seguendo il johnredziano pensiero...argghhh....bisogna trovare un equilibrio...e ciò viene dato da una certa sicurezza...
argghh...o viceversa da una certa freddezza...
o meglio ancora riconciliando i miei pensieri la sicurezza/freddezza la si può simulare e imparare ad avere una volta che sei consapevole al 150% e contemporaneamente impari ad incanalare queste consapevolezze nella vita di tutti i giorni.
Una persona autoconsapevole al 150% dovrebbe imparare a capire che i timori irrazionali sono sciocchezze, errori...non razionali...quindi imparare prima a vivere anche se di fondo ci sono timori, ansie ecc..ecc...e piano piano....a forza di vivere affrontando queste paure (esempio attaccando discorso ogni pomeriggio con una ragazza diversa al bar e mantenendo una conversazione x almeno 10 minuti e magari aumentando di giorno in giorno) riabituarsi ad esse, poi alla quotidianità e quindi a vivere tutto con freddezza, distacco...
la paura...non è nulla...è un'emozione che come tutte le cose di sto mondo può essere superata con distacco...
E così davanti alla stessa persona e situazione puoi scegliere come se fosse un bel gioco o "libro game" una strada (e sei tu a decidere se farti trascinare dall'istinto, emozione o farlo con distacco, artificiosità, premeditazione --> insomma una profonda consapevolezza della propria psiche,del mondo e delle persone): puoi scegliere di dire "si", "no", "forse", "forse se me la dai", "forse ma non te lo dò io", "ma però c'è già un impegno", "cosa ci guadagno?"...argghh...insomma...le risposte sono infinite...e la cosa è entusiasmante...ad ogni tua risposta corrisponde reazione differente, situazione differente, "destino"/futuro differente...ma volendo lo puoi ricambiare a tuo piacimento in corso d'opera...
Ecco...una gran parte delle persone sono inconsapevoli e scelgono le strade senza farsi fermare dal pensiero...
io voglio arrivare allo stesso risultato, ma con la differenza di aver fatto un'attenta analisi dell'esistenza e di ogni singolo dettaglio della psiche...io voglio arrivare a poter scegliere con atteggiamento spensierato, ma una spensieratezza che nasce dalla consapevolezza profonda del tutto.
Ora? ottimo...il distacco e l'ilarità dei momenti quando riesco ad attuare ciò è entusiasmante...riesco a ritornare anche a scherzare, conversare ecc...ecc...
poi si verifica il problema di non essere abituato a conversare ergo mi accorgo del problema e perdo quell'equilibrio che si era creato nel momento precedente in me...ergo...ergo passo dall'attaccare discorso con la sconosciuta ai 3 minuti dopo in cui non ho più nulla da dire e mi infobico...e dunque tendo all'autoisolamento/asocialità.
C'è da rendersi conto che...si non conversare in maniera eccessiva è sicurament eun male (cioè...di fatto con i problemi che ne conseguono rischi di autoalienarti e apparire scontroso,solitario, asociale, isolato), ma...se accetti ciò...cioè...se attui il meccanismo precedente dell'autoconsapevolezza e prendi prima distacco da te stesso, i pensieri, le persone, il mondo....beh...istantaneamente non parlare non è più un problema.
ECCO...è lì il punto cruciale...se non parlare non è più un problema...ritorno alla mia fase che avevo 2 anni fa...quando x me l'essermi autoisolato non era un problema...anzi...con i miei 2-3 punti di riferimento mi rendeva comunque un ragazzo felicissimo e che non aveva bisogno di altro...
se non parlare non resta più un problema...beh...non si pensa più a tale situazione...e dunque stare in silenzio tutto il giorno o attaccare discorso con il ragazzo/a seduto/a a fianco non fa più la differenza...TU ESISTI E SEI indipendentemente dal fatto che interagisci o meno..quanto interagisci...sei tu a decidere quanto e con chi interagire...e con che tempi...
ERGO..se trovi la serenità totale nel silenzio..bah...metà del problema è risolto...e l'altra metà? non soffermandoti più sul tuo problema vien più spontaneo conversare (essendo sereni nell'animo), socializzare, aprirsi...e se ciò inizialmente non accase...beh tu RESTI SERENO...sei distaccato, sicuro, consapevole...
Anzi...è proprio da lì...e da quel nuovo equilibrio che si apre una possibilità x aprirsi, socializzare...
COSA c'è di meglio infatti della consapevolezza di come tu possa conversare su tutto...e non hai argomenti? giusto...ma...ma puoi partire dicendo "io...io da qualche annetto non trovo più sta gran voglia di parlare in continuazione del + e del -...posso risultare strano a qualcuno, ma parlo solo se ne sento la necessità...anzi parlare così tanto x il gusto di stare in mezzo alla gente parlando di parrucchieri, tv, storie e storielline non mi viene proprio...".
E tutto questo per te non sarà un problema...anzi...è qualcosa che ti carica e ti dà la voglia di aprirti di più...
poi magari finito quel discorso ritorni al tuo stato di queite...ma...ora hai la totale autoconsapevolezza.
In tutto questo? in tutto questo il forum è prettamente inutile...diventa inutile...consigli, pareri, una spalla amica ricercata...sono tutti sintomi di una non totale consapevolezza...la stessa non consapevolezza che fa tentennare in tanti là fuori...una consapevolezza maggiore di qualche estroverso/superficiale...ma minore di quella che dovrebbe essere al suo stato completo...
EDIT: il problema...è che quell'equilibrio e quella autoconsapevolezza totale sono complicati da mantenere nel lungo periodo...magari nel breve...ma...l'autoconsapevolezza è un qualcosa che se non controlli ti logora...invece deve essere usata a proprio vantaggio...
