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Vecchio 16-06-2014, 20:17   #1
emi
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Spero di scrivere il mio post nel pannello giusto.
La mia storia è davvero lunga, spero di non annoiarvi

Mi chiamo Noemi e avrò 20 anni a luglio.
La mia vita è sempre stata travolta da cambiamenti, i miei genitori si sono separati da quando avevo pochi mesi di vita, mio padre si è subito risposato e dalla seconda relazione ha avuto 3 bambini, anche mia madre provò a rifarsi una vita, con scarsi risultati, odiavo tutti i fidanzati di mia madre e quando venivano a dormire a casa nostra, facevo finta di avere gli incubi per attirare l'attenzione di mia madre, i primi periodi veniva da me consolandomi, quando capì che il mio era solo un capriccio, mi lasciava in stanza a piangere per tutta la notte. Una volta provai ad "avvelenare" (con sapone dei piatti e chissà che altre schifezze) uno dei fidanzati di mia madre. Ogni weekend venivo "sbattuta" avanti e indietro da mio padre a Bergamo per passare tempo con lui e con i miei fratelli. Questa cosa andò avanti fino all'età di 12 anni, ma da li cambiò qualcosa, mia madre perse il lavoro ed entrò in depressione, non mi poteva mantenere e l'unica soluzione possibile era andare a vivere da mio padre, finì le medie e l'estate sucessiva mi trasferì da milano a bergamo. Andai a vivere da mio padre e con tutta la sua nuova famiglia, studiai turistico e odiavo tutti, avevo 3 amici, uscivo rarissimamente e la maggior parte del tempo rimanevo a casa a dormire, iniziai a fumare sigarette, la famiglia della moglie di mio padre non mi è mai andata a genio e mi trovavo sempre fuori luogo, "la figlia di A." "Quella di Milano", nessuno sapeva che persona ero realmente, nessuno sapeva che cosa mi poteva far piacere, o non, non ero nessuno ed ero sempre vista con occhi diversi, ho vissuto li per due anni e per due anni sono stata bocciata. Poi la svolta, il secondo anno mia madre trovò lavoro e a fine dell'anno scolastico sono subito tornata a milano, iniziai a frequentare una scuola di cinema e sembrava che i miei 16anni iniziassero bene, avevo tantissimi amici, ero desiderata da molti maschietti, il sabato sera ero sempre fuori e iniziai a bere, ogni weekend mi ubriacavo e mi svegliavo il mattino dopo con gli stessi vestiti senza nemmeno togliermi i tacchi, sapevo di alcool, sigarette erba e vomito. Uno schifo. Iniziai ad avere ansia, attacchi di panico che aumentavano sempre di più. Un anno dopo mi fidanzai con G. e cambiai, non bevevo più e non mi facevo più le canne, fumavo solo le sigarette, ma ero sempre perseguitata dai miei attacchi di panico, molte volte me li faceva venire G. Quando avevo i miei attacchi lui non mi aiutava, ma bensì mi urlava contro facendoli aumentare a dismisura, siamo stati insieme per 8 mesi, tra cui un mese di pausa, in quel mese di pausa mi tradì con un altra persona. Chiusi con G. in modo definitivo. Dopo G. mi inizia a frequentare con un altro ragazzo di nome V. Lui è il classico "cattivo ragazzo" e con lui era tutto diverso, quando avevo i miei attacchi non mi urlava, ma si sedeva accanto a me in silenzio ad aspettare che mi calmai, ma non è stata una passeggiata nemmeno con lui, non per come mi trattava, anzi siamo stati da dio, ma per dei eventi dispiacevoli, una era la scorsa estate ero in braccio a lui e stavamo passando una tranquilla serata tra amici, ma all'improvviso lui diventa verde in faccia, gli si ribaltano gli occhi e non rispondeva più a niente, era molto più di una svenuta, si è svegliato soltanto perché sentiva che i suoi amici dicevano "Noemi, sta male anche Noemi", si riprese dopo una mezz'ora, penso. Dopo quest'avvenimento tutto tornò normale, ma ad hallowen accade qualcos'altro, eravamo usciti con altri suoi amici ad una festa, un suo amico aveva bevuto un po troppo e iniziò a menarsi con un suo compaesano, li dividono e sembra che la cosa si sia placcata, ma la rissa ricominciò e V. andò in soccorso al suo amico, e un marocchino iniziò a prendersela con V. si menarono, ma questo figlio di puttana (scusate l'espressione) aveva un arma, non so se un coltello o se un pezzo di qualcosa di affilato, sta di fatto che lo accoltella, al braccio, sul polso e alla gola. Io non so quale santo ha deciso di protteggere V. ma si è salvato, solo pochissimi cm ed era spacciato. Ora ho 20 anni, io e V. ci siamo lasciati, ma siamo rimasti in contatto e ho paura di ogni cosa, non so come affrontare la mia vita da qui fra chissà quanto tempo, non ho più amici e sono rimasta completamente sola, non mi fido più di nessuno, e ho paura anche di me stessa.

Emi
Vecchio 16-06-2014, 20:28   #2
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Mi piacciono le storie travagliate del mondo degli umani.. sono uno spasso..
Vecchio 16-06-2014, 20:32   #3
emi
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Originariamente inviata da Hal86 Visualizza il messaggio
Mi piacciono le storie travagliate del mondo degli umani.. sono uno spasso..
Non credo che sia uno "spasso"
Vecchio 16-06-2014, 20:43   #4
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Non credo che sia uno "spasso"
Se non avessi vissuto niente di quello non pensi che ti saresti annoiata?
Vecchio 16-06-2014, 20:55   #5
emi
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Se non avessi vissuto niente di quello non pensi che ti saresti annoiata?
Ma che ragionamento è?
Tu non sai quanto invidio quelle persone che hanno poche preoccupazioni, scegliere cosa mangiare a cena, come vestirsi per uscire la sera o riuscire a prendere un buon voto a scuola.

Vedere la propria madre che non riesce a superare la giornata, il padre con un tumore e vedere il proprio ragazzo con la gola aperta, non credo che questo sia uno spasso.
Vecchio 16-06-2014, 21:03   #6
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L'avatar di super unknown
 

Perché ti sei lasciata con V ? In ogni modo, sei giovane, hai solo 20anni, può sembrarti poco e niente ma, fidati, hai ancora molta strada davanti a te, decidi quale, scorrevole come un biliardo o tortuosa... alla prossima... cerca di scegliere meglio i tuoi amici e il tuo futuro ragazzo.

per gli atacchi di panico si risolve... si curano con una terapia farmacologica o con la psicoterapia, quest'ultima, credo sia un percorso più lungo.

Ultima modifica di super unknown; 16-06-2014 a 21:06.
Vecchio 16-06-2014, 21:15   #7
emi
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Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Perché ti sei lasciata con V ? In ogni modo, sei giovane, hai solo 20anni, può sembrarti poco e niente ma, fidati, hai ancora molta strada davanti a te, decidi quale, scorrevole come un biliardo o tortuosa... alla prossima... cerca di scegliere meglio i tuoi amici e il prossimo ragazzo.

per gli atacchi di panico si risolve... si curano con una terapia farmacologica o con la psicoterapia, quest'ultima, credo sia un percorso più lungo.
Detto francamente non lo so neanche io il reale motivo della rottura, lui dice che non prova più quello che provava prima, ma penso che ci sia dell'altro, io penso che si sia fatto influenzare dai suoi "amichetti" della rissa, ed è sottopressione dal fatto che ha ricevuto una querela e non si sa cosa potrebbe accadere.
Si lo so che gli attacchi di panico si possono curare, ma devo superare l'odio che provo verso ogni persona, devo cercare di fidarmi, ma appena do un unghia, le persone si rivelano in tutt'altro modo ed inizio ad evitarle, e non so come superare questa cosa
Vecchio 16-06-2014, 21:31   #8
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Sfiducia nel prossimo per le batoste che si ricevono e si rischia la misantropia, purtroppo a questo non ce cura immediata, parafrasando il Cristo... siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe, è un buon consiglio per affrontare la società.

Ultima modifica di super unknown; 16-06-2014 a 21:34.
Vecchio 16-06-2014, 21:40   #9
Esperto
 

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Se non avessi vissuto niente di quello non pensi che ti saresti annoiata?
ci stai con la testa?
Vecchio 16-06-2014, 21:43   #10
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Ma che ragionamento è?
Tu non sai quanto invidio quelle persone che hanno poche preoccupazioni, scegliere cosa mangiare a cena, come vestirsi per uscire la sera o riuscire a prendere un buon voto a scuola.

Vedere la propria madre che non riesce a superare la giornata, il padre con un tumore e vedere il proprio ragazzo con la gola aperta, non credo che questo sia uno spasso.
lascialo perdere qui gira gente veramente strana.

hai fatto bene a raccontare la tua storia, dicono che faccia bene, che serva a confrontarcisi, ad esorcizzarla.

puoi fare in modo che la tua vita inizi ora.

quello che è stato finora non dipendeva da te, reagivi soltanto a una vita di merda che ti è capitata.

però adesso sembri abbastanza lucida per capire che puoi mettere un punto, e cominciare da zero in una direzione più positiva.

devi smettere di farti portare dalle onde delle emozioni, ed iniziare ad assumere il controllo, a ragionare e fare delle scelte improntate al tuo benessere.
Vecchio 16-06-2014, 21:48   #11
emi
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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
lascialo perdere qui gira gente veramente strana.

hai fatto bene a raccontare la tua storia, dicono che faccia bene, che serva a confrontarcisi, ad esorcizzarla.

puoi fare in modo che la tua vita inizi ora.

quello che è stato finora non dipendeva da te, reagivi soltanto a una vita di merda che ti è capitata.

però adesso sembri abbastanza lucida per capire che puoi mettere un punto, e cominciare da zero in una direzione più positiva.

devi smettere di farti portare dalle onde delle emozioni, ed iniziare ad assumere il controllo, a ragionare e fare delle scelte improntate al tuo benessere.
Lucidissima ancora non lo sono, scrivere la mia storia però penso che mi aiuti anche a liberare una sorta di peso nella mia testa. Non è facile mettere un punto definitivo e ricominciare da 0
Vecchio 16-06-2014, 21:50   #12
Esperto
 

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Lucidissima ancora non lo sono, scrivere la mia storia però penso che mi aiuti anche a liberare una sorta di peso nella mia testa. Non è facile mettere un punto definitivo e ricominciare da 0
non è facile per nessuno, infatti siamo qua a chiederci da dove cominciare, però è un proposito che tutti dovremmo fare.

potresti cominciare con il non andare più con persone negative come i tuoi ex, e aspettare qualcuno che ti vuole veramente bene, anche se ci vorrà tempo a trovarlo.
Vecchio 16-06-2014, 21:51   #13
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Se non avessi vissuto niente di quello non pensi che ti saresti annoiata?
Vecchio 16-06-2014, 21:58   #14
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Originariamente inviata da Hal86 Visualizza il messaggio
Mi piacciono le storie travagliate del mondo degli umani.. sono uno spasso..
Quale squisito contributo... dimmi, è un modo per sfogarti qui? Risulti seccante, sai?

Beh, chiaramente tutto è partito dalla separazione dei tuoi... non hai colpa in ciò che è accaduto, come riesci a concettualizzare.
Il rischio è grande, però.
La misantropia, la fobia sociale, sono un gorgo dal quale liberarsi è difficile e nel quale calarsi è una sciocchezza.
Dovresti sfogarti con uno specialista, parlare con uno psichiatra della mutua... visto che hai problemi di soldi e che normalmente gli psichiatri sono assai cari.

Detto questo: non mollare gli studi, se l'hai fatto ti consiglio di riprenderli... non hai futuro senza un'identità, e l'identità può dartela una posizione lavorativa... la posizione lavorativa può darti anche una posizione sociale, se riesce a metterti in gioco,
Senza fretta, certamente, con molta calma. Un passo alla volta, ma pur sempre un masso deve essere fatto.
Alla tua età ero già nella merda e ho sbagliato tutto... avevo paura di fare quel passo, non l'ho fatto ancora e sono un sociofobico piuttosto grave, del tipo che balbetta o che ha ansia in luoghi affollato, senza un amico che sia uno, con la paura di restare del tutto solo anche per i prossimi anni, ipocondriaco, etc...
Questo gradevole mio elenco serve a farti capire quanto uno squilibrio psicologico porti inevitabilmente a tutta una serie di patologie mentale, una legata all'altra magari, una dopo l'altra, e alle quali se non ci si oppone il risultato è l'infelicità completa.

Quindi, curati, studia, lavora, non restare ferma, muoviti lentamente, ma muoviti comunque. 20 anni è una buona età per arrestare un problema e poter vivere normalmente, non è affatto troppo tardi, proprio per niente.
Vecchio 16-06-2014, 21:58   #15
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da emi Visualizza il messaggio
Spero di scrivere il mio post nel pannello giusto.
La mia storia è davvero lunga, spero di non annoiarvi

Mi chiamo Noemi e avrò 20 anni a luglio.
La mia vita è sempre stata travolta da cambiamenti, i miei genitori si sono separati da quando avevo pochi mesi di vita, mio padre si è subito risposato e dalla seconda relazione ha avuto 3 bambini, anche mia madre provò a rifarsi una vita, con scarsi risultati, odiavo tutti i fidanzati di mia madre e quando venivano a dormire a casa nostra, facevo finta di avere gli incubi per attirare l'attenzione di mia madre, i primi periodi veniva da me consolandomi, quando capì che il mio era solo un capriccio, mi lasciava in stanza a piangere per tutta la notte. Una volta provai ad "avvelenare" (con sapone dei piatti e chissà che altre schifezze) uno dei fidanzati di mia madre. Ogni weekend venivo "sbattuta" avanti e indietro da mio padre a Bergamo per passare tempo con lui e con i miei fratelli. Questa cosa andò avanti fino all'età di 12 anni, ma da li cambiò qualcosa, mia madre perse il lavoro ed entrò in depressione, non mi poteva mantenere e l'unica soluzione possibile era andare a vivere da mio padre, finì le medie e l'estate sucessiva mi trasferì da milano a bergamo. Andai a vivere da mio padre e con tutta la sua nuova famiglia, studiai turistico e odiavo tutti, avevo 3 amici, uscivo rarissimamente e la maggior parte del tempo rimanevo a casa a dormire, iniziai a fumare sigarette, la famiglia della moglie di mio padre non mi è mai andata a genio e mi trovavo sempre fuori luogo, "la figlia di A." "Quella di Milano", nessuno sapeva che persona ero realmente, nessuno sapeva che cosa mi poteva far piacere, o non, non ero nessuno ed ero sempre vista con occhi diversi, ho vissuto li per due anni e per due anni sono stata bocciata. Poi la svolta, il secondo anno mia madre trovò lavoro e a fine dell'anno scolastico sono subito tornata a milano, iniziai a frequentare una scuola di cinema e sembrava che i miei 16anni iniziassero bene, avevo tantissimi amici, ero desiderata da molti maschietti, il sabato sera ero sempre fuori e iniziai a bere, ogni weekend mi ubriacavo e mi svegliavo il mattino dopo con gli stessi vestiti senza nemmeno togliermi i tacchi, sapevo di alcool, sigarette erba e vomito. Uno schifo. Iniziai ad avere ansia, attacchi di panico che aumentavano sempre di più. Un anno dopo mi fidanzai con G. e cambiai, non bevevo più e non mi facevo più le canne, fumavo solo le sigarette, ma ero sempre perseguitata dai miei attacchi di panico, molte volte me li faceva venire G. Quando avevo i miei attacchi lui non mi aiutava, ma bensì mi urlava contro facendoli aumentare a dismisura, siamo stati insieme per 8 mesi, tra cui un mese di pausa, in quel mese di pausa mi tradì con un altra persona. Chiusi con G. in modo definitivo. Dopo G. mi inizia a frequentare con un altro ragazzo di nome V. Lui è il classico "cattivo ragazzo" e con lui era tutto diverso, quando avevo i miei attacchi non mi urlava, ma si sedeva accanto a me in silenzio ad aspettare che mi calmai, ma non è stata una passeggiata nemmeno con lui, non per come mi trattava, anzi siamo stati da dio, ma per dei eventi dispiacevoli, una era la scorsa estate ero in braccio a lui e stavamo passando una tranquilla serata tra amici, ma all'improvviso lui diventa verde in faccia, gli si ribaltano gli occhi e non rispondeva più a niente, era molto più di una svenuta, si è svegliato soltanto perché sentiva che i suoi amici dicevano "Noemi, sta male anche Noemi", si riprese dopo una mezz'ora, penso. Dopo quest'avvenimento tutto tornò normale, ma ad hallowen accade qualcos'altro, eravamo usciti con altri suoi amici ad una festa, un suo amico aveva bevuto un po troppo e iniziò a menarsi con un suo compaesano, li dividono e sembra che la cosa si sia placcata, ma la rissa ricominciò e V. andò in soccorso al suo amico, e un marocchino iniziò a prendersela con V. si menarono, ma questo figlio di puttana (scusate l'espressione) aveva un arma, non so se un coltello o se un pezzo di qualcosa di affilato, sta di fatto che lo accoltella, al braccio, sul polso e alla gola. Io non so quale santo ha deciso di protteggere V. ma si è salvato, solo pochissimi cm ed era spacciato. Ora ho 20 anni, io e V. ci siamo lasciati, ma siamo rimasti in contatto e ho paura di ogni cosa, non so come affrontare la mia vita da qui fra chissà quanto tempo, non ho più amici e sono rimasta completamente sola, non mi fido più di nessuno, e ho paura anche di me stessa.

Emi

OT: mi spieghi la firma?

per il resto ti faccio coraggio, e spero che le tue vicende possano risolversi per il meglio, cerca di stare fuori dai guai!!
Vecchio 16-06-2014, 21:59   #16
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Non credo comunque tu soffra di fobia sociale...
difficilmente troverai comprensione qua....

il tuo mi sembra un racconto di chi è in cerca di superare i limiti, stare sul filo del rasoio...
questo non vuol dire che tu non abbia difficoltà a relazionarti, anzi, molti disturbi sono peggio della fobia sociale da questo punto di vista....



cosa ti fa paura?
Vecchio 16-06-2014, 22:03   #17
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Se non avessi vissuto niente di quello non pensi che ti saresti annoiata?
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Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
ci stai con la testa?
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Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
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Originariamente inviata da emi Visualizza il messaggio
Ma che ragionamento è?
Tu non sai quanto invidio quelle persone che hanno poche preoccupazioni, scegliere cosa mangiare a cena, come vestirsi per uscire la sera o riuscire a prendere un buon voto a scuola.

Vedere la propria madre che non riesce a superare la giornata, il padre con un tumore e vedere il proprio ragazzo con la gola aperta, non credo che questo sia uno spasso.
Certo che non lo so cos'hai provato tu... (e nemmeno l'ho chiesto)
E con ciò?
Cosa centra con la mia considerazione?
Forse c'è stato un fraintendimento: Non ho mica detto che -per te- deve essere stato divertente.

E' divertente appunto da un punto di vista esterno come il mio.
Mica nel rispondere mi immedesimo nel punto di vista di chi scrive... avete uno strano modo di ragionare o.0

Ultima modifica di Hal86; 16-06-2014 a 22:09.
Vecchio 16-06-2014, 22:04   #18
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Originariamente inviata da Hal86 Visualizza il messaggio
Mica nel rispondere mi immedesimo nel punto di vista di chi scrive..
embè dovresti, sennò tientile per te
Vecchio 16-06-2014, 22:08   #19
Avanzato
L'avatar di lupo
 

Tanto per cominciare cambierei compagnie....
Vecchio 16-06-2014, 22:14   #20
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Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
embè dovresti, sennò tientile per te
Allora non posso scrivere niente.. perchè io quando scrivo.. sono sempre stato "dentro" il mio punto di vista. Questa è una cosa veramente strana... cioè..
quindi voi quando scrivete scrivete sempre come se fosse la persona che apre il topic? o.0

che ne so... ci provo...


Oh.. sì.. ti capisco.. anche io ho perso i genitori.. e assistito a delle risse a manoarmata e tutte le altre cose terribili che mi hanno spaventato a morte ecc ecc.. oh già.. è una vera tragedia ti sono vicino.. speriamo di superare questo brutto momento..


cose così? Ma non ha alcun senso.. ognuno deve rimanere dentro il -suo- punto di vista..
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