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Vecchio 18-01-2011, 15:12   #1
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Tra una decina di giorni farò i famigerati 20 anni. Che gioia, che felicità.
20 anni di nulla. 20 anni sprecati. Poche esperienze. Se dovessi fare un resoconto di vita dai 18 fino ad adesso potrei consegnare un bel foglio bianco. Un gran bello schifo. Ma non per la inesistente vita sociale, non è che me ne freghi più di tanto. Quanto per la mancanza di stimoli, iniziative, VOGLIA di fare. Sognare, porsi degli obiettivi.
è possibile che a 20 anni io non abbia un'idea, un ruolo, una traccia da seguire?
Mi sento una persona inutile. E sebbene mi piaccia la mia condizione, sebbene mi accetti per come sono senza lagnarmi, la mancanza di stimoli mi deprime.
Non saprei bene come spiegare quello che sono. Sto bene con me stesso, ma non faccio niente di utile per migliorare la mia situazione. O perchè non ne ho voglia, o perchè non ne vedo l'utilità. Le persone mi guardano pensando "che anima in pena" mentre dentro di me vorrei esplodere e gridare a tutto il mondo che ci sono anch'io. Anch'io ho diritto a crearmi una fetta di mondo tutta per me.

non riesco a trovare uno scopo, un reale obiettivo. il mio carattere mi penalizza fortemente. Boh, dove andrò a finire?
Se avessi le palle farei il barbone.

Voi a 20 anni avevate questo tipo di crisi esistenziali? E se si, come le avete-state risolvendo?

non siete, ovviamente, obbligati a rispondere. Capisco di avere qualche rotella mancante. Non pretendo che le persone rispondano ai deliri di un pazzo.
Vecchio 18-01-2011, 15:41   #2
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Certo che le avevo! Le ho anche adesso che ne ho 24...

IL bilancio della mia vita rimane pur sempre in rosso, i momenti di felicità - nel ricordo - sono anche stati intensi ma troppo isolati per compensare la pletora di periodi grigi e neri...

Il pensiero che mi angoscia ora è quello del lavoro che manca .
Vecchio 18-01-2011, 16:14   #3
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Quote:
Originariamente inviata da Nói Visualizza il messaggio
Sì, io a 19-20 anni pensavo esattamente le stesse cose. Si chiama crisi dei 20 anni. Non ho avuto la forza di reagire fino ai 27. Mi facevo così schifo che a un certo punto, di malavoglia e con zero entusiasmo, con la sola forza della disperazione, ho fatto uno sforzo per chiudere tutte le situazioni in sospeso e successivamente ho cominciato a fare dei cambiamenti drastici. Dopo, qualche ideuzza su quello che volevo fare nella vita mi sono venute, ma per alcune era troppo tardi, quindi dopo anni sto ancora annaspando per recuperare il gap.

Anche io non ho mai avuto grandi ambizioni. Quando mi chiedevano quali fossero i miei sogni, o al momento di scegliere il percorso di studi, o nelle classiche domande da test attitudinale o da colloquio di lavoro del tipo: "Come ti vedi tra 5 anni?", non sapevo mai cosa rispondere. Semplicemente non capivo come si potesse desiderare una cosa, come si potesse sapere se ti piace una cosa senza avere mai provato a farla.

Per questo ti consiglio di fare esperienze diversificate, magari cambiare aria per un po' e conoscere persone nuove (lo so che non ti ispira, ma è più fruttuoso scontrarsi con diverse visioni della realtà che stare sempre ad ascoltare la voce nella propria testa). Confrontarti con situazioni diverse dalle solite ti può dare qualche indizio per cominciare a capire chi sei e cosa vuoi.

A me ha aiutato, poi ovviamente quello che funziona per uno, può essere ininfluente per un altro.
Ho cambiato aria ed è cambiato poco.
Sono stato via città per 1 mese e qualcosa, forse due. Poi sono tornato a Genova. ( facendo,tra l'altro, il mio primo viaggio in treno di 7 ore completamente da solo)
Pensavo di avere le idee più chiare in merito, invece tornato nella mia città son tornato nella condizione di apatia e di svogliatezza in cui ero prima. E lo sono tutt'ora, anche se in misura minore.
Non so, forse ripartirò di nuovo e starò via più tempo. Chiaramente non ero da solo, vivevo con i miei nonni. ma mi rendo conto che se non metto a posto alcune cose del mio cervello non cambierò le cose, nè qui, nè da nessun'altra parte.
Sono alla ricerca disperata di un Io che non so cos'è e cosa sia. A volte penso solo di essere sbagliato.
Vecchio 18-01-2011, 16:36   #4
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A dirla tutta, io di ambizioni non credo di averle mai avute. Ed ho 35 anni...
Credo di capire che cosa ti passa nella mente.
E' un topic che molti di noi avrebbero potuto aprire.
Vecchio 18-01-2011, 16:39   #5
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Voi a 20 anni avevate questo tipo di crisi esistenziali? E se si, come le avete-state risolvendo?
Sì, dai 20 ai 22 sono stati gli anni peggiori della mia vita per quanto riguarda il DEP soprattutto.
non me la sento di raccontare i particolari della mia situazione di allora ma mi rivedo in molti di voi più piccoli di me....
Non ti cambia nulla ma ti posso assicurare che con l'età qualcosina recupererai, anche perchè ci penserà la vita a "svezzarti" a forza...
Vecchio 18-01-2011, 16:50   #6
Leo
Intermedio
L'avatar di Leo
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Voi a 20 anni avevate questo tipo di crisi esistenziali? E se si, come le avete-state risolvendo?
a venti anni io non c'ero
Vecchio 18-01-2011, 17:03   #7
Esperto
L'avatar di missim
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Voi a 20 anni avevate questo tipo di crisi esistenziali? E se si, come le avete-state risolvendo?

i 20anni sono stati i migliori anni della mia vita, poi ho incominciato ad arenarmi...
Vecchio 18-01-2011, 17:23   #8
Banned
 

le ambizioni si possono creare e cercare ma capisco che è difficile.,
Vecchio 18-01-2011, 18:50   #9
Avanzato
L'avatar di Carboxide
 

Io 20 ne ho da qualche giorno,e un'ambizione ce l'ho:farmi piacere la vita,e uno dei motivi per cui non ci riesco è proprio che non riesco a volere intensamente niente...quindi sì,comprendo...
Vecchio 18-01-2011, 19:03   #10
Coventrizzato
Guest
 

[QUOTE=maury25;472456]
Voi a 20 anni avevate questo tipo di crisi esistenziali? E se si, come le avete-state risolvendo?
QUOTE]

Altrochè...
Ma tranquillo, potrebbe essere (solo)...la crisi dei vent'anni, momento cruciale di passaggio...
Comincia a preoccuparti se ti trovi nella stessa situazione...a 40
Come ha detto giustamente LordJim, hai dalla tua il fatto di poter sperimentare varie strade, avendo sempre il tempo di ricominciare da zero...
E con l'incertezza che regna di questi tempi, è un gran bel patrimonio...
Personalmente, i miei vent'anni sono stati un incubo principalmente a causa della solitudine nella quale annaspavo cercando di risolvere i miei problemi.
Con in più un considerevole svantaggio: era il 1988, e non c'era un cazzo di internet, e quindi di Wiki/forum/chat/quellochevuoi per aver almeno un minimo di info sulla mia condizione...
Essere solo, sentirsi male e non capire il perchè.
A questo aggiungi il fatto di abitare in una provincia, con quello che significa in termini di limitazioni "di mentalità" e di non avere mai avuto un reddito sufficiente a pagare uno specialista...

Ultima modifica di Coventrizzato; 18-01-2011 a 19:05.
Vecchio 18-01-2011, 19:19   #11
Banned
 

Io a vent'anni semplicemente non esistevo...
Ero un guscio vuoto senza arte nè parte e un'inesistente speranza per il futuro...
Mi ero lasciato alle spalle l'inferno allucinante che è stata al mia adolescenza e cercavo di sopravvivere semplicemente giorno per giorno...
Come ho fatto ad uscire da questa situazione?
Mi è capitato di guardare metaforicamente una marea di letame cadermi addosso e di dover scappare per non esserne travolto....
Di dover perdere una dopo l'altra tutte le mie certezze e i miei affetti più cari e di veder crollare il castello mentale costruito faticosamente in tanti anni (ormai ne ho 34)....
Di dover lottare per sopravvivere...
Adesso sono una persona nuova con molte meno paure e molta più forza interiore..
E tutto questo è stato il destino a deciderlo...
Quindi ragazzo mio vivi la tua vita e abbi pazienza prima o poi arriverà il tuo momento...
E potrai dimostrare il tuo valore...
Vecchio 18-01-2011, 22:54   #12
Principiante
L'avatar di boshY
 

io ho 21 e di sogni ne ho (sia lavorativi che altro) ma fin quando rimangono sogni è inutile...sopratutto se non ho la forza di realizzarli quindi ti capisco in pieno
Vecchio 18-01-2011, 23:49   #13
Banned
 

Anche io mi sento spesso così, tant'è che molte volte fantastico in qualche vincita milionaria per non dover mai lavorare, purtroppo quando stare con gli altri è il problema, non si potrà mai combinare nulla.
Vecchio 19-01-2011, 01:07   #14
Banned
 

no le ambizioni ci sono ,il male è il non riuscire a fare qualcosa.
Vecchio 19-01-2011, 11:32   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
E' vero, è quello il problema

bentornato, Triplalien
we shaduzzu
Vecchio 19-01-2011, 11:39   #16
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noi siamo gli unici a non amare affatto i compleanni, mi sa
Vecchio 19-01-2011, 14:17   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Woland12 Visualizza il messaggio

Ecco se posso darti un consiglio... sforzati di NON far dipendere la tua felicità e la tua autostima dal giudizio e dalla considerazione degli altri. E' questo il primo modo per sentirsi inutili e quindi stare male. Tu devi bastare a te stesso, non devi avere bisogno di conquistarti una fetta di mondo per sentirti bene. Per questo io devo ringraziare anche un utente di questo forum (Caostotale) che mi ha fatto riflettere a riguardo...
..Mah, non so se hai letto un pò di post miei a riguardo, ma ho un'idea ben precisa di come vedo la vita sociale, e la considerazione che gli altri hanno su di me.
A tal proposito ti consiglio di leggere questa mia riflessione, per farti capire che non sono il tipo che si fa condizionare dalla massa...ma proprio l'opposto. i miei problemi sono altri, e credo anche più concreti e impegnativi da risolvere. Comunque :

http://www.fobiasociale.com/pensiero...zionale-18175/



Quote:
noi siamo gli unici a non amare affatto i compleanni, mi sa
..più che i compleanni, io non amo le feste in genere.
Se pensi che, fosse stato per me, i miei 18 anni non li avrei proprio festeggiati.
E sarà così anche per questi 20.

Quote:
no le ambizioni ci sono ,il male è il non riuscire a fare qualcosa.
Ti demoralizza, lo so. è come mordersi la cosa, non se ne esce.
Bentornato
Vecchio 19-01-2011, 16:20   #18
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
..Mah, non so se hai letto un pò di post miei a riguardo, ma ho un'idea ben precisa di come vedo la vita sociale, e la considerazione che gli altri hanno su di me.
A tal proposito ti consiglio di leggere questa mia riflessione, per farti capire che non sono il tipo che si fa condizionare dalla massa...ma proprio l'opposto. i miei problemi sono altri, e credo anche più concreti e impegnativi da risolvere. Comunque :

http://www.fobiasociale.com/pensiero...zionale-18175/
Quel tuo post l'avevo già letto, ed ero anche intervenuto nel 3D, però se non è il problema sociale che ti affligge sinceramente non ho capito cosa sia...
Tu dici:
Quote:
Originariamente inviata da maury25 Visualizza il messaggio
Mi sento una persona inutile. E sebbene mi piaccia la mia condizione, sebbene mi accetti per come sono senza lagnarmi, la mancanza di stimoli mi deprime.
Non saprei bene come spiegare quello che sono. Sto bene con me stesso, ma non faccio niente di utile per migliorare la mia situazione. O perchè non ne ho voglia, o perchè non ne vedo l'utilità.
Non so se te ne sei accorto, ma o sei stato poco chiaro, o ti sei contraddetto: prima dici di sentirti inutile (se ti senti inutile puoi sentirlo rispetto ad altre persone, a cosa sennò?), poi dici che la tua condizione ti piace e che ti accetti, ma prosegui affermando che la mancanza di stimoli ti deprime... riprendi dicendo di stare bene con te stesso, ma di non fare niente per migliorare (ma come? se stavi bene...). A questo aggiungici il tuo 3D precedente che mi hai citato, in cui dici di fregartene delle esperienze sociali e di essere orgoglioso di essere te stesso...

Questo per confessarti che ho fatto un po' fatica a comprendere bene come ti senti, e quale sia il problema di cui parli. Ho dato per scontato che anche il tuo male fosse la mancanza di vita sociale (come quasi tutti quì nel forum), e ho pensato che tra le righe dicevi di stare bene solo per finta, pe autoconvincerti, quando in realtà, sotto sotto, non è così.
Vecchio 19-01-2011, 17:33   #19
Esperto
L'avatar di Robedain
 

Ciao Maury, capisco perfettamente la crisi dei 20 anni (e oltre): secondo me hai le palle per fare una scelta drastica nella tua vita, in passato ti avevo già consigliato un'esperienza di volontariato all'estero, pensaci...
Vecchio 19-01-2011, 19:37   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Woland12 Visualizza il messaggio
Quel tuo post l'avevo già letto, ed ero anche intervenuto nel 3D, però se non è il problema sociale che ti affligge sinceramente non ho capito cosa sia...
Tu dici:


Non so se te ne sei accorto, ma o sei stato poco chiaro, o ti sei contraddetto: prima dici di sentirti inutile (se ti senti inutile puoi sentirlo rispetto ad altre persone, a cosa sennò?), poi dici che la tua condizione ti piace e che ti accetti, ma prosegui affermando che la mancanza di stimoli ti deprime... riprendi dicendo di stare bene con te stesso, ma di non fare niente per migliorare (ma come? se stavi bene...). A questo aggiungici il tuo 3D precedente che mi hai citato, in cui dici di fregartene delle esperienze sociali e di essere orgoglioso di essere te stesso...

Questo per confessarti che ho fatto un po' fatica a comprendere bene come ti senti, e quale sia il problema di cui parli. Ho dato per scontato che anche il tuo male fosse la mancanza di vita sociale (come quasi tutti quì nel forum), e ho pensato che tra le righe dicevi di stare bene solo per finta, pe autoconvincerti, quando in realtà, sotto sotto, non è così.
Mi spiego meglio.
la mia situazione attuale è questa. Sono a casa e vado a spasso da solo.
sono orgoglioso di me stesso perchè mi accetto per come sono. Ma non è accettandomi che miglioro le cose. in sostanza : l'accettazione noon è che un primo passo verso una situazione migliore.
Credi che stare a casa, aver fallito tutto il possibile, e mangiare sotto le spalle dei miei mi faccia piacere? capisco che da figlio non posso considerarmi un peso per loro, ma insomma, conto di andarmene ed avere un'indipendenza propria nel raggio di qualche anno. Non importa quanti, prima è meglio è.
Ora ; il problema è uno.
la mancanza di stimoli e la mancanza di voglia, l'apatia in breve non so da cosa derivi. Ed è questa bastarda che mi impedisce di prendere e fare iniziative.
Vorrei fare qualcosa per me, per migliorarmi ulteriormente e invece finisco sempre per starmene con le mani in mano aspettando chissa cosa. Non amo che la gente mi definisca un fannullone e uno scanfatiche, ma non li posso biasimare.
Purtroppo sono nato male e rimediare a certe cose non è facile.
il mio topic voleva essere uno sfogo, che non c'entra nulla con la mancanza di vita sociale... si, la mancanza di una ragazza su cui fare affidamento nei momenti no, alla lunga si fa sentire. Ma non è che posso sperare in qualche improbabile miracolo dal cielo. Ne prendo atto e tiro avanti così come sono.
Il mio problema è l'insicurezza e il totale disinteresse per la società e, in parte, per il mondo del lavoro.

Capisco benissimo che la gente fatichi a comprendere i miei stati d'animo, non pretendo che lo faccia pure tu. Però con questo post spero di esser stato chiaro.

Quote:
Avevo in mente qualcosa di più estremo di un mese dai nonni Qualcosa che ti costringa a misurarti con te stesso e la tua capacità di "sopravvivere" e reinventarti.

Adesso ti senti bene da solo, ma sarà così anche tra 10-15 anni? Forse no...comunque la buona notizia è che nel frattempo hai un sacco di anni per scoprire chi sei.
Ciao, avevo pensato al militare. Che ne pensi?
Facendo un rapido ragionamento mi rendo conto di non trovare un posto in società. Non ho lo stimolo per fare niente di quello che vedo in giro.
Mia madre me lo sconsiglia, perchè logicamente mi vede debole e non pensa che possa farcela in quel contesto lì. Io, come al solito, non ho la minima idea in proposito, ma era un'occasione per mettermi davvero alla prova e dare una svolta alla mia vita.
Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare... e poi guardiamo in faccia la realtà.
Ho le palle per accettarmi così come sono senza fingere, ma non ho le palle per altre cose.
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