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Vecchio 03-03-2025, 21:50   #81
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Originariamente inviata da confusa86 Visualizza il messaggio
(mi scuso per l'ot con chi ha aperto il thread!)
Nessun problema, anzi sarei interessato a dire anch'io la mia riguardo questo
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Originariamente inviata da confusa86 Visualizza il messaggio
Anche a me non capita solo con le relazioni sentimentali, ma anche in amicizia. E' così anche per te?
Idealizzo troppo oppure divento dipendente dalla sensazione di benessere che mi procura quella persona, praticamente.
Nel mio caso invece generalmente non mi capita di sentirmi dipendente quando c'è un'amicizia. Cioè, se il mio amico sta con altre persone la cosa non ha motivo di darmi fastidio. Mentre per quanto riguarda le ragazze il discorso cambia perchè se desidero un legame unico, il fatto che lei stia altrove, significa che io sono in secondo piano, significa che le cose non possono funzionare. Poi in generale mi sento solo e soffro spesso la solitudine, ma non credo che le cose siano paragonabili.

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Originariamente inviata da confusa86 Visualizza il messaggio
Comunque nel 2025 conoscere ragazze e ragazzi ormai è facilissimo, il problema è trovare un minimo di interesse che ci faccia andare oltre certi blocchi e vivere le conoscenze con la giusta leggerezza. E' qualcosa dentro di noi che deve cambiare, le occasioni ce le avremmo sicuramente e non è pensabile rassegnarci a rimanere soli a vita.
Poi non so come sei messo ad amicizie ma anche avere un giro di conoscenze amichevoli aiuta, anche per confrontarti se vuoi sfogarti o anche distrarti.
insomma bisogna avere alternative.
E' facilissimo a patto di essere disposti ad esporsi, andare in giro, provarci e fare tutta una serie di cose che hanno dei rischi (non di poco conto). E' reale il rischio di trovare una persona che ti porta alla disperazione. Io proprio non ci riesco a farmi avanti, mi da troppo fastidio essere rifiutato quindi non ci provo. Le ragazze con cui ci ho provato sono state loro a fare il primo passo per conoscermi (e il tutto è sempre finito in un rifiuto).
A livello di amicizia, le uniche persone con cui vado d'accordo vivono lontano quindi sostanzialmente non ho nessuno con cui uscire.
Vecchio 05-03-2025, 07:29   #82
XL
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Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Come può non essere una schiavitù? Cambiare il mondo di certo non è una cosa alla nostra portata quindi tutto ciò che rimane è cambiare noi stessi (o almeno provarci)
Io così non sarei comunque felice. Tanto vale restarlo visto che quel che sostieni tu ed altri non mi renderebbe felice. Per me quel che rimane è l'infelicità e la mancanza.
Che il mondo non si può cambiare posso vederlo, che ammetta come soluzione adeguata non farmi mancare quel che mi manca è un altro paio di maniche, è una finta soluzione che mi lascia insoddisfatto, è inutile dirmi soddisfatto della vita così com'è se non lo sono davvero.

Io penso che non ci credi nemmeno tu a quel che dici, altrimenti non staresti qua a lamentarti in continuazione di questa cosa.

O vita, che cosa era
Prima di te? che cosa sarà dopo?...
Ahimè, cosa è di qua dell'universo,
Che oltre?
Non so del prima, chiaro vedo il poi:
Immedicabile vita!

Per me il paradosso della filosofia dell'accettazione è che spinge comunque a non accettare che certe cose sono inaccettabili per noi.
E' un sistema contraddittorio e paradossale a monte e questi, gli psicologi, che vorrebbero correggere la presunta illogicità di certi pensieri, li rendono ancora più incongruenti.
Qualcosa non la si accetta in ogni caso.

Io sarò pure un rompicoglioni lamentoso, ma so perché lo sono e perché non sono motivato a non esserlo, perché certe cose non mi stanno bene a monte e mostrarmi che la vita è fatta in certi modi mettendola a confronto col fatto che a me non sta bene sia fatta così, non è che risolve qualcosa.

"Il mondo non si può cambiare QUINDI puoi cambiare tu" è un assunto errato, così com'è duro il mondo potresti essere duro pure tu.

Quindi il conflitto può essere che inevitabilmente resta insiema alla mancanza di vita della vita stessa.

Ultima modifica di XL; 05-03-2025 a 07:51.
Vecchio 05-03-2025, 15:49   #83
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Io così non sarei comunque felice. Tanto vale restarlo visto che quel che sostieni tu ed altri non mi renderebbe felice. Per me quel che rimane è l'infelicità e la mancanza.
Che il mondo non si può cambiare posso vederlo, che ammetta come soluzione adeguata non farmi mancare quel che mi manca è un altro paio di maniche, è una finta soluzione che mi lascia insoddisfatto, è inutile dirmi soddisfatto della vita così com'è se non lo sono davvero.
Cos'è la felicità? Si tratta alla fine di qualcosa che non dura nel tempo. Puoi essere felice per un po' quando compri il cellulare nuovo (o anche la macchina nuova, la casa nuova). Allo stesso modo si può essere felici quando si raggiungono certi obiettivi, ma poi? Tutto svanisce, la mente va a cercare altro. E anche avere potenzialmente all'infinito fonti di piacere momentaneo porta alla fine alla noia.

Non ho mai detto di essere felice o soddisfatto. Credo che di fondo la felicità non sia una cosa perseguibile, in quanto è comunque temporanea.

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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
"Il mondo non si può cambiare QUINDI puoi cambiare tu" è un assunto errato, così com'è duro il mondo potresti essere duro pure tu.
I duri però si spezzano facilmente. Io sono semplicemente consapevole di non avere nè le forze nè la capacità di cambiare il mondo, quindi inevitabilmente vivo la mia vita di solitudine, faccio le solite cose. Non mi fido del mondo, non mi fido di nessuno. Cerco di tenermi al sicuro. E' pieno di cose che non posso minimamente controllare quindi mi chiudo in me stesso, dove posso stare relativamente tranquillo. Non sono come quelle persone che si fanno avanti, che si buttano. Non mi piace rischiare, non mi piace il pericolo.
Ringraziamenti da
Warlordmaniac (06-03-2025)
Vecchio 05-03-2025, 16:33   #84
XL
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Originariamente inviata da Sheev Palpatine Visualizza il messaggio
Cos'è la felicità? Si tratta alla fine di qualcosa che non dura nel tempo. Puoi essere felice per un po' quando compri il cellulare nuovo (o anche la macchina nuova, la casa nuova). Allo stesso modo si può essere felici quando si raggiungono certi obiettivi, ma poi? Tutto svanisce, la mente va a cercare altro. E anche avere potenzialmente all'infinito fonti di piacere momentaneo porta alla fine alla noia.
Io non mi annoio praticamente mai, non sento che è questo che mi manca, intrattenimento, certe cose se io potessi averle più spesso non diventerebbero affatto noiose. Questa storia per me è falsa.
Una fonte di piacere momentaneo è la connessione con persone che non ti mettono a disagio e se io questa cosa la avessi spesso, non starei come sto. Che tutto svanisce non è un problema visto che anche a mangiare, io non ho sempre costantemente appetito, non ho bisogni di cibo all'infinito, oltre un certo limite a me non servirebbe a niente il cibo.

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Originariamente inviata da Sheev Palpatine
I duri però si spezzano facilmente. Io sono semplicemente consapevole di non avere nè le forze nè la capacità di cambiare il mondo, quindi inevitabilmente vivo la mia vita di solitudine, faccio le solite cose. Non mi fido del mondo, non mi fido di nessuno. Cerco di tenermi al sicuro. E' pieno di cose che non posso minimamente controllare quindi mi chiudo in me stesso, dove posso stare relativamente tranquillo. Non sono come quelle persone che si fanno avanti, che si buttano. Non mi piace rischiare, non mi piace il pericolo.
No non sei affatto morbido e flessibile perché in questo il tuo carattere è rigido e non cambia.
Essere duri non significa essere spacconi significa che queste cose in te non si modificano nonostante tutto. E' la stessa cosa che sto dicendo io.

C'è un conflitto tra quello che sei, una persona riservata che non ama rischiare, e quello che il mondo pretende da te per essere amato.

Questa cosa per te si cura cambiando questa tua natura? In questo senso poi ti sentiresti soddisfatto?

Io no, non sarei soddisfatto con questa forzatura, ma secondo me anche tu non saresti felice, in base a quel che scrivi non ritieni che questa rappresenti una soluzione. Lo hai messo in chiaro ora, sai che saresti "più funzionale" così, ma non senti che questo funzionar bene ti porterà la felicità che ti manca.

La mancanza sta fuori non dentro, io sento così e posso parlare pure con diecimila persone non avverto una mancanza interna un non bastare a me stesso, a me quel che non riesce a bastarmi è il mondo, non certo me stesso!

Se prima o poi dovessi togliermi di mezzo da solo non sarà certo perché mi odio e avverto qualche mancanza in sé, ma per sfuggire all'incastro della realtà.

Ultima modifica di XL; 05-03-2025 a 17:00.
Vecchio 06-03-2025, 00:54   #85
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L'avatar di Warlordmaniac
 

Tanta roba ragazzi, grazie


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Originariamente inviata da Sheev Palpatine Visualizza il messaggio
Cos'è la felicità? Si tratta alla fine di qualcosa che non dura nel tempo. Puoi essere felice per un po' quando compri il cellulare nuovo (o anche la macchina nuova, la casa nuova). Allo stesso modo si può essere felici quando si raggiungono certi obiettivi, ma poi? Tutto svanisce, la mente va a cercare altro. E anche avere potenzialmente all'infinito fonti di piacere momentaneo porta alla fine alla noia.
Hai capito, o meglio, hai percepito, non solo con la razionalità, che le scariche di dopamina hanno tutte breve termine e non conviene strapagare per averne di nuove.
Il rischio è di apparire senza spinta vitale.
Ma che cosa può dare un benessere più duraturo?
E vale per tutti o vale solo per menti particolari?
Ringraziamenti da
Sheev Palpatine (06-03-2025)
Vecchio 06-03-2025, 17:27   #86
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Hai capito, o meglio, hai percepito, non solo con la razionalità, che le scariche di dopamina hanno tutte breve termine e non conviene strapagare per averne di nuove.
Il rischio è di apparire senza spinta vitale.
Ma che cosa può dare un benessere più duraturo?
E vale per tutti o vale solo per menti particolari?
Credo che questo meccanismo riguardi tutti quanti, ma non tutti sono in grado di capirlo.
La domanda alla base è essenzialmente questa "Sono il corpo oppure sono la mente?", c'è chi come XL direbbe "sono il corpo", in molti, direi la maggioranza delle persone non si pongono il problema. Per corpo, intendo quindi la sessualità, la spinta che può essere in qualqune direzione sia eterosessuale che omosessuale. Io da questa spinta mi disidentifico. Allora si potrebbe pensare che la mia risposta sia "sono la mente". Ma identificarsi completamente con essa è comunque sbagliato. La mente, può facilmente incepparsi, con le ossesisoni, con le paranoie, con le fobie e con tante altre cose. Sia il corpo che la mente devono essere considerati strumenti, così come sarebbe un segno di follia muovere una mano in maniera insensata, aprendo e chiudendo, avanti e indietro, allo stesso modo è follia permettere alla mente di vagare senza averne il controllo. Le idee hanno un potere enorme, possono spingere le persone alla guerra, sono le idee che, giuste o sbagliate che siano, influenzano e dominano la vita delle persone.
Un saggio allora direbbe "non sono il corpo e non sono nemmeno la mente". Il problema di fondo dei pensieri spirituali è che il punto di arrivo tende ad essere la distruzione dell'ego con il risultato finale di essere annientati e incorporati in questa sorta di "assoluto". Il mio approccio a livello spirituale sarebbe l'opposto, io al contrario vorrei una separazione definitiva da questo assoluto originario se esiste, per arrivare quindi a una libertà reale.
Ora, forse tutte queste speculazioni spirituali possono sembrare senza senso, ma di base, le scelte possibili nella vita sono essenzialmente queste due:
Vivere dovendo sottostare alla mente o al corpo;
Mettere in secondo piano questi dettami e cercare se stessi, ma non saprei come farlo, concretamente.

Il benessere non può mai essere duraturo con il corpo e la mente umana così come sono. Anche se tu fossi ricco, di bell'aspetto e con grande potere politico, i desideri di cose nuove non tarderebbero ad arrivare e questi desideri possono continuare all'infinito.
Penso che chi viva in base ai desideri del corpo tendenzialmente è il più infelice, perchè il piacere momentaneo e fine a se stesso lascia solo un senso di vuoto alla fine (pensiamo ad esempio all'atto di andare a fare sesso a pagamento, dopo averlo fatto, ci si sente tristi generalmente). Chi invece vive per realizzare obiettivi più a lungo termine, come costruirsi una carriera, affermarsi in qualcosa, vive una felicità che è per certi aspetti più duratura ma la noia prima o poi arriva comunque, allora a questo punto qualcuno direbbe che occorre dedicarsi ad altre cose, pensiamo ad esempio a un medico (così come qualunque altro lavoratore), che giunto alla pensione decide di dedicarsi a qualcos'altro, tipo scrivere libri. Se adottiamo quest'ottica, il focus non deve essere sull'obiettivo, ma sul percorso per raggiungerlo, sull'apprezzare le varie tappe del viaggio, direi che escludendo prospettive spirituali o particolari questo rimane l'approccio da me consigliato per una vita maggiormente felice. Questo escludendo però il lato sentimentale, perchè in base allo stato attuale delle cose credo sia del tutto impossibile costruire un rapporto a lungo termine
Vecchio 06-03-2025, 19:03   #87
Intermedio
L'avatar di timewave
 

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Originariamente inviata da confusa86 Visualizza il messaggio
Però (mi scuso per l'ot con chi ha aperto il thread!) ti capita con amici sparsi, forse è più "normale", a me succede con persone specifiche. Mi sta succedendo ultimamente, un'amica a cui sono legatissima ha meno tempo per me per vari motivi, più che legittimi, e mi sono accorta che dipendevo dalle sue attenzioni.
Sì, concordo che forse è una situazione un po' diversa, anche se sulla normalità non ci metterei la mano sul fuoco
Sei in terapia per caso?
Vecchio 20-03-2025, 17:14   #88
Esperto
L'avatar di Sheev Palpatine
 

Il tempo passa ma nulla cambia. Sono sempre bloccato nel passato, continuo a pensare a lei, all'idea, al sogno non realizzato. E il mio presente è vuoto e sterile. E' così che dovrò andare avanti anche nei prossimi anni? Che tristezza. Ma nessuna donna riesce ad essere paragonabile alle oneitis, nessun'altra può incarnare quegli ideali. Forse ho perso davvero la capacità di amare
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