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13-04-2014, 21:51
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Non so se per caso avete letto l ultima parte dal link
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13-04-2014, 21:53
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Solo io trovo AGGHIACCIANTE un passaggio del genere?
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No, credo che siamo in tanti a trovare agghiacciante non solo questo passo, ma anche tutto il resto...
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13-04-2014, 21:55
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#23
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 264
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Solo io trovo AGGHIACCIANTE un passaggio del genere?
Per fortuna le cose non funzionano sempre in maniera così schematica...
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Per quanto riguarda quel passaggio, è vero. Il testo si riferisce chiaramente, in particolare, al lavoro. Se vuoi essere riconosciuto dalla società, devi dimostrare di saper fare qualcosa o comunque di poter offrire qualcosa alle persone. (E comunque ci saranno anche persone capaci e volenterose non molto fortunate)
E lo stesso vale per le singole persone, ognuno di noi dovrebbe chiedersi, quando serve "Sulla base di cosa potrei interessargli/le?". E "non risponderti che sei un bravo ragazzo/a", soprattutto perché è qualcosa di particolarmente difficile da dimostrare, e potrebbe non bastare per suscitare l'interesse dell'altra persona. Le qualità vanno dimostrate perché le altre persone non possono guardare dentro di noi.
Bisogna mirare, anche con rabbia, con una rabbiosa determinazione, a migliorarsi, soprattutto relativamente ai nostri peggiori difetti.
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13-04-2014, 22:00
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Mi ricorda un po' la psicologa cognitivo comportamentale dove andavo a fare psicoterapia, l'impostazione è simile.
I discorsi che fa quel "tizio" sono lo specchio di una società che funziona proprio così, se non ti adegui verrai emarginato.
Non c'è posto per la diversità, inutile scandalizzarsi.
Ma questa società così improntata non l'accetto e non l'accetterò mai, a costo di combattere una battaglia persa e so che non sono la sola.
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13-04-2014, 22:02
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Mi ricorda un po' la psicologa cognitivo comportamentale dove andavo a fare psicoterapia, l'impostazione è simile.
I discorsi che fa quel "tizio" sono lo specchio di una società che funziona proprio così, se non ti adegui verrai emarginato.
Non c'è posto per la diversità, inutile scandalizzarsi.
Ma questa società così improntata non l'accetto e non l'accetterò mai, a costo di combattere una battaglia persa e so che non sono la sola.
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Piu che societa direi che e la natura umana, senza fare ipocrisie
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13-04-2014, 22:13
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#26
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Piu che societa direi che e la natura umana, senza fare ipocrisie
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La società sono le persone e queste hanno l'intelligenza di capire e la capacità di cambiare, sempre se lo vogliono.
Siamo essere umani l'istinto non è il solo che ci domina.
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13-04-2014, 22:36
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#27
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,345
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si ma se a tirare fuori il meglio di me costantemente in tutti i sensi tutti i giorni finisce col dare troppo esaurimento nervoso misantropia e voglia di eremitare non si può vivere ogni giorno come l'ultimo io l'ho fatto sono scoppiato sto nel grigio
comunque
bla bla bla bla
rispondo
farfalle che volano
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13-04-2014, 23:00
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#28
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Mi ricorda un po' la psicologa cognitivo comportamentale dove andavo a fare psicoterapia, l'impostazione è simile.
I discorsi che fa quel "tizio" sono lo specchio di una società che funziona proprio così, se non ti adegui verrai emarginato.
Non c'è posto per la diversità, inutile scandalizzarsi.
Ma questa società così improntata non l'accetto e non l'accetterò mai, a costo di combattere una battaglia persa e so che non sono la sola.
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Verissimo, mi rispecchio in pieno praticamente su tutto ciò che hai scritto.
La società in cui oggi viviamo, figlia della logica produttivistica sviluppatasi negli ultimi secoli a partire dalla rivoluzione scientifica e industriale, risulta incentrata su un principio di tipo funzionalista, per cui la capacità di "funzionare" (ossia di adeguarsi agli standard sui quali poggia la società) diventa il requisito fondamentale grazie al quale classificare i membri della società stessa, distinguendo tra chi funziona e chi non funziona, e all'interno di ognuna di queste due categorie, individuando i vari gradi di funzionamento e disfunzionamento.
Sicuramente si tratta di una società orribile.
Ma questa orribilità, se ci pensiamo bene, non è né migliore né peggiore di quelle caratterizzanti le società del passato. E' soltanto un'orribilità diversa, dovuta al fatto che oggi a predominare è il suddetto principio funzionalista, mentre in passato i principi in base ai quali si compivano discriminazioni tra gli individui erano altri.
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Ultima modifica di Tararabbumbieee; 14-04-2014 a 09:26.
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14-04-2014, 01:46
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#29
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Avanzato
Qui dal: May 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 311
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Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
Verissimo, mi rispecchio in pieno praticamente su tutto ciò che hai scritto.
La società in cui oggi viviamo, figlia della logica produttivistica sviluppatasi negli ultimi secoli a partire dalla rivoluzione scientifica e industriale, risulta incentrata su un principio di tipo funzionalista, per cui la capacità di "funzionare" (ossia di adeguarsi agli standard sui quali poggia la società stessa) diventa il requisito fondamentale grazie al quale classificare i membri della società stessa, distinguendo tra chi funziona e chi non funziona, e all'interno di ognuna di queste due categorie, individuando i vari gradi di funzionamento e disfunzionamento.
Sicuramente si tratta di una società orribile.
Ma questa orribilità, se ci pensiamo bene, non è né migliore né peggiore di quelle caratterizzanti le società del passato. E' soltanto un orribilità diversa, dovuta al fatto che oggi a predominare è il suddetto principio funzionalista, mentre in passato i principi in base ai quali si compivano discriminazioni tra gli individui erano altri.
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Concordo pienamente, la frase "“But make no mistake: Your “job” — the useful thing you do for other people – is all you are.”" evidenzia in maniera palese la mentalità funzionalista dell'autore
L'articolo è la classica americana che ti invita ad essere conservatore e ad adattarti al sistema ,il miglior modo per essere felici e soddisfatti è l'essere un mulo da soma con il paraocchi insomma .
Anche perchè poi finisce come in america, dove milioni di bambini finiscono per essere diagnosticati ADHD e rimpizzati di pillole solo perchè mal si adattano ad una società che ti impone un certo grado di "produttività"
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Ultima modifica di Shenlong; 14-04-2014 a 02:24.
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14-04-2014, 10:29
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#30
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,760
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secondo me anche in una società migliore di questa si verrebbe giudicati per le proprie qualità è assolutamente normale. Per me anche uno che sa far ridere le persone con le sue battute ha una ricchezza interiore, una personalità. Chi non ha particolari qualità è un tipo mediocre nel senso che non spicca in mezzo agli altri ma ciò non vuol dire che non ci possano essere persone che gli vogliono bene
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14-04-2014, 10:44
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#31
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Selenio
secondo me anche in una società migliore di questa si verrebbe giudicati per le proprie qualità è assolutamente normale. Per me anche uno che sa far ridere le persone con le sue battute ha una ricchezza interiore, una personalità. Chi non ha particolari qualità è un tipo mediocre nel senso che non spicca in mezzo agli altri ma ciò non vuol dire che non ci possano essere persone che gli vogliono bene
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Sono d'accordo, ma ciò che interpreto nei discorsi dell'autore di quel articolo è l' inutilità delle persone che non concorrono a soddisfare i bisogni dell'altro, inteso ad esempio come far ridere, essere brillanti nei rapporti o trasmettere emozioni stimolanti.
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14-04-2014, 11:17
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#32
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Una sola parola," che amarezza" leggendo questo articolo mi viene, io personalmente quando scelgo una persona non la scelgo, in base al suo conto in banca, al suo lavoro, a cosa puo darmi, ma perchè mi rispetta, e io faccio lo stesso, e mi risulta simpatico, e la sua compagnia mi fa stare bene.
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14-04-2014, 11:19
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#33
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,760
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secondo me l'autore non intende dire che chi non ha particolari caratteristiche è inutile ma solo che in quel caso non bisogna meravigliarsi se non si ottengono alcuni obiettivi nella vita perchè in fondo è vero che esiste una mentalità utilitaristica nelle persone ma credo sia una cosa insita nell'essere umano sin dall'antichità. Nelle tribù primordiali invece li si ognuno aveva uno scopo che serviva al benessere della comunità e quando questo scopo si esauriva quel membro diventava inutile. Vedi i vecchi che magari venivano abbandonati a se stessi se non riuscivano a seguire la tribù nei suoi spostamenti. AL giorno d'oggi invece si ha l'isolamento sociale se non si hanno alcuni requisiti come un minimo di socialità
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14-04-2014, 11:52
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#34
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,760
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Una sola parola," che amarezza" leggendo questo articolo mi viene, io personalmente quando scelgo una persona non la scelgo, in base al suo conto in banca, al suo lavoro, a cosa puo darmi, ma perchè mi rispetta, e io faccio lo stesso, e mi risulta simpatico, e la sua compagnia mi fa stare bene.
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anche avere degli interessi può essere una ricchezza rispetto a una persona che non ama fare niente. E' un'utilità perchè hai qualcuno con cui parlare dei tuoi interessi quindi in qualche modo lo usi. Credo di questo parla l'articolo solo che in pochi l'hanno capito davvero
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14-04-2014, 12:47
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#35
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Piu che societa direi che e la natura umana, senza fare ipocrisie
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no invece....in natura non vi sono distinzioni tra bene e male,omologato e diverso,bello brutto,utile inutile etc etc....queste sono solo ed esclusivamente delle costruzioni inventate dalla società culturale....
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14-04-2014, 13:31
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#36
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Voglio diventare una persona migliore!
*diventa materialista scalatore sociale*
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14-04-2014, 14:07
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#37
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da Shenlong
Concordo pienamente, la frase "“But make no mistake: Your “job” — the useful thing you do for other people – is all you are.”" evidenzia in maniera palese la mentalità funzionalista dell'autore
L'articolo è la classica americana che ti invita ad essere conservatore e ad adattarti al sistema ,il miglior modo per essere felici e soddisfatti è l'essere un mulo da soma con il paraocchi insomma .
Anche perchè poi finisce come in america, dove milioni di bambini finiscono per essere diagnosticati ADHD e rimpizzati di pillole solo perchè mal si adattano ad una società che ti impone un certo grado di "produttività"
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Concordo.
A me personalmente quel che da fastidio più di tutto è la pretesa che ogni persona necessariamente debba essere felice e trovare una collocazione nella società la quale risulti funzionale alla conservazione della società stessa, altrimenti essa s vede trattata in automatico come uno scarto, un'anomalia da "riparare", emarginare o comunque rendere innocua.
Hai presente Il mondo nuovo di Huxley? Ecco, è lì che noi viviamo. Altro che 1984.
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14-04-2014, 14:15
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#38
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
Concordo.
A me personalmente quel che da fastidio più di tutto è la pretesa che ogni persona necessariamente debba essere felice e trovare una collocazione nella società la quale risulti funzionale alla conservazione della società stessa, altrimenti essa s vede trattata in automatico come uno scarto, un'anomalia da "riparare", emarginare o comunque rendere innocua.
Hai presente Il mondo nuovo di Huxley? Ecco, è lì che noi viviamo. Altro che 1984.
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Sì ok, ma ... quindi?
Alla fin fine è un ragionamento paragonabile ad un binario morto.
E' in quest' epoca ( disgustosa quanto vuoi ) che tocca vivere, quindi o ci si trova un qualche "angolo" in cui sia possibile crearsi una propria realizzazione e delle soddisfazioni, oppure si vive da "vittime incomprese del mondo crudele", il che però porta con tutta probabilità unicamente a consolidare il proprio stato di isolamento sociale.
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14-04-2014, 14:32
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#39
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
ci si trova un qualche "angolo" in cui sia possibile crearsi una propria realizzazione e delle soddisfazioni
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E' esattamente questo l'obiettivo delle scelte e delle azioni - per quanto imperfette e limitate dalle mie fobie - che sto cercando di effettuare nella mia vita.
Non capisco dove sia il problema rispetto a quello che scrivevo prima
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14-04-2014, 14:35
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#40
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
E' esattamente questo l'obiettivo delle scelte e delle azioni - per quanto imperfette e limitate dalle mie fobie - che sto cercando di effettuare nella mia vita.
Non capisco dove sia il problema rispetto a quello che scrivevo prima
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Quindi anche tu, a modo tuo, stai facendo quello che viene detto nell' articolo, cioè stai proprio cercando quella "collocazione nella società" che a parole aborri.
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