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Vecchio 30-12-2015, 21:47   #81
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
interessante..state dicendo che l'esordio della depressione è intorno ai 25 anni?
Come mai proprio a quest'età? E' la fine degli studi, della giovinezza e l'inizio delle responsabilità?
Ultimamente penso che le responsabilità abbiano un loro peso. Più o meno tutti ce le dobbiamo assumere ma per molti non sono un peso, anzi sono anche motivo di orgoglio, mentre per altri sono un fardello duro da indossare.
Senz'altro i fattori che citi tu hanno il loro peso, ma io credo che ci sia anche forte componente biologica. Non sono un neurologo, ma credo che il cervello subisca grosse modifiche in quel passaggio.

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Originariamente inviata da untipostrano Visualizza il messaggio
non sono uno psicologo, ma sinceramente non credo affatto che la depressione sia un qualcosa di irreversibile perchè non dipende mai principalmente da cause biologiche costitutive bensì da fattori esterni sociali e personali (traumi in famiglia e di altro tipo,esperienze negative,solitudine,tappe saltate,mancanza di lavoro etc etc...). infatti analizzando tutti coloro che lamentano di essere depressi si scopre che hanno sempre qualcosa di cui sopra...per cui diciamo semmai che è irrimediabile solo nella misura in cui irrimediabili sono i fattori esterni che ne rappresentano la causa.
Non serve essere psicologi per capire che la depressione è una malattia che spesso ha una forte componente ereditaria.

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Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio

Capisci un sacco di cose di te, se superi la depressione.

Nel mondo sono poche le persone che si analizzano interiormente ed è fondamentale farlo se si vuole davvero esprimere sé ed essere felici.

La depressione, paradossalmente, può condurti a questa via, se viene superata davvero.
Io ci andrei cauto con la storia che la depressione permette di conoscere meglio se stessi.
Non è che questo processo avvenga in automatico, anzi spesso non accade neanche.


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Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
non è per demoralizzarti, ma vedi che la depressione non si supera, la si accetta e si cerca di tenerla sotto controllo, sapendo che ci saranno delle crisi, e che questa malattia te la porterai sempre con te fino alla morte...
Sono d'accordo. Non esiste una cura magica, però se si può bisogna combatterla. Io la vedo più come un'infinita battaglia contro se stessi.

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Non sempre ma spesso è così..una volta parlai con un signore di 70 anni che mi disse: "ho sconfitto malattie gravi come cancro e infarto ma la depressione no, è invincibile"
Non è l'unico, anche un mio parente stessa cosa..alla fine ci puoi pure campare in modo più o meno normale, c'è chi lavora, fa famiglia, arriva fino a 80 anni, ma il mostro non te lo levi.. Scusate, è l'allegria delle feste

Concordo su tutto. Infatti ho smesso quasi subito di assumere farmaci, riservandomeli proprio per i momenti più cupi. Non esiste cura definitiva per la depressione, la ciclicità del suo corso è inesorabile.
Malattie gravi come infarti e tumori ti lasciano la speranza di guarire, ma con la depressione ciò non accade mai. Io la vedo come un grosso cane nero che mi ha azzannato il braccio qualche anno fa. Ogni tanto allenta la morsa, ogni tanto stringe più forte, ma non molla mai la presa.
Vecchio 30-12-2015, 21:57   #82
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Senz'altro i fattori che citi tu hanno il loro peso, ma io credo che ci sia anche forte componente biologica. Non sono un neurologo, ma credo che il cervello subisca grosse modifiche in quel passaggio.
Il cervello è plastico. Ovvero si modella continuamente e si modifica continuamente ad ogni informazione presa.
La biochimica c'entra in relazione ai dati in input: come spiegheresti, allora, il fatto che la depressione sia maggiormente presente nelle civiltà più evolute e quasi assente in altre?


Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Non serve essere psicologi per capire che la depressione è una malattia che spesso ha una forte componente ereditaria.
Attenzione.
Avere uno o due genitori (o chi sta nell'ambiente famigliare e di infanzia) depresso è già di per sé un fattore strutturalmente radicale che influenza la crescita e le capacità cognitive e comportamentali dell'individuo.

Nessuna ricerca ha finora dimostrato l'ereditarietà della depressione; esiste, però, correlazione tra genitori e figli.


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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Io ci andrei cauto con la storia che la depressione permette di conoscere meglio se stessi.
Non è che questo processo avvenga in automatico, anzi spesso non accade neanche.
Non avviene in automatico, ma avviene quando la accetti, quando riconosci i tuoi limiti, quando inizi un percorso interiore che ti permette una convivenza con una parte di te.
Certamente, non avviene se sei vittima della depressione, ovvero se ancora sei in quella fase (difficile da superare) dove ancora non si ammette di avere un problema.




Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Sono d'accordo. Non esiste una cura magica, però se si può bisogna combatterla. Io la vedo più come un'infinita battaglia contro se stessi.
Che non esista una cura universale sì, vero. Ma si può "vivere meglio", molto meglio di quanto vivresti seduto sul pavimento della tua camera per mesi, sorseggiando quella mezza bottiglia di minerale quasi per inerzia e con il vuoto dentro, nessuna voglia di fare, perdita totale di interessi, NON SEI PIÙ TE STESSO e il pensiero della morte ti assilla, tra pianti di disperazione che sono quegli scatti di rabbia che ti fanno sentire ancora vivo.


Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Concordo su tutto. Infatti ho smesso quasi subito di assumere farmaci, riservandomeli proprio per i momenti più cupi. Non esiste cura definitiva per la depressione, la ciclicità del suo corso è inesorabile.
Non ne ho mai assunti.
Probabilmente ci sono stati periodi in cui ne avrei avuto bisogno.
Vecchio 30-12-2015, 22:04   #83
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
1) Senz'altro i fattori che citi tu hanno il loro peso, ma io credo che ci sia anche forte componente biologica. Non sono un neurologo, ma credo che il cervello subisca grosse modifiche in quel passaggio.

2) Sono d'accordo. Non esiste una cura magica, però se si può bisogna combatterla. Io la vedo più come un'infinita battaglia contro se stessi.

3) Concordo su tutto. Infatti ho smesso quasi subito di assumere farmaci, riservandomeli proprio per i momenti più cupi. Non esiste cura definitiva per la depressione, la ciclicità del suo corso è inesorabile.
1) Vero! prima dei 25-30 è sicuramente presente ma in forma sopita o mascherata dall'entusiasmo e dalla forza fisica giovanile, dopo inizia a manifestarsi, anche se qualcuno la manifesta già nel post-adolescenza.

2) Si, deve essere una battaglia continua, se la si cavalca ella si prende tutto il corpo e l'anima. Così come alcuni adottano i comportamenti controfobici, sarebbe opportuno adottare i comportamenti controdepressivi.

3) Giusto riservare i farmaci per i momenti più critici.
Vecchio 30-12-2015, 22:10   #84
Esperto
L'avatar di sato
 

comunque senza un supporto professionale non c'è modo di approntarla... me ne accorgo io, che nonostante tutti i miei sforzi e la buona volontà continuo ad essere preda di disfunzioni psicotiche e irrazionali, alta emotività e in definitiva una distima che non ne vuole proprio sapere di andare via... questi problemi senza un supporto sia esso psicologico, psichiatrico o farmacologico non possono essere affrontati

non lo si può fare da soli, è una sfida impari...
Vecchio 30-12-2015, 22:11   #85
Banned
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
1) Vero! prima dei 25-30 è sicuramente presente ma in forma sopita o mascherata dall'entusiasmo e dalla forza fisica giovanile, dopo inizia a manifestarsi, anche se qualcuno la manifesta già nel post-adolescenza.

2) Si, deve essere una battaglia continua, se la si cavalca ella si prende tutto il corpo e l'anima. Così come alcuni adottano i comportamenti controfobici, sarebbe opportuno adottare i comportamenti controdepressivi.

3) Giusto riservare i farmaci per i momenti più critici.

E soprattutto: non arrenderti, non cedere.
I brutti momenti ci sono, ma passeranno. E amati di più. Non è il contesto sociale che dice chi sei.
Ringraziamenti da
muttley (31-12-2015)
Vecchio 30-12-2015, 22:15   #86
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
E soprattutto: non arrenderti, non cedere.
I brutti momenti ci sono, ma passeranno. E amati di più. Non è il contesto sociale che dice chi sei.
Io non cedo, il presente non è neanche tanto male, è del futuro che ho paura, una paura terrificante, mi riservirà lo psichiatra dopo le feste.
Vecchio 30-12-2015, 22:30   #87
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
quote=GameOver;1659035]Il cervello è plastico. Ovvero si modella continuamente e ai modifica continuamente ad ogni informazione presa.
La biochimica c'entra in relazione ai dati in input: come spiegheresti, allora, il fatto che la depressione sia maggiormente presente nelle civiltà più evolute e quasi assente in altre?
Che il cervello si modifichi in continuazione è fuori discussione, ma ci sono delle tappe in cui ciò è più evidente. Il passaggio all'età adulta è uno di quei periodi in cui avvengono forti cambiamenti sia fisici che caratteriali.
Che in alcune società la depressione abbia meno incidenza rispetto alla nostra lo penso anch'io, ma chi può dire se ciò dipende da una totale ignoranza in ambito psicologico o da un ambiente meno stressante?
È difficile diagnosticare una depressione qui da noi, figuriamoci in Zimbabwe dove se mangi è già un miracolo. Può infine darsi che la depressione si sviluppi una volta che i bisogni primari vengono soddisfatti senza difficoltà.


[/QUOTE] Attenzione.
Avere uno o due genitori (o chi sta nell'ambiente famigliare e di infanzia) depresso è già di per sé un fattore strutturalmente radicale che influenza la crescita e le capacità cognitive e comportamentali dell'individuo. [/QUOTE]

[/QUOTE] Nessuna ricerca ha finora dimostrato l'ereditarietà della depressione; esiste, però, correlazione tra genitori e figli. [/QUOTE]


Dipende che ricerche hai consultato. Ci sono studi anche in rete che dimostrano addirittura l'esistenza di un gene responsabile della depressione.


[/QUOTE] Non avviene in automatico, ma avviene quando la accetti, quando riconosci i tuoi limiti, quando inizi un percorso interiore che ti permette una convivenza con una parte di te.
Certamente, non avviene se sei vittima della depressione, ovvero se ancora sei in quella fase (difficile da superare) dove ancora non si ammette di avere un problema. [/QUOTE]

Il percorso interiore puoi decidere se intraprenderlo o meno. Io sinceramente non è che muoia dalla voglia di guardarmi dentro e cercò di evitare il più possibile di filosofeggiare sul mio dolore. Se poi vogliamo dire per forza che ciò che non ti uccide ti fortifica e altre banalità da film, allora diciamolo pure. Però io la pensò come joker, perdona la citazione: io credo semplicemente che quello che non ti uccide ti rende più strano!



[/QUOTE] Che non esista una cura universale sì, vero. Ma si può "vivere meglio", molto meglio di quanto vivresti seduto sul pavimento della tua camera per mesi, sorseggiando quella mezza bottiglia di minerale quasi per inerzia e con il vuoto dentro, nessuna voglia di fare, perdita totale di interessi, NON SEI PIÙ TE STESSO e il pensiero della morte ti assilla, tra pianti di disperazione che sono quegli scatti di rabbia che ti fanno sentire ancora vivo. [/QUOTE]


Qui sono d'accordo. Io non sono fatalista, ho sempre detto che la depressione va combattuta.


[/QUOTE] Non ne ho mai assunti.
Probabilmente ci sono stati periodi in cui ne avrei avuto bisogno. [/QUOTE]

Non ti sei perso nulla

Ultima modifica di Varano; 30-12-2015 a 22:49.
Vecchio 30-12-2015, 22:41   #88
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
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Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Il cervello è plastico. Ovvero si modella continuamente e si modifica continuamente ad ogni informazione presa.
La biochimica c'entra in relazione ai dati in input: come spiegheresti, allora, il fatto che la depressione sia maggiormente presente nelle civiltà più evolute e quasi assente in altre?

Che il cervello si modifichi in continuazione è fuori discussione, ma ci sono delle tappe in cui ciò è più evidente. Il passaggio all'età adulta è uno di quei periodi in cui avvengono forti cambiamenti sia fisici che caratteriali.
Che in alcune società la depressione abbia meno incidenza rispetto alla nostra lo penso anch'io, ma chi può dire se ciò dipende da una totale ignoranza in ambito psicologico o da un ambiente meno stressante?
È difficile diagnosticare una depressione qui da noi, figuriamoci in Zimbabwe dove se mangi è già un miracolo. Può infine darsi che la depressione si sviluppi una volta che i bisogni primari vengono soddisfatti senza difficoltà.

Mi viene difficile però pensare che si raggiunga la maturità proprio a 25 anni.

Inoltre io ho avuto altri periodi depressivi durante l'adolescenza, intorno ai 13-14 anni e poi un altro periodo (con fattori scatenanti) intorno ai 20.

Ultima modifica di cancellato16916; 30-12-2015 a 22:45.
Vecchio 30-12-2015, 23:03   #89
Esperto
L'avatar di Varano
 

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Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Mi viene difficile però pensare che si raggiunga la maturità proprio a 25 anni.

Inoltre io ho avuto altri periodi depressivi durante l'adolescenza, intorno ai 13-14 anni e poi un altro periodo (con fattori scatenanti) intorno ai 20.
Le età hanno un valore indicatovo, non vanno prese come paletti rigidi. Però grosso modo è quella l'età in cui si raggiunge la completa maturità.
Come ha scritto prima syd c'è chi manifesta la depressione nella tarda adolescenza. Io riporto la mia esperienza e ho sentito diverse persone accusare il colpo intorno ai 25 anni.
Non ho ancora capito il perché, so solo che gli episodi depressivi che avevo avuto prima mi sono sembrati una sciocchezza rispetto all'esordio della malattia.
Spesso chi parla di depressione non ne ha mai sofferto e perciò confonde periodi di tristezza con la patologia vera e propria. Una diagnosi fatta da uno specialista leva ogni dubbio.
Vecchio 31-12-2015, 01:11   #90
Esperto
 

Anche io sono un tipo quasi solitario, e ho 32 anni, spesso navigo tra indifferenza e cattiveria
Vecchio 31-12-2015, 02:06   #91
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Le età hanno un valore indicatovo, non vanno prese come paletti rigidi. Però grosso modo è quella l'età in cui si raggiunge la completa maturità.
Come ha scritto prima syd c'è chi manifesta la depressione nella tarda adolescenza. Io riporto la mia esperienza e ho sentito diverse persone accusare il colpo intorno ai 25 anni.
Non ho ancora capito il perché, so solo che gli episodi depressivi che avevo avuto prima mi sono sembrati una sciocchezza rispetto all'esordio della malattia.
Spesso chi parla di depressione non ne ha mai sofferto e perciò confonde periodi di tristezza con la patologia vera e propria. Una diagnosi fatta da uno specialista leva ogni dubbio.
Parlo per me.
Gli episodi precedenti a quello dei 25 anni sono stati molto più intensi come sofferenza e soprattutto non c'erano schemi di base chiari, non capivo perché stessi male.

Quello intorno ai 25 (e che si è protratto per tutto il tempo da lì ad ora, fino a quando sono andato dallo psico) invece è stato meno doloroso ma più invalidante, se vogliamo: c'è stata un'alienazione più subdola, più viscida e incomprensibile; non mi rendevo conto di come mi stessi allontanando da tutto e tutti.
Vecchio 31-12-2015, 02:24   #92
Esperto
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Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Parlo per me.
Gli episodi precedenti a quello dei 25 anni sono stati molto più intensi come sofferenza e soprattutto non c'erano schemi di base chiari, non capivo perché stessi male.

Quello intorno ai 25 (e che si è protratto per tutto il tempo da lì ad ora, fino a quando sono andato dallo psico) invece è stato meno doloroso ma più invalidante, se vogliamo: c'è stata un'alienazione più subdola, più viscida e incomprensibile; non mi rendevo conto di come mi stessi allontanando da tutto e tutti.

Un altro aspetto tipico è appunto questa lenta ma inesorabile morsa che ti stritola prima che tu possa capire cosa è successo. Una volta descrissi la gradualità di questi sintomi come una passeggiata nel Mare Adriatico, piano piano procedi e ti rendi conto che l'acqua ti è arrivata alla gola ma non pioi più tornare indietro ma solo avanzare
Ringraziamenti da
cancellato16916 (31-12-2015), Keith (31-12-2015)
Vecchio 31-12-2015, 18:02   #93
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Un altro aspetto tipico è appunto questa lenta ma inesorabile morsa che ti stritola prima che tu possa capire cosa è successo. Una volta descrissi la gradualità di questi sintomi come una passeggiata nel Mare Adriatico, piano piano procedi e ti rendi conto che l'acqua ti è arrivata alla gola ma non pioi più tornare indietro ma solo avanzare
Provo a dare una spiegazione (mia, personale).

I processi cognitivi e comportamentali tendono a distaccarsi dalla normalità, per questo non ci rendiamo conto di cosa stiamo facendo.
Non ce ne rendiamo conto perché non abbiamo modo di decodificare ciò che noi usiamo per decodificare la realtà: il nostro modello cognitivo.

C'è un'alta correlazione tra depressione e spiccate capacità cognitive e una sensibilità percettiva.

Il depresso, difatti, si rende conto di alcune cose (come la morte) che le persone normali non riescono (per loro fortuna) a percepire; è una comprensione di come tutto sia relativo e la conseguente relatività di ogni scopo e ambizione nella vita.
Il tutto gira, de facto, intorno al pensiero sulla morte.
Vecchio 01-01-2016, 18:37   #94
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Quello che mi stupisce ogni volta che sento racconti sulla depressione, confrontandoli con la mia esperienza, è l'inesorabilità e la puntualità del suo esordio.
Come se uno avesse una mannaia sulla testa fin dal momento in cui nasce, solo che non lo sa, e dopo circa 25 anni sente un colpo che lo trafigge.
"Cosa sarà stato?" si chiede legittimamente.
Boh, io non ci capisco più niente, ma sto cominciando a pensare che sia davvero così, che sia scritto... Forse in me doveva nascere e basta. E' vero ho avuto esperienze negative, traumi, la famiglia ha influito, ma forse doveva andare così e basta...
Ma io sto parlando molto prima dei 25 anni, sto cominciando ad avere dubbi che avessi già una depressione infantile ma di cui non ero consapevole...
Vecchio 01-01-2016, 18:41   #95
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Originariamente inviata da Lùthien. Visualizza il messaggio
Boh, io non ci capisco più niente, ma sto cominciando a pensare che sia davvero così, che sia scritto... Forse in me doveva nascere e basta. E' vero ho avuto esperienze negative, traumi, la famiglia ha influito, ma forse doveva andare così e basta...
Ma io sto parlando molto prima dei 25 anni, sto cominciando ad avere dubbi che avessi già una depressione infantile ma di cui non ero consapevole...
È proprio così.
Spesso, chi soffre di depressione (quella vera), ha di già sin dall'infanzia alcuni sintomi premonitori.
Durante l'adolescenza accade quasi sempre qualcosa, ma durante queste fasi della vita non si è consapevoli di cosa si ha.
Invece, intorno ai 25 anni, essa si ripresenta in quella maniera discreta e lentamente ti trascina fuori da tutto e tutti, senza che tu possa accorgertene.
Vecchio 01-01-2016, 18:43   #96
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Anche a voi capita che ci siano dei comportamenti che si ripetono ciclicamente?

Io, ad esempio, quando devo fare dei lavori/studi ho una prima fase quasi di euforia, della durata variabile ma che, di solito, non supera i 15 giorni, dove sono lucido e "sto bene", seguita da momenti di distacco quasi totale da tutto e tutti della durata anch'essa variabile e che di solito è di una settimana.
Vecchio 01-01-2016, 18:53   #97
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Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Anche a voi capita che ci siano dei comportamenti che si ripetono ciclicamente?

Io, ad esempio, quando devo fare dei lavori/studi ho una prima fase quasi di euforia, della durata variabile ma che, di solito, non supera i 15 giorni, dove sono lucido e "sto bene", seguita da momenti di distacco quasi totale da tutto e tutti della durata anch'essa variabile e che di solito è di una settimana.
Nel mio caso, i picchi di euforia sono piuttosto rari paragonati ai moventi depressivi. Però da qualche anno ho notato una ciclicità di questi episodi " maniacali " che si presentano nelle prime settimana di agosto.
Il pericolo è quello di intraprendere qualche assurda iniziativa che non si saprebbe poi gestire, ma in momenti come quelli l'ottimismo e lo slancio non mancano.
Perciò potrei prendere e decidere di partire per il polo nord, salvo poi stare malissimo perché una volta là non mi sento in grado di farlo. Ovviamente è solo un esempio, non molto distante dalla realtà purtroppo
Vecchio 01-01-2016, 19:07   #98
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Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Nel mio caso, i picchi di euforia sono piuttosto rari paragonati ai moventi depressivi. Però da qualche anno ho notato una ciclicità di questi episodi " maniacali " che si presentano nelle prime settimana di agosto.
Il pericolo è quello di intraprendere qualche assurda iniziativa che non si saprebbe poi gestire, ma in momenti come quelli l'ottimismo e lo slancio non mancano.
Perciò potrei prendere e decidere di partire per il polo nord, salvo poi stare malissimo perché una volta là non mi sento in grado di farlo. Ovviamente è solo un esempio, non molto distante dalla realtà purtroppo
È interessantissimo, non sono il solo, allora!

A me capita che il picco di euforia sia nel periodo tardo-primaverile (Aprile-Maggio-Giugno).

Però è molto più presente la ciclicità all'interno di ogni singolo mese: ad esempio adesso decido di ripigliare i libri e studierò quasi come facevo prima che arrivasse la depressione. Quanto durerà? Una, due settimane. Poi, quasi senza che io me ne accorga, inizia una fase dove mi distacco e inizio a fare cose ripetitive (come cazzeggiare su internet, fare altro, ripetere cose meccanicamente) e mi distacco totalmente da quello che stavo facendo.
A volte c'è anche il pensiero depressivo che accompagna (probabilmente le azioni ripetitive e meccaniche sono stratagemmi del cervello per sfuggire al pensiero angosciante).

Qualcuno sa che significa tutto questo? Anche a voi capita?
Vecchio 01-01-2016, 20:32   #99
Esperto
L'avatar di sato
 

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Originariamente inviata da GameOver Visualizza il messaggio
Qualcuno sa che significa tutto questo? Anche a voi capita?
Si a me... Io passo ciclicamente da uno stato d'animo all'altro, sopratutto però in fattore di eventi, mi basta leggere una frase, un ricordo, una parola detta diversamente e partono le psicosi...
Vecchio 01-01-2016, 22:35   #100
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Quote:
Originariamente inviata da sato Visualizza il messaggio
Si a me... Io passo ciclicamente da uno stato d'animo all'altro, sopratutto però in fattore di eventi, mi basta leggere una frase, un ricordo, una parola detta diversamente e partono le psicosi...
Capita anche a me, ma è con maggiore frequenza invece questo ciclo di 'euforia-isolamento' con comportamenti ripetitivi.

Quando "torno in me" ho un sacco di progetti e nuove cose che voglio fare, ma poi ...
Ringraziamenti da
sato (01-01-2016)
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