vikingo

Siamo in tanti arriviamo a 30 anni con la consapevolezza che non si è mai piaciuti alle donne e mai si piacerà, questo ti rende impotente,la società vorrebbe che il timido introverso diventasse estroverso,peccato che lui non lo diventerà mai, o una donna lo accetta così com e, ma quale donna vorrebbe stare con uno così poco socievole, questo porta lintroverso a covare rabbia e invidia, o rassegnazione

rollercoaster

Ho letto tutto il thread stamattina (scusate ma faccio parte del forum solo da poche settimane).
In alcune frasi soprattutto legate al lavoro mi ci ritrovo benissimo, tipo introversione, rabbia verso i capi, mancanza di voglia di sgomitare.
Però nel mio caso va a tratti.
Nel senso che invece ci sono giorni che con alcuni colleghi, meno competitivi mi piace parlare e interessarmi alle loro vite. E sento che loro hanno piacere in questo.
In sostanza "Sai cosa stavo pensando? Io stavo pensando una cosa molto triste: cioè che io, anche in una società più decente di questa, mi troverò sempre con una minoranza di persone. Ma non nel senso di quei film dove c'è un uomo e una donna che si odiano, si sbranano su un'isola deserta perché il regista non crede nelle persone. Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone: mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza." cit. Nanni Moretti.


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gaucho

Mi riconosco molto in quello che dici, sono praticamente uguale, l’unico modo per me per andare avanti è seguire la terapia, non sono un dottore ma ti consiglio un consulto e di cominciare un trattamento secondo quanto ti dicono.
Devi un po’ pensarla alla fine come un diabetico o un cardiopatico che devono prendere una pastiglia e poi fanno la loro vita.
Senza la terapia non riuscirei a fare neanche il minimo che faccio, un lavoro riesco a mantenerlo e la sofferenza non è così forte come è stata per anni, se avessi cominciato prima con i farmaci magari avrei avuto meno problemi, non lo so.

Nightlights

Credo che la mia sia una specie di ansia anticipatoria: essendomi trovato nel mio precedente (e unico) lavoro in un contesto in cui i dialoghi erano molto scarsi specie nell'ultimo periodo (causa mobbing) e i rapporti si erano incrinati, ho paura di ritrovarmi nelle stesse situazioni, e questo mi blocca e mi fa perdere motivazione.
Ora ho un opportunità all'orizzonte per il prossimo futuro e ci ripongo abbastanza fiducia (ho amici che lavorano in questo posto e me ne hanno parlato bene a livello di rapporti umani), solo che per ora non hanno bisogno di assumere quindi se ne riparlerà per la fine di quest'anno.

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L innominato

Ciao highlights anche io mi ritrovo nella tua stessa situazione anche se ho pochi anni in meno di te (27) e il lato negativo è che con questa quarantena mi sto chiudendo di più, sono sempre più sfiducioso nel futuro.