Mi sembra piuttosto comune e normale la tendenza ad accettare principalmente persone in qualche modo simili a noi se con queste si deve passare molto tempo insieme, quantomeno per le abitudini: secondaria è invece a mio avviso la psicologia e le idee delle persone che formano il gruppo, quando queste hanno una certa maturità e una certa disposizione allo scambio e alla condivisione costruttiva, oltre a un giusto senso del valore delle proprie opinioni e della rispettiva veridicità di ciò che affermano gli altri. Non credo di mettere mai barriere, ascolto tutti, che poi magari finisca per annoiarmi è un altro conto. Accetto la prospettiva diversa degli altri perché la concepisco come il risultato di un diverso contesto, ma comunque legittimo quanto il mio e quindi sullo stesso livello. Poi ovviamente, come ho detto frequento abitualmente chi ha uno stile di vita che per tempi e passatempi si adatta meglio a me
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