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22-03-2011, 14:34
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: provincia di bari
Messaggi: 391
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Quote:
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
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Martha Medeiros
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22-03-2011, 15:01
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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già. per anni imbufalita come poesia di Neruda.
per me troppo new age, troppo positivista, troppo femminilizzante oserei dire.
senza puntini sulle I, avremmo solo grande empatia e conciliazione e nemmeno
un po' di regole e autorità. il sogno femmineo: tutto organizzato dai rapporti
sociali. mentre noi dobbiamo essere anche come le I, dritti e rivolti verso il cielo.
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22-03-2011, 19:14
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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si legge ovunque
la copia e incolla chiunque
mi angoscia
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22-03-2011, 19:33
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Redman
si legge ovunque
la copia e incolla chiunque
mi angoscia
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Quoto, anche a me angoscia.
E' una poesia troppo estroversa.
Intro power!
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22-03-2011, 20:35
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da Redman
si legge ovunque
la copia e incolla chiunque
mi angoscia
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quoto
io la odio
Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
già. per anni imbufalita come poesia di Neruda.
per me troppo new age, troppo positivista, troppo femminilizzante oserei dire.
senza puntini sulle I, avremmo solo grande empatia e conciliazione e nemmeno
un po' di regole e autorità. il sogno femmineo: tutto organizzato dai rapporti
sociali. mentre noi dobbiamo essere anche come le I, dritti e rivolti verso il cielo.
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minchia che smacco
mi tocca quotarti al 100%
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22-03-2011, 20:36
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Scegliete la vita, scegliete un lavoro, scegliete una carriera, scegliete la famiglia, scegliete un maxitelevisore del cazzo, scegliete lavatrici, macchine, lettori cd e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita, scegliete un mutuo a interessi fissi, scegliete una prima casa, scegliete gli amici, scegliete una moda casual e le valigie in tinta, scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo, scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina, scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi, scegliete un futuro, scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos'altro, le ragioni? Non ci sono ragioni, chi ha bisogno di ragioni quando ha la fobia sociale?
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22-03-2011, 21:23
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: provincia di bari
Messaggi: 391
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Quote:
Originariamente inviata da Redman
si legge ovunque
la copia e incolla chiunque
mi angoscia
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
quoto
io la odio
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quindi? la "popolarità" coincide con cosa secondo voi
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22-03-2011, 21:27
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: provincia di bari
Messaggi: 391
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Scegliete la vita, scegliete un lavoro, scegliete una carriera, scegliete la famiglia, scegliete un maxitelevisore del cazzo, scegliete lavatrici, macchine, lettori cd e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita, scegliete un mutuo a interessi fissi, scegliete una prima casa, scegliete gli amici, scegliete una moda casual e le valigie in tinta, scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo, scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina, scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi, scegliete un futuro, scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita, ho scelto qualcos'altro, le ragioni? Non ci sono ragioni, chi ha bisogno di ragioni quando ha la fobia sociale?
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magari apri un 3D per definire, con l'aiuto di altri, il senso e la logica di quello che hai scritto
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22-03-2011, 21:30
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: provincia di bari
Messaggi: 391
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
già. per anni imbufalita come poesia di Neruda.
per me troppo new age, troppo positivista, troppo femminilizzante oserei dire.
senza puntini sulle I, avremmo solo grande empatia e conciliazione e nemmeno
un po' di regole e autorità. il sogno femmineo: tutto organizzato dai rapporti
sociali. mentre noi dobbiamo essere anche come le I, dritti e rivolti verso il cielo.
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
minchia che smacco
mi tocca quotarti al 100%
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magari è una poesia.
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22-03-2011, 21:56
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Messaggi: 5,489
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Quote:
Originariamente inviata da viene.y.va
quindi? la "popolarità" coincide con cosa secondo voi
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ne faccio un distinguo
anche la pizza è popolare ma è un'ottima cosa
questa poesia non dice niente di più dell'ovvio (anche se detto con stile)
ed in piu è popolare, quindi te la devi sorbire ovunque come se fosse una parabola
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22-03-2011, 22:25
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#11
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Guest
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Questa poesia mi descrive al 100%
Quindi sto morendo lentamente, aiuto!
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23-03-2011, 10:10
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Messaggi: 1,868
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Quote:
Originariamente inviata da viene.y.va
quindi? la "popolarità" coincide con cosa secondo voi
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posso dire una cosa dura e cattiva?
al di là del valore della poesia.
la donne hanno devastato la qualità artistica nell'era moderna.
le donne consumatrici intendo (non le artiste).
se ci pensate oggi nell'arte, nel cinema, nella letteratura e nella musica un prodotto deve "in primis" soddisfare le donne.
perché è il pubblico mediamente meno appassionato e quindi più facilmente indirizzabile se si toccano i tasti giusti.
senza contare che un tempo non avevano potere d'acquisto.
perché quel mercato (femminile) si conquista in massa puntando SOLO su determinate coordinate.
appunto l'empatia, i sentimenti, i rapporti sociali, ecc.
lasciamo stare le nerd (Crom le abbia in gloria) o le ragazze che hanno interessi (quindi una parte maschile più pronunciata).
in generale, la massa femminile, ha influenzato pesantemente la produzione artistica che "essendo prodotto da vendere" deve corrispondere a certe esigenze.
ad Hollywood devi mettere la scena romantica se no non ti producono il film (detto da tantissimi registi), ci deve essere l'happy end, e devono esserci personaggi femminili intriganti e "forti".
le major musicali vogliono sonorità semplici che possano piacere a uomini E donne (idem per i testi, quasi sempre attinenti ai sentimenti).
nella letteratura il piano sentimentale diventa predominante (prendete Twilight, Moccia, ma anche Il Cacciatore di Aquiloni o Baricco per andare su cose meno teens).
in pratica non esistono più generi maschili di massa.
i generi di massa (non la nicchia ovviamente) sono O rosa O unisex.
anche i film dei supereroi sono controbilanciati a forza da "guest" femminili.
le eccezioni son poche.
ecco il successo della poesia: c'è tutto quello che colpisce una donna in quelle parole.
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Ultima modifica di LordDrachen; 23-03-2011 a 10:22.
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23-03-2011, 14:07
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: provincia di bari
Messaggi: 391
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Quote:
Originariamente inviata da LordDrachen
posso dire una cosa dura e cattiva?
al di là del valore della poesia.
la donne hanno devastato la qualità artistica nell'era moderna.
le donne consumatrici intendo (non le artiste).
se ci pensate oggi nell'arte, nel cinema, nella letteratura e nella musica un prodotto deve "in primis" soddisfare le donne.
perché è il pubblico mediamente meno appassionato e quindi più facilmente indirizzabile se si toccano i tasti giusti.
senza contare che un tempo non avevano potere d'acquisto.
perché quel mercato (femminile) si conquista in massa puntando SOLO su determinate coordinate.
appunto l'empatia, i sentimenti, i rapporti sociali, ecc.
lasciamo stare le nerd (Crom le abbia in gloria) o le ragazze che hanno interessi (quindi una parte maschile più pronunciata).
in generale, la massa femminile, ha influenzato pesantemente la produzione artistica che "essendo prodotto da vendere" deve corrispondere a certe esigenze.
ad Hollywood devi mettere la scena romantica se no non ti producono il film (detto da tantissimi registi), ci deve essere l'happy end, e devono esserci personaggi femminili intriganti e "forti".
le major musicali vogliono sonorità semplici che possano piacere a uomini E donne (idem per i testi, quasi sempre attinenti ai sentimenti).
nella letteratura il piano sentimentale diventa predominante (prendete Twilight, Moccia, ma anche Il Cacciatore di Aquiloni o Baricco per andare su cose meno teens).
in pratica non esistono più generi maschili di massa.
i generi di massa (non la nicchia ovviamente) sono O rosa O unisex.
anche i film dei supereroi sono controbilanciati a forza da "guest" femminili.
le eccezioni son poche.
ecco il successo della poesia: c'è tutto quello che colpisce una donna in quelle parole.
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mi sembra che questa visione legata al "target di comunicazione-marketing" generalizzi un po' troppo, poi è ovvio che gli interessi si spostano dove c'è mercato, ma non ne vedrei una stretta correlazione con la poesia in questione.
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23-03-2011, 14:13
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 2011
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Quote:
Originariamente inviata da Redman
questa poesia non dice niente di più dell'ovvio (anche se detto con stile)
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l'ovvietà, la banalità credo sia un'altra cosa, perchè confonderla con una visione "più o meno azzeccata" della vita?
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23-03-2011, 16:57
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da viene.y.va
magari apri un 3D per definire, con l'aiuto di altri, il senso e la logica di quello che hai scritto
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non ha un senso né una logica
ho fatto una citazione ironica
quel discorso da me messo è ripreso da un film, trainspotting, dove il protagonista fa tutto quel discorso e poi dice "che bisogno c'è di scegliere quando hai l'eroina"?
è un film su dei giovani drogati che vivono devastandosi la vita
io ho sostituito la parola "eroina" con "fobia sociale"
per rispondere "idealmente" alla poesia che hai messo, che è un inno alla vita
la mia invece è un inno alla morte...però è negativo, cioé io non la penso così
diciamo che la verità sta nel mezzo
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