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26-07-2012, 16:49
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#21
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Naturalmente non può essere un meccanismo consapevole, non funzionerebbe.
Uno non può rendersi conto di "raccontarsela".
Su come sia meglio mangiare neanche gli scienziati sono d'accordo, ma prendiamo l'esempio di un alimento o di un modo di mangiare che sicuramente non fà bene, ma che è piacevole (per esempio la coca-cola, o mangiarsi una torta alla panna).
Mangiarlo significa godere sul momento, ma poi stare peggio per la cattiva influenza che questo ha sul corpo.
E' dunque meglio preferire il piacere momentaneo di bersi una coca-cola (suppongo anche tu ne berrai o mangerai qualcosa che non fà bene, a meno che tu non sia un'asceta che mangia 3 chicchi di riso al giorno) o stare meglio fisicamente (e quindi naturalmente anche mentalmente) con gli innumerevoli benefici che questo ha in ogni aspetto della nostra vita?
Questo dubbio e questa continua lotta fra questi due aspetti si ritrova in ogni aspetto delle nostre vite, ma solo pochi riescono a reggere la visione di tutto questo, la maggior parte preferisce ignorarlo, perchè è doloroso sapere di stare fregandosi con le proprie mani.
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Se mangiassi 3 chicchi di riso al giorno, il mio fisico non starebbe bene e deperirebbe. Il mio fisico non lo vuole, la mia mente non lo vuole^^
La coca cola fa star bene sia la mia mente che il mio fisico in quanto non ne bevo in quantità da riportare alcun problema (ci sono elementi contenuti sia nella coca cola che in una torta alla panna che in qualsiasi altra cosa di cui in fondo il nostro organismo ha anche bisogno... di zuccheri ad esempio). Perchè dovrei stare male dopo averlo mangiato? Non sento proprio desiderio di mangiarne in quantità tali da arrecare un danno al fisico... quindi siamo sempre lì... non mi capita mai che la mente sia in disaccordo col corpo.
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Ultima modifica di Halastor; 26-07-2012 a 17:09.
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26-07-2012, 18:05
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#22
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Provincia di Varese
Messaggi: 269
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Quote:
Originariamente inviata da Manes
A volte penso che non riuscirò mai a risolvere i miei problemi psicologici, che dovrò abituarmici e imparare a vivere in queste condizioni. Qualcuno di voi ha capito come fare per convivere con il malessere riuscendo magari a sfruttarne i punti di forza (se mai ce ne sono)? Magari il trucco è rassegnarsi e smettere di lottare contro un nemico invisibile che non possiamo sconfiggere. Che ne dite?
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Io faccio così.
Che poi non è proprio rassegnazione, è accettare se stessi.
Oramai credo di essermi fatto un esame di coscienza, analizzato i miei difetti e il mio ruolo nella società.
Certa gente nasce con un determinato carattere e aspetto e per quanto uno cerchi ci cambiare, risulta sempre difficile farlo completamente.
Ho accettato la mia personalità e me ne sono fatto una ragione. Ovvio, la cosa non mi piace affatto, ma preferisco questa consapevolezza che vivere nell'illusione di poter combattere i mulini a vento.
Sia chiaro, questo è come la penso io eh. Non voglio influenzare nessuno, tuttavia ritengo che ognuno di noi debba conoscere se stesso e valutare le proprie possibilità.
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26-07-2012, 18:31
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#23
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
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Il mio problema non è soltanto l'incapacità di accettare come sono ma anche il fatto che vivere normalmente in queste condizioni è difficile; mi sveglio la mattina e vorrei essere morto, non ho un lavoro e non riesco neanche ad andarmelo a cercare, non riesco ad uscire di casa senza avere attacchi di panico, la psicoterapia non mi sta aiutando ma mi fa stare peggio (il terapeuta dice che è normale, però intanto io soffro), ogni cosa da fare diventa un macigno pesantissimo che grava sulla mia schiena. E poi c'è l'invidia, la maledetta invidia che mi ricorda ogni santo giorno le differenze tra me e le persone normali. Superare tutto questo e raggiungere la pace non è facile, giuro che ci sto provando...
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26-07-2012, 18:47
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#24
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da Manes
Magari il trucco è rassegnarsi e smettere di lottare contro un nemico invisibile che non possiamo sconfiggere. Che ne dite?
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... o meglio ancora, capire che non ha senso nessuna lotta, perchè in realtà non c'è nessun nemico da combattere o sconfiggere. E' tutto parte di noi.
Quello che anch'io consideravo un "nemico", qualcosa da cancellare o eliminare al più presto, ora lo vedo come una parte integrante di me, che ha bisogno di essere osservata, analizzata, sperimentata... in parole povere, conosciuta.
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26-07-2012, 18:59
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#25
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Provincia di Varese
Messaggi: 269
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Quote:
Originariamente inviata da Manes
Il mio problema non è soltanto l'incapacità di accettare come sono ma anche il fatto che vivere normalmente in queste condizioni è difficile; mi sveglio la mattina e vorrei essere morto, non ho un lavoro e non riesco neanche ad andarmelo a cercare, non riesco ad uscire di casa senza avere attacchi di panico, la psicoterapia non mi sta aiutando ma mi fa stare peggio (il terapeuta dice che è normale, però intanto io soffro), ogni cosa da fare diventa un macigno pesantissimo che grava sulla mia schiena. E poi c'è l'invidia, la maledetta invidia che mi ricorda ogni santo giorno le differenze tra me e le persone normali. Superare tutto questo e raggiungere la pace non è facile, giuro che ci sto provando...
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Ti capisco benissimo.
Ma se non riesci a superare questi problemi perché...non ci convivi?
Come ho detto prima, non è facile conoscere e accettare se stessi. Ho provato a superare vari ostacoli ma non ci sono mai riuscito, quindi mio malgrado ho accettato il fatto che dovrò vivere con questi pesi. Per me è sempre meglio sopportare il loro peso piuttosto che continuare a correre con dei macigni in braccio. E' il male minore, sono sceso a compromessi, ma non riesco a trovare una alternativa.
Riguardo la psicoterapeuta, dici che ti fa stare peggio e allora perché non lasci?
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26-07-2012, 19:50
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#26
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Banned
Qui dal: May 2011
Ubicazione: MI
Messaggi: 3,173
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Io non mi accetto,anzi mi odio con tutto il cuore.Mi detesto,detesto avere l ansia e sta cazzo di depressione che é sempre lí,pronta a tirarmi giu.Non parliamo poi del confronto con gli altri,invidia invidia invidia
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02-08-2012, 14:11
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#27
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
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Oggi stavo ripensando a questo tema, ho ricominciato a fare confronti inutili con le persone che reputo migliori di me: è difficile ammettere di essere un fallito, che la vita non sarà interessante e ricca come quella di una persona normale che non sa nemmeno quanto è fortunata ad essere "normale". Non bisogna dare per scontato niente nella vita, mi dovrò accontentare di quello che sono.
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02-08-2012, 15:22
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Sono sempre stato scettico sul concetto di "accettarsi", che sembra quasi preludere l'ineluttabilità di un determinato stato psicologico e caratteriale, come se questo fosse talmente radicato in noi da essere immutabile. Come ho già scritto tante volte, il carattere non è un elemento provvisto di oggettualità fenomenica, ma solo una forma di autoconvincimento, diretto o indiretto, consapevole o inconsapevole. Noi non siamo in un determinato modo, noi ci sentiamo in quel determinato modo.
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02-08-2012, 15:28
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#29
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sono sempre stato scettico sul concetto di "accettarsi", che sembra quasi preludere l'ineluttabilità di un determinato stato psicologico e caratteriale, come se questo fosse talmente radicato in noi da essere immutabile.
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A me sembra precludere solo il concetto che non siamo completamente da buttare e che anche se non riusciamo a fare tutto quello che vogliamo, non deve essere per forza sintomo che siamo sbagliati.
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02-08-2012, 15:35
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Fermo restano che ognuno ha il diritto di essere (anzi di sentirsi) ciò che vuole, e che i limiti caratteriali non devono per forza essere superati per regio decreto imperiale, il problema arriva quando qualcuno avverte la necessità profonda di sentirsi un'altra persona, con un altro carattere, ma gli viene fatto notare che deve accettarsi perché cercare di cambiare equivarrebbe a snaturarsi (a me è stato detto molte volte).
A mio avviso non esiste una natura più autentica per una persona, ma soltanto ciò che è arrivato prima e ciò che l'ha caratterizzata nei primi anni di vita.
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05-01-2013, 16:50
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#31
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
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Quote:
Originariamente inviata da Manes
Oggi stavo ripensando a questo tema, ho ricominciato a fare confronti inutili con le persone che reputo migliori di me: è difficile ammettere di essere un fallito, che la vita non sarà interessante e ricca come quella di una persona normale che non sa nemmeno quanto è fortunata ad essere "normale". Non bisogna dare per scontato niente nella vita, mi dovrò accontentare di quello che sono.
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Questa cosa l'ho scritta io ma non ci riesco, meglio morire che accettare di essere "anormale"
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05-01-2013, 18:00
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#32
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,641
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Quote:
Originariamente inviata da Manes
Magari il trucco è rassegnarsi e smettere di lottare contro un nemico invisibile che non possiamo sconfiggere.
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Anch'io la pensavo così. Ora invece non so più cosa penso. So solo che la via della rassegnazione non mi sembra poi più facile di quella dell'accettazione.
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05-01-2013, 18:05
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#33
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Fanculo l'ubicazione. Piuttosto, gentilmente, nn datemi consigli se nn ve li chiedo. Pensate x voi.
Messaggi: 1,798
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accettarsi?
nono, percarità! sai che male? brr!!..
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15-03-2013, 18:54
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#34
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
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Non posso fare finta che i problemi non siano problemi.
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