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23-12-2014, 06:28
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#21
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
A chi non piacerebbe fare lavori tipo giornalista o autore di testi televisivi? Ma per arrivare a ciò bisogna intrallazzare e di molto anche...
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A me no.
A meno che non mi venisse data la possibilità di pubblicare o mandare in onda tutto quel cavolo che mi pare.
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23-12-2014, 06:45
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Credo che non esistano lavori in cui domina la creatività assoluta: se lavori lo fai per conto di qualcuno (padrone, esercente, acquirente), quindi le limitazioni sussistono comunque.
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23-12-2014, 06:50
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#23
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Credo che non esistano lavori in cui domina la creatività assoluta: se lavori lo fai per conto di qualcuno (padrone, esercente, acquirente), quindi le limitazioni sussistono comunque.
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Nel caso del giornalista o dell'autore di testi, l'unica attrattiva per me sarebbe la libertà di scrivere quello che voglio. Se non c'è, quel ruolo non m'interessa.
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29-12-2014, 23:36
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#24
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: Àdexe
Messaggi: 104
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Infatti era a quello che mi riferivo parlando di "utilità". Ognuno di noi troverà poi l'utilità che più gli garba nelle materie che vuole, ma in termini di mercato occupazionale come si può pretendere di trovare lavoro ai tanti laureati in belle arti? In un siffatto mondo così tecnologizzato è comprensibile che trovino lavoro gli informatici e gli ingegneri.
Del resto mio padre mi diceva sempre di fare ingegneria, perché era l'unico modo per trovare lavoro...non ho mai messo in dubbio la cosa, né oggi né allora, tuttavia pensavo di riuscire ad emanciparmi dalla mia fobia in breve tempo e ottenere numerose conoscenze e skills interpersonali, in modo da tessere relazioni umani e stabilire agganci. Nella fase finale della mia adolescenza, così come nei primi anni della giovinezza, a causa della fobia e dell'ansia la mia produttività negli studi subì un calo impressionante, il quale mi impediva di concentrarmi e apprendere anche nozioni relativamente semplici. Scelsi di conseguenza una facoltà "semi-inutile" nella speranza che sarei cambiato caratterialmente nel giro di poco tempo e invece ce n'è voluto parecchio, molto più del previsto
A chi non piacerebbe fare lavori tipo giornalista o autore di testi televisivi? Ma per arrivare a ciò bisogna intrallazzare e di molto anche...
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Certo se con utilità intendiamo produttività, mercato del lavoro, il tuo ragionamento potrebbe risultare condivisibile.
Il fatto è che non è cosi scontato.Se non viene specificato, per me il concetto di utilità ha tutta un' altra valenza. Altrimenti si potrebbe affermare che arti, letteretaura, musica, discipline dello spettacolo in Groenlandia contemporanea siano inutili.
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30-12-2014, 17:01
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#25
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Io non studio dal 1999, per fortuna alcune cose mi vengono bene a prescindere, potevo scegliere diverse professioni ma tra il pornoattore e l'informatico ho scelto la professione meno stressante.
Ma il lavoro segue eccome quelle leggi, che leggi vorresti si seguissero? Quella di dare un lavoro a tutti a prescindere? E chi lo paga?
Se uno non è in grado di produrre valore, non verrà mai retribuito, è normale.
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questa mi sembra una generalizzazione indebita, mi vengono in mente molti lavori che non producono nessun valore ma sono ben retribuiti e "utili".
ad ogni modo, secondo me se non hai attitudine e passione quello dell'informatico (programmazione) è il lavoro più stressante del mondo (di quelli "da ufficio"), io avrei scelto l'altro
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30-12-2014, 18:00
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#26
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
questa mi sembra una generalizzazione indebita, mi vengono in mente molti lavori che non producono nessun valore ma sono ben retribuiti e "utili".
ad ogni modo, secondo me se non hai attitudine e passione quello dell'informatico (programmazione) è il lavoro più stressante del mondo (di quelli "da ufficio"), io avrei scelto l'altro
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Io ribadisco la mia idea, qualsiasi lavoro viene retribuito in quanto qualcuno lo ritiene utile.
Tu forse riterrai che un giocoliere per strada o un calciatore siano inutili, ci sarà invece l'automobilista stanco di ritorno dal lavoro, che fermo al semaforo si ricorderà di quando da bambino il papà lo portò al circo, il giocoliere gli sorridera' e farà un bello spettacolino, l'automobilista si è divertito e gli da' 2 euro.
Poi arriva a casa, si piazza sul divano, appizza sky e si guarda la partita.
Per quanto riguarda l'informatica, chissà perché tutti pensano alla programmazione. Io sono sistemista.
Anche se qualcosa programmo (più che altro script).
Ma in effetti ho parecchia attitudine
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30-12-2014, 18:35
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,850
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Io ribadisco la mia idea, qualsiasi lavoro viene retribuito in quanto qualcuno lo ritiene utile.
Tu forse riterrai che un giocoliere per strada o un calciatore siano inutili, ci sarà invece l'automobilista stanco di ritorno dal lavoro, che fermo al semaforo si ricorderà di quando da bambino il papà lo portò al circo, il giocoliere gli sorridera' e farà un bello spettacolino, l'automobilista si è divertito e gli da' 2 euro.
Poi arriva a casa, si piazza sul divano, appizza sky e si guarda la partita.
Per quanto riguarda l'informatica, chissà perché tutti pensano alla programmazione. Io sono sistemista.
Anche se qualcosa programmo (più che altro script).
Ma in effetti ho parecchia attitudine
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come hai fatto a trovar lavoro come sistemista ?
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30-12-2014, 19:50
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#28
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
come hai fatto a trovar lavoro come sistemista ?
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Ha giocato tutte le combinazioni delle schedine... OK, qui ci sono 2 gradi e una freddura non potevo lasciarmela sfuggire
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30-12-2014, 20:50
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ricollegandomi al topic sull'insegnamento, quanti di voi hanno affrontato percorsi di studio inutili o semi-inutili (tipo lauree a sfondo umanistico) perché hanno preferito studiare quello che gli piaceva anziché quello che gli serviva?
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Il vero problema è che ho studiato non tanto ciò che mi paiceva, ma ciò che ritenevo alla mia (scarsa ) portata.
E cioè una serie di facoltà umanistiche inutili all'atto pratico.
Ritornando indietro farei medicina, che allora ritenevo impossibile per la mole di lavoro che comportava. Adesso so che con la giusta convinzione e fiducia in me stesso potevo fare qualsiasi cosa.
Comunque ritengo che la scela giusta debba sempre tener conto sia dei propri interessi che degli sbocchi lavorativi. Gli uni e gli altri spesso non si conoscono, o sono creduti tali sulla base di false informazioni (su sè stessi e sulle professioni) e stereotipi.
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30-12-2014, 20:51
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#30
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Io ribadisco la mia idea, qualsiasi lavoro viene retribuito in quanto qualcuno lo ritiene utile.
Tu forse riterrai che un giocoliere per strada o un calciatore siano inutili, ci sarà invece l'automobilista stanco di ritorno dal lavoro, che fermo al semaforo si ricorderà di quando da bambino il papà lo portò al circo, il giocoliere gli sorridera' e farà un bello spettacolino, l'automobilista si è divertito e gli da' 2 euro.
Poi arriva a casa, si piazza sul divano, appizza sky e si guarda la partita.
Per quanto riguarda l'informatica, chissà perché tutti pensano alla programmazione. Io sono sistemista.
Anche se qualcosa programmo (più che altro script).
Ma in effetti ho parecchia attitudine
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no no guarda hai frainteso, non posso sputare nel piatto in cui non mangerò , perchè anch'io ho intrapreso una "carriera" inutile, forse la più inutile di tutte quindi viva i giocolieri perbacco! Per me bisognerebbe ripensare la parola "utilità" nella sua accezione strettamente materialistica.
Cmq ho specificato programmatore proprio perchè volevo distinguere quell'aspetto dell'informatica (che cmq ne rappresenta il nucleo) dagli altri che magari possono essere meno stressanti di per sè.
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