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28-10-2022, 03:18
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#1
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Principiante
Qui dal: Nov 2018
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 20
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Mi spiego meglio.
Vi capita mai di pensare al fatto che magari si desidera qualcosa non per l'effettivo desiderio ma per il solo fatto di "dimostrare" qualcosa agli altri?
Per esempio, mi sto rendendo conto di voler a tutti i costi fare qualcosa a capodanno con amici, ma alla fine se ci penso, a me non piace festeggiare e starei volentieri a casa per i fatti miei.
Ora, questo mio desiderio di voler fare per forza qualcosa, così come uscire il sabato sera o avere una relazione, non è effettivamente rivolto a me, ma è un modo per dire "hey sono come tutti voi, ho un sacco di impegni e cose da fare e posso scegliere di non farle"
Un episodio eclatante è successo qualche mese fa: era un sabato sera e non si era organizzato nulla, io mi sentivo davvero uno sfigato all'ennesima potenza, senza un gruppo di amici che uscisse e senza nulla di organizzato. Risultato: me ne sto a giocare alla play con questo pensiero che continua a girarmi per la testa: sono un inetto, uno sfigato ecc..
A un certo punto arriva un messaggio di un amico che voleva uscire e io cosa faccio? Rispondo che no, stasera non mi va. Ed effettivamente è così, voglio giocare alla play in pigiama mangiando patatine come ho fatto fino a quel momento. Solo che adesso gioco alla play mangiando patatine ma senza pensieri strani, anzi sono piuttosto felice di stare a casa perché era quello che volevo fare dall'inizio.
Però so che dall'altra parte, se volessi, potrei uscire. La possibilità ci sarebbe. Questo mi fa sentire meglio, boh.
È un ragionamento un po' strano lo so, volevo capire se fosse capitato ad altri.
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28-10-2022, 11:18
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#2
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,824
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Mi capitava qualche anno fa, ero quasi sulla "linea di confine" tra uscire con gli amici ed essere asociale. Mi forzavo ad uscire con la comitiva ma sentivo una spinta molto forte ad essere "asociale", perché per stare bene ho bisogno di molta solitudine rispetto agli altri, invece alcune persone se passano anche 10 ore fuori casa stanno bene e non hanno nessun ritorno a livello di ansia. Per qualche anno mi sono sforzata di fare le cose che fanno gli altri ma c'era qualcosa che non funzionava. Poi le persone hanno il difetto di essere prepotenti, nel senso che se fai parte della comitiva devi uscire ogni volta altrimenti mettono il muso. Ero arrivata al punto che non potevo dire mai di no, non riuscivo nemmeno ad organizzarmi lo studio perché loro insistevano. Più che una comitiva mi sembrava un setta satanica, erano prepotenti. Io invece adoro passare tempo da sola, stare in compagnia mi sfibra e mi mette ansia (troppe reti sociali da gestire contemporaneamente). Quindi alla fine ho capito che preferivo seguire il mio modo di essere. Loro essendo abituati fin da piccoli alla socialità la vedono come una cosa normale, quindi non hanno mai capito il motivo del mio atteggiamento. Dopo vari esperimenti non sento più il bisogno di forzarmi e se gli altri pensano che io sia strana va benissimo così.
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28-10-2022, 11:27
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#3
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,824
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Comunque io sono dell'idea che il presunto concetto di "normalità" non esista, è un concetto astratto, "da manuale" con cui ognuno di noi si confronta. La paura di stare soli, di apparire sfigati, sono cose che proviamo in tanti, sono cose comunissime. Io non penso di aver mai conosciuto persone "normali" perché tutti hanno qualche mostro dentro di loro, tutti provano sentimenti negativi, nessuno è "immacolato", quindi ha poco senso confrontarsi con gli altri, perché magari le persone con cui ti stai confrontando hanno pure più disagi di te, semplicemente li affrontano in modo diverso.
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28-10-2022, 11:35
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,894
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Mi capitava in adolescenza di sentirmi costretto ad uscire altrimenti sentivo di star facendo qualcosa di sbagliato. Però questa sensazione c'era soprattutto quando erano gli altri ad invitarmi da qualche parte ed io rifiutavo, quindi mi sentivo in colpa.
Ormai non frequento più quelle persone, quindi non ho più questo problema. Nei weekend posso starmene da solo a casa e non mi importa niente.
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28-10-2022, 11:44
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,292
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Quando ero più giovane (da adolescente) c'era più questa cosa di fare le cose perché le facevano gli altri, tipo vedevo che gli altri erano fidanzati quindi volevo anch'io, per essere come loro; oppure uscire, andare in questo o quel locale,vestirsi in un certo modo ecc..Poi col passare degli anni me ne sono progressivamente fregato sempre di più.
Inviato dal mio SM-A137F utilizzando Tapatalk
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28-10-2022, 11:45
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,320
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Non mi è mai successo, ho sempre avuto una tendenza troppo forte all'individualismo. Anzi, se ci penso questa cosa per certi versi mi ha danneggiato, visto che ha sempre contribuito a isolarmi dai gruppi con cui ho via via avuto occasione di confrontarmi.
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28-10-2022, 12:05
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,094
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Quando ero più piccolo mi comprai il napapijri solo per essere come quelli "normali" a me faceva schifo, ma volevo dimostrare di essere normale, il problema era che non parlavo e il linguaggio del corpo era da cane bastonato, di conseguenza venivo bullizzato.
Mi succedeva anni fa, ora con l'isolamento me ne frego, ormai mi sento vecchio.
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28-10-2022, 13:44
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#8
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,824
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Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Quando ero più piccolo mi comprai il napapijri solo per essere come quelli "normali" a me faceva schifo, ma volevo dimostrare di essere normale, il problema era che non parlavo e il linguaggio del corpo era da cane bastonato, di conseguenza venivo bullizzato.
Mi succedeva anni fa, ora con l'isolamento me ne frego, ormai mi sento vecchio.
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Oddio mi ricordo il periodo di quel maledetto marchio, anche a me faceva abbastanza schifo. Vedevo gente con la stessa felpa ovunque. Io invece per un periodo mi fissai con Eastpak perché mi sembrava più basso profilo e mi corrispondeva di più. Sicuramente anch'io avevo questa necessità di sentirmi parte di qualcosa. Mi hai sbloccato un ricordo
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28-10-2022, 17:38
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Ho frequentato una scuola privata dove la maggior parte degli studenti/esse portava anche le calze firmate. Premetto che io non sono mai stata una persona fissata con queste cose o per lo meno, mi interessavano marche poco conosciute qui. Ma nel periodo medie e fino in 2/3 liceo è stato un po' un problema, proprio perchè non avevo le stesse disponibilità economiche delle persone che frequentavo. Quindi si loro in 3 mesi potevano prendessi 3/4 paia di scarpe da 150/200 euro, io magari ne prendevo solo un paio in quel lasso di tempo.
Presi una borsa di Armani, (orribile di plastica ) e la usavo per andare a scuola e spesso lo facevo solo per non sentirmi meno rispetto ad altre.
Fortunatamente nel giro di poco ho cambiato quella mentalità stupidissima e tossica. Ho amici che per prendersi in limited edition hanno rubato soldi in casa o buttavano cifre assurde per comprare oggetti, per poi esserne annoiati dopo pochi GIORNI.
Non si parla spesso di questo problema, ma effettivamente, specialmente per bambini e adolescenti può essere problematico. Che sia per senso d'emulazione o per senso di inclusione è qualcosa che se non si impara a gestire può fare danni.
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28-10-2022, 21:39
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Artemisia e da asperger voler ragionare con la propria testa non amare i gruppi perché devono seguire come pecore qualcuno quindi poi farai casino perché l'autorità ti sta sulle palle,voglia di controllare tutto indipendenza classico profilo asperger..il capo mite non so io prendo consigli solo se riconosco che qualcuno è intelligente e carismatico,dipende da chi è l'autorità,da pochettino non avrei preso ordini da mourinho e conte si perché sono vincenti
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28-10-2022, 22:47
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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c'è il mio amico che è partito e non sono andato con lui, eppure mi mette pressione da laggiù per fare qualcosa, per uscire anche senza di lui.
ma io non ho voglia né di organizzare né di spendere soldi, quasi quasi mi invento che sono andato a torino tanto per raccontare qualcosa.
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29-10-2022, 16:04
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#12
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Principiante
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 65
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Mi sta capitando da qualche anno con le uscite serali. Prima le facevo per farmi vedere normale agli occhi dei miei, ora che sono andato a vivere da solo invece per far vedere ai miei nuovi vicini che ho una vita sociale. Lo stesso dicasi della mia vacanza estiva da asociale (che ho trascorso ben volentieri, ma anche se non avessi avuto la minima voglia di farla l'avrei fatta lo stesso). Ogni tanto penso: "Ma che minchia sto facendo?". Non mi piace fare le cose per timore del giudizio degli altri, però va così.
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29-10-2022, 17:40
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,734
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Quote:
Originariamente inviata da SFC
Mi sta capitando da qualche anno con le uscite serali. Prima le facevo per farmi vedere normale agli occhi dei miei, ora che sono andato a vivere da solo invece per far vedere ai miei nuovi vicini che ho una vita sociale. Lo stesso dicasi della mia vacanza estiva da asociale (che ho trascorso ben volentieri, ma anche se non avessi avuto la minima voglia di farla l'avrei fatta lo stesso). Ogni tanto penso: "Ma che minchia sto facendo?". Non mi piace fare le cose per timore del giudizio degli altri, però va così.
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Checché ne dicano gli altri, è la normalità.
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29-10-2022, 20:35
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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Quote:
Originariamente inviata da SFC
Mi sta capitando da qualche anno con le uscite serali. Prima le facevo per farmi vedere normale agli occhi dei miei, ora che sono andato a vivere da solo invece per far vedere ai miei nuovi vicini che ho una vita sociale. Lo stesso dicasi della mia vacanza estiva da asociale (che ho trascorso ben volentieri, ma anche se non avessi avuto la minima voglia di farla l'avrei fatta lo stesso). Ogni tanto penso: "Ma che minchia sto facendo?". Non mi piace fare le cose per timore del giudizio degli altri, però va così.
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Checché ne dicano gli altri, è la normalità.
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esatto, è la normalità. non ci vedo niente di male. anche io sono cambiato, prima quando ero isolato non mi pesava passare settimane in casa.
adesso c'è un ponte di 3 giorni e devo inventarmi qualcosa, non tanto per i colleghi quanto per un amico che mi sprona a uscire, fare serate, sputtanare soldi anche in sua assenza. sembra che gli dà fastidio che sto in casa a risparmiare mentre lui è in viaggio a spendere.
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