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01-10-2013, 19:34
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#101
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Reknub ha tutta la mia solidarietà, non per l'insulto, ma per i concetti che ha espresso.
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Mi associo ed amplio quello che ha detto Reknub: l'empatia a senso unico è una presa in giro: non ha senso darsi vicendevolmente pacche sulle spalle, congratularsi a vicenda e, d'altro canto, accusare chi sta male di essere “contagiosamente negativo” o accusarlo di non aver fatto abbastanza o liquidarlo con consigli impersonali
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Ultima modifica di barclay; 01-10-2013 a 19:46.
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02-10-2013, 01:23
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#102
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Quindi dico che, forse, bisognerebbe essere più tolleranti e comprensivi con quelli che qui sono chiamati "estroversoni" o semplicemente con le persone sane, senza pretendere di essere compresi incondizionatamente in tutta la nostra disperazione e dolore. Non possono e forse è giusto così. Forse dovremmo essere noi (come ho fatto io) a fare un passo in avanti, cercando di eliminare la negatività che ci portiamo dentro e proporsi in modo più positivo e senza drammi.
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Riassumendo, bisogna essere tolleranti e comprensivi con chi non ha certi problemi MA loro possono permettersi di non esserlo con chi li ha, ed è chi ha certi problemi a dover fare un passo in avanti MA chi li ha non è tenuto a venir loro incontro.
Un po' come dire che chi è oppresso da un fardello pesantissimo e sta per cadere non deve limitarsi a chiedere aiuto se incontra uno che si sta facendo una corsetta in libertà, ma deve rincorrerlo con tutto il peso addosso e magari raccontargli anche quattro barzellette per tenerlo allegro e invogliarlo ad aiutarlo.
Per essere degni dell'attenzione dei "sani", i "malati" devono sforzarsi di venir loro incontro più di quanto non avvenga al contrario, quando casomai sarebbe più giusto l'opposto...
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02-10-2013, 01:31
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#103
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Reknub ha tutta la mia solidarietà, non per l'insulto, ma per i concetti che ha espresso.
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Mi associo anch'io.
Si è beccato un ban perché è esploso: certe cose non si possono proprio leggere, siamo stufi!
Gli insulti a casaccio, dettati dalla rabbia, non è riuscito a tenerseli, ma aveva ragione.
Chiudo qui e lascio perdere questo thread, che fa già piuttosto incazzare.
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02-10-2013, 02:39
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#104
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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però non diciamo che sono tutti cinici ed egoisti, e che nessuno ci aiuta. diciamo che nessuno ci aiuta come vogliamo essere aiutati, piuttosto, che è diverso.
avere bisogno di aiuto implica il non sapere come aiutarsi da soli, o saperlo ma non riuscire a metterlo in pratica. in entrambi i casi abbiamo bisogno degli altri. però allo stesso tempo li rifiutiamo. molte di queste reazioni sembrano dettate da una rabbia che non ha niente a che fare con gli utenti che scrivono questi consigli.
sono sempre solo gli altri che ci rifiutano?
magari in modi diversi, magari è una conseguenza di troppi rifiuti ricevuti, ok, ma anche noi rifiutiamo gli altri. perché non proviamo ad accettare l'altro, anche con i suoi consigli banali e sbagliati? anche se il primo istinto è quello di difendersi e arrabbiarsi, proviamo solo ad accettare quello che dice, anche se non lo condividiamo. almeno fra di noi del forum.... ma probabilmente nemmeno noi capiamo la fobia sociale, se ci si deve dividere così ogni volta.
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02-10-2013, 04:01
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#105
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Si richiede spesso empatia,ma i fobici la hanno sempre?
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Secondo me l'empatia è molto rara, in generale.. non solo su questo forum.
Bisogna saper "ascoltare" più che le parole le sensazioni degli altri.. è molto difficile.. e bisogna pure che la gente ti permetta di farlo (che non è una cosa così scontata, anzi)..
Per di più qui tanta gente annega così in profondità nei propri radicati e seri problemi che fa ancora più fatica ad esserlo, empatica.
Spesso si cerca semplicemente di "sovrapporre" la propria visione delle cose a quella degli altri.. e il risultato è una gran confusione, con poca reciproca comprensione.
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02-10-2013, 09:51
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#106
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Io posso assicurare che le mie intenzioni erano assolutamente pacifiche, mirata a dare un aiuto e non a criticare. Ed eventuali espressioni dure e sgarbate sono state usate in risposta a critiche della mia esperienza e fraintendimenti, e non nel post di apertura.
Nel mio topic di apertura in realtà non ho avuto intenzione di fornire nessuna ricetta miracolosa di cura della fs perché ognuno parte da un certo livello di malattia e si trova in condizioni ambientali differenti che possono più o meno incentivare o sfavorire la guarigione.
Perché essendo una malattia e non un tratto caratteriale proprio di una persona, se ne può uscire! Chi userà solo dei manuali di psicologia perché le serve solo capire quali meccanismi mentali le impediscono di relazionarsi con gli altri, chi userà farmaci per ottenere un livello iniziale di buonumore che serve per innescare un circolo virtuoso positivo di eventi, chi userà uno psicologo (che, per inciso, non ho usato perché non ne ho avuto la possibilità, ma magari mi avrebbe fatto guarire prima).
Mi sono limitata a fare una constatazione di ciò che accade nella realtà. Per rispondere anche a Win Smith, che ha quotato la mia conclusione finale, quello che volevo dire io era solo questo. Ho notato, per quanto riguarda il mio caso e, spesso, leggendo altri utenti, che si tende ( e io lo facevo) a presentarsi in modo negativo alle altre persone, ovvero con musi lunghi, col broncio, con una faccia incazzata, con una chiusura verbale. Ovviamente questi comportamenti non erano altro che un sintomo della fuga in atto dalle persone e dalle situazioni sociali, di disagio. E quello che dico è che ovviamente loro non capiscono questo comportamento e da cosa sia in realtà dettato. E nessuno di quelli che conoscerai la prima volta lo capirà mai, ce ne dobbiamo fare una ragione. Ti eticheranno semplicemente come una persona negativa, poco entusiasta e con poca gioia di vivere. Quello che intendevo con l'ANDARE IN CONTRO a loro era il fatto di provare ad avere un atteggiamento positivo, mostrare segni di apertura e di interessamento all'altro. Far percepire una vitalità di pensiero e di interessi, che magari c'è sempre stata, ma che è sempre stata tenuta nascosta per paura di giudizi.
Io probabilmente ero molto più evitante che fobica, ma con elementi di fobia sociale molto persistenti e acuti. Ognuno credo abbia sintomi diversi. La mia espressione forse inopportuna del TIRARE FUORI LE PALLE è riferita al fatto che io tendevo a rinunciare a fare le cose, in preda alle mie paure. Rinunciavo in partenza. Mi auto-escludevo! E questo atteggiamento rinunciatario è innegabile che sia molto diffuso qui dentro. Questa espressione è riferita al fatto di credere nelle proprie capacità e potenzialità, non sentirsi segnati per tutta la vita e credere nella possibilità di miglioramento e infine di guarigione perché spesso la maggior parte degli ostacoli sono mentali e per cui totalmente controllabili dal nostro cervello, una volta individuato il motivo per cui ci si comporta in modo sbagliato, quali meccanismi scattano, quali sono le conseguenze mentali e, a volte, fisiche. C'è bisogno di molto allenamento. Una volta capito dove sta l'errore, dov'è il pensiero disfunzionale, quindi quale sia il modo corretto di pensare e poi di agire, è molto difficile metterlo in pratica, non lo nego. Perché spesso avrai voglia di lasciar stare, di rinunciare e di rientrare nella zona di confort in cui non ci sono rischi e in cui tutto è certo.
Io ce l'ho fatta a liberarmi delle mie fobie principali che mi impedivano di vivere serenamente. Sicuramente non sono una maga delle relazioni che mi posso mettere a fare il venditore, ma mi sento libera di interagire bene con chiunque in qualunque contesto sociale, dal formale all'informale. Non permetto più a quei germi di paura residui di controllarmi. Devo vincere io!
Oggi sono un'introversa (e in fondo essere introversa mi piace un sacco perché mi piace la mia interiorità e profondità di pensiero e anzi, se lo vogliamo proprio dire, solo una persona davvero introversa capace di auto-analizzarsi e avere un dialogo interno detiene gli strumenti migliori per farcela da sola), ma non sono chiusa verso gli altri, mi piace confrontarmi con gli altri e ho il piacere di parlare con le persone, sono interessata a scoprire la vita degli altri.
Quindi, l'unica cosa che mi sento di consigliare, in base alla mia esperienza, anche se forse molti non la capiranno, è quello di fare tutto ciò che si vorrebbe fare ignorando la paura, facendo prevalere il piacere di fare una cosa alla paura che si ha nel farla, che sia fare la spesa al supermercato in tranquillità o parlare con delle persone, o fare un colloquio di lavoro. Credo che questo sia il passo iniziale per innescare un circolo virtuoso che porti a più autostima e sicurezza in se stessi. Perché alla fine ho sofferto così tanto nella vita per tanti lunghi anni, che poi niente ora mi fa paura. Sento che posso affrontare qualsiasi qualsiasi cosa.
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02-10-2013, 12:22
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#107
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Banned
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 2,141
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Mi associo ed amplio quello che ha detto Reknub: l'empatia a senso unico è una presa in giro: non ha senso darsi vicendevolmente pacche sulle spalle, congratularsi a vicenda e, d'altro canto, accusare chi sta male di essere “contagiosamente negativo” o accusarlo di non aver fatto abbastanza o liquidarlo con consigli impersonali
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voi morirete da soli senza che le cose cambino minimamente, quindi per rispetto vostro da oggi in poi eviterò di dare consigli sul forum perchè so che vi ferirebbero
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02-10-2013, 13:14
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#108
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Per essere degni dell'attenzione dei "sani", i "malati" devono sforzarsi di venir loro incontro più di quanto non avvenga al contrario, quando casomai sarebbe più giusto l'opposto...
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Diciamo che eticamente sono d'accordo con te, ma nei fatti ha ragione ConLeStelle: nella nostra società occorre che chi ha maggiori difficoltà faccia maggiori sforzi, specialmente se è nuovo in un gruppo, nel quale dovrà dimostrare quanto meno di "esistere", senza ricevere grossi aiuti. Analogamente da un punto di vista etico chi ha un reddito maggiore dovrebbe contribuire maggiormente al gettito fiscale, peccato che il principio della progressività stabilito dalla Costituzione vada nei fatti a farsi friggere.
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02-10-2013, 15:35
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#109
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,121
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Il problema è che la malattia (quando si parla di disturbi caratteriali) sta più nella testa di chi si considera "malato" o soffre per la sua diversità (reale o apparente) che nei giudizi, spesso affrettati e superficiali, di chi bolla come malato. Difficile che gli altri, i "normali", i "sani" passino la totalità del loro tempo a giudicare e affossare moralmente i "malati", i "diversi"...più probabile invece che siano questi ultimi ad autoattribuirsi patenti di diversità.
Se una persona ad esempio fa un riferimento alla mia scarsa loquacità e io risento di tale giudizio fino a rovinarmi le giornate e a compromettere il rapporto con la persona suddetta, allora vuol dire che sono il primo a giudicarmi male, a considerarmi non sano, non normale. Più verosimile che se accetto una parte di me io arrivi a non soffrire più di tanto nel sentirmela rimarcare.
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03-10-2013, 01:08
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#110
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il problema è che la malattia (quando si parla di disturbi caratteriali) sta più nella testa di chi si considera "malato" o soffre per la sua diversità (reale o apparente) che nei giudizi, spesso affrettati e superficiali, di chi bolla come malato. Difficile che gli altri, i "normali", i "sani" passino la totalità del loro tempo a giudicare e affossare moralmente i "malati", i "diversi"...più probabile invece che siano questi ultimi ad autoattribuirsi patenti di diversità.
Se una persona ad esempio fa un riferimento alla mia scarsa loquacità e io risento di tale giudizio fino a rovinarmi le giornate e a compromettere il rapporto con la persona suddetta, allora vuol dire che sono il primo a giudicarmi male, a considerarmi non sano, non normale. Più verosimile che se accetto una parte di me io arrivi a non soffrire più di tanto nel sentirmela rimarcare.
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Quindi anche quando i media fanno riferimento alla natura introversa e solitaria del maniaco o serial killer di turno si tratta di un errore di percezione dell'introverso che guarda il TG?
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03-10-2013, 01:51
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#111
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,451
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Ma più che altro il forum vien da abbandonarlo progressivamente perchè appunto una volta almeno si conosceva quacuno.. adesso sono tutti intenti ad accusare il prossimo di essere malato o di non star facendo abbastanza.. o dio solo sa cos'altro..
Anche perchè ormai si è diffusa questa arroganza di voler dire agli altri che problemi hanno e un ipocondria diffusa... che porta a vedere e voler diagnosticare le malattìe anche negli altri utenti.. quindi diciamo non è un bel clima nel quale costruire rapporti umani^^
E' come se io uscissi con un gruppo e mi vedessi inquadrato in quel disturbo piuttosto che in quell'altro.
E' abbastanza ridicolo. Purtroppo trattando temi così ... un po' ambiziosi .. a lungo andare forse persino in qualche modo "disturbanti" per chi non ha una mentalità del tutto formata. E' un po' il discorso delle auto-diagnosi a casaccio e delle letture su internet e del fatto che volendo tutti hanno tutti i disturbi. Quindi ipocondrìa proprio.. a manetta.. in libertà.
Unisci al fatto che qua ci sono anche ragazzini ingenui e suscettibili con una passione pericolosa per i testi di psicologìa presi a casaccio e interpretati a casaccio....e il mix vien fuori abbastanza chiaro.
O si conosce qualcuno, si esce e si fa qualcosa. O altrimenti possiamo postare che tempo fa o mettere che musica stiamo ascoltando o raccontarci un po' i fatti nostri.. ma qua realtà non se ne vedono. Cioè.. chiunque non sia proprio sbroccatissimo non può prendere sul serio le cose che si dicono qua e farsi condizionare la vita. Chi nella sua vita di tutti i giorni davvero ragiona in termini di "malato/ normale" "estroverso/introverso" e vede tutto sotto quell'ottica ecc... per me sono persone davvero sbroccate e immature che si son fatte traviare dal forum (o forse che l'han traviato esse stesse? uhm.. oserei dire tutte e due)... ma ,appunto, più che un alzata di spalle non c'è molto da fare..... bisogna tornare alle cose serie. Sicuramente una volta l'intero forum era più serio ma perchè le persone che lo frequentavano si attenevano a quello che si diceva.. erano persone capitate lì con qualche esperienza in comune.. non volevano giudicare il prossimo sulla base di preconcetti o almeno.. non sembrava...
Io non sono mai andato ad un raduno pensando: "dai adesso andiamo ad incontrare stì sfigati del forum..." o "oddìo le persone malate del forum.. non sarò in pericolo?" Purtroppo c'è gente che invece questi pensieri già li aveva a monte nella propria testa bacata.. e ha voluto, nella propria permanenza, confermare semplicemente le proprie teorìe vedendo quello che voleva vedere. Non accorgendosi che la gente che incontrava qua aveva ne più nè meno che le storie di millemila altre persone in millemila altri forum. E quando la gente che ragiona così si diffonde.. non rimane molto da dirsi.
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Ultima modifica di Hal86; 03-10-2013 a 02:32.
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03-10-2013, 23:00
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#112
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Principiante
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 68
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Quote:
Originariamente inviata da reknub
sì, io ne ho letti 100 di manuali di psicologia, prendo farmaci e faccio psicoterapia
alla mattina mi svegli"avo" con l'idea di morire e devo sentirmi dire che non faccio abbastanza, quando sono focalizzato al 100% sui miei limiti
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ciao reknub, io non ti conosco e non so quale siano i tuoi problemi, detto questo vorrei sapere da te se qualcuno ti ha mai detto prima di adesso (come sto facendo io ora) che se non riesci a risolvere i tuoi problemi è dovuto anche al fatto che ti focalizzi sui tuoi limiti invece che sulle possibili soluzioni a essi?
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04-10-2013, 08:03
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#113
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Fryma
qualcuno ti ha mai detto prima di adesso (come sto facendo io ora) che se non riesci a risolvere i tuoi problemi è dovuto anche al fatto che ti focalizzi sui tuoi limiti invece che sulle possibili soluzioni a essi?
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Direi che aveva già risposto, nello stesso post che hai quotato…
Quote:
Originariamente inviata da reknub
sì, io ne ho letti 100 di manuali di psicologia, prendo farmaci e faccio psicoterapia
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E, da quello che ha scritto altrove, si capisce anche che la sua psicoterapeuta gliele dice già certe cose…
Quote:
Originariamente inviata da reknub
non è un fallimento. esempio solito della psicologa se tu non avessi una gamba ti ritieneresti fallito se non riuscissi a correre?
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Ultima modifica di barclay; 04-10-2013 a 08:16.
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04-10-2013, 10:41
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#114
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 493
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Quote:
Originariamente inviata da ConLeStelle
Ma tutto ciò mi ha fatto sorgere una riflessione: le persone sane senza problemi relazionali, che non provano ansia sociale o paura del giudizio o timidezza quando si trovano di fronte all'utente medio di questo forum che esterna ciò che sente, prova esattamente quello che io stessa provo nei confronti della me stessa di qualche mese fa. Non capisce
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Chiamasi mancanza di empatia, anche qui c'è gente che nonostante soffra dello stesso problema, fatica a mettersi nei panni degli altri.
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04-10-2013, 12:11
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#115
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 928
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Si,è molto legato a come noi percepiamo i giudizi esterni,ma perchè gli altri si sentono sempre in dovere di giudicare qualcosa o qualcuno che si discosta dalla massa?
che bisogno c'è di farlo?
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La libertà di pensiero, l'arte, la capacità di fregarsene dei giudizi altrui, la capacità di essere obbiettivi, di essere sinceri queste cose fanno paura a molta gente oggi, siamo abbindolati dai sistemi informatici, dagli iphone, dalla cultura della "discoteca", dalla cultura del giudicare male chiunque non sia omologato purtroppo funziona così..se sei out te lo prendi in culo e non c'è santo che tenga, sei malato e ti devi curare, impasticcato dalle medicine..bello così eh..
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04-10-2013, 13:01
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#116
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Premessa che mi sono autosegnalato, quindi non posso avercela coi mod!
Devo assolutamente spiegare bene il punto in questione che è poi lo stesso che mi portò ad andarmene dal forum tempo fa… Anche se non con gli stessi pensieri negativi, che spero di non dover ricordare XD infatti pur se condita da una rabbia, ero estremamente tranquillo, come per fortuna mi capita da un pò, più che su internet: nel reale.
Vabè, quel che voglio dire è? Devo chiedere scusa? I grillini/signoraggisti/MMTisti una volta mi insegnarono (agli albori) la loro tecnica comunicativa di base: insultare che il segnale arriva a destinazione LOL avantissimi proprio
Io chiedo scusa comunque, perché oggettivamente non si fa così. Ma a me chi chiede scusa per il continuo ridicolizzare le persone che hanno difficoltà a superare i propri problemi, sminuendoli addirittura arrivando a dire che ci divertiamo a piangere (????????) o che si risolvano automaticamente uscendo di casa a vivere da soli (mai sentito choosy?) magari in un contesto che non si conosce ??? Ribadisco che queste cose me le aspetto da una situazione sociale non controllata come è questa, dove la gente conosce (in teoria) i tuoi problemi sociali e li capisce….
Non riesco ad accettare che ci siano persone che si definiscono sociofobiche e non capiscano che se uno non ce la fa ad alzarsi dal letto (ribadisco NON CE LA FA no, NON VUOLE) come cavoloooooooooooooooooo si pretende che possa prendere/partire/andare a vivere da solo??? (esempio estremizzato su un’uscita applaudita di questa settimana)
PRIMA e ribadisco PRIMA deve riuscire ad alzarsi dal letto.
C’è un salto netto. Ma c’è volutamente nell’esempio che faccio. Il fatto è che anche per le piccole cose nelle menti di noi pazienti il salto è netto!
Qui si richiede di farne un milione!!! Per carità può succedere che ce la si faccia, ma pretendere che tutte le persone sociofobiche guariscano con questo metodo non è molto reale, sul serio….
Ma fin qui ci arriviamo tutti?
Perché se non è così, me ne vado che è meglio per me che ci sto male (male nel senso che mi dispiace vedere il futuro del pensare in mano a questi pensieri poco strutturati e semplicistici anche da parte di chi certe cose le ha vissute)
Ribadisco che se io andassi domani all’incontro con la psicologa/psichiatra e non avessi, come ho ora, ben presenti i miei LIMITI!!!!!! Molto probabilmente AUMENTEREBBERO LA TERAPIA!!!! Si allarmerebbero!!! Fino al ricovero (cosa successa al mio compagno di psicoterapia che genialmente non riuscendo neanche a parlare coi suoi, se ne è preso e andato a vivere senza soldi a casa di una morosa/semisconosciuta finendo RICOVERATO per un mese in una situazione in cui devi chiedere aiuto, ma non puoi……)
Ora che cavolo volevo dire? Non lo so, ma un saluto a tutti
Ah sì forse lo so: la ricetta non c’è neanche per i miei medici che mi seguono da anni, come può averla chi mi legge di sfuggita su un forum? (non è riferita a me, ma in generale) ogni persona è diversa, ogni terapia è diversa, ogni soluzione è la propria.
Che non vuol dire non incoraggiare o stare vicino a chi soffre, ma neanche sminuirli in questa maniera che a mio modo di vedere rimane abbastanza scandalosa
PS non scrivevo un testo di una pagina da anni
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04-10-2013, 13:02
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#117
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il problema è che la malattia (quando si parla di disturbi caratteriali) sta più nella testa di chi si considera "malato" o soffre per la sua diversità (reale o apparente) che nei giudizi, spesso affrettati e superficiali, di chi bolla come malato. Difficile che gli altri, i "normali", i "sani" passino la totalità del loro tempo a giudicare e affossare moralmente i "malati", i "diversi"...più probabile invece che siano questi ultimi ad autoattribuirsi patenti di diversità.
Se una persona ad esempio fa un riferimento alla mia scarsa loquacità e io risento di tale giudizio fino a rovinarmi le giornate e a compromettere il rapporto con la persona suddetta, allora vuol dire che sono il primo a giudicarmi male, a considerarmi non sano, non normale. Più verosimile che se accetto una parte di me io arrivi a non soffrire più di tanto nel sentirmela rimarcare.
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se vado in giro a dire di prendere antipsicotico, secondo te che succede?
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04-10-2013, 13:03
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#118
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,386
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Quote:
Originariamente inviata da Fryma
ciao reknub, io non ti conosco e non so quale siano i tuoi problemi, detto questo vorrei sapere da te se qualcuno ti ha mai detto prima di adesso (come sto facendo io ora) che se non riesci a risolvere i tuoi problemi è dovuto anche al fatto che ti focalizzi sui tuoi limiti invece che sulle possibili soluzioni a essi?
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certo che sì, la terapia a quello serve....
passo passo devi aiutarti a capire ed ad agire come PUOI, non come non PUOI o come ti FAREBBE MALE!
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