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10-01-2010, 15:53
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#21
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 554
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Se la mia giornata è un incubo continuo è anche grazie al mio lavoro, i pesanti carichi di lavoro che mi hanno affibiato mi stanno facendo uscire di testa, non ci dormo la notte, mi bombo di psicofarmaci ma non è certo la soluzione, vorrei mandare tutto a scatafascio ma non riesco per vigliaccheria
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10-01-2010, 17:15
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#22
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,338
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per un po' ho lavorato in un call center: una delle responsabili, una "supervisore", ha capito subito che ero un "debole" e mi ha preso immediatamente di mira. ha cominciato a rimproverarmi di parlare troppo piano e senza tono come un prete, di essere poco incisivo e cose simili. può darsi benissimo che avesse ragione, ma a mio modo di vedere c'erano altri come me o peggio di me, ma lei ha iniziato a starmi addosso perché aveva intuito la mia "paura". infatti, avendo un contratto a progetto, non dovevo giustificarmi per le assenze e ho cominciato a evitare gli orari in cui lei era di turno e in generale a fregarmene della sua presenza. quando lei ha capito che non ero più spaventato, mi ha lasciato perdere.
p.s. cmq resto dell'idea che per l'ansia servano anche gli anti-depressivi perché hanno un'azione più prolungata nel tempo rispetto alle bdz.
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10-01-2010, 17:45
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#23
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Originariamente inviata da isidore
ma che lavoro fai?
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sono impiegato, ma poco importa, questa /e situazioni possono venir fuori in qualsiasi ambito! sia che fai lo spazzino del Comune sia che lavori per un Ente Aerospaziale.....è il rapporto umano , l' interrelazione fra dipendenti e superiori che fà nascere ste paure, non il tipo di lavoro che fai.....
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10-01-2010, 17:47
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#24
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da brio70
dipende dai giorni...a volte le giornate non mi passano mai e sto sempre con gli occhi all'orologio.ma il peggio è quando mi prendono certe crisi di sonnolenza,specialmente nel pomeriggio,una tortura riuscire a tenere gli occhi aperti.
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Beato te! se hai della sonnolenza e stai sempre con gli occhi all'orologio, vuol dire che provi noia e non ansia....!
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10-01-2010, 17:50
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#25
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Guarda, la mia storia è quasi identica alla tua... anch'io ho sempre trovato degli "aguzzini" come datori di lavoro e per un periodo anch'io dovevo prendere ansiolitici per affrontare la giornata. Un posto di lavoro ho dovuto lasciarlo a causa di un esaurimento nervoso.
Poi la domenica notte la passavo in bianco: proprio per l'ansia della settimana lavorativa che ricominciava. Ora sono disoccupato, comunque anche questa ultima situazione è snervante.
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d' accordo che anche la disoccupazione è uno stato snervante, l' ho provato a lungo, ma sinceramente ora , non sò quale sia il minore fra i 2 mali....
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10-01-2010, 17:52
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#26
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Banned
Qui dal: Mar 2008
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Originariamente inviata da trance
ragazzi occhio è importante il posto di lavoro oggi...è anche importante farsi rispettare sia dai colleghi che dal principale o capo che sia..io ad esempio non sopporto più il mio responsabile mi tratta sempre con il telecomando fai questo fai quello vai qui vai lì subito veloce dai.........oooooooooooh ma che è?? un giorno di questi sbotto e poi vediamo che casino ne esce fuori.......cavolo oh il rispetto per i dipendenti ci và e che cazz#!!!!
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il rispetto per i dipendenti è SACROSANTO, ma pochi a quanto pare lo attuano, visto che siamo tutti preda di superiori di merda...!
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10-01-2010, 17:55
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#27
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Originariamente inviata da sbobbo
Se la mia giornata è un incubo continuo è anche grazie al mio lavoro, i pesanti carichi di lavoro che mi hanno affibiato mi stanno facendo uscire di testa, non ci dormo la notte, mi bombo di psicofarmaci ma non è certo la soluzione, vorrei mandare tutto a scatafascio ma non riesco per vigliaccheria
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....ma che vuoi fare SBOBBO ? se non fosse per quei pochi psicofarmaci che assumo a malapena uscirei da casa!
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10-01-2010, 17:57
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#28
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: basta petrolio!!! SI energia pulita.
Messaggi: 947
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
per un po' ho lavorato in un call center: una delle responsabili, una "supervisore", ha capito subito che ero un "debole" e mi ha preso immediatamente di mira. ha cominciato a rimproverarmi di parlare troppo piano e senza tono come un prete, di essere poco incisivo e cose simili. può darsi benissimo che avesse ragione, ma a mio modo di vedere c'erano altri come me o peggio di me, ma lei ha iniziato a starmi addosso perché aveva intuito la mia "paura". infatti, avendo un contratto a progetto, non dovevo giustificarmi per le assenze e ho cominciato a evitare gli orari in cui lei era di turno e in generale a fregarmene della sua presenza. quando lei ha capito che non ero più spaventato, mi ha lasciato perdere.
p.s. cmq resto dell'idea che per l'ansia servano anche gli anti-depressivi perché hanno un'azione più prolungata nel tempo rispetto alle bdz.
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buon x te, hai risolto la situazione ansiogeno-lavorativa !
lo so che per l'ansia servano anche gli anti-depressivi , infatti ne prendo una compressa a gg. alterni...
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10-01-2010, 18:15
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#29
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Ubicazione: Puglia.
Messaggi: 283
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Io mi sono sempre trovato bene sul posto di lavoro.
Ogni volta che ho cambiato ambiente di lavoro, passato il primo periodo di disagio dovuto al doversi inserire e capire le dinamiche già esistenti e le persone con cui dover interagire, sono sempre riuscito a farmi rispettare ed apprezzare.
Non mi è mai pesato il dover lavorare: sono, sul posto di lavoro, disponibile, volenteroso, professionale, educato e preparato, ma richiedo rispetto.
Ovviamente rimango sempre un tipo riservato, emotivo, riflessivo. Ma questo sono io e con il tempo sto imparato ad accettarmi e quindi anche chi mi sta intorno deve obbligatoriamente "rassegnarsi" ed accettarmi così come sono. :-)
Quello che invece mi mette piu' a disagio, avendo condotto, soprattutto in questi ultimi anni, una vita quasi da recluso e senza particolari cambiamenti o novità, è il dover parlare con i colleghi di cose "concrete".
Ad esempio quando si comincia a parlare dei locali frequentati; dei posti visitati; dei programmi per la serata, per il week end, per l'estate; della vita di coppia; del costo della vita; delle proprie esperienze...e tanto altro ancora. :-)
In quei casi vorrei farmi piccolo piccolo, passare inosservato e non dare a vedere che in realtà ho poco da condividere.
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