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PREMESSA: Non ho focalizzato, ovviamente, sulle problematiche personali, emotività, perché se no il discorso si faceva più lungo di quello che è, però più o meno le potreste capire, tipo difficoltà ad aprirsi all’ altro, ecc. Se vorreste avere informazioni di questo genere per aiutarmi di più, ve ne posso pure parlare.

Ciao a tutti.

Vi espongo direttamente il mio problema.
Da un bel po’ di tempo mi sto trovando in una fase di stallo perché non riesco a decidere quale sia la via migliore per avere dei risultati significanti che mi possano portare a dei cambiamenti e soprattutto a percepirli.
E’ vero che sto andando in palestra, ma essenzialmente, ormai, fa parte della mia routine, quindi è un passo in avanti, ma non significa che questo mi appaghi su altri aspetti, quelli più importanti tipo lavoro e relazioni; gli do la giusta importanza, ma vorrei lavorare anche su altri lati della mia vita, perché fare palestra e poi rimanere a casa tutto il giorno è un po’ inutile. Il DEP mi porta ad avere una frustrazione assurda, perché le idee ci sono ma per vari limiti personali e non, mi trovo per forza di cose a stare fermo.
Avendo questi limiti vorrei un po’ smussarli, ma questo non significa di fare terapie d’urto, perché ho già provato in passato e queste sono altamente negative per me. Vorrei trovare situazioni fattibili e positive (in tutti i sensi), perché di situazioni negative ne ho avute già abbastanza (che ovviamente mi hanno portato ad una bassa autostima, ecc.)..
Ora viene il bello, non so se puntare sulle relazioni sociali o sul lavoro.
(Per molti aspetti vanno a braccetto, però ricordiamoci anche che nel lavoro le persone hanno un altro tipo di atteggiamento a differenza di come sono quando escono per divertirsi o per fare altro, quindi questo mi porta più o meno a pensare di affrontare le due cose in modo diverso).

Le relazioni sociali:
Non ho un amico, un gruppo, ecc. questo implica che dovrei muovermi da solo per poter conoscere persone. Gli eventi nei dintorni non sono molti affini con i miei gusti e quindi anche se i costi più o meno sono abbordabili, mi rendo conto che ci vado con poco stimolo e questo sappiamo benissimo che non è assolutamente d’aiuto perché andare solo con lo scopo di “conoscere gente” è del tutto inutile. Le cose che vorrei fare costano, perché vorrei sperimentare e viaggiare, fare cose per me, che mi piacciono, perché solo così posso effettivamente uscire fuori dal guscio di apatia.
Metto anche in conto che se avessi avuto un gruppo, comunque, non mi sarei tanto esposto perché la maggior parte o fanno cose giusto perché tutti le fanno (e più sono costose meglio è) oppure si limitano a prendere caffè alla cazzo, ma quanto è produttivo prendere caffè fuori ad un bar con i miei limiti e soprattutto senza uno scopo nella vita? Perché mi può interessare di tizio random, ma quando torno a casa le “pippe” tornano, la mia apatia ritorna peggio di prima. Il punto essenzialmente, secondo me, è quello di avere contemporaneamente dei propri scopi che poi ti fanno sentire all’altezza con gli altri.
Il limite che mi crea più problemi è quello di non saper che dire all’altro di me, dal momento che non avendo nulla da fare sono poco interessante, ma essenzialmente sono il primo a dirmi che non sono interessante perché ad oggi non ho nulla tra le mani, e questo mi fa pensare al lavoro…

Lavoro:
Il lavoro per me è un tasto dolente, ho avuto molte esperienze negative, e quindi mi ritrovo a volermi concentrare di più sul programmare il mio percorso di studio/lavoro invece di focalizzarmi su lavori che potrebbero darmi una paga, ma essenzialmente mi potrebbero buttare di più a terra. Il mio cv non è un granché quindi anche se avessi la voglia di fare qualcosa, probabilmente non avrei molte chance. A sto punto ho deciso di fare dei corsi (perché con il DEP sappiamo benissimo che non ci troviamo a nostro agio in certi contesti, quindi, forse con un po’ di nozioni imparate nel corso, potremmo colmare un po’ il nostro senso di inadeguatezza alzandolo di più la sicurezza di quello che andremmo a fare ), però la maggior parte non ti danno molte certezze, e quindi queste incognite per me sono molto limitanti, sono una persona caparbia, se so che una cosa mi piace e sono sicuro al 90% di riuscire in quella cosa, la faccio pur facendo dei sacrifici, però se poi mi devo ritrovare a fare un corso e poi essenzialmente non ho risolto nulla perché non ti danno niente in mano sinceramente noto solo la perdita di tempo che mi riporta di nuovo allo stato attuale.

PS: Io non ho soldi quindi per corsi e per uscite dovrei chiedere ai miei, e dal momento che non navighiamo in buone condizioni economiche, le scelte devono essere fatte con occhio, e questo è un altro limite, perché ho poca libertà di sbagliare, perciò non possono nemmeno optare per corsi più costosi. Vorrei un po’ di libertà anche nel provare…

Palmiro

Le relazioni sociali e sentimentali sono importantissime nella vita di ogni individuo però quando si è in una situazione di "0 assoluto" in tutto bisogna un attimo rivedere le proprie priorità.

Metti in primo piano assolutamente la tua formazione in termini di lavoro e carriera, perché è il primo pilastro del tuo Valore Uomo (dato che hai 28 anni).. Qual'è il tuo ultimo titolo di studio? Quali altre qualifiche hai?
I lavori che hai fatto ti hanno apportato competenze utili e spendibili o li hai fatti solo per pagarti la palestra?

Rispondendo a queste domande, si ha un quadro più preciso e si possono iniziare a dare consigli mirati

Idiota

La priorità deve essere il lavoro. Le persone, di solito, vanno e vengono a seconda delle circostanze; lavorare è necessario per riuscire a sopravvivere fino alla vecchiaia. Se non hai intrapreso degli studi universitari, dedicati a dei corsi che possano permetterti di acquisire competenze utili a specializzarti in un settore. Non fare assolutamente lavori generici se non per stretta necessità.

Saturnino

Sicuramente è più utile puntare sul lavoro...e mettere per ora in secondo piano le relazioni sociali. Il lavoro è quello che ti definisce in primis e che ti permette di campare e qualcosa in più. È la base senza la quale tutto crollerebbe. Puntare su un corso o qualche specializzazione come detto da altri utenti sembrerebbe la soluzione più idonea...però almeno un idea sul settore dovresti averla...anche tenendo un occhio sulle mansioni che ti possano dare maggiori possibilità d'inserimento nel mercato del lavoro.

cancellato21340

Mi devi scusare, ma molte cose non le ho scritte perché volevo essere sintetico dato che già con questo il post è diventato lungo.
Ho fatto l'alberghiero e ho preso il diploma nel lontano 2011, ho lavorato nel mondo della ristorazione, ma per vari fattori ad una certa ho preferito di non continuare. Ho lavorato sia dalle parti mie che all'estero.
Poi, penso un po' come tutti, ho provato nei call center, ma ovviamente il DEP mi ha fatto sempre da cattivo "compagno" quindi ho rinunciato anche una carriera in quel settore. Di titoli al momento non ne ho a parte il diploma di alberghiero, ecco perché ho optato per dei corsi.
I lavori che ho fatto, dal momento che non mi hanno dato stimoli (mettici anche il DEP), non mi hanno dato niente. I soldi ricavati erano talmente pochi che al massimo potevo pagare la benzina, le sigarette e qualche volta uscire, quindi no, la palestra purtroppo me la paga la famiglia, ed è l'unica cosa che sto facendo, perché quando ho iniziato la terapia ero veramente nella merda, non mi sarei mai aspettato di fare certe cose, avevo paura anche di uscire di casa, di rincontrare le persone che mi hanno fatto del male. Da quando ho iniziato la psicoterapia ho provato a fare due lavori, uno stage in una scuola e uno in un ristorante, in tutti e due i casi non sono riuscito neanche a farmi una settimana.
Quindi ecco, adesso il punto è quello di scegliere cosa fare. Le relazioni con gli altri al di fuori del mondo lavorativo potrebbero aiutare poi dopo ad affrontare anche quel settore. Alle cose grandi ci si arriva con calma se non sei ancora capace di affrontare le più semplici, e soprattutto bisognerebbe trovare delle situazioni positive per incrementare l’autostima, che servono a contrappore le esperienze negative che per forza di cose sono diventate i triggers limitanti.
Però i limiti economici e soprattutto l’incertezza dei vari corsi, mi stanno un po’ ostacolando sul progettare dei percorsi fattibili.
Quindi essenzialmente la domanda è: meglio cercare di fare relazioni per poi essere più sicuro di te in un corso o in un lavoro, oppure optare direttamente in un corso? E se è il corso, come fare per superare certe incognite?

Green Tea

Provando a tirare fuori la domanda pratica al tuo ben più elaborato pensiero, trovo che sia più utile investire nel lavoro/formazione, quando avrai uno stipendio potrai poi pensare a investire del denaro in corsi o attività in cui socializzare.

cancellato21340

Quoto tutto, però aggiungerei anche di intraprendere corsi fattibili economicamente e che ti piacciono.
Per il discorso relazioni era anche per il fatto che relazionando in un contesto sociale al di fuori del lavoro, poi potrei essere capace di affrontare anche una situazione lavorativa.
Comunque come potrei affrontare le incognite dei corsi? Nel senso, voglio prendere un corso, riesco a superarlo, poi non ho la certezza di poter lavorare subito, mi ritrovo con un pezzo di carta in mano che essenzialmente se non lo abbini ad altro vale quasi nulla, perché ok potrebbe farti entrare in qualche posto, ma poi sarebbero posti saltuari...
Poi ovviamente i corsi più allettanti e che potrebbero darti più sicurezza costano tanto.

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Per corsi intendevo corsi di formazione.

Palmiro

Ti ha già risposto green tea

Idiota

Hai ragione, tieni conto però che coi tempi attuali la possibilità di scegliere qualcosa di appagante e al contempo remunerativo è un lusso.

Per prima cosa devi avere un idea dell'ambito che ti potrebbe interessare e in seguito cercare le figure professionali che ne fanno parte; verifica i requisiti che le aziende richiedono per occupare quelle posizioni lavorative; cerca corsi che permettano di soddisfare (costi permettendo) tali requisiti; sfrutta l'anno che ti rimane prima dei 30 per ottenere un contratto d'apprendistato in modo da acquisire esperienza nel campo che hai scelto e imparare a lavorare concretamente.

I corsi sono un terno al lotto perché spesso esosi e i contenuti non sempre si rivelano all'altezza delle aspettative, ma questo lo potrai verificare solo una volta che li avrai frequentati; anche la disoccupazione è diventata un business per chi eroga questi servizi. Devi cercare il più possibile di arrangiarti, reperendo informazioni anche online e affidandoti a conoscenze.