare, poi almeno si avrà la soddisfazione di averci provato e l'autostima sarà comunque molto più elevata..
|
Invece a me questo loro comportamento spinge a voler tendere alla perfezione in tutto ciò a cui mi dedico. E' snervante. Anche se faccio tutto questo principalmente per me stessa, c'è una parte di me che vuole dimostrare qualcosa a loro. Il che è assurdo! La vita è mia, i problemi e le soddisfazioni anche.
Mi rendo conto del fatto che la mia autostima sarebbe decisamente più alta senza parole di troppo e paradossalmente alle volte mi vien voglia di mollare tutto a causa di pensieri quasi inculcatimi a forza, anche se involontariamente.
|
|
04-05-2012, 14:24
|
#19
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
|
Quote:
Originariamente inviata da Layla
Indagare la propria verità indipendentemente dal giudizio altrui è quasi utopico, per me.
|
Il giudizio altrui deve dare indicazioni, deve motivare e parlare in maniera ragionata, altrimenti non mi dai un aiuto, ma mi ficchi di più nel pantano. Se mi dici soltanto che non va bene quello che faccio, senza aggiungere altro, stai facendo soltanto rumore, e io non ho tempo da perdere appresso a te.
Se mi porti un problema e neanche una soluzione, allora sei parte del problema.
|
|
04-05-2012, 14:30
|
#20
|
Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 364
|
Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Il giudizio altrui deve dare indicazioni, deve motivare e parlare in maniera ragionata, altrimenti non mi dai un aiuto, ma mi ficchi di più nel pantano. Se mi dici soltanto che non va bene quello che faccio, senza aggiungere altro, stai facendo soltanto rumore, e io non ho tempo da perdere appresso a te.
Se mi porti un problema e neanche una soluzione, allora sei parte del problema.
|
Questo è assolutamente vero.
Poi penso chissà se c'è davvero qualcuno interessato a risolvere un problema nel quale non si sente direttamente coinvolto.
Magari è vero che in realtà bisogna vedersela da soli, fin quando si è afflitti da un problema. Solo così si ha la certezza di trovare la soluzione che meglio s'adatta all'esigenza. Forse anche seguire indicazioni altrui, ammesso che siano sincere e disinteressate, potrebbe fuorviare e non ovviare alla situazione.
|
|
|
|
|