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Vecchio 07-06-2008, 14:13   #1
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esperienza di ieri:
serata tra compagni di classe...procede tutto per il verso giusto...si parla e si ride, poi mi viene la macabra idea di bere qualche bicchierino in compagnia...risultato? Dopo 1 ora ero completamente fuori.
Nella mia vita direi che mi sono sbronzato solo un paio di volte (ed erano tutte in età + giovanile), perchè una cosa che ho imparato ad odiare e il non potermi controllare, non riuscire più a connettere cuore e testa, non sapere più fermarmi ed osservare ed essere delicato nel rapportarmi.
Sarà che era un pezzo che non ricapitava più, ma la sensazione avuta è stata alquanto strana (e forse m'ha fatto capire un qualche perchè del come mi sono introversato in questo modo).
Dolcezza, silenzio, equlibrio se ne sono andati a farsi benedire e da quel che ricordo e che mi hanno detto sono diventato motlo più fisico del solito (mi so' messo a baciare ragazze e ragazzi e arrampicarmi addosso sclerando come un pervertito) e addirittura si temeva facessi qualche cavolata seria.
Sicuramente ho fatto qualcosa che non mi appartiene più da tempo: io sono ormai l'equilibrio fatto a persona.
Tra le cavolate dette però ricordo distintamente delle frasi che ho detto:
- "avevo un padre del caxxo..."
- "che temo di aver buttato l'ultimo anno e mezzo allontanando prima le persone che più amavo e poi perdendo interesse per la scuola e un mio futuro...con il risultato che rischio di trovarmi ad essere nel giro di 2 settimane una persona senza dimora e senza futuro
- "mia madre ha una mentalità ottusa da Quattrocento e ha il coraggio di dire che si vergogna di me quando alla mia età il 60% dei coetanei è tutta gente sciroccata"
- "a 14 anni ero diverso...ero un superficiale del cavolo...ma sapevo far divertire le persone...non mi stancavo mai di aprlare e fare le cose perchè il mio scopo era far ridere gli altri...ora mi ritengo un bravo ragazzo...equilibrato...sensibile...forse non faccio più divertire come una volta...sono a momenti alterni...spesso divento un lupo solitario...ma mi stimo di più...sono più maturo anche se ho perso la mia estroversione"

Ma soprattutto m'ha colpito 'na cosa nonostante fossi del tutto andato riuscivo per qualche istante a ragionare ed ero io ad avere paura per gli altri:
"ragazzi non mi fate fare cazzate...piuttosto datemi un cartone in faccia...ma domani mattina io non mi devo svegliare con nessun rimorso...sapete come sono fatto e mi sentirei una merda se stasera faccio una cavolata e mi sparerei al volo (ero diventato davvero troppo espansivo e appiccicoso)"

Mi sono reso conto di 2-3 cose:
-se mi sono introversato così tanto è stato prima di tutto per la situazione familiare...non mi andava di far trasparire una parte debole di me ed ho imparato a fingere di essere freddo (quando sono esattamente l'opposto)
- che a 14 anni in realtà non ero superficiale...sono sempre stato rispettoso dell'altro ed uno che vuole relazioni sincere e in cui ci sia sentimento...però è vero che avevo la qualità di far divertire le persone (cosa un po' persa per via dei mie momenti di silenzio)
- che ritornare ad essere l'estroverso di una volta (da sobrio però...senza ricorrere ad alcolici o altro che fanno più male che altro e perchè non ti fanno rendere conto davvero di certe situazioni) non significherebbe essere più superficiale di quello che sono--> dopo tutto sono riuscito a fare un discorso serio da sbronzo, quindi significa che bene o male ho una parte di cervello/cuore sensibile, dolce e altruista (che pensa prima di tutto a salvaguardare gli altri) che per fortuna mi appartiene.

E ho capito anche un'ultimissa cosa: la soluzione ce l'ho sempre avuto sotto tiro-- sono silenzioso perchè non voglio mostrare troppo i miei veri sentimenti--> la soluzione è iniziare ad urlare in faccia i miei veri sentimenti iniziando con le prime 2 persone citate in questo post.
Probabilmente non ritornerò mai ad essere l'estroversone di un tempo (perchè mi sono assuefatto troppo al mio carattere attuale e perchè forse devo tutto alla mia introversione il fatto di essere diventato così attento e sensibile e viceversa), ma sicuramente stamattina mi sono risvegliato con una certezza in più: io non sono freddo e non lo sono mai stato (se scrivi poesie, se ti definisci da solo dolce e sensibile non puoi essere freddo e distaccato), ma sono bravo nello scollegare il cervello/cuore per il mio bene e me ne devo fregare altamente del bene degli altri (prima di tutto vengo io).

Insomma...fino a qualche giorno fa dicevo: "se hai dei problemi e bevi per risolverli...sei uno stupido e basta...ti rincitrullisci il cervello diventando quello che non sei...piuttosto sparati un colpo in testa e la fai finita"
Stamattina la penso diversamente: "quel bicchiere di troppo ieri m'ha aiutato a capire meglio qualcosa (più di una) che io stesso reprimevo da tempo..."
ora ho riscoperto le carte per uscirne da solo e sta a me decidere cosa voglio per la mia vita
Vecchio 07-06-2008, 15:11   #2
Esperto
 

Sperimentare sé stessi è la chiave per capirsi.
Vecchio 07-06-2008, 18:58   #3
Banned
 

hai ragione: come dico sempre io "se sei un pescatore non ti accontentare sempre del pesce rimasto del giorno prima...ogni tanto è giusto provare a pescarne di fresco"
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