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Originariamente inviata da Ambivalente
Per me quell'ottimismo esagerato viene dal Settecento, il benessere post bellico e il progresso scientifico/tecnologico hanno dato man forte a quel pensiero. Il malessere diffuso e l'aumento del disagio psichico nella civiltà del "benessere" è stato il primo campanello d'allarme che ha messo un po' in crisi quel modo di pensare. Forse la crisi sarà positiva.
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L' oggi è comunque sempre figlio dello ieri, quindi anche il '700 è il risultato di ciò che è stato il '600 e così via. L' ottimismo penso sia nato con l' uomo, così come il suo opposto ...
Comunque qui il discorso è molto più ristretto e meno teoretico, dato che rivolge l' attenzione sulle peculiarità delle tre generazioni che possiamo conoscere per via diretta, non attraverso i libri di storia.
Vedremo se la crisi porterà qualcosa oltre alla crisi stessa, non vedo ancora evidenti cambiamenti culturali in atto.
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Originariamente inviata da Hal86
Secondo me essere rassegnati è la cosa migliore... anzi.. attribuisco alla rassegnazione un significato completamente positivo.
Io sono felice quando sono completamente rassegnato. Le aspettative finiscono solo per destabilizzare quella serenità e creare tristezza. Perchè la felicità non esiste neanche: Il massimo della felicità a cui ambire è la serenità della rassegnazione.
"L'aspettativa è l'anticamera della delusione". Me la metterei in firma quasi quasi.
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Non ci credo.
Comunque la tua filosofia potrebbe riscuotere grandi successi, dovresti andare in qualche casa di riposo a propagandarla. Ma forse troveresti qualche opposizione anche lì, in qualche nonnetto ancora un po' vitale ...
Anche le tue mi sembrano tanto le parole di una persona che si è fatta abbattere da qualche pesante disillusione e non riesce a riprendersi.
A neanche 30 anni vogliamo seppellire ogni aspettativa? E' palesemente fuor d' ogni logica. Ci vogliono solo aspettative realistiche, che forse sono una cosa difficile da apprezzare, almeno all' inizio, per chi è vissuto a lungo di sogni.
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Originariamente inviata da Era
A 23 anni probabilmente si e gia presi qualche delusione . Le aspettative basse non portano da nessuna parte. Quelle esagerate si creano perche in fondo vogliamo dimostrare di essere speciali ( perche non ne siamo convinti forse?)
Se si e gia convinti di essere speciali e piu facile espandersi e non vai a desiderare la luna.
Il non avere aspettative vuol dire semplicemente lasciare sempre il dubbio a se stessi sul futuro(dubbio che normalmente deve avere) . Il futuro e un mistero
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Ma non solo non è necessario pensare di essere speciali, è proprio dannoso, fa perdere la misura delle cose. Cosa sarebbe speciale, un' interiorità che non si riesce a dimostrare in alcun modo concreto?
Le aspettative esagerate a mio avviso sono il frutto di un' educazione sbagliata, proprio perché possiamo trovare le loro tracce dal periodo infantile-adolescenziale ... e una base educativa sbagliata produce una reazione sbagliata anche alle disillusioni, creando ventenni che si abbandonano ad aspettative paragonabili a quelle di settantenni stanchi.
Una cosa è avere dubbi sul futuro, un' altra è avere
solo dubbi sul futuro.
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ma i sogni non devono avere limiti e condizionarsi dalla voglia di sfuggire all inferiorita.
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Questa frase non l' ho capita.