Winston_Smith

Scusate il titolo inquietante, ma non ho potuto resistere alla citazione (a 25 anni dal 1984, peraltro…).

Premessa
Il mio abituale, talvolta cosiddetto, pessimismo (che io preferisco chiamare realismo) mi impedisce di credere troppo all'utilità, per me o per altri, di ciò che sto per scrivere: considerando il tempo che ci metto per decidermi a farlo, poi... è meglio che non vi dica da quanto tempo vengo qui a leggere e con che gradazione di passaggi ho deciso prima e poi “pianificato” la mia iscrizione, nonché quante volte abbia “limato” queste righe di introduzione. Ora sono in un raro momento di “flusso scrittorio” che supera le mie solite paranoie, perciò… ora o mai più.

Presentazione vera e propria (per modo di dire)
Visto che qua ricorrono gli incasellamenti, mi ritiro subito dal VF Championship (potete scaricare qui le cartucce dei “che *azz* ci fai qui, allora?” o aspettare di leggere oltre) per auto-appormi il bollino di introverso + mediamente timido. Non mi dilungherò in presentazioni perché sono parecchio allergico a dilungarmi su me stesso: scusate il tono eventualmente brusco, ma per ora mi sento solo di rivelare una spiccata propensione per le seghe mentali invalidanti (il primo esempio è: “fregherà a qualcuno delle menate che sto scrivendo?”), che credo condivisa da parecchi qui dentro, oltre che una soglia abbastanza bassa, rispetto alla media nazionale, di tolleranza alla socialità, superata la quale devo “ricaricare le batterie” rifugiandomi in attività più solitarie e introspettive, come la lettura.
Grazie per la (eventuale) attenzione e a rileggerci.

P.S.: Per chi si chiedesse del nick (per chi non gliene può fregare di meno, il post è finito qui ), a parte l’avversione per GF et similia e la rete che lo trasmette… e il proprietario, il motivo serio è che, un po’ come il buon Winston, il 90 % delle volte mi capita di essere in disaccordo con il 90 % delle cose che pensa il 90 % della gente (beh, magari non esattamente in questa percentuale, ma credo di avere reso l’idea…), che vedo bella inquadrata appresso a svariate cose di cui allo scrivente non potrebbe fregare di meno; ultimo esempio, Facebook.

calinero

benvenuto solo un po' timido

morningsheep

Complimenti, scrivi bene, hai un bello stile.

luca24

Benvenuto Winston.

Flo

Ciao Winston.. è un piacere leggerti.

BadDream

Welcome

piocca

Benvenut!

labelva

benvenuto!

wootz

Benvenuto

Winston_Smith

Grazie a tutti per l'accoglienza.
A Calimero: sapevo di averti fornito un assist a porta vuota.

Ah, per coloro che hanno citato il mio stile (morningsheep e Flo), devo dire che in parte lo seguo per piacere, in parte per "dovere" (anche per iscritto non voglio fare figuracce o peggio creare equivoci o contrasti non voluti), per cui è difficile che scriva qualcosa senza rifletterci prima su.
Comunque grazie ancora e buonanotte.

JohnReds

Winston, tu sei l'ultimo uomo. La tua specie è estinta; noi ne siamo gli eredi. Ti rendi conto che sei solo? Tu sei fuori della storia, tu non esisti.

Quel libro mi ha aperto gli occhi.

Anyway, benvenuto winston, anche noi abbiamo un grande fratello, è il webmaster che se ne sta nella lontana catalogna ad osservarci, anche se in realtà è piuttosto distratto.

Però puoi conoscere i suoi O'Brien, i due putentissimi e spietatissimi mod Redman e Animasola

Winston_Smith

Rispondo dopo due settimane ma in realtà sono stato anche troppo veloce per i miei tempi di riflessione su argomenti di questo tipo. Diciamo che, quando mi metto a pensare cosa scrivere qui, mi sento un po' come Winston quando cerca di tenere il suo diario all'inizio del libro, anche se qui non c'è nessun teleschermo nè Psicopolizia (per ora eheh).
Oltre alla frase che hai citato, John, quella che mi ha colpito di più del libro è: "L'integrità mentale non ha alcun rapporto con la statistica"; in pratica se anche tutto il resto del mondo la pensa in un determinato modo, non è detto che quello sia il modo corretto di pensare (ogni tanto me la ripeto a mo' di mantra...).
O'Brien ovviamente mi smonterebbe pressappoco così:
Noi controlliamo la materia perché controlliamo la mente. La realtà si trova nella scatola cranica. Apprenderai per gradi questa verità, Winston. Nulla ci è impossibile... Devi liberarti di quelle idee ottocentesche sulle leggi naturali. Quelle leggi le facciamo noi... Le stelle possono essere vicine o lontane, dipende solo dalle nostre esigenze. Credi forse che i nostri matematici non sarebbero all'altezza di un simile compito? Hai dimenticato il bipensiero?
Non ti ricorda qualcuno?

Winston_Smith

Ci può stare, infatti se fai 0.9 x 0.9 x 0.9 = 0.729, che non è una percentuale altissima.
Posso chiederti qual è invece l'album dei PF che ti piace di più (se c'è)? Forse del periodo pre - The dark side of the Moon?

Eritrofobico

sei presente in altri forum con lo stesso nick per caso?

sbobbo

Mi sento male come il personaggio da cui prendi il nome, eppure non viviamo in un mondo così controllato.O si??

MohamedCali

no no no, siamo liberi, prigionieri solo di noi stessi
chi da troppo le colpe all'esterno sbaglia e lo fa come meccanismo di difesa inconscio (cit.)

Winston_Smith

No, se c'è qualche altro Winston Smith su altri forum non sono io. Diffidate dalle imitazioni, preferite gli originali (cit.)

Winston_Smith

Per rispondere a sbobbo e a Cassius Clay , dico che sicuramente non è corretto credere che i propri problemi vengano causati da un complotto ordito dalla società cattiva contro i poveri fobici o timidi.
Però è innegabile che ci sia, se non un'ostilità, una certa indifferenza rispetto a determinate problematiche. Insomma, la società è fatta a maggioranza di estroversi, le dinamiche di socializzazione spesso sono "obbligate", e difficilmente si concepisce che qualcuno possa avere dei problemi là dove la maggioranza delle persone non li ha: si preferisce pensare che la persona in questione abbia solo bisogno di "darsi una mossa" o "buttarsi". Ciò non toglie che non sia necessario un certo grado di impegno personale, ma per me questo impegno andrebbe indirizzato nel cercare di incontrare persone più simili a noi, con cui poter "abbassare la guardia" e non sentirsi obbligati a schiacciare l'acceleratore della socializzazione più caciarona, ma magari conoscersi con calma e tollerare gli iniziali impacci nella conversazione e nelle attività di gruppo, per poi prendere sempre maggior fiducia.

Infine, che la società odierna sia simile a quella di 1984 (in termini di conformismo, vuoto edonismo, presenza del GF al potere...), beh, quello è un altro discorso, ma sono assolutamente d'accordo.

Liberi, liberi siamo noi, però liberi da che cosa... (cit.)