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Vecchio 31-01-2009, 20:52   #1
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questa è una domanda che rivolgo a tutti gli studenti (o ex )....volendo pure a lavoro se trovate qualche analogia...

mi sono accorto che i massimi picchi d'introversione li raggiungo con le persone che mi stanno intorno a lezione...non ho la minima idea di come allacciare il discorso e di come tenerlo sulle lunghe....

cioè....a lezione la gente è abituata a conoscersi, scherzare ecc...ecc....

io o ho conosciuto la persona già in precedenza e ho iniziato a prenderci confidenza o fatico a iniziare a conoscerla nelle ore di lezione ( o durante le brevi pause).

X ASSURDO: le stesse persone incontrate al di fuori le conoscerei molto volentieri....E ANZI....dirò di più: CON DIVERSE PERSONE CON CUI A MALAPENA MI SALUTAVO INCONTRATE PER CASO FUORI TRA CENTRO, BAR, PUB, BIBLIOTECHE ECC...ECC... HO ESTROVERSATO SENZA PROBLEMI e da li pian piano sono entrato in confidenza.

X ASSURDO: il luogo che dovrebbe aiutare di più a socializzare (la scuola/uni) mi inibisce altamente....viceversa....tutti gli altri luoghi mi rendono molto più aperto e allegro....

capita pure a voi?
Vecchio 31-01-2009, 20:54   #2
Esperto
 

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Originariamente inviata da giova88feliceestroverso
.non ho la minima idea di come allacciare il discorso e di come tenerlo sulle lunghe....
idem...io uso la scusa delle sigarette
Vecchio 31-01-2009, 21:02   #3
Principiante
L'avatar di Thanatos
 

ma tu non dovevi andartene dal forum?
Vecchio 02-02-2009, 15:51   #4
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Originariamente inviata da 1798Leopardi_the_best1837
Quote:
Originariamente inviata da giova88feliceestroverso
.non ho la minima idea di come allacciare il discorso e di come tenerlo sulle lunghe....
idem...io uso la scusa delle sigarette
hmm...cioè durante le lezioni dire "mi dai 'na paglia scusa?...ah dimenticavo...non fumo" :P

dovrei fare 'na cosa del genere?

88 nun voglio dire questo....una battuta da rivolgere ad una persona volendo ce l'ho anche...è che nell'ambiente scolastico (un po' come in famiglia) vedo un po' tutto forzato....e faccio fatica a prendere confidenza in tale contesto...soprattutto con più persone attorno...

come detto in un'altra discussione...PER assurdo molte persone si sentono più al sicuro in mezzo a tante persone e non a 4 occhi....io sono quasi del tutto disinibito se riesco ad allacciare una conversazione a 4 occchi....bloccato in un discorso a più persone (con cui ho poca confidenza) e/o nell'ambiente scolastico durante le lezioni...
Vecchio 02-02-2009, 15:53   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Thanatos
ma tu non dovevi andartene dal forum?
è un truzzo racconta balle
Vecchio 02-02-2009, 15:59   #6
Banned
 

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Originariamente inviata da Tripl
Quote:
Originariamente inviata da Thanatos
ma tu non dovevi andartene dal forum?
è un truzzo racconta balle
magari...almeno non mi sarei mai fatto certe seghe mentali :lol: 8)

sono un fobico che però vuole farsi valere...che è differente :roll:

un po' come 88....solo che lui lo fa in versione "infighettamento di destra"...
io in versione "anarchicamento di sinistra".

Lui si fa valere facendo la parte di quello che volendo si sa vestire, atteggiare meglio degli altri e che quando lo fa può essere migliore di tanti;

io viceversa faccio la parte di quello che se vuole potrebbe atteggiarsi ugualmente, ma ama lottare e non farsi calpestare per come sono...con rabbia....

Tutte e due abbiamo parte del cuore fobico, ma abbiamo capito che x vivere là fuori nel mondo reale e dei grandi bisogna aver il coraggio di lottare e farsi valere...non lo fai? resti chiuso e l'ultima ruota del carro purtroppo...

quindi se dobbiamo scegliere tra 'na vita fatta di introversione, riservatezza, timidezza ed essere l'ultima ruota e viceversa mascherare timidezza, introversione, fobia con aggressività, infighettamenti vari, finte sicurezze ecc...ecc....beh preferiamo questo...

se basta andare da una ragazza (pur tra 1000 problemi e 1000 insicurezze) e dirle "sai che sei proprio scema? sai che hai una bella borsa? è quasi meglio di te..."....ecco se basta questo e quindi basta sforzarsi di superare certi blocchi e paure mascherandole almeno inizialmente x essere accettati, stimati e quasi visti con soggezione/rispetto.....beh ci sforziamo e lottiamo...e lo facciamo....
Vecchio 02-02-2009, 16:04   #7
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Giova non sei fobico, non sai nemmeno cos'è la fobia...come non lo so io...cerca di misurare i termini e vederti con oggettività, forse oltre a non offedere nessuno (tanti se la sognano la tua/nostra condizione!) capirai anche meglio te stesso :!:
Vecchio 02-02-2009, 16:12   #8
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Originariamente inviata da JohnReds
Giova non sei fobico, non sai nemmeno cos'è la fobia...come non lo so io...cerca di misurare i termini e vederti con oggettività, forse oltre a non offedere nessuno (tanti se la sognano la tua/nostra condizione!) capirai anche meglio te stesso :!:
tu dici?....io dico che il cuore fobico un po' ce l'ho...

cos'è una fobia? è una paura irrazionale e repulsione di certe situazioni....

io dico tanto di essere estroversone, di fare cose estroverse.....beh ma mai quanto le facevo annetti fa....o per lo meno...si le faccio...ma devo combattere altamente con una aprte di me davvero fobica...

solo perchè riesco a vivere quasi normalmente non significa nulla....lo stato di "FOBIA" non è determinato da cosa fai...è determinato da ciò che provi dentro...

Cioè? se hai paura del buio, ma ti obblighi a dormire con la luce spenta nonostante la strizza no nsignifica che non hai più paura....semplicemente rpendi tutta la tua forza di volonta e ti dici" merda...non posso avere paura di una cosa che non è razionale...che non dovrei temere....perchè non ci riesco?"

Stessa cosa....quando mi avvicino a nuove situazioni spesso la percezione di disagio, di non sapere cosa dire, il cuore che accelera a 1000, la tentazione di arrossire, di abbassare lo sguardo...beh ce li ho...

se poi ho imparato nonostante i sintomi a rispondere a tono, a mantenere lo sguardo alzato nonostante i disagi, a scherzare e a vivere in luoghi considerati da "Estroversoni" sono solo meriti....ma è quello che hai dentro che conta....ed io dentro so di non essere quello di qualche anno fa o come una persona davvero "normale".

Posso fingere di esserlo e posso farlo abbastanza bene grazie all'esperienza, all'attenta osservazione della realtà che mi circonda, all'ironia e alla battuta pronta che ho nonostante i disagi....e alla fine posso passare addirittura x troppo sicuro di me (x assurdo), estroverso, un marpione ecc...ecc...

ma....in alcune situazioni la naeusa la sento anch'io, i tremori anche, i silenzi che non saprei come colmare anche....poi so nascondere bene il tutto e questo mi dà forza e sicurezza...so come far passare le mie debolezze x altro o scherzarci sopra in modo che gli altri mi ammirino addirittura anzichè deridermi/compatirmi....ma...
Vecchio 02-02-2009, 18:51   #9
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Originariamente inviata da Viridian
E' molto semplice attaccar bottone durante una lezione.

Puoi fare commenti sul professore, puoi finger di non aver compreso un argomento (ma perché ridursi a questo, mi chiedo io? ) o semplicemente rispondere alle domande di chi davvero non ha capito un passaggio.

Oppure puoi fare come me - chiedere di abbassare la voce. :P Non sarai popolare ma se lo fai con la giusta dose di sarcasmo risulterai simpatico.

Parlare tanto per parlare all'università è senz'altro possibile.
per me è il male assoluto...lo vedo come il parlare a tavolta in famiglia...infatti a tavola non ci sto più da anni...vedo la stessa formalità...lo stesso obbligo...ti siedi accanto ad una persona non perchè lo vuoi, ma perchè quel posto è libero...poi? poi è ovvio che prima o poi alla prima pausa si "deve" interagire....

io nun ce la fo...anche se ce la fo più di un commentino, battuta sul prof, lezione non riesco a fare...volendo posso fare 30 commentini in 1 ora se mi ci metto d'impegno...(cosa che ovviamente non faccio mai), ma attaccare poi bottone da lì no....

stessa situazione mi si presenta all'aperto, in piazza e attacco probabilmente....
Vecchio 02-02-2009, 19:05   #10
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Originariamente inviata da Lyra
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Giova non sei fobico, non sai nemmeno cos'è la fobia...come non lo so io...cerca di misurare i termini e vederti con oggettività, forse oltre a non offedere nessuno (tanti se la sognano la tua/nostra condizione!) capirai anche meglio te stesso :!:
Esatto. Giova, tu non hai neppure la più pallida idea di come si viva da fobici, quindi lascia stare queste espressioni ardite e ridimensiona le tue infinite analisi. A mio parere stare in questo forum ti fa male... come si suol dire, chi sta con lo zoppo impara a zoppicare. :wink:
ma chi cammina...corre troppo velocemente...non si ferma a guardarsi intorno come faccio io 8)
io guardo lo zoppo e mi dico "merda" proviamolo a tirar su...e così facendo cado anch'io nel dirupo e divento zoppo pure io...la mia vita è stata così...non ci posso far nulla...

una volta che il dubbio "fobico" ti entra dentro non lo estirpi più...non sarò fobico 100% perchè ho fatto le mie esperienze che mi hanno rafforzato, riesco a fingere sicurezza e blablalbabla.....ma io nei momenti di tranquillità x un normalone di tanto in tanto avrò sempre dubbi fobici......e se non si aggravano i sintomi e solamente merito x la mia testardaggine a non arrendermi e combattere...perchè fidati....altrimenti sarei più fobico di tanti altri qui dentro...
Vecchio 02-02-2009, 20:13   #11
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Originariamente inviata da Lyra
Quote:
Originariamente inviata da giova88-7messaggi

una volta che il dubbio "fobico" ti entra dentro non lo estirpi più...non sarò fobico 100% perchè ho fatto le mie esperienze che mi hanno rafforzato, riesco a fingere sicurezza e blablalbabla.....ma io nei momenti di tranquillità x un normalone di tanto in tanto avrò sempre dubbi fobici......e se non si aggravano i sintomi e solamente merito x la mia testardaggine a non arrendermi e combattere...perchè fidati....altrimenti sarei più fobico di tanti altri qui dentro...
La fobia è terrore, è ansia incontrollabile, è disperazione e inadeguatezza, è sentirsi costantemente in lotta con sé stessi e il mondo circostante nelle azioni quotidiane più banali...non è avere dubbi e timori in parte anche inevitabili alla nostra età o un'indole più riflessiva della media, non è avere "di tanto in tanto dubbi fobici".
Non te lo dico per escluderti dal regno dei very fobic, lo dico perché trovo assurdo che debba sentirsi anche solo in parte fobico una persona con la fortuna di non avere di questi problemi.

Giova, perché non vai da uno psicologo? Avresti modo di parlare delle tue difficoltà, delle tue elucubrazioni con una persona competente in grado di aiutarti nel tuo percorso. Ti saprà dire se eventualmente hai davvero qualche problema di fobia e nel tuo caso potrà sicuramente dare frutti positivi.

E non mi venire a dire ora che non ti fidi degli psicologi, bla bla bla.
Anzi, fallo pure, ma allora non continuare con le tue autoanalisi sulle tue ipotetiche fobie e renditi conto che non ti porterà a niente questa matassa di pensieri se non ti decidi a condividerla davvero con qualcuno rendendoti veramente disponibile ad un confronto costruttivo.

ma io ricordo come ci si sentiva senza problemi e so cosa provo ora....ora non sono normale...ora sono io che mi sento per primo fobico...ribadisco...voi siete abituati ad associare il termine fobico solo al "derelitto" che se ne sta chiuso in casa e non combatte x la troppa paura...

io quella paura addosso ce l'ho....me la sento...quando per caso a lezione si affrontano i temi fobie, decadentismo, disadattamento sento il mio io che è tirato in causa....mi inizio a sentire a disagio, mi sento arrossire...poi magari nel giro di 5 secondi ormai ho imparato a reprimere me stesso...ho imparato a concentrarmi su altro e far passare il tutto...ho imparato trucchi su trucchi dati dalla vita stessa x mettermi in mostra e mettere in mostra altri aspetti, far ricadere l'attenzione su altro....

ogni volta che incontro una persona nuova non so mai cosa dire, fare, ho sempre 1000 dubbi sulla certezza che non avrò nulla da dire....più dubbi e pensieri mi faccio e più la nausea mi sale...

in famiglia addirittura evito tutto e tutti perchè non so come comportarmi...

Trovo a dir poco superficiale dire che una persona non ha sintomi fobici solo perchè ha imparato con il tempo e con gli sforzi e a forza di prendersi e violentarsi e sbattere la testa a reagire e a "vivere"....

Ribadisco: sicuramente non mi paragono e mai l'ho fatto e lo farò a chi è fobico 100%...ma non lo faccio esclusivamente perchè io so di essere dotato di una testardaggine e di un bagaglio di esperienze (per quanto limitato) che mi aiuta a nascondere le mie insicurezze (che sono un'enormità....quanto quelle di un fobico e forse pure di più...per motivi che non sto nemmeno a spiegare e che forse nemmeno mai ho spiegato del tutto sul forum per mia scelta) dietro ad una certa dose di finta sicurezza che mi fa apparire con un'altra maschera ancora differente di freddezza, altezzosità, introversione, misteriosità...che in realtà sono solo timori irrazionali ben celati....

insomma...diversi fobici hanno raccontato di essere migliorati ecc....ecc..... perchè si sono messi a "lavorare".

Io solo perchè mai ho fatto terapie, mai sono andato da uno psicologo a chiedere non significa che non ho problemi....

semplicemente io ho sempre avuto un orgoglio che mi impedisce di accettare il fatto di essere un "perdente" quando dalla vita potenzialmente so di meritarmi tutto se non più degli altri....so di non valere meno degli altri....è grazie al mio orgoglio che non accetta di essere ferito e trattato da perdente se ho imparato a reagire colpo su colpo (in famiglia, come al di fuori).....ma solo perchè ho imparato a reagire non significa che non ci sono le paure.....io semplicemente ho imparato ad agire sui sintomi....ho imparato a violentarmi perchè mi sono sempre autoimposto di vivere a stretto contatto con la società e osservando il mondo ho imparato a vivere e come si reagisce.....

CIO' NON CAMBIA NULLA.

LA FOBIA non è data dalla tua vita....non è data dal fatto o meno che vai o no in discoteca.....ANCHE CALI è ANDATO AD UNO SPEED-DATE....COSA SIGNIFICA?

IO SEMPLICEMENTE HO IMPARATO A VIOLENTARMI PERCHè IL MIO ORGOLGIO NON SI RITIENE INFERIORE A NESSUN NORMALONE E MAI ACCETTEREBBE DI FARSI SOPPIANTARE X DELLE PAURE IRRAZIONALI....

LA DIFFERENZA TRA ME E un fobico? IL FOBICO GUARDA ALLE OCCASIONI COME SPEED-DATE COME AD UNA PROVA ECCEZIONALE DA NON RIPETE MAI PIù (o almeno x molto tempo).

IO OGNI GIORNI MI RIPETO "se ci riesco una volta posso riprovarci...se ci sono riuscito ieri nonostante i limiti posso rifarlo oggi e domani..."
con lo stesso stress mi presento nell'occasione e a forza di sbatterci la vivo....

e a forza di farlo e di rifarlo ti abitui alle situazioni...e se non mi abituo....cazzi miei....mi rimetto sempre davanti allo stesso problema....e lo affronto anche se sono disabituato e provo disagio incredibile....LO FACCIO....LO FACCIO....PERCHè IL MIO ORGOGLIO FERITO SI SFORZA di essere più forte di una PAURA che non dovrebbe esistere...

e allora pian piano ho imparato a rendere di nuovo automatici battute, risposte a tono ecc...ecc....

ma a dirla tutta nel periodo mio più nero non era esattamente così...ero diventato davvero un incompetente completo...incapace di reagire, rispondere ecc...ecc....perchè chi zoppicava me l'aveva insegnato a me....
Vecchio 02-02-2009, 20:43   #12
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Originariamente inviata da Viridian
Lyra, non mi stuzzicare giova. 8) (scherzo, ovviamente. )

Che tu, giova, non sia fobico è abbastanza palese e non ci torneremo oltremodo su.

Piuttosto, toglimi una curiosità: ti è mai capitato di fare un intervento durante una lezione? Ti siedi ai primi banchi o te ne stai dietro a tutti?
vabbeh....non lo dico più

c'hai ragggione tu...sono un estroversone azzoppato :lol:

però i cavalli azzoppati solitamente si abbattono :roll:

battute a parte...so' estroverso su certe cose lo sai :P

le interroghe al liceo le ho sempre fatte ridendo e scherzando e interventi su commenti della prof o dei compagni li ho sempre fatti....sta di fatto che poi ero sempre musone :P

ok non sono fobico...ho un carattere del piffero...va meglio?

:lol:
Vecchio 03-02-2009, 00:37   #13
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Quote:
Originariamente inviata da Viridian
Vabè, allora intervieni. Direi che non ci sono problemi.

Forse, parlare in sordina mentre la professoressa sta spiegando ti crea disagio perché da un lato vorresti seguire, dall'altro non vorresti beccarti il rimprovero, dall'altro ancora non sai cosa dire, combattuto come sei tra il pensare a fobiasociale.com, alla ragazza che ti piace e agli appunti che dovresti prendere..

Tutto nella norma, insomma.

A me, ad esempio, piaceva parlottare con un mio compagno di classe mentre la professoressa interrogava gli altri alla cattedra - il nostro turno era già capitato.. Non hai idea di quante volte m'abbia pescato, mamma mia.. :lol:
se lo dici tu.....io ancora non ne sono convinto...volendo mi siedo davanti, ma mi sento più nervoso/osservato; non riesco a telefonare con qualcuno intorno ad esempio, nei gruppetti a più persone ecc....ecc....

per me io sono un fobico...solo ben armato/attrezzato :P
Vecchio 03-02-2009, 00:44   #14
Avanzato
L'avatar di RagionierFantozzi
 

All'università ho sempre avuto il terrore che un professore durante una lezione potesse chiamarmi davanti ad un'aula con tantissime persone sconosciute. Infatti è successo e feci la figura dell'idiota che non spifferò parola; posso capire parlare davanti ad un gruppo di ragazzi della tua stessa classe ma davanti ad un'intera aula...
Vecchio 03-02-2009, 11:19   #15
Esperto
L'avatar di paccello
 

Quote:
Originariamente inviata da RagionierFantozzi
All'università ho sempre avuto il terrore che un professore durante una lezione potesse chiamarmi davanti ad un'aula con tantissime persone sconosciute. Infatti è successo e feci la figura dell'idiota che non spifferò parola; posso capire parlare davanti ad un gruppo di ragazzi della tua stessa classe ma davanti ad un'intera aula...
Purtroppo noto che all'uni, nelle lezioni affollate, intervenire e fare una domanda articolata significa esporsi agli sfottò e ai borbottii. E' pur vero che spesso si sentono interventi penosi.
Vecchio 03-02-2009, 14:53   #16
Principiante
L'avatar di hikkikomori
 

Basta che non ti riduci come me... che non ci va più.
Bisogna a fare un passetto alla volta: un giorno alla macchinetta del caffè, un giorno uscito da lezione, nella pausa, gli appunti di una lezione che hai perso, i libri di testo... cose così.
Andare a lezione senza parlare con nessuno per ore e vedere gli altri socializzare non è bello, soprattutto nei corsi progettuali dove tutti si trovano un gruppo con facilità e tu resti solo come un cretino :lol:
Ce la farò anche io (spero)! Ci provo, almeno!
Vecchio 03-02-2009, 15:14   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da hikkikomori
Basta che non ti riduci come me... che non ci va più.
Bisogna a fare un passetto alla volta: un giorno alla macchinetta del caffè, un giorno uscito da lezione, nella pausa, gli appunti di una lezione che hai perso, i libri di testo... cose così.
Andare a lezione senza parlare con nessuno per ore e vedere gli altri socializzare non è bello, soprattutto nei corsi progettuali dove tutti si trovano un gruppo con facilità e tu resti solo come un cretino :lol:
Ce la farò anche io (spero)! Ci provo, almeno!
dici?....io lo trovo faticoso....e ciò non va affatto bene.....cioè non è possibile che durante la lezione devi prepararti quello che devi chiedere nella pausa...sforzandoti a cercare l'argomento.... :roll:
Vecchio 03-02-2009, 16:38   #18
Banned
 

azzz......x sbaglio ho cancellato un papirone

peccato....spiegava tante cose...provo a ripetermi, ma sintetizzando un po'...

DAVVERO QUESTA VOLTA NON VORREI CHE NESSUNO COMMENTASSE CON BATTUTINE....SE NON VI INTERESSA NON LEGGETE E NON COMMENTATE....

STO PROVANDO A SPIEGARE UN PO' COME POTREBBE FUNZIONARE DAVVERO UN CERVELLO COME IL MIO....

E' un argomento su cui volevo aprire un altro thread, ma per il mometno lo scrivo qui.


Il mio problema non è tanto intervenire, fare il singolo commentino, la singola domanda sulla lezione, sull'aiuto alla vicina di banco, sul sabato sera ecc...ecc....

FINO A Lì CI ARRIVO e pure in maniera MOLTO BRILLANTE

Il vero problema è che dopo annetti di silenzio impari a SALTARE certi passaggi mentali.

Cosa voglio dire? che tutti dicono che sono estroversone...forse solamente perchè riesco a combattere le mie stesse timidezze/paure e rischiare di tanto in tanto...scherzarci sopra ecc...ecc....

Di fatto? di fatto io tanti commentini come quelli di Viri raramente li faccio...su una persona....POSSO fare battutine (su giochi di parole, situazioni, coincidenze storiche, doppi sensi, allusioni in maniera molto spiritosa e divertente).

Però....beh tutti sono abituati quando uno interviene a dire con quello accanto "si ma dice solo stronzate? si ma fa sempre lui le domande? si...ma quella invece ci sa tantissimo...quanto è brava?" ecc...ecc...

ECCO QUESTI SONO PENSIERI CHE POSSONO ESSERE ESPRESSI SOTTO FORMA DI COMMENTO.

Altra situazione? stai passeggiando in piazza e ti trovi un marocchino con le bancarelle....commento possibile delle coetanee/i "si ma che devo farti l'elemosina fingendo di comprare qualcosa? si ma la polizia non dice nulla? urca...guarda quella borsa...me la prenderei al volo...."

TUTTI COMMENTI CHE SORGONO CON IL CONTATTO CON L'ALTRO E VALUTATI NORMALI....

GIUSTO?

Gli stessi che fai di tanto in tanto anche tu Viri (sulla tipa stupidotta o altro)....

Io?
IO MI SONO ABITUATO X I SOLITI 2-3 ANNETTI A STARMENE IN SILENZIO, NEL MIO ANGOLO...

COSA NE è DERIVATO?DI CERTI COMMENTINI QUANDO RESTI SOLO CON IL TUO CERVELLO NON NE HAI BISOGNO...VOGLIO DIRE...CON GLI ALTRI HAI BISOGNO DI ESTERNARE LE COSE ATTRAVERSO COMMENTINI...CON TE STESSO....BEH IMPARI A FARTI GIUDIZI QUASI X OSMOSI...non saprei bene come spiegarlo....

IN MANIERA DIRETTA, CONCRETA, BRUSCA....una questione QUASI A PELLE....in cui non hai bisogno di un DIALOGO TRA MENTE E INCONSCIO....semplicemente il tuo inconscio recepisce segnali osservando e si fa delle idee sulle persone...volendo anche pensieri, ma diretti...non sotto forma di commentini...Fa pensieri secchi a volte volendo...

C'è persona xx che dice solo stronzate, fa la civetta, starnazza, è egocentrica? Ecco...nel tuo cervello non fai i passaggi logici "starnazza, è egocentrica, dice stronzate...quindi la ODIO". Ma semplicemente tra te e te SAI CHE LA ODI X DIVERSI MOTIVI su cui nemmeno devi soffermarti ad analizzare bene e dispiegarli....perchè a pelle recepisce comportamenti xx che ti infastidiscono...

ma quasi non c'è bisogno di farti l'elenco nel cervello....se ti metti a fare poi una conversazione tra Mente e inconscio poi li puoi valutare uno ad uno...ma di fatto....sono tutti processi che lasci al tuo inconscio...che POTRESTI TIRAR FUORI, MA CHE NON FAI DAL MOMENTO CHE NON DEVI ESPORRE A NESSUNO, MA TENERLI PER TE....

E' difficile davvero da spiegare....cosa voglio dire?

Un esempio...
quando cucini una torta....vai e prendi automaticamente i 100 gr di zucchero, la farina, il lievito ecc...ecc...te la impasti e la inforni...

se devi spiegare a qualcuno come farla però l'approccio è totalmente diverso: devi andare dalla persona e dirle "GUARDA DEVI PRENDERE I 100 GR DI ZUCCHERO E MESCOLARLI CON LE UOVA ECC....ECC..."....

Quando sei solo soletto a casa invece non ti ripeti mentalmente DEVO FARE QUESTO...DEVO FARE QUESTO E QUESTO....IL TUO INCONSCIO GIà LO SA....

COME UNA VOLTA CHE HAI IMPARATO A GUIDARE IN BICI O IN MACCHINA....OGNI VOLTA NON DEVI RIPETERTI MENTALMENTE I PASSAGGI....HAI ACQUISITO LE CAPACITà E UNA VOLTA INTERIORIZZATI IL TUO INCONSCIO SA COSA DEVE FARE QUANDO GUIDI PER TE SENZA BISOGNO CHE RIFLETTI SULLE SINGOLE COSE CHE FAI....

Allo stesso modo quando vedi la bancarella in strada non pensi "urca MI COMPRO UNA BORSETTA?" è un commento superfluo...che in compagnia diresti....se sei solo con te no...è un processo chimico del tuo cervello...è un pensiero che il tuo inconscio elabora quasi prima che il pensiero possa arrivare nella sede della mente/linguaggio....
SEMPLICEMENTE VAI E TI DIRIGI VERSO LA BANCARELLA...mentre al tuo interno c'è una vago ordine, ma concreto di recarsi in quella bancarella per provare a vedere se trovi qualcosa che ti piace....

in compagnia diresti "ohhh...andiamo a vedere se trovo qualcosa che fa al caso mio...."

Se sei solo certi commentini sono superflui...pensi semplicemente "vado lì...." PUNTO. Tutto il resto è già qualcosa che il tuo inconscio e la tua mente sanno già senza il bisogno di elaborarle sotto forma di frasi/pensieri CONCRETI E ORDINATI...restano Lì ASTRATTI e SILENZIOSI....ma al tuo inconscio basta quello x capire cosa deve fare...

EDIT: ecco ora voi pensate a questa cosa ripetuta in riferimento ad ogni situazione della vita.....gli altri sono abituati a commentare attivamente...

pure un atteggiamento...quello se ne sta in silenzio o dice una cazzata? "ma quante cazzate dici?"

Io? io constato la cosa inconsciamente e mi fermo lì....

poi volendo faccio anch'io certi commenti, ma perchè ho imparato che x interagire certi commenti sono la base....IL MIO è UN TIPO DI PENSIERO PIù DIRETTO, CHE BADA AL CONCRETO....
x certi versi è quasi il contrario di ciò che ha da esperimere il mio cuore:
sono emotivo, sensibile ecc...ecc..., ma di fatto io certe cose non le esprimo quasi mai....a meno che non si crea il discorso riguardante i sentimenti, il modo di pensare ecc...ecc...
perchè abituato ad un modo di pensare PIù TENDENTE AL PRATICO, inconsciamente valuto come superflui tutti quei modi di interagire/conversare umano che invece fanno andare avanti la relazione/conversazione/interazione....

come dice spesso la pio'....mi sono abituato semplicemente a contemplare in sè la cosa...ma per se stessa...senza applicare alle situazioni, cose giudizi/commentini secondari...

purtroppo questo è ciò che ho pagato con qualche annetto di silenzio forzato...ho atrofizzato la parte del mio cervello più creativa e astratta (che per certi versi ho ancora....ma in maniera differente).
Vecchio 03-02-2009, 18:10   #19
Intermedio
L'avatar di alex89j
 

È interessante quello che hai detto, secondo me. Anch'io penso di essere un po' così, anche se, contrariamente a te, ho difficoltà a interagire anche in ambienti esterni alla lezione. (Comunque mi è meno difficile a quattr'occhi anche a me... Troppi "giudizi" se si è di più...)
Tornando al tuo discorso, comunque, spesso il mio cervello mi porta a delle conclusioni molto "semplici", nel senso di "sintetiche", ma dopo anni di silenzio mi sono disabituato a vederne tutti i passaggi. Così quando "devo" parlare di qualcosa sono iper-sintetico e "licenzio" tutto in pochi attimi. Mi sembra di avere molto arrugginata la capacità di "parlare pensando".
Alle domande che mi si fanno spesso rispondo molto laconicamente non solo per "paura" (anche per quella comunque) ma anche perché, anche se sono relativamente "tranquillo", non so cosa dire, nel senso che ho una "conclusione" in mente, ma estremamente "concreta" e "pratica", e non riesco a trovare altro nella mente a parte lei. Dovrei cercare di "allenarmi" a "ricordare" anche tutti i ragionamenti che stanno dietro alle conclusioni (e ce n'è parecchi di solito!). Anche per eventuali "confronti" con gli altri sono indispensabili...
Però come spieghi, allora, che tu in altri ambienti riesca a socializzare? Questo passaggio non mi torna :?
Vecchio 03-02-2009, 18:34   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da alex89j
È interessante quello che hai detto, secondo me. Anch'io penso di essere un po' così, anche se, contrariamente a te, ho difficoltà a interagire anche in ambienti esterni alla lezione. (Comunque mi è meno difficile a quattr'occhi anche a me... Troppi "giudizi" se si è di più...)
Tornando al tuo discorso, comunque, spesso il mio cervello mi porta a delle conclusioni molto "semplici", nel senso di "sintetiche", ma dopo anni di silenzio mi sono disabituato a vederne tutti i passaggi. Così quando "devo" parlare di qualcosa sono iper-sintetico e "licenzio" tutto in pochi attimi. Mi sembra di avere molto arrugginata la capacità di "parlare pensando".
Alle domande che mi si fanno spesso rispondo molto laconicamente non solo per "paura" (anche per quella comunque) ma anche perché, anche se sono relativamente "tranquillo", non so cosa dire, nel senso che ho una "conclusione" in mente, ma estremamente "concreta" e "pratica", e non riesco a trovare altro nella mente a parte lei. Dovrei cercare di "allenarmi" a "ricordare" anche tutti i ragionamenti che stanno dietro alle conclusioni (e ce n'è parecchi di solito!). Anche per eventuali "confronti" con gli altri sono indispensabili...
Però come spieghi, allora, che tu in altri ambienti riesca a socializzare? Questo passaggio non mi torna :?
arghh....pensavo che nessuno riuscisse a capirlo eprchè nun sapevo come spiegarmi ed invece

esatto...a me succede lo stesso...e dovrei sforzarmi...

come faccio a socializzare in alcune circostanze?
2 motivi...

questo problema si accentua nelle situazioni che vedo obbligate...viceversa nelle situazioni in cui mi sento più libero e con la testa libera inizio a non pensare a ciò che dico...e bene o male se mi sento libero so' marpioneggiare/atteggiarmi abbastanza bene (da estroverso)....quindi...quindi posso riuscire a non far notare le mie "mancanze" di pensiero...
Inoltre nonostante il periodo di solitudine ho vissuto sempre a contatto con i coetanei bene o male (anche se guardando molto dalla mia prospettiva), dunque ho imparato ad osservare come vive la gente solitamente...
e ancora...nonostante tutto fino a 16-17anni ero estroverso e nonostante tutto dentro un impulso estroverso ce l'ho ancora...
dunque se riesco a lasciarmi andare bene o male riesco a coinvolgere la persona e dunque la "sintesi" mentale e il bisogno di parlare solamente in senso pratico lo nascondo abbastanza bene....

Inoltre quando mi accorgo di essere sintetico, vuoto ecc...ecc....mi sforzo di trovare qualcosa su cui parlare...e se non lo trovo, ma ho l'argomento sotto mi sforzo di tenerlo il più lungo possibile (ma in maniera spontanea e senza sentirlo come "fatica")...anche a costo di ripetere alla fine il concetto (tanto bene o male è quello che fanno in molti).

Cioè...poi il mio cervello ho notato che è particolare...a volte con piccoli cambiamenti cambia tutto, a volte con grossi non cambia nulla...a volte in mezzo alla gente mi trovo bene o male abbastanza a mio agio, altre mi bastano pochi istanti x sentirmi totalmente a disagio, a volte riesco a sentirmi addirittura a mio agio a lezione...
alcune volte socializzo con spigliatezza e fare da estroversone con altre estroversone....in altre occasioni mi sento totalmente bloccato...peggio degli ultimi imbranati-timidoni fobici (e non scherzo....)...
è anche una questione di stimoli, del mio stesso umore, della mia voglia, della stanchezza, del luogo, della situazione, del momento della giornata....

cioè effettivamente ho sprazzi di "fobicizia" addirittura a volte, mentre altre volte bene o male mi sforzo e mi butto....

non saprei bene nemmeno io....
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