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09-10-2012, 16:43
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#181
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 120
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La prossima volta prova a girare da solo con la Macchina rally.
le attenzioni cadranno su di lui probabilmente.
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Ultima modifica di cancellato12248; 09-10-2012 a 16:52.
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09-10-2012, 17:08
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#182
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
novak il fatto è che ciascuno deve giocarsi le carte che ha, continuare a lamentarsi di essere brutti non è costruttivo, come continuare a lamentarsi di essere timidi.
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Arieccola, la vecchia solfa del "vi crogiolate nel vostro malessere", "sapete solo lamentarvi", ecc. ecc. che tanto bene ha fatto su questo forum di recente e tanto costruttiva si è dimostrata. Cosa si sa della vita degli altri per presupporre tutto ciò? Una beneamata fava.
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Qualcosa uno la può fare, e la fa. Non ci si può sempre attendere che qualcosa la facciano gli altri, anche perché la mia esperienza personale e professionale mi insegna che l'azione è a carico di chi riscontra e soffre il problema. Non che noi soffriamo il problema e gli altri ci vengono incontro, come vorrebbe winston smith. Ma che caspio gliene frega agli altri dei nostri problemi?
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E a me che me ne frega di interagire con gente a cui non frega nulla dei miei problemi, potrei dirti? Ma a parte questo, ribadisco: l'azione non è a carico di NESSUNO. Ognuno fa quello che si sente di fare, senza che nessuno lo obblighi a fare qualcosa solo perché lui è il timido della situazione (casomai sarebbe il contrario), e specie se si tratta di cose che pure qualcun altro non fa, e a questi altri nessuno dice nulla.
La situazione del topic per me è da trattare come un nulla di fatto assoluto: se non si ha nulla da dire sul comportamento delle ragazze in questione, non si dovrebbe avere nulla da dire su quello di Tino, perché nessuno era tenuto a salutare l'altro (salvo il fatto che Tino una minima scusante per la timidezza ce l'ha, le ragazze non so). Quello che è più criticabile è il comportamento dell'amico in comune.
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
E' inutile, ci si continua a credere più intelligenti in quanto ci si misura sulla base di criteri inadeguati, ad esempio i risultati scolastici.
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Mentre i criteri adeguati sarebbero?
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Ultima modifica di Winston_Smith; 09-10-2012 a 17:12.
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09-10-2012, 17:09
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#183
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da avoidantDuck
Ma se le amiche del navigatore sono state gran maleducate perchè non hanno salutato Tino, possiamo dedurre che anche Tino è stato un gran maleducato se non ha salutato le amiche del navigatore. O facciamo due pesi e due misure?
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Come ho detto, nessuno di loro è stato maleducato, in linea di principio, però secondo me un piccolo sforzo le ragazze potevano farlo, Tino almeno ha l'attenuante della timidezza. Quello che un po' di maleducazione l'ha dimostrata è il navigatore, che poteva presentarli tra loro e non l'ha fatto.
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09-10-2012, 17:19
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#184
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
novak il fatto è che ciascuno deve giocarsi le carte che ha, continuare a lamentarsi di essere brutti non è costruttivo, come continuare a lamentarsi di essere timidi.
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Vero, non è costruttivo, non è la lamentela che porta gli altri a decidere di trattarti decentemente.
Quote:
Non ci si può sempre attendere che qualcosa la facciano gli altri, anche perché la mia esperienza personale e professionale mi insegna che l'azione è a carico di chi riscontra e soffre il problema. Non che noi soffriamo il problema e gli altri ci vengono incontro, come vorrebbe winston smith. Ma che caspio gliene frega agli altri dei nostri problemi?
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Credo di comprendere i vostri due differenti approcci nell'affrontare il problema.
Il tuo vuole a monte la capacità di lasciarsi scivolare addosso questi quotidiani "maltrattamenti", capacità che quando si passa all'azione sicuramente conduce a fare di sè una persona più sicura e indipendente (qualora si tenti seriamente, non per forza qualora si abbia anche successo), però non tutti gli esseri umani hanno questa forza. Coloro che hanno successo non è detto siano più forti, possono semplicemente aver avuto in dono delle caratteristiche più fortunate.
Ovviamente comprenderai come uno possa non trovare sempre la forza di dire "ok, mi farò il culo 10 volte più di loro per raggiungere i loro stessi risultati soltanto perchè ho avuto sfiga": a volte è accettabile anche la strada del provare a vivere bene abbassando i propri standard e accettandosi per come si è (anche se credo non sia quella che il protagonista del topic ha scelto), ma sono convinto che un po' di questo ci sia anche nel tuo pensiero, tutto sta in dove si vuole porre il proprio limite (momentaneo, in futuro chissà).
In più, cè da dire che prendere coscienza che la società è dinamica e spesso dominata dalla fretta, come se tutti ci trovassimo volenti o meno in una corrente da cui alcuni riescono a farsi trascinare e altri no, in cui i nostri simili sono troppo indaffarati per aspettarci e tirano avanti per i cazzi loro fregandosene di noi (a volte il tempo ce l'avrebbero pure, e non lo fanno per altri motivi, come ad esempio risaltare nel gruppo) ma sempre pronti a chiedere aiuto quando nella merda ci sono loro, farebbe pure venir voglia di uscire da questo fiume e isolarsi.
Ma sono d'accordo con te nell'affermare che quest'ultima è una strada comprensibile ma in gran parte non giusta: sono convinto che ognuno abbia le proprie capacità e debba lottare nel rispetto della sua morale per farle emergere, perchè nessuno ti regala niente. Vale la pena spendere i nostri anni quantomeno per noi, giusto?
E' anche una sfida affascinante, ma deve incominciare senza l'ossessione della riuscita: il credere nel tuo valore deve prescindere dai feedback che otterrai.
Quello che mi colpisce di ciò che mi pare di intuire nell'approccio di Winston, che trovo altrettanto affascinante, pure se utopistico, è la pretesa di una presa di coscienza collettiva che crei una società complessivamente migliore e più tollerante.
E' una battaglia fatta non per noi stessi nell'immediato, ancora più difficile, ma con un peso e risvolti futuri molto più ampli per durata e per i soggetti che andrebbe a toccare.
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09-10-2012, 17:21
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#185
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Banned
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 2,141
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la prossima volta tino dovrebbe salutare per primo, ma se per qualche motivo non gli rispondono allora dovrebbe avere la correttezza di farlo notare.
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09-10-2012, 17:34
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#186
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Nell'ombra
Messaggi: 150
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Come ho detto, nessuno di loro è stato maleducato, in linea di principio, però secondo me un piccolo sforzo le ragazze potevano farlo, Tino almeno ha l'attenuante della timidezza. Quello che un po' di maleducazione l'ha dimostrata è il navigatore, che poteva presentarli tra loro e non l'ha fatto.
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Sono d'accordo che l'amico di Tino poteva presentarli. Sulla questione delle ragazze, penso che spesso siamo noi stessi con i nostri comportamenti a creare un muro nella comunicazione. Noi guardiamo sempre dal nostro punto di vista, per cui se le persone non cercano di comunicare con noi allora c'è qualche cosa che non va. Ma dall'altro lato invece di solito siamo visti come persone schive che non hanno interesse nella discussione e che preferiscono restarsene per i fatti propri. E la maggior parte della gente non ha l'interesse e la pazienza di prenderci per manina e a cercare di farci parlare, semplicemente ci lasciano nel nostro brodo.
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09-10-2012, 17:40
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#187
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
novak il fatto è che ciascuno deve giocarsi le carte che ha
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uhm... questo discorso però mi sembra pericolosetto... mi spiego:
Se tu scindi totalmente le abilità che uno possiede dal codice morale... se insomma valuti le cose solo sulla base se "funzionano"... allora dimmi (ti faccio questa provocazione) per quale motivo ad esempio un uomo molto forte... o molto armato, non dovrebbe prendersi le donne con la forza e violentarsele? Dopotutto la forza e la violenza sono sue abilità innate. Perchè non dovrebbe usarle? Perchè qualche abilità si.. e qualcuna no?
Se non consideriamo immorale il fatto di ottenere il favore di alcune persone plagiandole.. allora per assurdo potremmo non considerare immorale nemmeno chi se le prende con la forza.
Secondo me un codice morale c'è.
Ogniuno secondo me dovrebbe seguirlo e giudicare le cose in base a quello. Persino l'amore e l'attrazione secondo me non trascendono affatto dal proprio credo. Anzi, ne sono l'espressione.
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Ultima modifica di Halastor; 09-10-2012 a 17:49.
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09-10-2012, 18:22
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#188
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Historie
Amen.
Io sono alquanto preoccupata dal film che vi siete proiettati senza sapere praticamente nulla. Ma sulle vostre fantasie non ho potere, indi per cui non vedo ragione di tirare avanti una discussione basato sui castelli in aria. I miei saluti signori, torno alla RL.
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Io non mi faccio alcun film mi baso solamente su quello che c'è scritto, sull'educazione che mi è stata impartita e che tutti quelli che conosco in Real Life adoperano nella loro quotidianità...
Ah e un'altra cosa io l'ironia fuori luogo non la utilizzo mai nei confronti di nessuno quindi sei pregata di fare altrettanto nei miei...
Grazie e buon proseguimento...
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09-10-2012, 18:23
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#189
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
uhm... questo discorso però mi sembra pericolosetto... mi spiego:
Se tu scindi totalmente le abilità che uno possiede dal codice morale... se insomma valuti le cose solo sulla base se "funzionano"... allora dimmi (ti faccio questa provocazione) per quale motivo ad esempio un uomo molto forte... o molto armato, non dovrebbe prendersi le donne con la forza e violentarsele? Dopotutto la forza e la violenza sono sue abilità innate. Perchè non dovrebbe usarle? Perchè qualche abilità si.. e qualcuna no?
Se non consideriamo immorale il fatto di ottenere il favore di alcune persone plagiandole.. allora per assurdo potremmo non considerare immorale nemmeno chi se le prende con la forza.
Secondo me un codice morale c'è.
Ogniuno secondo me dovrebbe seguirlo e giudicare le cose in base a quello. Persino l'amore e l'attrazione secondo me non trascendono affatto dal proprio credo. Anzi, ne sono l'espressione.
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Mmh, non cogli il punto. Non parlavo di morale ma di un altro discorso.
Se uno è forte può sfruttare la sua forza per migliaia di cose, ad esempio imparare a fare il muratore, o il traslocatore, e fare un bel po' di soldi facendo lavori e lavoretti, e magari un giorno diventare padroncino...
Il punto di giocarsi le proprie carte significa che ognuno di noi si deve fare una ragione delle proprie doti, anziché continuare a recriminare il fatto che la partita gli abbia offerto delle carte scadenti e agli altri no.
In questo discorso la morale è totalmente fuori, e quindi in teoria uno forte può anche usare la sua forza per fare cosacce, ma la morale non era ambito di discussione qui. Non che "lo autorizzo" a fare cosacce, con quale diritto poi?
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09-10-2012, 18:27
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#190
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Markos a me non risulta evidente.
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Ah si....
Dimmi cosa non ti è chiaro in questa parte...
Quote:
Originariamente inviata da tino
,lungo la gara ci siamo fermati diverse volte al assistenza un 30 min,lui all arrivo della vettura,un gruppo di sue amiche belle fighe,sono venute a salutarlo,baci abbracci ecc.......ma la cosa che mi ha fatto incazzare che loro non mi hanno considerato minimamente neppure un ciao.....tutto bene? niente come se alla guida non ci fosse nessuno,
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Da quello che c'è scritto mi sembra evidente che il gruppo di ragazze sia andato verso la macchina e abbiano salutato, baciato e abbracciato l'amico di Tino senza degnare lui neanche di uno sguardo...
Poi visto che qui arriviamo a negare la realtà possiamo anche ipotizzare che Tino si sia inventato tutto o che sia un fake...
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09-10-2012, 18:47
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#191
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Mmh, non cogli il punto. Non parlavo di morale ma di un altro discorso.
Se uno è forte può sfruttare la sua forza per migliaia di cose, ad esempio imparare a fare il muratore, o il traslocatore, e fare un bel po' di soldi facendo lavori e lavoretti, e magari un giorno diventare padroncino...
Il punto di giocarsi le proprie carte significa che ognuno di noi si deve fare una ragione delle proprie doti, anziché continuare a recriminare il fatto che la partita gli abbia offerto delle carte scadenti e agli altri no.
In questo discorso la morale è totalmente fuori, e quindi in teoria uno forte può anche usare la sua forza per fare cosacce, ma la morale non era ambito di discussione qui. Non che "lo autorizzo" a fare cosacce, con quale diritto poi?
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Ah capito tutto, ti sei spiegato.
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09-10-2012, 18:51
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#192
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da avoidantDuck
Ma se le amiche del navigatore sono state gran maleducate perchè non hanno salutato Tino, possiamo dedurre che anche Tino è stato un gran maleducato se non ha salutato le amiche del navigatore. O facciamo due pesi e due misure?
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Sono due cose diverse e ti spiego il perchè facendoti un esempio (andrebbe bene quello che ho fatto precedentemente ma nessuno a quanto pare l'ha letto).
Tu immaginati di essere insieme ad un amico per strada camminando e facendoti gli affari tuoi...
Alcune ragazze si avvicinano a voi (immaginati che vi abbiano visti da lontano) e cominciano LORO ad attaccar bottone con il tuo amico per prime senza filarti di striscio...
Finita la conversazione si allontanano salutando il tuo amico ed ignorando completamente te...(mi sembra che da quanto ha raccontato Tino si prefiguri abbastanza chiaramente questa ipotesi).
Il problema NON E' la mancata interazione ma il mancato saluto!!! (un ciao od un cenno con la testa non si chiede la luna).
LORO si sono fatte avanti per prime ed erano loro che avrebbero potuto e dovuto tranquillamente salutare..
Un "ciao" iniziale avrebbe spianato (ma fino ad un certo punto) la strada ad una possibile interazione ma ad una che mi considera talmente invisibile da negarmi anche un saluto cosa posso dire?
Anzi qualcosa da dirgli l'avrei ma non amo il turpiloquio...
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09-10-2012, 18:55
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#193
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
novak il fatto è che ciascuno deve giocarsi le carte che ha, continuare a lamentarsi di essere brutti non è costruttivo, come continuare a lamentarsi di essere timidi.
Qualcosa uno la può fare, e la fa. Non ci si può sempre attendere che qualcosa la facciano gli altri, anche perché la mia esperienza personale e professionale mi insegna che l'azione è a carico di chi riscontra e soffre il problema. Non che noi soffriamo il problema e gli altri ci vengono incontro, come vorrebbe winston smith. Ma che caspio gliene frega agli altri dei nostri problemi?
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Questo in parte è vero e io non lo metto in dubbio infatti...
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09-10-2012, 19:03
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#194
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Il tuo vuole a monte la capacità di lasciarsi scivolare addosso questi quotidiani "maltrattamenti", capacità che quando si passa all'azione sicuramente conduce a fare di sè una persona più sicura e indipendente (qualora si tenti seriamente, non per forza qualora si abbia anche successo), però non tutti gli esseri umani hanno questa forza. Coloro che hanno successo non è detto siano più forti, possono semplicemente aver avuto in dono delle caratteristiche più fortunate.
Ovviamente comprenderai come uno possa non trovare sempre la forza di dire "ok, mi farò il culo 10 volte più di loro per raggiungere i loro stessi risultati soltanto perchè ho avuto sfiga": a volte è accettabile anche la strada del provare a vivere bene abbassando i propri standard e accettandosi per come si è (anche se credo non sia quella che il protagonista del topic ha scelto), ma sono convinto che un po' di questo ci sia anche nel tuo pensiero, tutto sta in dove si vuole porre il proprio limite (momentaneo, in futuro chissà).
In più, cè da dire che prendere coscienza che la società è dinamica e spesso dominata dalla fretta, come se tutti ci trovassimo volenti o meno in una corrente da cui alcuni riescono a farsi trascinare e altri no, in cui i nostri simili sono troppo indaffarati per aspettarci e tirano avanti per i cazzi loro fregandosene di noi (a volte il tempo ce l'avrebbero pure, e non lo fanno per altri motivi, come ad esempio risaltare nel gruppo) ma sempre pronti a chiedere aiuto quando nella merda ci sono loro, farebbe pure venir voglia di uscire da questo fiume e isolarsi.
Ma sono d'accordo con te nell'affermare che quest'ultima è una strada comprensibile ma in gran parte non giusta: sono convinto che ognuno abbia le proprie capacità e debba lottare nel rispetto della sua morale per farle emergere, perchè nessuno ti regala niente. Vale la pena spendere i nostri anni quantomeno per noi, giusto?
E' anche una sfida affascinante, ma deve incominciare senza l'ossessione della riuscita: il credere nel tuo valore deve prescindere dai feedback che otterrai.
Quello che mi colpisce di ciò che mi pare di intuire nell'approccio di Winston, che trovo altrettanto affascinante, pure se utopistico, è la pretesa di una presa di coscienza collettiva che crei una società complessivamente migliore e più tollerante.
E' una battaglia fatta non per noi stessi nell'immediato, ancora più difficile, ma con un peso e risvolti futuri molto più ampli per durata e per i soggetti che andrebbe a toccare.
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Bellissimo intervento che condivido totalmente complimenti sinceri...
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09-10-2012, 19:15
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#195
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Mmh, non cogli il punto. Non parlavo di morale ma di un altro discorso.
Se uno è forte può sfruttare la sua forza per migliaia di cose, ad esempio imparare a fare il muratore, o il traslocatore, e fare un bel po' di soldi facendo lavori e lavoretti, e magari un giorno diventare padroncino...
Il punto di giocarsi le proprie carte significa che ognuno di noi si deve fare una ragione delle proprie doti, anziché continuare a recriminare il fatto che la partita gli abbia offerto delle carte scadenti e agli altri no.
In questo discorso la morale è totalmente fuori, e quindi in teoria uno forte può anche usare la sua forza per fare cosacce, ma la morale non era ambito di discussione qui. Non che "lo autorizzo" a fare cosacce, con quale diritto poi?
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Penso di aver afferato il concetto...
Ti chiedo a questo punto (e ti prego di rispondere sinceramente) cosa ne pensi del tipo di persona che adesso vado a descriverti...
Astuta, affabile e chiacchierona, non particolarmente attraente e fisicata, estroversa, un tantinello psicopatica, capace all'occorrenza di fare il falso amico e di pugnalare alle spalle il prossimo, capace poi parimenti di farsi bella sfruttando le disgrazie altrui e dotata di un graffiante umorismo in tal senso..
Tu (rispondi sinceramente) la suddetta la definiresti priva di codice morale e quindi riprovevole oppure abile nel gestire le relazioni in funzione marpionamento (il suddetto individuo è uno dei più grandi latin lover della zona in cui vivo)?
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09-10-2012, 19:33
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#196
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Neo Tokyo 3
Messaggi: 1,203
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Quote:
Originariamente inviata da Nocebo
neanche la gloria di essere un pilota, e tutte ad abbracciare mr tom tom
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"mr tom tom" che potrebbe essere benissimo rimpiazzato da un VERO tom tom sicuramente + veloce e affidabile, e...+ leggero!!
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09-10-2012, 19:35
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#197
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Non sono per niente d'accordo... Se gli altri non aspettano, che vadano pure. E con ciò?
Secondo me se la società fosse quella descritta da Novak, del fiume che non aspetta un attimo... se qualcuno ha tempo e voglia di fermarsi per conoscerti bene.. se non ce l'ha.. cosa me ne frega?
E poi: lottare per far emergere le capacità? Emergere cosa vuol dire?
Le capacità di una persona sono sempre presenti allo stesso modo. Indipendentemente che quelli che ti stanno intorno le riconoscano o meno.
Lottare? E perchè dovremmo farlo? Non penso di aver proprio niente da dimostrare a nessun umano. Io sono qua...dopodichè se lungo il mio cammino vengo ad aver a che fare con persone interessanti ne sono felice e stabilisco legami. Ma non è un "bisogno".. è qualcosa di piacevole che capita "in più". Non ho bisogno di "riconcorrere la società". Io sono "un nessuno" per la società non meno di quanto la società è "niente" per me.
Non c'è un rapporto di inferiorità del singolo sulla moltitudine. D'altro canto... la società esiste fintanto che i singoli individui la costituiscono. La società non è niente. E' un concetto. Io sono reale, concreto. Esisto. Io non sono formato dalla società. Esisterei anche se la società non esistesse. Lei invece è formata -anche- da me.
Quindi non sono io che devo "inseguirla" o adattarmi ad essa. Essa è quello che ogni singolo individuo ci mette di suo. E sarà -anche- quello che IO ci vorrò mettere. Quindi sarà la società ad adattarsi a me (e ad ogniuno di noi), non il contrario.
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Ultima modifica di Halastor; 09-10-2012 a 19:38.
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09-10-2012, 20:17
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#198
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
Non sono per niente d'accordo... Se gli altri non aspettano, che vadano pure. E con ciò?
Secondo me se la società fosse quella descritta da Novak, del fiume che non aspetta un attimo... se qualcuno ha tempo e voglia di fermarsi per conoscerti bene.. se non ce l'ha.. cosa me ne frega?
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Purtroppo per molte persone è influente questo aspetto. E' il motivo per cui sono sole o sono in questo forum.
Non è mancanza di tempo materiale, non solo, è principalmente mancanza di voglia di attendere i tempi del soggetto introverso perchè mostri la sua personalità. E' quì che nascono l'emarginazione, la presa per il culo, e via dicendo. E' da questo che nasce l'isolamento.
Quote:
E poi: lottare per far emergere le capacità? Emergere cosa vuol dire?
Le capacità di una persona sono sempre presenti allo stesso modo. Indipendentemente che quelli che ti stanno intorno le riconoscano o meno.
Lottare? E perchè dovremmo farlo? Non penso di aver proprio niente da dimostrare a nessun umano.
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E' buffo che mi citi questo, perchè l'ultimo anno l'ho speso proprio a liberarmi dall'ossessione di dover riuscire agli occhi degli altri e di fare risultato ad ogni costo.
Come detto, la prova del nostro valore è presente in noi stessi e solo noi dobbiamo avere la consapevolezza di ess a (ossia dobbiamo essere consapevoli che l'apprezzamento delle nostre capacità e, di riflesso, di noi stessi, non può che nascere al nostro interno), e tanto basta.
Poi, una volta che uno ha raggiunto questo stato, può scegliere come "lottare" (ma è una lotta consapevole e in un certo senso serena) per ritagliarsi il suo posto, emergendo più o meno socialmente o, se lo fa per scelta e non per paura, vivendo più tranquillamente sulle sue.
Quote:
Non c'è un rapporto di inferiorità del singolo sulla moltitudine. D'altro canto... la società esiste fintanto che i singoli individui la costituiscono. La società non è niente. E' un concetto. Io sono reale, concreto. Esisto. Io non sono formato dalla società. Esisterei anche se la società non esistesse. Lei invece è formata -anche- da me.
Quindi non sono io che devo "inseguirla" o adattarmi ad essa. Essa è quello che ogni singolo individuo ci mette di suo. E sarà -anche- quello che IO ci vorrò mettere. Quindi sarà la società ad adattarsi a me (e ad ogniuno di noi), non il contrario.
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In che senso inferiorità?
L'individuo esiste anche all'infuori della società, ma è in essa che si relaziona e spende gran parte del suo tempo e dei suoi sforzi.
La società è insieme di relazioni e attività, dei generi più disparati, ma essendo formata da tanti individui diversamente influenti che ad essa apportano comunque qualcosa, è chiaro che sviluppa delle sue linee guida di epoca in epoca e di tempo in tempo.
Ed a seconda delle situazioni esistono persone meno adeguate alla società in atto, le quali se finiscono per sentirsi esageratamente fuori posto o non accettate sviluppano dei problemi che si riflettono anche sulla loro vita individuale.
Non si può negare il nesso tra benessere della persona e rapporto con l'ambiente in cui si muove.
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10-10-2012, 11:27
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#199
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Nell'ombra
Messaggi: 150
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Quote:
Originariamente inviata da Markos
Sono due cose diverse e ti spiego il perchè facendoti un esempio (andrebbe bene quello che ho fatto precedentemente ma nessuno a quanto pare l'ha letto).
Tu immaginati di essere insieme ad un amico per strada camminando e facendoti gli affari tuoi...
Alcune ragazze si avvicinano a voi (immaginati che vi abbiano visti da lontano) e cominciano LORO ad attaccar bottone con il tuo amico per prime senza filarti di striscio...
Finita la conversazione si allontanano salutando il tuo amico ed ignorando completamente te...(mi sembra che da quanto ha raccontato Tino si prefiguri abbastanza chiaramente questa ipotesi).
Il problema NON E' la mancata interazione ma il mancato saluto!!! (un ciao od un cenno con la testa non si chiede la luna).
LORO si sono fatte avanti per prime ed erano loro che avrebbero potuto e dovuto tranquillamente salutare..
Un "ciao" iniziale avrebbe spianato (ma fino ad un certo punto) la strada ad una possibile interazione ma ad una che mi considera talmente invisibile da negarmi anche un saluto cosa posso dire?
Anzi qualcosa da dirgli l'avrei ma non amo il turpiloquio...
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Da quello che ci ha raccontato Tino secondo me non possiamo prefigurarci niente. Ti do un'altra possibile interpretazione dei fatti. Il navigatore scende dalla macchina e le sue amiche vanno a salutarlo. Tino scende dall'altro lato della macchina, vede il gruppo già formato che non lo sta considerando, si sente escluso e invece di raggiungere gli altri se ne sta in disparte. In questo caso non sarebbe certo colpa delle ragazze. Ne io ne te possiamo dire esattamente come si sono svolti i fatti.
Cmq nell'esempio che proponi secondo me la tua reazione è esagerata. Rimane sempre il fatto che puoi essere tu a salutare, non c'è una regola codificata su chi debba salutare per primo. Mi è capitato spesso (non solo con ragazze) che mentre sono in giro con un amico lui incontri qualcuno che conosce. Di solito si fermano giusto un minuto a salutarlo, e non conoscendomi ci può anche stare che non mi salutino. A volte lo fanno lo stesso, a volte no. Io di solito se saluto, lo faccio quando stanno andando via, giusto un cenno e di solito è reciproco. A volte sono io a non salutare e a tenermi in disparte e magari passo anche per maleducato. Io non do per sconto che mi debbano salutare, proprio perchè anche io ho lo stesso comportamento nei loro confronti.
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10-10-2012, 12:33
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#200
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Da quello che ci ha raccontato Tino secondo me non possiamo prefigurarci niente. Ti do un'altra possibile interpretazione dei fatti. Il navigatore scende dalla macchina e le sue amiche vanno a salutarlo. Tino scende dall'altro lato della macchina, vede il gruppo già formato che non lo sta considerando, si sente escluso e invece di raggiungere gli altri se ne sta in disparte. In questo caso non sarebbe certo colpa delle ragazze. Ne io ne te possiamo dire esattamente come si sono svolti i fatti.
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Sul fatto che non si possano conoscere gli esatti dettagli dell'accaduto sono d'accordo con te ma negare che in base a quanto ha scritto Tino (che posto sotto per la quinta volta) sia molto ma molto più probabile la mia ipotesi mi sembra abbastanza assurdo... Ma è anche giusto che ognuno legge e vede quello che vuole in ogni ambito e in ogni episodio della vita...
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Originariamente inviata da tino
un gruppo di sue amiche belle fighe,sono venute a salutarlo,baci abbracci ecc.......ma la cosa che mi ha fatto incazzare che loro non mi hanno considerato minimamente neppure un ciao.....tutto bene? niente come se alla guida non ci fosse nessuno,
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Cmq nell'esempio che proponi secondo me la tua reazione è esagerata. Rimane sempre il fatto che puoi essere tu a salutare, non c'è una regola codificata su chi debba salutare per primo. Mi è capitato spesso (non solo con ragazze) che mentre sono in giro con un amico lui incontri qualcuno che conosce. Di solito si fermano giusto un minuto a salutarlo, e non conoscendomi ci può anche stare che non mi salutino. A volte lo fanno lo stesso, a volte no. Io di solito se saluto, lo faccio quando stanno andando via, giusto un cenno e di solito è reciproco. A volte sono io a non salutare e a tenermi in disparte e magari passo anche per maleducato. Io non do per sconto che mi debbano salutare, proprio perchè anche io ho lo stesso comportamento nei loro confronti.
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Abbiamo avuto un'educazione diversa allora...
Io sono abituato (quando approccio le persone per primo) a salutare tutti/e le quelli/e che ho davanti (anche con un saluto globale tipo ciao a tutti/e) in caso di incontro e cosi fanno tutti/e quelli/e che conosco in Real Life...
Boh a questo punto si vede che ho sempre vissuto su Marte fino ad oggi...
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