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05-06-2016, 01:16
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#21
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Intermedio
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Campania
Messaggi: 158
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Ma 99 è il tuo anno di nascita? Se ti ha consigliato di bere e sei pure minorenne... è scema 'sta psicologa?
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Ma guarda che non ci sono problemi,il fatto è che io vivendo in famiglia non posso andare e tornare quando voglio sbronzo,se ne accorgerebbero subito...lei comunque vedendo la gravità della cosa mi ha consigliato sta cosa,era veramente il consiglio estremo che poteva darmi dopo di quello ci sono gli psicofarmaci e mi ha detto che essendo minorenne ci potrebbero essere dei problemi,oppure che non si potevano dare a dei minorenni non ricordo bene ora comunque per far arrendere una specialista c'è ne vuole e io ne sono stato capace,una piccola soddisfazione
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05-06-2016, 01:49
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,582
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Ti capisco benissimo. Anche a me dava fastidio dover passare davanti al barettino di paese dove campeggiano sempre i soliti noti...
Avevo però imparato a non farci troppo caso... Passavo sempre velocemente, come se fossi stato di fretta e, dopo un'occhiata veloce al gruppetto, lanciavo un saluto fugace, accompagnato da un gesto con la mano appena accennato.
In questo modo evitavo di sembrare antipatico ma allo stesso tempo non dovevo pensare molto a chi dover salutare e come...
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05-06-2016, 05:44
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#23
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Principiante
Qui dal: May 2016
Messaggi: 31
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Si ti capisco molto bene mi son trovata nella stessa situazione mille volte, quando magari dovevo andare n piazza del paese a comprare qualcosa, o se dovevo entrare all'università e fuori c'erano gruppetti di compagni di corso e cose così. E' terribile. e cn me l'esposizione non ha funzionato sto sempre punto e a capo anche perché c'è sempre qualche variazione, qualche micro evento inaspettato che mi manda nel pallone. Adesso mi capita meno spesso perché evito di più. Però lo stesso, giusto ieri al portone del condominio c'erano due vicine che parlavano io dovevo entrare e la scena si e' ripetuta.
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05-06-2016, 20:22
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#24
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Principiante
Qui dal: Mar 2015
Ubicazione: veneto
Messaggi: 9
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Anche a me capita! In realtá dipende dal mio stato d'animo e dalla giornata, anzi dipende da ogni minima cosa.. se c'è il sole o piove, se sono stanca o riposata, se sono in paranoia già per qualcosa o se sono già riuscita a parlare senza imbarazzo con qualcuno o se ho fatto figure di merda prima..insomma troppe cose.. Ma la maggior parte delle volte che cammino per la strada e incontro qualche conoscente o "amico" spero solo non mi abbia vista perché io cambio strada, delle volte faccio proprio retromarcia! L'imbarazzo della timidezza e delle mie poche parole è difficile da nascondere quando sono davanti a dei conoscenti quindi preferisco evitarlo e scappare! Ti capisco...
Inviato dal mio SM-J500FN utilizzando Tapatalk
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05-06-2016, 20:39
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#25
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Intermedio
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Campania
Messaggi: 158
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Quote:
Originariamente inviata da ayla
Anche a me capita! In realtá dipende dal mio stato d'animo e dalla giornata, anzi dipende da ogni minima cosa.. se c'è il sole o piove, se sono stanca o riposata, se sono in paranoia già per qualcosa o se sono già riuscita a parlare senza imbarazzo con qualcuno o se ho fatto figure di merda prima..insomma troppe cose.. Ma la maggior parte delle volte che cammino per la strada e incontro qualche conoscente o "amico" spero solo non mi abbia vista perché io cambio strada, delle volte faccio proprio retromarcia! L'imbarazzo della timidezza e delle mie poche parole è difficile da nascondere quando sono davanti a dei conoscenti quindi preferisco evitarlo e scappare! Ti capisco...
Inviato dal mio SM-J500FN utilizzando Tapatalk
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Per me non c'è un momento in cui posso riuscire a controllare l'ansia,posso anche tipo essere felice al massimo ma non riuscirò mai a comportarmi normalmente quando passo,lo detto l'unico rimedio per me è ubriacarmi forse cosi non mi farò le pippe mentali,si magari risulterò strano nel senso che sembrerò euforico ma chi se ne meglio sorridere e fare il pagliaccio che sembrare un morto quando esco...comunque sono contento che mi capisci
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05-06-2016, 20:45
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#26
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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Quote:
Originariamente inviata da FinalJump99
Per me non c'è un momento in cui posso riuscire a controllare l'ansia,posso anche tipo essere felice al massimo ma non riuscirò mai a comportarmi normalmente quando passo,lo detto l'unico rimedio per me è ubriacarmi forse cosi non mi farò le pippe mentali,si magari risulterò strano nel senso che sembrerò euforico ma chi se ne meglio sorridere e fare il pagliaccio che sembrare un morto quando esco...comunque sono contento che mi capisci
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un paio di canne e sorridi.
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05-06-2016, 20:46
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#27
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Intermedio
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Campania
Messaggi: 158
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Quote:
Originariamente inviata da Yamcha
un paio di canne e sorridi.
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Il problema è dove mi procuro l'erba
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05-06-2016, 21:45
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#28
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da FinalJump99
quindi arrivato al bar,poco prima cambio strada e faccio finta di non guardare (quelle persone non mi avevano fatto niente anzi,è solo che mi vergogno troppo )quindi mi guardano con una faccia tipo "ma perchè non si gira,non saluta" oppure "da quando tempo che non lo vedo,pensavo se l'avesse inghiottito la terra",allora uno di loro prova a salutarmi e io faccio lo stesso visibilmente imbarazzato...
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Prova a fare la stessa cosa in un posto dove non conosci nessuno. Può essere una mancanza di abitudine ad andare in certi posti. Oppure in certe situazioni. Oppure una difficoltà a capire il linguaggio del volto. Oppure hai paura del giudizio di chi ti conosce.
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05-06-2016, 22:12
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#29
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Banned
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 626
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Scegliere orari e strade meno popolari è una cosa che facevo sempre e mi capita di fare ancora oggi ma non mi è mai capitato di pentirmene perchè non c'è mai stata veramente una persona che volessi evitare.
Quando mi è capitato di incontrare vecchie amicizie mi sono sempre fermato a parlare oppure ho schivato dichiarando di essere in ritardo.
Ad ogni modo ci si ri/fa l'abitudine a camminare tra conoscenti e sconosciuti senza vacillare o sentirsi osservati e giudicati. L'alcol non serve a nulla, non è una soluzione, è un banale diversivo.
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06-06-2016, 00:39
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#30
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Intermedio
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Campania
Messaggi: 158
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Quote:
Originariamente inviata da Complainer
Prova a fare la stessa cosa in un posto dove non conosci nessuno. Può essere una mancanza di abitudine ad andare in certi posti. Oppure in certe situazioni. Oppure una difficoltà a capire il linguaggio del volto. Oppure hai paura del giudizio di chi ti conosce.
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opto per la terza...in verità lo detto anche prima io non ho paura delle persone più grandi,ho paura solamente di quelli della mia età o più piccole...della mia età perchè pretendono che io sia come loro e più piccole perchè pretendono che io mi comporti da grande,quindi in un certo senso devo offrire delle prestazioni
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07-06-2016, 18:17
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#31
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da FinalJump99
opto per la terza...in verità lo detto anche prima io non ho paura delle persone più grandi,ho paura solamente di quelli della mia età o più piccole...della mia età perchè pretendono che io sia come loro e più piccole perchè pretendono che io mi comporti da grande,quindi in un certo senso devo offrire delle prestazioni
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Paura del giudizio e delle prestazioni E se il problema fosse una proiezione di altro?
Ad esempio, hai per caso dovuto accudire un fratello più piccolo che ti veniva affidato?
Oppure un fratello minore che ti ammirava per le tue capacità?
Un parente che ti rimproverava di non essere all'altezza?
O venivi spesso rimproverato perchè non eri come il figlio perfetto che avevano gli altri genitori?
Perchè sinceramente i più piccoli possono solo sfotterti per sentirsi migliori di un adulto. Quelli della tua stessa età possono solo per sfotterti per sentirsi migliori di un altro.
Se le persone non dipendono da te, perchè dovrebbero preoccuparsi delle tue prestazioni?
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07-06-2016, 19:25
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#32
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Intermedio
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Campania
Messaggi: 158
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Quote:
Originariamente inviata da Complainer
Paura del giudizio e delle prestazioni E se il problema fosse una proiezione di altro?
Ad esempio, hai per caso dovuto accudire un fratello più piccolo che ti veniva affidato?
Oppure un fratello minore che ti ammirava per le tue capacità?
Un parente che ti rimproverava di non essere all'altezza?
O venivi spesso rimproverato perchè non eri come il figlio perfetto che avevano gli altri genitori?
Perchè sinceramente i più piccoli possono solo sfotterti per sentirsi migliori di un adulto. Quelli della tua stessa età possono solo per sfotterti per sentirsi migliori di un altro.
Se le persone non dipendono da te, perchè dovrebbero preoccuparsi delle tue prestazioni?
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Perchè dovrebbero preoccuparsi delle mie prestazioni?semplice...nella società di oggi se non ti adegui e non sei conformista vieni automaticamente scartato,per questo devo offrire una prestazione per farmi accettare cosa che non credo riuscirò mai a fare.
No,non ho un fratello minore.I miei invece mi hanno rimproverato più volte il fatto di "non essere come gli altri" e i parenti mi ignorano.
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07-06-2016, 19:28
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#33
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,149
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mi capitava, guarda, inventati due o tre risposte o gesti, così non devi improvvisare.
Programmati due o tre cazzate da dire tanto sono le stesse da una vita
do' vai?
vò a pagà, che credi
e tanto per quello c'è tempo,
e magari ci fosse! ti fanno pagà pure quello! vado che fo tardi, ciao!
e te la sei sfangata.
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07-06-2016, 19:53
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#34
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Intermedio
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Campania
Messaggi: 158
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas
mi capitava, guarda, inventati due o tre risposte o gesti, così non devi improvvisare.
Programmati due o tre cazzate da dire tanto sono le stesse da una vita
do' vai?
vò a pagà, che credi
e tanto per quello c'è tempo,
e magari ci fosse! ti fanno pagà pure quello! vado che fo tardi, ciao!
e te la sei sfangata.
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Magari ci riuscissi
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07-06-2016, 23:45
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#35
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Final complimenti x il coraggio, lo devi sempre usare, ma se ti posso dare un consiglio per evitare scottature, vai x gradi.
Il buttarti a capofitto in bocca al mostro, non aiuta. Cerca di abituarti e renderti impassibile e freddo.
Cioè rileggere la situazione come hai fatto, è una mazzata fortissima, un boccone difficile da digerire, che non fà altro che farti impatanare con la fobia sociale ed eroderti il coraggio che ci metti a scacciarla.
Più ti lanci nel vuoto più rischi che la volta dopo il paracadute non si apra, perchè la paura ha la meglio.
Vai x gradi. Prova ad usare la stessa "cattiveria" e voglia di buttarti, in contesti più facili. Esci in posti mediamente a rischio quando sai che non c'è nessuno. Il farcela ti rinforzerà l'autostima, stanne sicuro ti farà entrare in empatia principalmente con le tue emozioni e con il luogo...e poi procedi x gradi. Ma non prenderla come una regola fissa, se vinci bene se perdi và male, fallo quando te la senti...Ovviamente in tempi abbastanza ristretti.
Entrare in confidenza con l'ambiente "pericoloso" è un fattore importantissimo. Disarma un pò la difficoltà sociale. Poi puoi togliere altri "pesi" alla cosa allargando la strutturazione della cosa.
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12-06-2016, 18:27
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#36
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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Quote:
Originariamente inviata da FinalJump99
Nella società di oggi se non ti adegui e non sei conformista vieni automaticamente scartato,per questo devo offrire una prestazione per farmi accettare cosa che non credo riuscirò mai a fare.
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Quote:
Originariamente inviata da FinalJump99
I miei invece mi hanno rimproverato più volte il fatto di "non essere come gli altri" e i parenti mi ignorano.
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Vedi, i genitori sono i primi a darti le "regole sociali di base". Se da giovane ti hanno fissato nel cervello la regola: "devi essere come gli altri", aggiungendo il messaggio emotivo: "ti rifiutiamo per questa mancanza", hanno generato il problema.
Preciso, questa regola sociale è molto forte in tutte le persone.
Quando vivi la situazione del "devo conformarmi" perchè così "sono accettato", ti si crea ansia. Al tutto si somma il fatto che non ti sei mai sentito come gli altri. E magari punti ad un modello di "altri" esterno a quello che sei e che vuoi realmente.
Cosa posso dirti. Quando siamo educati e rispettosi verso gli altri, siamo permettamente a posto con la vita in società.
Chi da giudizi gratuiti sulle prestazioni degli altri non dovrebbe interessarti.
Inizia a dare voce a quello che vuoi fare, che ti piace, che ti motiva. Diventa bravo in quello.
Forse è brutto da dire, ma sono convinto sempre di più che agli altri piaci solo quando hanno da guadagnarci senza rimetterci.
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14-06-2016, 01:45
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#37
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Intermedio
Qui dal: Nov 2015
Ubicazione: Campania
Messaggi: 158
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Si,credo tu abbia ragione i miei hanno influito in maniera pesante a quello che sono diventato oggi...facevano paragoni con i "migliori"(che migliori non erano volevano farmelo credere) per farmi sentire una merda peggio di come sto,che poi loro guardano solo se uno studia e ha la famiglia ricca del resto se ne fottono altamente,i valori umani?macchè...ti giuro sentirsi dire ogni giorno da mio padre sempre la solita frase "perchè non esci come gli altri,perchè non hai amici,lo vedi che sei un essere inutile'"di certo non mi aiuta...infatti io avrei preferito mille volte meglio quei padri che non se ne fregano del figlio perchè almeno si stanno zitti quando se ne fregano succede questo...
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14-06-2016, 17:43
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#38
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 136
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La prima cosa da ricordare è che le persone mostrano solo il meglio di se stesse.
Chi fa tanti paragoni ed è invidioso vive un fallimento interiore... Quindi, seguendo il principio tuo padre avrebbe voluto studiare e crede che se lo avesse fatto ora sarebbe ricco.
Ora il problema è superare il risentimento verso di loro e verso te stesso.
Io ho avuto un genitore che se ne fregava di me. Ti posso dire che non è questo il punto centrale.
Il problema è quando ti picchiano sul tuo punto debole solo per distruggere. Ti hanno sempre rimproverato delle mancanze. Non avere amici è una cosa che per molti può essere brutta, svantaggiosa, triste. Per altre persone può essere insignificante.
Un modo costruttivo richiede un ciclo: motivazione, preparazione, azione, analisi, motivazione, preparazione...
Hai un motivo valido per voler cambiare una situazione? Si studia il problema, ci si prapara una soluzione e la si esegue. Si aggiusta il tiro e si riparte.
Tuo padre forse aveva una motivazione a dirti certe cose, ma non ti ha preparato ne fatto agire. Si è limitato a stressarti per spingerti ad agire, lavandosene le mani.
Uscire ti crea ansia e vuoi sistemare le cose. Le soluzioni sono molte e le puoi fare. E quando sentirai una voce che dice: "perchè non esci come gli altri?", "perchè non hai amici?", "perchè sei inutile?", fermati e ricorda che lo diceva sempre qualcun altro, non tu, tanti anni fa, e che ora sei cambiato.
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19-08-2016, 11:31
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#39
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Intermedio
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Prov. Sondrio
Messaggi: 157
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potresti fare così: metti un paio di occhiali da sole e guarda negli occhi le persone che ti circondano (tanto loro non sanno che li stai guardando!) e ti accorgerai che non ti sta guardando nessuno e forse un pò la paura scompare! io quando andavo in spiaggia da solo a prendere il sole facevo così! anzi guardando le persone in faccia mi sono accorto che alcune ragazze mi hanno guardato per qualche secondo con interesse...qualcuna mi ha perfino sorriso..ma ovviamente io non ho fatto niente! ahahah
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19-08-2016, 12:36
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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nn preoccuparti per queste cose , la gente ti si scorda dopo 1 secondo che t'ha visto , purtroppo o per fortuna nel tuo caso .
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Ultima modifica di varykino; 19-08-2016 a 12:38.
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