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18-04-2022, 15:32
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Ubicazione: R'lyeh.
Messaggi: 948
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Il concetto del lavoro in sé è qualcosa che è benzina per la mia depressione: passi metà della tua vita a lavorare o fino a quando il tuo corpo non riuscirà più, qualcosa che non vuoi fare, ma non hai altra scelta per sopravvivere in questa giungla urbana.
Mi affaccio al mondo del lavoro con disinteresse, ma se vedo gli altri, miei coetanei, che hanno successo mi fa sentire inutile.
Ma io non ho un problema a sentirmi "inutile", non è un problema per me restare senza fare niente per tutto il giorno, a dormire o con lo sguardo fisso sul soffitto.
Nulla riesce davvero a motivarmi. Non voglio perdere il tempo che ho a disposizione lavorando perché Il lavoro non mi interessa. Non mi fa sentire "importante", non ho interesse a contribuire alla società.
Con il lavoro che faccio, non posso permettermi un affitto e fare ciò che desidero, andare via da questo posto.
A stento potrei permettermi cibo e interessi materiali, ma è davvero così brutto non voler condurre una vita spartana non per scelta, ma perché obbligati?
A volte le persone che fanno lavori stressanti o insoddisfacenti almeno hanno qualcosa per bilanciare questo stress, una dolce metà, una vita sociale, degli amici.
Io non ho queste cose, sono socialmente isolato, non ho l'opportunità di fare le cose "normali" che la società pretende da uno della mia età.
Qualcuno dirà che sono un parassita, un nullafacente, ma non è di mio interesse.
Sia chiaro, non sono contento della prospettiva davanti a me se smetto di lavorare, ma il lavoro è insostenibile.
A casa posso scappare dalla realtà tramite videogiochi e altro, seppur in modo limitato visto il nervosismo generale causato dalla mia famiglia.
Ma non sarei contento lo stesso lavorando, non sopporto lavorare e premiare il mio datore di lavoro perché sfrutta bene gli esseri umani.
Non riesco a proseguire con questo lavoro perché non mi permette di raggiungere il traguardo ma non riesco nemmeno per motivi di salute mentale, dove non ho tempo per me stesso e per fare ciò che voglio.
E' tutto noioso, ti succhia via l'anima, ritorno a casa e non riesco a fare niente perché domani tanto dovrò ritornare lì. Resto sveglio la notte così rallento l'arrivo della prossima giornata, in modo tale da tentare di fare qualcosa per me stesso, per i miei interessi.
Questo loop mi distrugge mentalmente e ogni mattina non riesco ad alzarmi dal letto, quindi sto pensando di abbandonare il lavoro perché amplifica la mia depressione, la sensazione di perdere tempo.
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18-04-2022, 17:16
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#2
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Intermedio
Qui dal: Feb 2021
Messaggi: 132
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Purtroppo capiranno in pochi questa tua sofferenza.
Nel tuo caso valuterei almeno se ci fosse la possibilità di trovare altro (magari sfruttando l'esperienza di lavoro attuale?,non so), quantomeno per l'obiettivo di distaccarsi dalla famiglia. Più facile a dirsi che a farsi, lo so.
Tuttavia comprendo bene anche il senso di insofferenza di fondo verso il mondo del lavoro, perchè anche nel mio caso esso rappresenta un vero e proprio "boost" alla mia depressione e ideazioni suicidarie. E' da una vita che cerco un compromesso, ma nel mio caso non esiste o è appannaggio per pochi ultraspecializzati con esperienza e magari pure poliglotti.
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18-04-2022, 22:09
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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quanto ti capisco, sul concetto del mancato bilanciamento hai espresso il tutto perfettamente
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18-04-2022, 22:26
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da Laurence
Il concetto del lavoro in sé è qualcosa che è benzina per la mia depressione: passi metà della tua vita a lavorare o fino a quando il tuo corpo non riuscirà più, qualcosa che non vuoi fare, ma non hai altra scelta per sopravvivere in questa giungla urbana.
Mi affaccio al mondo del lavoro con disinteresse, ma se vedo gli altri, miei coetanei, che hanno successo mi fa sentire inutile.
Ma io non ho un problema a sentirmi "inutile", non è un problema per me restare senza fare niente per tutto il giorno, a dormire o con lo sguardo fisso sul soffitto.
Nulla riesce davvero a motivarmi. Non voglio perdere il tempo che ho a disposizione lavorando perché Il lavoro non mi interessa. Non mi fa sentire "importante", non ho interesse a contribuire alla società.
Con il lavoro che faccio, non posso permettermi un affitto e fare ciò che desidero, andare via da questo posto.
A stento potrei permettermi cibo e interessi materiali, ma è davvero così brutto non voler condurre una vita spartana non per scelta, ma perché obbligati?
A volte le persone che fanno lavori stressanti o insoddisfacenti almeno hanno qualcosa per bilanciare questo stress, una dolce metà, una vita sociale, degli amici.
Io non ho queste cose, sono socialmente isolato, non ho l'opportunità di fare le cose "normali" che la società pretende da uno della mia età.
Qualcuno dirà che sono un parassita, un nullafacente, ma non è di mio interesse.
Sia chiaro, non sono contento della prospettiva davanti a me se smetto di lavorare, ma il lavoro è insostenibile.
A casa posso scappare dalla realtà tramite videogiochi e altro, seppur in modo limitato visto il nervosismo generale causato dalla mia famiglia.
Ma non sarei contento lo stesso lavorando, non sopporto lavorare e premiare il mio datore di lavoro perché sfrutta bene gli esseri umani.
Non riesco a proseguire con questo lavoro perché non mi permette di raggiungere il traguardo ma non riesco nemmeno per motivi di salute mentale, dove non ho tempo per me stesso e per fare ciò che voglio.
E' tutto noioso, ti succhia via l'anima, ritorno a casa e non riesco a fare niente perché domani tanto dovrò ritornare lì. Resto sveglio la notte così rallento l'arrivo della prossima giornata, in modo tale da tentare di fare qualcosa per me stesso, per i miei interessi.
Questo loop mi distrugge mentalmente e ogni mattina non riesco ad alzarmi dal letto, quindi sto pensando di abbandonare il lavoro perché amplifica la mia depressione, la sensazione di perdere tempo.
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Hai detto bene quale è la differenza rispetto agli altri, e questo vale per tutti. Il lavoro spesso è il "dovere" per potere arrivare al "piacere" della vita, che sono amici, hobby, famiglia, etc. Se togli il piacere allora non hai più energie per affrontare il dovere, lavori per cosa? Per star male? Per stare a casa a guardare il soffitto nel tempo libero? E così via...
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19-04-2022, 19:34
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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È molto semplice; fai come ti pare. Vivi come ti pare nella vita. Fottitene di come o cosa inseguono gli altri.
Chi lo dice che uno che ha un buon lavoro sia felice? Nessuno.
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19-04-2022, 20:53
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Perché non cerchi un lavoro più gratificante? Le capacità non mi sembra ti manchino, anzi.
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19-04-2022, 21:00
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,386
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Io licenziato 2 anni di naspi sto bene, ho recuperato dagli esaurimenti fisici e mentali del lavoro, io ti consiglio di andartene se stai male
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19-04-2022, 21:07
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
Io licenziato 2 anni di naspi sto bene, ho recuperato dagli esaurimenti fisici e mentali del lavoro, io ti consiglio di andartene se stai male
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Fino a quando te la danno la naspi?
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19-04-2022, 21:26
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#9
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Fino a quando te la danno la naspi?
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Sono a 2/3, cmq Laurence fidati fatti licenziare, se si sta male non ne vale la pena mica deve diventare una tortura
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19-04-2022, 21:42
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,062
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Anche io vorrei la naspi, sono esaurito
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19-04-2022, 21:43
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2021
Ubicazione: Nel limbo
Messaggi: 783
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Anch'io avrei bisogno di cambiare lavoro, mi sto esaurendo.
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19-04-2022, 22:29
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Se resisto fino all'estate prossima me la faccio anche io la naspi. Però non so quanto possano dare con 6 mesi di lavoro staccati.
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21-04-2022, 19:31
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Ubicazione: R'lyeh.
Messaggi: 948
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Vi ringrazio per le risposte.
Non penso di poter ricercare un lavoro più gratificante poiché non ritengo di avere particolari capacità e questo lavoro non apre porte in altri lidi.
E' solo una tortura e sfruttamento, il suo unico uso era permettermi di stare lontano dai miei genitori per qualche ora.
Uscire di casa per andare da un posto dove stavo male a un altro dove stavo leggermente meno male.
Potrei fare un altro lavoro, ma lo trovo insensato se poi tanto resterò lo stesso a vivere con i miei genitori perché non mi permetterà di allontanarmi.
Io necessito di qualcosa che darà a me l'occasione di trasferirmi, così andrò il più lontano possibile da qui.
Ma tanto, pure se troverò un altro lavoro.. il mondo del lavoro continuerà lo stesso a farmi schifo, a essere benzina per suicidio e depressione, sensazioni di inferiorità e vergogna.
Quando ho aperto il topic avevo già deciso di abbandonare il lavoro alla fine di questa settimana.
A breve questa agonia sarà finita, ma sta per iniziarne una nuova: qui in casa già mi fanno pesare questa decisione.
Ormai uscivo solo per andare a lavoro, sono già un NEET, a breve lo sarò completamente.
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22-04-2022, 08:53
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Lavoro a cazzo di cane finchè non mi licenziano, tanto non ho doveri verso la moglie e i figli che non ho. Poi passerò il resto della vita da barbone musicista di strada raccattando gli spicci dei passanti.
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22-04-2022, 08:59
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Io ho fatto quasi tutti i 2 anni di naspi tra il 2018 e il 2020, bella esperienza ho recuperato parecchia salute mentale e fisica.
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22-04-2022, 09:47
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,251
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Giuro sto scoprendo ora grazie a voi cosa sia sta Naspi, comunque Laurence mi dispiace molto, la tua situazione è davvero complicata
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22-04-2022, 09:50
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Io ho fatto quasi tutti i 2 anni di naspi tra il 2018 e il 2020, bella esperienza ho recuperato parecchia salute mentale e fisica.
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Che è quello che sto facendo io, ormai quasi 2 anni di naspi e poi si ritorna a lavorare in qualche posto, tanto sono un tipo sveglio sul lavoro
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22-04-2022, 10:19
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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L'ex marito di mia cugina di terzo grado ha lavorato in fabbrica fca sotto cooperativa due anni, poi si è affittato un capannone/container in una zona isolata e fa lavori di carrozzeria, è pure molto bravo, ha lavorato per tanti anni sotto un carrozziere e guadagna abbastanza bene.
Quello che consiglio ai ragazzini che non sono portati a studiare è di fare qualcosa così, anche perché una volta con un mestiere fra le mani non farete più gli schiavi di qualcuno.
Molti non considerano il fatto di quanto sia mentalmente destabilizzante lavorare sotto padrone, soprattutto se è uno molto stronzo.
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22-04-2022, 10:20
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Io ho fatto quasi tutti i 2 anni di naspi tra il 2018 e il 2020, bella esperienza ho recuperato parecchia salute mentale e fisica.
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Torni alla vita da 16enne per un po...
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22-04-2022, 10:33
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#20
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Banned
Qui dal: Nov 2021
Messaggi: 902
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Non serve a nulla scriverlo, ma riflettevo sulla possibilità di abbandonare il lavoro per poter dedicare il mio tempo e le mie energie unicamente alla lotta.
Tra le 3 lotte per le quali mi sento incline ad un sacrificio del genere (a proposito di quello che dice Ezp97), quella del riconoscimento sociale della pari nobiltà di mestieri manuali ed intellettuali (cosa che andrebbe completamente rifondata a partire dall'insegnamento scolastico).
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