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11-03-2013, 12:20
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#1
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Lo so che potrebbe far sorridere (alla meglio) o addirittura far innervosire (alla peggio), chi mi ha conosciuto qui dentro, irl o solo nel forum, mi crede un estroversone e per certi versi non ci va molto distante, per certi versi ho sviluppato un coraggio e un'intraprendenza ben superiore alle persone comuni verso alcune determinate attività.
Ma... cambiano gli scenari e i problemi si ripresentano.
Questo post lo volevo fare ieri notte, tornato dalla serata di ballo, a cui ho partecipato assieme a tutta la scuola e l'insegnante. E volevo dirlo, volevo dirglielo, quanto mi costava essere lì, quanto mi costava far finta di niente, quanto mi pesi ogni volta ricacciare nelle remore del mio cervello certi pensieri stupidi che mi fanno sperare di fare un incidente in autostrada, acciocché possa avere una scusa valida per evitare.
Volevo dirglielo all'insegnante, che mi ha preso quasi di forza e mi ha "costretto" a ballare, che non è solo timidezza, e che se oramai ho le ossa talmente cigolanti che mi sembra a volte di essere kenshiro quando si scrocchia le osse, talvolta invece come l'uomo di latta del mago di Oz, è dovuto al mio continuo stiracchiarmi in contrasto ai dolori articolari che somatizzano il mio disagio, e il relativo sforzo per rinnegarlo.
Non so cosa mi aspetterei dal dirglielo, compassione? Pietà? Sostegno e stima per lo sforzo? So soltanto che in certi momenti faccio così fatica a sembrare normale che talvolta desidererei poter gettare la maschera per un momento, riprendere fiato, e poi ricominciare da capo.
Altre volte vorrei gettarla per sempre, dichiararmi sconfitto e accettare che tutto questo è inutile, che non ci si può reinventare da zero e che alla fine i problemi rimarranno sempre con me.
Forte di pensieri analoghi nel passato, quando le difficoltà erano di gran lunga maggiori delle attuali, mi sforzo di guardare la situazione con oggettività e accettare che i tempi del cambiamento sono lunghi, e non posso pretendere di capitalizzare dai miei sforzi se questi ultimi sono ripresi da pochi mesi.
Alla fine della serata, dopo non pochi impulsi di andarmene prima del naturale esaurimento dell'evento, saluto l'insegnante e mi loda per il coraggio. Credo che qualcosa abbia intuito. Tutte le promesse di partecipare a una serata mai concretizzatesi, per non parlare di quella volta in cui sono arrivato a una serata con un'ora di ritardo per poi dileguarmi in 5 minuti con la scusa ridicola che i miei amici mi stavano aspettando ed ero venuto solo per salutare, non possono essere passate inosservate.
Così, diviso tra la vergogna d'essere scoperto e il desiderio di rivelarmi, continuo a sforzarmi di passare per normale, e di compiere le attività che più mi ispirano e mi interessano incurante del loro impatto emotivo su di me. Ne esco spesso provato, spossato e anche un po' scoraggiato. So che a lungo termine questo porta dei risultati, perché è una strada che ho già percorso. Tuttavia, non so come, continuo a sperarci. Continuo ad avere bisogno di speranza. Quasi come se ogni tentativo fosse a sé stante, e tutta l'esperienza del passato contasse zero.
Voi avete mai avuto il bisogno di rivelarvi agli altri?
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11-03-2013, 12:30
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nord
Messaggi: 1,686
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Umm vorrei darti un consiglio io per una volta, ma purtroppo non mi trovo nella situazione di poterlo fare in quanto a me piacerebbe un sacco poter fare un sacco di cose "estroverse", ma purtroppo non ci riesco, da qui nasce il mio malessere.
L'unica cosa che mi viene da dirti è che è giusto posare la maschera e mostrare il nostro vero volto qualche volta, giusto per tirare il fiato. Magari è meglio farlo con persone fidate che ci conosco bene e ci accettano anche senza maschera. Anche io, se riuscissi ad essere quella persona gioiosa, solare , sicura ed stroversa che vorrei, che è improgionata dentro di me, tenderei ad aver bisogno comunque di momenti di introversione tutti per me. Ed è giusto concedersi questi momenti.
PS: che nei hai fatto di Marco Russo, esci da questo corpo satana
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11-03-2013, 12:31
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nord
Messaggi: 1,686
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Voi avete mai avuto il bisogno di rivelarvi agli altri?
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Si, sempre, soprattutto in questo ultimo periodo....
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11-03-2013, 12:44
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 2,846
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si, spesso
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11-03-2013, 12:45
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,643
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Voi avete mai avuto il bisogno di rivelarvi agli altri?
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Ti sottoponi quotidianamente a un sforzo cognitivo rilevante nel cercare di non mostrare agli altri le tue debolezze. E poi sei in continua lotta con te stesso perchè forse una parte di te vorrebbe rivelarsi agli altri per come sei realmente.
io in passato ho cercare di mascherare le mie debolezze, ma era poco credibile: i miei problemi difficilmente potrebbero passare inosservati.
Così ho cominciato ad agire nella direzione opposta: mettere al di sopra di tutto i miei problemi. Chiunque si sia trovato nella condizione di avere a che fare con me, anche per un periodo limitato di tempo e in contesti professionali, è stato messo subito di fronte alle mie debolezze. E' anche vero che questo atteggiamento può apparire come una sorta di "piangersi addosso". E forse è così. Eppure i frutti li ho raccolti: ho sempre trovato comprensione e protezione, anche da parte di quasi estranei.
La gente non si aspetta chissà che cosa da me, perchè sa già che io sono timida e che ho molti limiti. E quindi si sente in dovere, in un certo senso, di tutelarmi e non espormi a situazioni che per me potrebbero essere difficili.
Sì, questo vuol dire essere etichettati come socialmente incompetenti ed inadeguati, ma a me non frega nulla della tanto decantata "dignità" o "orgoglio", io preferisco avere comprensione e protezione, che stima e "dignità". Mi sento debole, sono debole, mi sento un pulcino, fingermi leone agli occhi degli altri non avrebbe davvero senso, dovrei reinventarmi e fare degli sforzi enormi che andrebbero contro la mia persona. Sarebbe una violenza!
Mi accontento di mostrarmi pulcino, ben consapevole che rimarrò sempre tale, agli occhi degli altri e di me stessa.
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11-03-2013, 12:59
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#6
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Intermedio
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 241
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i miei amici lo sanno quello che sono, ultimamente mi sono votata alla sincerità XD se nn voglio fare una cosa perché mi crea disagio nn la faccio oppure lo dico ad alta voce così tutti lo sentono e l attenzione ricade su di me perché sono stata io a volerlo e nn perché gli altri hanno notato il mio disagio... ma forse per te che sei un ragazzo è più difficile mostrarsi così diversi...
come ha detto anche Dylan dovresti smetterla di sforzarti così tanto ad essere quello che nn sei, tu nn Sarai mai una persona aperta come tutti gli altri se ogni volta che farai una cosa starai sempre a pensare " Wa forse uno come me può farcela, forse anche io normalmente... " la cosa bella è che forse sei esattamente come loro, solo che tu stai a notare ogni tua piccola difficoltà,
nn è vero che gli altri nn sono in difficoltà è vero che loro nn profondano nell' oblio dei pensieri disfunzionali ogni volta che sbagliano,
lo sai che sei migliorato in questi anni e sii contento di questo nn ti ci applicare troppo XD si sei timido forse ma ciò nn vuol dire che sei male
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11-03-2013, 13:01
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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La voglia di rivelarmi no: da questo punto di vista sono ancora schiavo di un'ottica posizionale per la quale ammettere a terzi le mie timidezze e lacune sociali mi farebbe sentire debole e in definitiva avrei paura di fare una figuraccia perchè ho una buona dose di orgoglio sono convinto di valere e ci tengo a essere riconosciuto.
Ovviamente sbaglio a star dietro a questo obiettivo.
Infatti la necessità di rivelarsi c'è: tutte le persone con cui sono a mio agio o le conosco da una vita o sanno già del mio disagio e lo accettano
Non a caso.
Poter essere sè stessi è un bisogno: sei sicuro di esserti concesso di essere te stesso a sufficienza?
Boh, mi pare che io e te abbiamo obiettivi diversi.
Io considero un problema non riuscire ad esprimermi verbalmente (e non) con la maggioranza delle persone come vorrei, ma non considero problematico il fatto che non mi piaccia ballare, andare in disco, o che potrei non sentirmela di fare le cose che fa chi anima la festa.
Forse ti poni degli obiettivi eccessivi e non necessari, non cercherei a tutti i costi di fare cose che realizzo non far parte del mio essere, al netto delle paure.
Ipotizzo che in certi casi hai voluto forzarti a spingere il tuo limite troppo in là: per gente come noi è uno sforzo psicosomatico bestiale, difficile non pagarne le conseguenze alla lunga.
Amicizia, amore, stop.
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Ultima modifica di Novak; 11-03-2013 a 13:05.
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11-03-2013, 13:18
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 554
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Penso che sia normale volersi liberare di un peso del genere.
Nel periodo peggiore della mia vita avevo dei periodi in cui mi piangevo spesso e mi rintanavo in camera mia a farlo. Oppure succedeva di notte, prima di dormire e mi lasciavo andare.
C'erano delle volte in cui volevo dirlo ai miei, ma ogni volta finivo sempre col rimanere muto.
Mia madre certe volte lo capiva, e allora provava a dire qualcosa, ma io finivo per mandarla a quel paese.
Come mi sono sentito vigliacco in quei momenti...
Se sai di star intraprendendo la cosa giusta vai per la tua strada. Sapere che tutto andrà bene è una bella sensazione.
Dai tempo al tempo. Così come ci sarà il tempo per me di svelare a tutti quello che ho passato.
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11-03-2013, 14:17
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Voi avete mai avuto il bisogno di rivelarvi agli altri?
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si. anche raramente riesco a trovare le parole adatte al casino che ho dentro, e soprattutto è difficile trovare le persone giuste a cui rivelarsi.
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11-03-2013, 15:21
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ignoto Spazio Profondo
Messaggi: 582
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Forse ti poni degli obiettivi eccessivi e non necessari, non cercherei a tutti i costi di fare cose che realizzo non far parte del mio essere, al netto delle paure.
Ipotizzo che in certi casi hai voluto forzarti a spingere il tuo limite troppo in là: per gente come noi è uno sforzo psicosomatico bestiale, difficile non pagarne le conseguenze alla lunga.
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Esatto, non mi è chiaro se questo disagio è accentuato da una situazione, il ballo in questo caso, in cui tu ti imponi di agire a tutti i costi senza un reale interesse di base: mi sembra di aver capito che in alcune circostanze sei una persona che si potrebbe considerare spigliata e intraprendente, (in questi contesti sei naturale o fingi? Stai nascondendo la tua timidezza oppure sei realmente a tuo agio?) Se porti costantemente una maschera, cosa di per sè già sufficiente a lungo andare a generare stress, dovresti chiederti come mai a volte il disagio è così forte che vorresti mostrarti come sei veramente e la risposta, per il caso specifico, potrebbe essere che forse vai a ballare senza alcun piacere di farlo e questo, sovrapposto a una già esistente situazione psicofisica non ottimale, aggrava il tutto e i nervi saltano. Più in generale, forse ci hai dato troppo con "lo strappo" di cui parlavi tempo fa, hai deciso di non rifiutare più nessuna sfida, come ha detto Novak, anche a costo di fare cose che non fanno parte del tuo essere.
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11-03-2013, 15:33
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Voi avete mai avuto il bisogno di rivelarvi agli altri?
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Se parliamo del bisogno di rivelarmi ad altri sociofobici/evitanti, la risposta è: ovviamente sì, è per questo che sono qui; se parliamo dei "normali", la risposta: non m'è mai passato per la mente, perché non capirebbero.
Riguardo a come ti senti, posso soltanto ripetere quello che t'ho già detto molte volte: il disagio che continui a sentire è il sintomo di un conflitto interiore irrisolto
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11-03-2013, 15:49
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 571
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Voi avete mai avuto il bisogno di rivelarvi agli altri?
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No, meno sanno come son davvero meglio è per me (anche perchè è una cosa che ignoro anch'io >.< )
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11-03-2013, 16:12
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Bisogna fare sempre moooooooolta attenzione ad una cosa. Che quello che tu pensi di "rivelare" sovente non è -te-. Non è ciò che sei^^. Quindi ti toglieresti una maschera per assumerne inconsciamente un altra.
Mi è capitato in passato di assecondare questa cosa e di aprirmi a delle persone.. e constatare, a posteriori, come avessi un tantinello calcato la mano^^ Io non ero realmente quello. O almeno.. non ero SOLO quello. Quindi bisogna far attenzione che a volte si avrebbe voglia di "rivelarsi" ma non è mai una vera rivelazione.
In quel momento ti senti di dire quelle cose, magari un momento di debolezza, ma non è che poi tu SEI quelle cose. Sei anche altro!!
E il rischio è quello di essere identificati con quel singolo momento di debolezza. Quindi io sono dell'idea che è meglio non esprimere troppo agli altri. Che ci conoscano frequentandoci e solo così si possono fare un idea. Non metter nelle loro teste nessun dato.. meglio non parlare di se stessi in modo che possano giudicare senza influenze.
Solo passandoci molto tempo insieme ad una persona si può conoscere davvero ogni suo aspetto. Meglio non "raccontare" noi stessi agli altri.. perchè nemmeno noi siamo imparziali e realistici nel farlo.
Meglio limitarsi ad "esserci". Dopodichè ogniuno si farà le sue considerazioni sempre più veritiere man mano che ci frequenterà. Definirci con un pensiero potrebbe finire per "limitarci". E' come se ci auto- etichettassimo. Sovente non sappiamo nemmeno noi "chi" siamo davvero: Come potremmo rivelarlo agli altri?
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Ultima modifica di Halastor; 11-03-2013 a 16:15.
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11-03-2013, 16:20
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 668
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Marco come al solito quella che fai e che pensi potrebbero essere i miei pensieri e i miei comportamenti. Posso solo dirti di continuare a provarci, ma fai molto lavoro di auto coscienza e aiutati nelle serate più impegnative. Non c è niente di male ad alzare il gomito una sera x vincere l ansia o a prendere un ansiolitico una volta al mese, non è una tua sconfitta. Non è solo l abitudine alle situazioni che ti fa passare l ansia, è la considerazione di te e soprattutto il tempo...
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11-03-2013, 16:23
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 668
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Quote:
Originariamente inviata da onironauta
Esatto, non mi è chiaro se questo disagio è accentuato da una situazione, il ballo in questo caso, in cui tu ti imponi di agire a tutti i costi senza un reale interesse di base: mi sembra di aver capito che in alcune circostanze sei una persona che si potrebbe considerare spigliata e intraprendente, (in questi contesti sei naturale o fingi? Stai nascondendo la tua timidezza oppure sei realmente a tuo agio?) Se porti costantemente una maschera, cosa di per sè già sufficiente a lungo andare a generare stress, dovresti chiederti come mai a volte il disagio è così forte che vorresti mostrarti come sei veramente e la risposta, per il caso specifico, potrebbe essere che forse vai a ballare senza alcun piacere di farlo e questo, sovrapposto a una già esistente situazione psicofisica non ottimale, aggrava il tutto e i nervi saltano. Più in generale, forse ci hai dato troppo con "lo strappo" di cui parlavi tempo fa, hai deciso di non rifiutare più nessuna sfida, come ha detto Novak, anche a costo di fare cose che non fanno parte del tuo essere.
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Non è detto che sia il piacere o no di fare qualcosa, l ansia c è e basta a volte senza un motivo
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11-03-2013, 18:19
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#16
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Principiante
Qui dal: May 2012
Messaggi: 73
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..essì
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11-03-2013, 20:29
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#17
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 2,097
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non dire 1 cazzo
verresti sputtanato da tutto il paese nel giro di 5 minuti e poi sarebbe veramente la fine
mentire sempre, anche di fronte all'evidenza
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11-03-2013, 20:32
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,629
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Rivelarmi a qualcuno ? Si ,tipo dire di essere timida e molto introversa ,senza entrare nei particolari pero' , ovviamente a persone di cui mi fido ,ma per fidarmi ci sono voluti anni su anni .Anche perche' come ha detto qualcuno e pure tu ,e' molto pesante e frustrante fingere di essere quello che non si e' .
Sembrerà assurdo ma io sento me stessa quando bevo ,so che non dovrei dirlo ma e' cosi .
Comunque se questa cosa ti succede "solo"quando vai a ballare ,direi che sei a un buon punto .
Ps: Un introverso difficilmente diventera' estroverso ,vale anche il contrario ,almeno io la penso cosi .
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Ultima modifica di cancellato11905; 11-03-2013 a 20:44.
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11-03-2013, 21:23
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,067
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Voi avete mai avuto il bisogno di rivelarvi agli altri?
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No.. per cosa poi? Per impietosire la gente o per farmi sfottere? Meglio non dire nulla.
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11-03-2013, 21:36
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#20
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Principiante
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Novara
Messaggi: 90
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Personalmente ritengo che spesso i miei rapporti umani si siano arenati proprio perche' non riuscivo ad esprimere alle persone le mie problematiche; certo parlarne vuole dire esporsi e ci vuole coraggio (infatti non l' ho fatto quasi mai), non credo sia giusto o sbagliato in assoluto, dipende dai casi. So solo che molte volte alla lunga ho perso di vista delle persone perche' non riuscivano a capire certi miei atteggiamenti (volere uscire poco, evitare determinate situazioni, ecc...), se mi fossi aperto magari mi avrebbe fatto bene, alla peggio avrei solo allontanato delle persone che poi avrei perso comunque...
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