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Vecchio 26-09-2018, 11:38   #1
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L'avatar di Satiah
 

Ciao a tutti, manco da questo forum da anni...ma ogni tanto finisco per tornare, vuoi le vicissitudini esistenziali, vuoi il fatto che a volte ci si trova in situazioni talmente pesanti che non si sa veramente con chi sfogarsi, a chi rivolgersi e si finisce sui forum.
Chiedo scusa per questo sfogo, ma sono davvero in un periodo buio.
Non so bene nemmeno io da dove iniziare. Anni fa avevo sofferto di attacchi di panico, poi superati, ma sono sempre rimasta ansiosa, negli ultimi anni ho iniziato anche a soffrire di insonnia.
Nel 2016 è mancato mio padre dopo una lunga malattia. Questa morte ha fatto scattare in me qualcosa, una sorta di spinta a volermi finalmente realizzare ( per anni ho intrapreso progetti poi abbandonati e a 33 anni non avevo una reale autonomia economica ), così ho preso la decisione di tentare il test di ammissione alla facoltà di Ostetricia. Ho passato mesi a prepararmi e a riprendere materie che non studiavo da anni e che ho anche molto odiato, ma ero determinata e decisa a fare questo tentativo, nonostante i posti fossero pochissimi.
Nel mentre ho iniziato una relazione con un ragazzo, storia bellissima all'inizio, anche se per certi versi io e lui eravamo molto diversi: lui con una vita sociale molto attiva, con tantissimi amici ( e tante amiche di cui ero, mio malgrado, un po' gelosa ), io invece sono sempre stata meno propensa ai rapporti umani e ho sempre avuto pochissime amicizie che fatico a mantenere ( anche se negli anni sono comunque migliorata ). Con lui ero spesso a disagio per certi versi, anche se quando stavamo soli stavamo benissimo, l'intimità era molto soddisfacente, purtroppo però c'erano delle divergenze ma lui diceva che anadava comunque bene così.
A settembre dell'anno scorso ho sostenuto il test di ammissione, purtroppo non sono riuscita ad entrare a Ostetricia, ma sono entrata ad Infermieristica. Così, anche se non era proprio la facoltà che volevo, ho iniziato a frequantare dicendomi che avrei potuto fare il primo anno, dato che le materie erano molto simili a entrambe le facoltà, sostenere gli esami comuni e poi quest'anno ritentare il test di ammissione.
In realtà poi, iniziando a frequentare, mi sono detta che sarei rimasta a Infermieristica perchè avevo poca voglia di aggiungere un anno al percorso universitario ( avendo 34 anni ), e magari rischiare di non superare ancora il test per Ostetricia, così mi sono auto convinta a fare Infermieristica.
A febbraio stavo poco bene, i mesi precedenti la frequenza universitaria mi aveva causato spesso ansia, stress e insonnia...spesso e volentieri andavo a lezione con 1 o 2 ore di sonno sulle spalle, con l'angoscia di non essere mai lucida e in forma per seguire le lezioni. Infermieristica è una facoltà impegnativa e ha frequenza obbligatoria.
Nel mentre arrancavo anche nella relazione di coppia, ero diventata molto lagnosa, gelosa, sicuramente noiosa. Fatto sta che a febbraio il mio ragazzo mi ha mollata da un giorno all'altro affermando di non amarmi più.
Questo evento è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e mi ha fatta crollare definitivamente: la delusione mi ha portata a non dormire per 5 giorni consecutivi, non toccavo cibo, ero in piena sessione di esami e non riuscivo a studiare...quindi ho deciso di fermarmi per quell'anno e prendermi del tempo per rimettermi in sesto, sostenere gli esami con calma durante la sessione estiva e ricominciare quest'anno dal primo anno.
Per due mesi ho fatto "vacanza", ripreso contatti con vecchie amicizie, mi sono riposata, ho cercato rimedi per la mia insonnia, ho iniziato ad andare da una psicologa, ecc. Insomma, mi sono presa un po' cura di me.
A marzo ho conosciuto un altro ragazzo, abbiamo iniziato a frequentarci, ma anche lui incasinatissimo con ansia, attacchi di panico, paura delle relazioni...quindi aveva con me un atteggiamento ambivalente, momenti di grande vicinanza e momenti di distacco totale. Alla fine io vivevo male quel rapporto e ho deciso di chiudere. Avevamo inizialmente deciso di frequentarci senza impegno visto che io uscivo da una relazione a pezzi e lui aveva tutti i suoi casini, ma alla fine per me è stato inevitabile affezionarmi, lui mi piace molto, quindi alla fine mi sono solo fatta del male.
Nel mentre in questi mesi non riuscivo affatto a studiare, avevo fortissimi stati d'ansia, anche legati a quel ragazzo e ai suoi comportamenti incostanti.
In sostanza sono arrivata ad ora alla consapevolezza che non voglio più proseguire con Infermieristica, anche perché vivo quella scelta con un'ansia enorme, non riesco a studiare, lo stress mi ammazza e in fondo non voglio diventare infermiera, è una professione che non mi ha mai veramente attratta.
Così mi ritrovo al punto di partenza, senza un obiettivo. L'alternativa sarebbe quella di cercarmi un qualunque lavoro ma non ci riesco, sono spaventata da sempre dal mondo del lavoro. Non riesco a portare avanti progetti miei e mi sento una fallita.
Aggiungo il fatto che ho una madre ipercritica, controllante, tossica, che mi sta da sempre addosso impedendomi di esprimere me stessa e fare delle scelte senza intromettersi ed incaricarsene al posto mio.
La situazione in casa ultimamente si è fatta molto pesante, lei rompe le scatole in maniera estrema perchè vorrebbe da me risposte, vorrebbe vedermi fare qualcosa, prendere le redini della mia vita ma non ci riesco. E' come se fossi caduta in un totale stato di apatia, come se non avessi più voglia di fare nulla, come se qualunque cosa fosse troppo faticosa ed impegnativa.
Scusate questo sfogo, ed eventuali errori, l'ho scritto di getto cercando di essere più breve possibile. Grazie a chi vorrà accoglierlo.
Vecchio 26-09-2018, 11:47   #2
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L'avatar di ElsaonMars
 

Per me dovresti cercare una soluzione farmacologica che ti permetta d esse funzionale nel frattempo che studi. e dovresti continuare infermieristica o passare a ostetricia...i soldi non crescono sugli alberi, i genitori per quanto stronzi siano muoiono, se esci da una di quelle facoltà hai un lavoro sicuro...
Vecchio 26-09-2018, 12:41   #3
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La maggior parte di noi non ha grandi obbiettivi. Dal tuo racconto emerge tanta insicurezza (che ci accomuna tutti) ma anche tanta voglia di provare e mettersi in gioco. Fare l'università alla tua età è stata una scelta coraggiosa e assolutamente ammirevole. Io non ci sarei mai riuscito. Sicuramente, come tanti, non hai una base affettiva solida e questo è un vero handicap. È come nascere senza un braccio. È stato così anche per me, ma ciò non toglie che puoi comunque raggiungere una vita appagante. Il mio consiglio: datti degli obbiettivi consoni alla tua persona e cerca di portarli a termine nonostante tutto. Alla fine e soltanto alla fine valuta quello che hai ottenuto, non prima. Fai un po di chiarezza e cerca aiuto (terapia, farmaci ecc...) in tutto quello che ti permette di rimanere in azione. Devi dormire e devi mangiare prima di ogni altra cosa. Chiedi aiuto quando hai bisogno e soprattutto "chiedi". Prenditi cura di te perché nessun'altro lo farà... meglio di te!
Vecchio 26-09-2018, 13:27   #4
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L'avatar di Satiah
 

Grazie per le vostre risposte.
Ora sto mangiando e mi sto prendendo cura di me. L'insonnia va e viene ormai da anni, ma ora ho anche periodi in cui fortunatamente è meno pesante. Mi sto facendo aiutare da una psicologa ( già in passato avevo intrapreso un percorso di questo tipo e si era rivelato utile ).
Purtroppo che Ostetricia e Infermieristica diano lavoro certo non è così vero. I concorsi per ostetriche sono pressochè bloccati e molte sono costrette a reinventarsi o cercare all'estero. Infermieri ancora ne cercano ma la situazione è decisamente meno rosea rispetto a una decina di anni fa. Detto questo io mi ero buttata su queste facoltà perchè in tempi accettabili ( 3 anni )mi avrebbero dato un titolo di studio immediatamente spendibile nel mondo del lavoro...però devo ammettere che si tratta di facoltà molto toste e anche quelle professioni comportano una quota di stress fisico ed emotivo non indifferente, motivo per cui ho rimesso in discussione questa scelta. Mi sono detta che se devo farmi ricoverare o ammalarmi per un presunto lavoro sicuro il gioco non vale la candela. Oltretutto professioni di aiuto in cui il proprio equilibrio anche psichico è qualcosa di fondamentale.
Che io debba trovare un'indipendenza economica non ci piove, so bene che i soldi non crescono sugli alberi ed è la ragione che in questo periodo mi sta creando molta angoscia, il non trovare un punto di sblocco in questa situazione.
Ho pensato anche ad altre facoltà universitarie, ma sarebbero percorsi ben più lunghi, e comunque l'università vorrebbe dire dover dipendere da mia madre per x anni...nel caso di Infermieristica e simili c'è obbligo di frequenza, il che significa dover stare in università 9 ore al giorno dal lunedì al venerdì e avere solo il weekend libero per studiare...infilarci un lavoretto al massimo ma che non permetterebbe sicuramente di mantenersi.
Vecchio 26-09-2018, 23:38   #5
Esperto
L'avatar di Ogard
 

Ti capisco, io all'università sono durato 4 mesi circa, per me è proprio impossibile pensare di frequentare studi del genere, onore a te per averci provato. Ricordati che dobbiamo per prima cosa avere sempre rispetto per noi stessi e la nostra condizione, andare troppo oltre i limiti non può che farci del male.
Vecchio 27-09-2018, 00:01   #6
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L'avatar di Satiah
 

Ciao Ogard. Sì, di fatto sono durata anche io 4 mesi...Però convivevo con l'insonnia. Il fatto di dovermi alzare ogni mattina alle 6 mi metteva un'ansia tremenda, specie se l'indomani avevo in programma qualcosa di diverso dal solito. Poi in queste facoltà i ritmi sono molto serrati, non hai nemmeno il tempo per respirare. Che poi io ho frequentato solo il primo semestre che, se vogliamo, è anche quello più tranquillo. Nel secondo avrei avuto anche il tirocinio in ospedale che si sovrapponeva alla sessione estiva di esami. Non penso che ci sarei arrivata per come stavo.
Però ragazzi, sta cosa fa rabbia. Giusto rispettare la propria indole, è una cosa che sto iniziando a pensare anch'io, ma dovessi guardare la mia indole allora non potrei fare nulla!
Vecchio 27-09-2018, 10:32   #7
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Finisci infermieristica a tutti i costi.

Anche se ti ci vorrà un po’ di tempo in più. Qualunque altra facoltà o lavoro ti metterà difronte alle stesse difficoltà. Nulla è facile, e nessun lavoro sarà mai divertente. Almeno in questo percorso sei già a metà
Vecchio 27-09-2018, 10:51   #8
Avanzato
L'avatar di Satiah
 

No, non sono a metà di nulla: ho fatto solo i primi 4 mesi del primo semestre e non ho sostenuto nemmeno un esame...dovrei ricominciare tutto daccapo.
Vecchio 27-09-2018, 11:38   #9
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Ricomincia. Anche se non hai dato esami sei comunque andata a un po’ di lezioni e questo ti renderà il prossimo anno più facile. Una volta che ingrani poi andrà tutto più liscio

Se avessi una passione particolare per qualcos’altro ti direi di cambiare, ma da quello che hai scritto non mi sembra questo il caso. Ostetricia non sarebbe tanto diverso
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