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08-09-2014, 01:35
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#41
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Quali Paesi intendi?
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USA sopra tutti.
Per quanto ne so e per esperienza indiretta di amici over 40: Germania, UK, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca.
Principalmente nel settore IT, elettronia, belle arti e grafica.
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08-09-2014, 03:08
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#42
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Banned
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,061
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Quote:
Originariamente inviata da T.A.R.D.I.S.
Sono salito su una giostra che non puó essere fermata ... e dalla quale non posso scendere!
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Mi dispiace moltissimo... chiedi consiglio a qualche esperto per i debiti, magari cerca di ridimensionarti. Questo eviterebbe di far impazzire te e permetterebbe ad alcuni tuoi debiti di rientrare. Ma mi sa che hai già vagliato la cosa...
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08-09-2014, 08:24
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#43
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Io parlo di lavoro dipendente in un'azienda "onesta", dove le 8 ore giornaliere sono il massimo e le 9-10 ore giornaliere si fanno in casi eccezionali (cd. straordinario) e, ovviamente, dietro retribuzione (maggiorata) oppure si recuperano le ore di straordinario, facendo quando c'è meno carico 1-2 ore in meno di lavoro.
Il fatto che esistano tante realtà dove accade diversamente non significa né che tutte siano così, né che tutti i lavoratori accettino condizioni in palese violazioni della Legge e della contrattazione collettiva.
Prima di tutto, consiglio a tutti questa lettura
Detto ciò... 40 ore settimanali, solitamente sono 8 ore giornaliere distribuite su 5 giorni settimanali (come nel mio caso) oppure combinazioni inferiori se distribuite su 6 giorni.
Togliendo 8 ore di sonno (per qualcuno anche meno), rimangono 8 ore per lo "svago". Togliendo 1-2 ore per il tragitto casa-lavoro e le commissioni quotidiane (spesa, cucinare, ecc.) sono 6 ore (5 magari in certi casi) da spendere per attività extralavorative o non di prima necessità.
Insomma, il punto è solo quello di riservarsi spazio anche per fare altro che non sia stare al mondo e lavorare. Poi, possono essere meno di 8 ore ma non si dovrebbe mai arrivare a vivere solo per lavorare.
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Non so che conti hai fatto tu, mi spieghi come fa una persona che torna a casa alle 7 di sera e deve cenare e fare il bucato e stirare e cucinare, una spesa veloce in orario di punta, ricavare 5 ore di tempo libero?
Questa è la vita di un lavoro full time, e senza figli, dopodiché diventa zero virgola zero il tempo libero
Io non so che mondo vivi, a sentire te sembra che le persone scelgano di non avere tempo libero
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Ultima modifica di lauretum; 08-09-2014 a 08:33.
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08-09-2014, 09:07
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#44
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,067
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Non so che conti hai fatto tu, mi spieghi come fa una persona che torna a casa alle 7 di sera e deve cenare e fare il bucato e stirare e cucinare, una spesa veloce in orario di punta, ricavare 5 ore di tempo libero?
Questa è la vita di un lavoro full time, e senza figli, dopodiché diventa zero virgola zero il tempo libero
Io non so che mondo vivi, a sentire te sembra che le persone scelgano di non avere tempo libero
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Otto ore di tempo libero al giorno se le possono permettere coloro che non puliscono casa, non stirano, non fanno la spesa, hanno il piatto pronto e fanno un lavoro ad orario continuato che impegna mattina e primo pomeriggio.
Se una persona si trova ad avere queste condizioni è facile affermare che non ci vuole nulla.
Se uno ha un lavoro spezzato già diventa infattibile, perchè la pausa pranzo di magari due ore non permette di fare molto, una volta che si arriva a casa si mangia ci si riposa e già si deve tornare a lavoro ( non considerando quelli che abitano lontano dal luogo di lavoro che non possono manco tornare a casa in quelle due ore ).
Una persona che vive da sola, che si deve recare sul posto di lavoro, che fa spezzato e che tornata a casa ( dove a meno di lavoro sotto casa non si impiega meno di mezz'ora per tornare ) deve pure cucinare, riassettare, magari pure fare una spesa ogni tanto, dopo non ha mica tutto sto tempo per dedicare tempo a se stessa.
Giusto una cena, un film, un pò di lettura, e poi via a dormire.
Si può al massimo trovare tempo per se durante il fine settimana, ovviamente considerando che il fine settimana si fa la spesa più grossa, si fa la lavatrice, magari si stira, si pulisce degnamente la casa, etc.
Facile far sti discorsi vivendo coi genitori che puliscono casa fanno spesa e fanno trovare il piatto pronto.
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08-09-2014, 11:52
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#45
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Non so che conti hai fatto tu, mi spieghi come fa una persona che torna a casa alle 7 di sera e deve cenare e fare il bucato e stirare e cucinare, una spesa veloce in orario di punta, ricavare 5 ore di tempo libero?
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Io esco dall'ufficio tra le 18.30 e le 19.00
Faccio l'esempio nel periodo in cui dovevo badare io alla casa, sono curioso di vedere che obiezioni trovano certe Cassandre anche in questo caso
Sono a casa in 30-35 minuti con i mezzi pubblici.
Se poi uno ha 2 ore di pausa pranzo, si può sfruttare per fare commissioni o, addirittura per tornare a casa e indietro.
Poi, se uno sceglie di vivere in una metropoli (ad es. Roma) dov'è impossibile col TPL coprire i tempi o in un piccolo paesino lotano decine di km dal lavoro, beh... Ognuno fa le sue scelte.
Qui posso dire che ho un ottimo TPL ed una metropolitana veloce che mi fa spostare da parte a parte in 20 minuti, migliorando la qualità della mia mobilità
In un'ora io cucinavo, apparecchiavo e lavavo i piatti. Siamo alle 20.30.
Una lavatrice la carichi in 5 minuti, la lasci andare dagli 80 ai 180 minuti, facendo altro e poi stendi quando ti è più comodo. Poi, non è che fai il bucato ogni giorno. La mia lavatrice poi si può programmare perché si accenda da sola. Può andare da sola e, poi, ti limiti arrivato a casa a stendere.
Stirare non lo fai tutti i giorni, in venti minuti te la sei sbrogliata.
Una spesa veloce in orario di punta io la facevo in 10-15 minuti.
Nel caso peggiore alle 21.20 io avevo finito di fare quello che dovevo fare.
Andando a letto alle 2 di notte avevo tutto il resto della serata per me.
Sveglia alle 8.30 - 9.00, uscita di casa alle 9.30-9.50. In ufficio alle 10.00 - 10.30
Poi, se si convive o se si ha un "aiuto esterno", i tempi si riducono drasticamente.
Nei periodi in cui i miei erano ricoverati per un periodo ho avuto un "aiuto esterno": io mi limitavo a far la spesa, arrivavo a casa 10-15 minuti dopo e dopo mangiato avevo tutta la serata per me.
Nel weekend io mi limitavo a far qualcosa il mattino, spendendo 1-2 ore. Il resto della giornata lo passavo fuori a svagarmi.
Ovviamente non era la casa pulita e perfetta come quando la gestiscono i miei ma era sufficientemente pulita a livello igienico.
Quote:
Questa è la vita di un lavoro full time, e senza figli, dopodiché diventa zero virgola zero il tempo libero
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Qui porto l'esempio dei miei amici con figli.
La gente che praticava scherma con me veniva in sala OGNI SERA FERIALE dalle 18.30 alle 21.00. Tutti lavoratori: informatico, impiegato, veterinario, libero professionista, ecc.
Non solo: quando si partecipava ad una gara, stavano fuori casa dalla domenica all'alba fino al tardo pomeriggio.
In certi casi si parlava d'interi weekend lontani da Milano, DA SOLI.
Ma ne avrei tanti altri...
Di certo c'è meno libertà ma dire che è pari a zero lo trovo eccessivo.
Quote:
Io non so che mondo vivi, a sentire te sembra che le persone scelgano di non avere tempo libero
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Sto semplicemente dicendo che non penso che lavorare full-time sia sempre e solo un vivere il quotidiano solo per ricaricarsi in vista dell'eterno lavoro e che una vita del genere dovrebbe far sorgere domande.
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08-09-2014, 12:21
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#46
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,525
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
La gente che praticava scherma con me veniva in sala OGNI SERA FERIALE dalle 18.30 alle 21.00. Tutti lavoratori: informatico, impiegato, veterinario, libero professionista, ecc.
Non solo: quando si partecipava ad una gara, stavano fuori casa dalla domenica all'alba fino al tardo pomeriggio.
In certi casi si parlava d'interi weekend lontani da Milano, DA SOLI.
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erano tutti maschi? chiassa se anche le mamme avevano tutto quel tempo per poter passare DA SOLE
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08-09-2014, 12:26
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#47
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Poi, se uno sceglie di vivere in una metropoli (ad es. Roma) dov'è impossibile col TPL coprire i tempi o in un piccolo paesino lotano decine di km dal lavoro, beh... Ognuno fa le sue scelte.
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Quali scelte?! Con l'aria che tira, la scelta è tra la disoccupazione ed un qualsiasi lavoro
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08-09-2014, 12:36
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#48
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
erano tutti maschi? chiassa se anche le mamme avevano tutto quel tempo per poter passare DA SOLE
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Niet, erano anche donne e mamme
Per completezza, si andava da donne con figli piccoli (ma non neonati) a donne con figli adolescenti-giovani.
In alcuni casi erano anche separate-divorziate.
Non solo... La sera, molte volte, si cenava insieme dopo l'allenamento, quindi, la serata per tutti finiva intorno a mezzanotte e il giorno dopo si andava comunque a lavorare.
Un paio di queste mamme, talvolta, facevano le ore piccole con noi per locali. Una di queste, appassionata di musica, ha 3 figlie piccole-adolescenti e trova anche il tempo di andare per concerti, andare a scuola di batteria, ecc.
Parlando di mamme mi fai venire in mente un altro esempio: le mamme che fanno volontariato con me stanno fuori casa almeno un'intera notte a settimana e quasi un intero sabato-domenica diurno al mese.
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Quali scelte?! Con l'aria che tira, la scelta è tra la disoccupazione ed un qualsiasi lavoro
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Mi riferisco alla scelta su dove vivere. Si dovrebbe scegliere anche in funzione del lavoro.
Sulle opportunità di lavoro, io continuo a dire quello che vedo: si sono notevolmente ridotte, non lo nego, ma chi ha fatto la scelta di formarsi, conseguire una laurea e lavora in certi settori o certi comuni, può ancora permettersi di trovare condizioni non così tragiche.
Tanto per dire... Mi sono arrivate, anche settimana scorsa, due offerte di lavoro che girerò a chi è interessato.
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Ultima modifica di liuk76; 08-09-2014 a 12:39.
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08-09-2014, 12:37
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#49
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Ma in quale universo parallelo è possibile tutto ciò?!????
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pienata terra.
ti dico che a questi conoscenti di famiglia la cosa ha funzionato e continua a funzionare.
oltre allo "stipendio" mensile hanno guadagnato un galaxy s4 e un viaggio in germania
e stanno per arrivare ad un bel macchinone (oltre allo stipendio mensile naturalmente)
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08-09-2014, 12:42
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#50
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Quali scelte?! Con l'aria che tira, la scelta è tra la disoccupazione ed un qualsiasi lavoro
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Ah, quanta verità!
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08-09-2014, 12:56
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#51
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Mi riferisco alla scelta su dove vivere. Si dovrebbe scegliere anche in funzione del lavoro.
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Questo lo può fare chi non ha particolari problemi nel trasferirsi da una città all'altra.
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08-09-2014, 12:58
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#52
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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liuk mi spiace ma non tutti abitano a milano
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08-09-2014, 13:05
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#53
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Questo lo può fare chi non ha particolari problemi nel trasferirsi da una città all'altra.
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Verissimo ma il lavoro credo che sia un motivo più che valido per valutare l'opzione.
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
liuk mi spiace ma non tutti abitano a milano
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Queste opportunità non ci sono solo a Milano.
Il senso però è che non si può pensare di voler vivere in una realtà piccola ed avere il lavoro con tutti i crismi.
E' sempre stato così, anche prima della crisi.
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08-09-2014, 13:10
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#54
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 1,484
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Nemmeno per lavorare però c'è sempre tempo,in quanto arrivare ad un certa età senza nessuna esperienza remunerata ti preclude la maggior parte delle opportunità,penso che scelgano sempre chi è più giovane e già con esperienza,ispira più fiducia e senso di responsabilità ad un colloquio,
in quanto la prima cosa che si pensa della prima persona è che sia una "scansafatiche,uno poco responsabile,affidabile",di certo nessuno va a pensare a problemi psicologici,fobie varie o altro.
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Hai maledettamente ragione. Ma se questo problema pesa per il 70% sulla mia situazione (ormai pregressa e archiviata), il restante 30% ormai è costituito dal fatto che mi sono stancato, arreso nel senso più ampio possibile del termine.
Nella prima fase, dopo il diploma (2000-2005) studiavo e pensavo di arrivare alla laurea specialistica. Quando l'ho iniziata, dopo la triennale, già molte cose non andavano, e infatti non ho resistito più di un anno.
E poi mi ero fermamente convinto di aver fatto una scelta capestro sul corso di laurea, troppo specifico e settoriale, senza conoscenze resti disoccupato, oppure devi andare all'estero in Paesi sperduti, cosa quanto più lontana dal mio modo di essere e dai miei limiti.
In quel periodo ho svolto l'unico stage con piccoli e parziali rimborsi spese, nonchè un ridicolo pagamento per una piccola collaborazione presto interrotta che fu tanto ridotto che alla fine il mio datore di lavoro si decise a non dichiararlo al fisco (meno di 50 €!).
Direi che questo non cambia la mia condizione di "mai stipendiato".
Sono stati gli anni della grande solitudine e della difficoltà a farmi comprendere dal mondo dei "normali".
Nella seconda fase (2005-2008) ho pensato di prendermi del tempo per curarmi. Credevo fermamente che le cure giuste mi avrebbero aiutato, e il mio livello di consapevolezza dei miei problemi è sicuramente aumentato.
In realtà la bacchetta magica non è mai arrivata e i progressi sono sempre stati inferiori alle mie aspettative. Nel 2008 ho abbandonato di fatto la fiducia nelle terapie, dopo alcuni tentativi sia farmacologici sia psicoterapeutici.
Sono stati gli anni delle amicizie sui forum di psicologia, e mi sono creato, da solo, una piccola compagnia e delle amicizie che frequentavo spesso.
Nella terza fase (2008-2013) ho creduto di potercela fare senza cure e mettendo da parte i miei disagi, come se fossero poco più che capricci.
Mi sono lanciato nel 2010 in un trasferimento avventato e scomposto (incoraggiato dalla mia ex ragazza dei tempi, prima storia lunga della mia vita), con la speranza di trovare lavoro (io, del Nord) in una città ostica del Sud.
Naturalmente fallimento annunciato. Per giunta l'ex ha deciso che non gli andavo più bene, dopo aver dimostrato ampiamente la mia inettitudine.
Tornato al Nord ho tentato la strada di un corso di formazione gratuito, dato che non trovavo lavoro, incentivato anche dall'entusiasmo per una nuova storia d'amore (quella attuale). Nel frattempo avevo anche riallacciato con gli amici dei tempi e trovato anche nuove amicizie.
All'inizio del 2013, mentre avrei dovuto iniziare un tirocinio, mi sono bloccato e ho abbandonato.
La quarta fase è quella del presente: nessun altro tentativo di corsi nè di ricerca attiva di lavoro, progressivo ma inesorabile allentamento dei rapporti amicali fino all'attuale situazione in cui non vedo nessuno da mesi, eccetto la mia ragazza che viene a casa mia un mese sì e uno no (vivendo a distanza).
Sono gli anni della grande fatica ad uscire di casa.
E' la fase della rassegnazione totale, la fase in cui non trovo nessuno che capisca e che condivida la mia situazione al 100%, eccetto la mia ragazza.
E' il rendersi conto di essere quasi unici nella sventura, e di vedere tutto il resto del mondo diverso e incompatibile. In ogni campo.
E sapere che ormai è troppo tardi, per tutto. E probabilmente nulla cambierà mai.
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08-09-2014, 13:35
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#55
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Io esco dall'ufficio tra le 18.30 e le 19.00
Faccio l'esempio nel periodo in cui dovevo badare io alla casa, sono curioso di vedere che obiezioni trovano certe Cassandre anche in questo caso
Sono a casa in 30-35 minuti con i mezzi pubblici.
Se poi uno ha 2 ore di pausa pranzo, si può sfruttare per fare commissioni o, addirittura per tornare a casa e indietro.
Poi, se uno sceglie di vivere in una metropoli (ad es. Roma) dov'è impossibile col TPL coprire i tempi o in un piccolo paesino lotano decine di km dal lavoro, beh... Ognuno fa le sue scelte.
Qui posso dire che ho un ottimo TPL ed una metropolitana veloce che mi fa spostare da parte a parte in 20 minuti, migliorando la qualità della mia mobilità
In un'ora io cucinavo, apparecchiavo e lavavo i piatti. Siamo alle 20.30.
Una lavatrice la carichi in 5 minuti, la lasci andare dagli 80 ai 180 minuti, facendo altro e poi stendi quando ti è più comodo. Poi, non è che fai il bucato ogni giorno. La mia lavatrice poi si può programmare perché si accenda da sola. Può andare da sola e, poi, ti limiti arrivato a casa a stendere.
Stirare non lo fai tutti i giorni, in venti minuti te la sei sbrogliata.
Una spesa veloce in orario di punta io la facevo in 10-15 minuti.
Nel caso peggiore alle 21.20 io avevo finito di fare quello che dovevo fare.
Andando a letto alle 2 di notte avevo tutto il resto della serata per me.
Sveglia alle 8.30 - 9.00, uscita di casa alle 9.30-9.50. In ufficio alle 10.00 - 10.30
Poi, se si convive o se si ha un "aiuto esterno", i tempi si riducono drasticamente.
Nei periodi in cui i miei erano ricoverati per un periodo ho avuto un "aiuto esterno": io mi limitavo a far la spesa, arrivavo a casa 10-15 minuti dopo e dopo mangiato avevo tutta la serata per me.
Nel weekend io mi limitavo a far qualcosa il mattino, spendendo 1-2 ore. Il resto della giornata lo passavo fuori a svagarmi.
Ovviamente non era la casa pulita e perfetta come quando la gestiscono i miei ma era sufficientemente pulita a livello igienico.
Qui porto l'esempio dei miei amici con figli.
La gente che praticava scherma con me veniva in sala OGNI SERA FERIALE dalle 18.30 alle 21.00. Tutti lavoratori: informatico, impiegato, veterinario, libero professionista, ecc.
Non solo: quando si partecipava ad una gara, stavano fuori casa dalla domenica all'alba fino al tardo pomeriggio.
In certi casi si parlava d'interi weekend lontani da Milano, DA SOLI.
Ma ne avrei tanti altri...
Di certo c'è meno libertà ma dire che è pari a zero lo trovo eccessivo.
Sto semplicemente dicendo che non penso che lavorare full-time sia sempre e solo un vivere il quotidiano solo per ricaricarsi in vista dell'eterno lavoro e che una vita del genere dovrebbe far sorgere domande.
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Ora ci siamo, sei libero alle 21 e vai a letto alle 2, con ripercussioni negative su fisico, umore e rendimento.
A volte lo faccio pure io ma il giorno dopo sto maluccio, almeno la mattinata, e se lo fai per lungo tempo inizi a vedere gli elefanti rosa.
Se il tuo fisico te lo permette allora sei fortunato, ma non mi venire a dire che va bene per tutti come facevi prima, perché è un regime notte giorno sregolato che normalmente non ci si può permettere in modo continuativo. Inoltre la sveglia alle 8.30 è un altra fortuna, anche questa non è la normalità, uff anche stavolta hai applicato il tuo caso personale a tutti, con tanto di tronfio insegnamento, ovvio che poi ti si da contro
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Ultima modifica di lauretum; 08-09-2014 a 13:39.
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08-09-2014, 13:42
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#56
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,067
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Ora ci siamo, sei libero alle 21 e vai a letto alle 2, con ripercussioni negative su fisico, umore e rendimento.
A volte lo faccio pure io ma il giorno dopo sto maluccio, almeno la mattinata, e se lo fai per lungo tempo inizi a vedere gli elefanti rosa.
Se il tuo fisico te lo permette allora sei fortunato, ma non mi venire a dire che va bene per tutti come facevi prima, perché è un regime notte giorno sregolato che normalmente non ci si può permettere in modo continuativo. Inoltre la sveglia alle 8.30 è un altra fortuna, anche questa non è la normalità, uff anche stavolta hai applicato il tuo caso personale a tutti, con tanto di tronfio insegnamento, ovvio che poi ti si da contro
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debbo quotarti.
Io se non mi faccio almeno 8 ore di sonno svalvolo.
Cioè può capitare la volta che esco infrasettimanalmente e torno a casa a mezzanotte anche l'una ( ed ho sveglia alle sei, io ), ma se lo facessi costantemente ne risentirei a livello mentale e fisico.
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08-09-2014, 13:43
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#57
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Niet, erano anche donne e mamme
Per completezza, si andava da donne con figli piccoli (ma non neonati) a donne con figli adolescenti-giovani.
In alcuni casi erano anche separate-divorziate.
Non solo... La sera, molte volte, si cenava insieme dopo l'allenamento, quindi, la serata per tutti finiva intorno a mezzanotte e il giorno dopo si andava comunque a lavorare.
Un paio di queste mamme, talvolta, facevano le ore piccole con noi per locali. Una di queste, appassionata di musica, ha 3 figlie piccole-adolescenti e trova anche il tempo di andare per concerti, andare a scuola di batteria, ecc.
Parlando di mamme mi fai venire in mente un altro esempio: le mamme che fanno volontariato con me stanno fuori casa almeno un'intera notte a settimana e quasi un intero sabato-domenica diurno al mese.
Mi riferisco alla scelta su dove vivere. Si dovrebbe scegliere anche in funzione del lavoro.
Sulle opportunità di lavoro, io continuo a dire quello che vedo: si sono notevolmente ridotte, non lo nego, ma chi ha fatto la scelta di formarsi, conseguire una laurea e lavora in certi settori o certi comuni, può ancora permettersi di trovare condizioni non così tragiche.
Tanto per dire... Mi sono arrivate, anche settimana scorsa, due offerte di lavoro che girerò a chi è interessato.
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Mamme che dopo mezzanotte fanno stare alzati i figli piccoli per locali?
Wow, genitori dell 'anno
Sicuro che conosci un pò riguardo la salute?
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08-09-2014, 14:23
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#58
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 346
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Quote:
Originariamente inviata da Belacqua
qualsiasi lavoro, anche stagionale, lavoretti o ripetizioni
io il primo lavoro vero, retribuito e a contratto a 22 anni ma solo per 3 mesi, per pagarmi gli studi universitari..e ora sono..disoccupato ma occupato con lo studio
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A 14 anni con lavori stagionali (raccolta mele e pere) per pagarmi gli studi,
con regolarità contrattuale a 20 anni (fin che è durato).Colgo l'occasione
per ringraziare nuovamente la signora fornero ed il compare monti per aver
messo in ginocchio i lavoratori del settore artigianato e le loro famiglie,
bravi, complimenti
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08-09-2014, 14:31
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#59
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Mamme che dopo mezzanotte fanno stare alzati i figli piccoli per locali?
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E chi ha scritto che si portavano con loro i figli?
In tutte le testimonianze che ho portato i figli sono a casa con l'altro genitore o con terze persone. Nel caso di figli adolescenti anche a casa da soli.
Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Ora ci siamo, sei libero alle 21 e vai a letto alle 2, con ripercussioni negative su fisico, umore e rendimento.
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Non è assolutamente così.
Sul rendimento, non lavoro a cottimo, ergo, quando c'è il minimo sindacale, scelgo sempre di avere più tempo per me stesso, a scapito di un po' di rendimento.
Di fatto però do il minimo sindacale sporadicamente.
A livello fisico e di umore ho più problemi se dormo 8 ore o di più ma, sopratutto, a livello di umore avrei una caduta verticale all'idea di avere spazio solo per lavorare.
La troverei una vita vuota.
Le 2 è l'orario massimo che ho individuato: se potessi ridurrei ancora di più le ore sonno per aumentare quelle per me.
Confido un domani di trovare un'attività lavorativa dipendente per scendere a 30-35 ore settimanali.
Comunque talvolta vado a letto all'1.00 - 1.30
Quote:
A volte lo faccio pure io ma il giorno dopo sto maluccio, almeno la mattinata, e se lo fai per lungo tempo inizi a vedere gli elefanti rosa.
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Come già detto, lo faccio da almeno 10 anni e, a parte un po' di sonnolenza, non accuso particolari problemi.
Quote:
Se il tuo fisico te lo permette allora sei fortunato, ma non mi venire a dire che va bene per tutti come facevi prima, perché è un regime notte giorno sregolato che normalmente non ci si può permettere in modo continuativo. Inoltre la sveglia alle 8.30 è un altra fortuna
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A quanto mi risulta non è nemmeno la normalità andare a letto tra le 21.30 e le 23.00
Poi, non voglio pavoneggiarmi ma semplicemente portare una testimonianza riguardo la fattibilità di un'altra distribuzione della giornata e ribadire il concetto che trovo disumanizzante lavorare e basta.
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Ultima modifica di liuk76; 08-09-2014 a 15:13.
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08-09-2014, 17:10
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#60
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 599
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21.........................
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