vikingo

la cosa comune al disturbo e il fatto che lindividuo sta bene anche da solo,fa tante cose da solo,e non sente il bisogno di socializzare per forza,e spesso pensa di riuscire a condurre una vita normale,la difficolta' nell'esprimere emozioni tra estranei al di fuori dle nucleo familiari,positive e negative,accompagnati da una rigidita' corporea...
non so se qualcuno ci si ritrova..

vikingo

pero queste diagnosi voglio vederci chiaro e ho gia contattato un altro terapista,e giusto uno abbia vari pareri...

Kitsune

Il mio psicologo sostiene che non ho nessuna patologia mentre il mio psichiatra lascia sempre intendere che mi crede schizofrenico, alla fine sono stato diagnosticato come schizoide su mio suggerimento.
Non mi frega delle etichette, so solo che il disturbo schizoide per come è descritto mi rispecchia completamente.
Già di per sé questo disturbo è un po' forzato perché tra i disturbi della personalità è il più lieve e in me se ne vede ancora meno fin quando vivo come eremita.
Solo quando incomincio ad avere una vita sociale incominciano i problemi tipici del disturbo e siccome non ho vita sociale da anni l'aspetto più brutto non emerge da anni.

vikingo

la cosa allucninant eid molti disturbid i perosnalita' e che se uno sta da solo,vive una vit anormale,quando e chiamato a stare tra la gente ad interagire emergono i limiti e comune a motli disturbi...

Wolferstein

Io sono stato diagnisticato come schizoide e anche per me le caratteristiche descritte rispecchiano pienamente come sono io. Posso dire quindi che sotto questo disturbo c'è un deficit di abilità sociali che non sono state acquisite nel modo giusto. Il ritiro sociale, la freddezza emotiva e l'anafettività sono dovute principalmente a pessimi rapporti con le figure familiari (soprattutto la madre) nei primi anni di vita. Questi pessimi rapporti, inibiscono uno sviluppo adeguato delle abilità sociali e quindi anche di conseguenza nel trovare interesse nelle attività sociali. Si preferiscono attività solitarie anche perché in mezzo alla gente ci si sta davvero male, ci si sente come dei pesci fuor d'acqua e si fa fatica persino a capire come comportarsi nelle varie situazioni sociali. Non si sentono le emozioni normalmente e anche il desiderio sessuale è molto ridotto. Poi diciamo non è una scelta volontaria, ma ci si ritrova a essere così. Non si riesce a provare affetto per un altra persona e neppure a manifestare rabbia.
Quindi sono questi i motivi che spingono verso le attività solitarie, più che vero disinteresse, e magari si vorrebbe pure far parte di un gruppo o desiderare un partner ma le difficoltà sono talmente grandi che ti portano a tirarti indietro. Come difesa poi svaluti i sentimenti le emozioni pensando che non esistono o che siano tutte caxxate, che l'amore vero non esista, ma le persone fingano di amarsi, e perciò anche se qualcuno ti dovesse fare un gesto d'affetto sincero tu lo interpreti come "coscienza sporca" ovvero che ti nasconda qualcosa o ti voglia fregare. Almeno per me è così...

hehehael

Ma io non sono rintanato in casa, lavoro e mi so relazionare con la gente, che poi preferisca se devo scegliere stare da solo che in compagnia è un altro discorso. E tra le mie frequentazioni ci sono anche altre persone che hanno interessi come me per l'esoterismo, quindi davvero non lo vedo come una fuga dal mondo, anzi, direi che è stato un forte sostegno

hehehael