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Originariamente inviata da cali
come presto vorrei prender punto x punto x vedere se sono very al 100%, mi stupisco che nessuno lo abbia ancora fatto, a parte la versione pigra di chiocciola :wink:
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Mi sembrava troppa roba,ma se ti interessa ecco qua:
Criteri diagnostici per la Fobia Sociale nel DSM-IV
A. Paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri. L’individuo teme di agire (o di mostrare sintomi di ansia) in modo umiliante o imbarazzante.
B. L’esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l’ansia, che può assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione.
C. La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole
D. Le situazioni temute sociali o prestazionali sono evitate o sopportate con intensa ansia o disagio.
E. L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i sociale o prestazionale interferiscono significativamente con le abitudini normali della persona, con il funzionamento lavorativo (scolastico) o con le attività o relazioni sociali, oppure è presente marcato disagio per il fatto di avere la fobia.
F. Negli individui al di sotto dei 18 anni la durata è di almeno 6 mesi.
G. La paura o l’evitamento non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale, e non sono meglio giustificati da un altro disturbo mentale).
H. Se sono presenti una condizione medica generale o un altro disturbo mentale, la paura di cui al Criterio A non è ad essi correlabile, per es., la paura non riguarda la Balbuzie, il tremore nella malattia di Parkinson o il mostrare un comportamento alimentare abnorme nell’Anoressia Nervosa o nella Bulimia Nervosa.
E queste ce le ho tutte.
Situazioni problematiche per la fobia sociale
Situazioni prestazionali:
Parlare o esibirsi in pubblico; (quasi sempre)
Usare il telefono in pubblico; (solo a volte)
Mangiare o bere in presenza di altri; (raramente)
Scrivere in pubblico; (spesso)
Essere osservati nello svolgimento di un’attività; (molto spesso)
Utilizzare bagni pubblici; (sì)
Entrare in una stanza dove tutti sono seduti. (assolutamente sì)
Situazioni di interazione sociale:
Essere presentati; (sì)
Incontrare persone autorevoli; (sì)
Andare ad una festa; (assolutamente sì)
Ricevere ospiti; (sono ansiosa ma in maniera "normale")
Parlare con sconosciuti; (solo in alcune occasioni)
Avvicinare persone dell’altro sesso; (dipende dai casi)
Dare un ricevimento. (come per il ricevere ospiti)
Sintomi caratteristici del fobico sociale
Sintomi fisiologici:
Rossore del volto; (raramente)
Sudorazione; (quasi mai)
Tremore; (a volte)
Blocco mentale; (assolutamente sì)
Aumento frequenza cardiaca; (spesso)
Palpitazioni. (a volte)
Sintomi cognitivi:
Autosvalutazione; (sì)
Perfezionismo; (sì)
Attesa di essere criticati dagli altri; (sì)
Attesa di non avere successo; (sì)
Attesa di comportarsi inappropriatamente in situazioni sociali. (sì)
Sintomi comportamentali:
Evitamento di situazioni sociali critiche; (assolutamente sì)
Scarsa partecipazione durante situazioni sociali; (sì)
Tendenza a relazionarsi mediante lo sguardo, mantenendo notevole distanza interpersonale; (a volte manco quello)
Affidarsi solo ad amici e familiari. (idem come sopra)
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EXTRA
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Ansia: stato affettivo così generale e radicato nella natura umana da essere considerata una modalità di esistenza universale. In questo senso è una normale reazione d’allarme (ansia fisiologica), cioè lo stato di tensione psichica che implica un’attivazione generalizzata delle risorse individuali diretta contro uno stimolo ben conosciuto e reale. Il denominatore comune delle diverse condizioni ansiose è il giudizio di sproporzione tra le capacità e le risorse del soggetto e l’entità delle richieste imposte dall’ambiente esterno. E quindi l’ansia prefigura un danno futuro immanente ed inevitabile.
L’ansia è un fenomeno che tende a manifestarsi sia sul piano cognitivo che su quello somatico.
Sintomi cognitivi:
Sentirsi nervoso/ sul filo del rasoio (a volte)
Risposte esagerate di allarme (sì)
Difficoltà di concentrazione (sempre)
Sensazioni di testa vuota (spesso)
Incapacità a rilassarsi (raramente)
Difficoltà di addormentamento (quasi mai)
Irritabilità (sempre
)
Atteggiamento apprensivo (sì)
Paura di morire (sì)
Paura di perdere il controllo (no)
Paura di non riuscire ad affrontare le situazioni (sì)
Sintomi somatici:
Dispnea e sensazioni di soffocamento (sì)
Palpitazioni (a volte)
Sudorazione/mani fredde,sudate (raramente)
Bocca asciutta (sì)
Vertigini/sensazioni di sbandamento (sì)
Nausea/diarrea (sì)
Vampate di calore/brividi (sì)
Pollachiuria (a volte)
Disfagia/nodo alla gola (a volte)
Tremori (a volte)
Dolenzia muscolare (questo dopo aver affrontato un evento ansiogeno)
Facile affaticabilità (sì)
Irrequietezza (a volte)
Esistono sostanzialmente due condizioni in cui l’ansia può essere definita patologica:
1) Quando la risposta ansiosa è esagerata e disfunzionale rispetto agli stimoli che l’hanno indotta e l’individuo ne è consapevole. (sempre)
2) Quando lo stato ansioso compare in assenza di uno stimolo scatenante. (solo a volte)
Fobia: intensa paura irragionevole ed inappropriata nei confronti di uno specifico stimolo esterno. Caratteristiche principali di questo fenomeno psicopatologico sono:
La sproporzione della paura nei confronti della situazione da affrontare (sì)
La natura invasiva di queste paure e l’ineliminabilità delle stesse con argomentazioni razionali. (sì)
La consapevolezza dell’esagerazione. (sì)
La constatazione dell’intensa reazione ansiosa indotta dall’esposizione allo stimolo fobico. (sì)
Tendenza all’instaurarsi di comportamento di evitamento. (altrochè)
Attacchi di panico non credo di averne mai avuti.