Kaname92

Voi raccontate mai i vostri problemi a qualcuno? Che sia lo psicologo, vostra madre, vostro fratello, o magari un amico che avete?

Io ultimamente mi sono accorta che mi sono proprio chiusa ... lo sono sempre stata, ma ero migliorata e ci sono ricaduta!
Vi faccio alcuni esempi.

Devo studiare per un esame. Cerco di farlo da sola, perchè mi piace muovermi da me e non dipendere da orari e posti altrui. Non mi riesce un esercizio? Vado a chiedere sui forum, perdo ore intere a cercare su internet, piuttosto che chiedere l'aiuto di qualcuno.

Studio in compagnia e capisco una cosa difficile prima degli altri? Sono restia a dirlo, perchè penso che sarà il mio asso nella manica per passare l'esame e che gli altri ci devono arrivae da soli ...

Ho la luna storta? Evito di parlare e non rispondo nemmeno a mia mamma quando cerca di indagare.

Il mio fidanzato dice qualcosa che mi fa rimanere male? Divento brusca , acida ma non spiego il motivo e ci provo quasi gusto a fare la scorbutica. (E' la stessa cosa che mi capita con mia mamma: a volte penso a qualche suo errore e mi "diverto" a dire qualcosa di cattivo o farcela rimanere male)

E' più che altro questa cosa che mi preoccupa perchè dico "Con lui non dovrei essere me stessa e non vergognarmi?"
Il punto è che l'ho conosciuto in un periodo della mia vita dove stavo relativamente bene, avevo conoscenze quindi sembravo una persona "come tante". Adesso che ho terra bruciata intorno non riesco proprio a dirgli:

"E' che sono disperata, non ho mai un'amica con cui parlare o uscire o divertirmi, sto quasi sempre a casa e a volte ti ho detto che uscivo quando invece sono rimasta qui. E' che sono invidiosa di te e dei tuoi amici che non ti hanno mai abbandonato, come sono invidiosa di chiunque altro abbia la stessa fortuna, ma è brutto essere invidiosa del fidanzato quindi non te lo dico. E non te lo dico perchè non voglio la tua compassione e diventare dipendente da te."
Dopotutto ho passato una vita a sentirmi dare della sfigata, e non voglio che lo pensi anche lui ...

Riassumeno, mi tengo tutto dentro ... prima o poi farò kaboom!

in the deepest

io racconto tutto alla mia psicoterapeuta, anche se ho l'impressione che non ne possa davvero più di me: ho una vita talmente vuota che prima di andare al consueto appuntamento con lei vado nel panico perché temo di annoiarla o mandarla in bestia.
Una volta mi confidavo con qualcuno di casa, ma ho imparato a non farlo più perché poi sono dolori "Fai così, fai cosà" "perché non hai fatto così?" "datti una mossa" ecc... delle volte penso che la vita per me è stata tradotta in un'altra lingua, per questo non riuscivo a spiegarmi e per questo ho deciso di non spiegarmi più.
Io non voglio contare solo su me stessa, diciamo che ho capito che devo contare solo su me stessa, perché gli altri danno consigli affinché tu li segua, non affinché tu li disattenda puntualmente. Se tu disattendi un'aspettativa, poi entri in paranoia perché temi di deludere l'altro e così via.
Un nodo dietro l'altro in pratica.

leoleo

Dal punto di vista dell'apprendimento credo sia totalmente sbagliato quello che stai facendo.
Io in due anni di magistrale, con progetti ed esami di gruppo ho imparato più che in tre anni di triennale sui libri. (P.s. ho letto da qualche parte che fai ingegneria, credo civile o ambientale).
Inoltre è bello quando si viene a creare quella sorta di fiducia in un gruppo, per cui appena so qualcosa relativa a un esame non esito a farla sapere agli altri. E così anche loro. Ci sarà sempre un momento in cui non saprai cavartela nemmeno dai forum mentre qualcun'altro - anche il meno probabile - potrà darti una mano. Credo che questa sia una grande soddisfazione conquistata proprio nell'ultimo periodo, il fatto che gli altri si rivolgono a me quando hanno qualche sorta di problema e se ne discute, magari si esce anche insieme.

Dal punto di vista personale/affettivo condivido quanto dici, non tollero che gli altri sappiano qualsiasi cosa di me, cosa ascolto, cosa penso, chi voto, dove vado, cosa faccio...però se avessi una ragazza che soffre o è invidiosa per me, credo le darei una mano

Kaname92

Che bello quello che hai scritto purtroppo io nel mio corso ne ho trovate poche di persone come descrivi te , qualcuno che conto sulle dita di una mano e basta!
Poi anche quelle poche, diciamo che se ne salva una, perchè le altre sono più interessate al lavoro attuale che a studiare quindi non hanno questa grande utilità ...

Purtroppo penso sia un'abitudine appresa nel tempo, una sorta di difesa. Fino alle medie ero sfruttatissima da tutti e mi chiedevano il quaderno per copiare i compiti , e io non dicevo mai di no perchè non avevo polso.
Quindi ho sempre l'impressione che mi sfruttino quando mi chiedono qualcosa di scolastico! che pare mentali !

Zahlia

Anche io sono nella tua stessa situazione, sono invidiosa del mio ragazzo per alcuni motivi e questo mi fa sentire una persona estremamente cattiva.
Invidio il rapporto solidale che ha con la sua famiglia mentre a casa mia ci si sopporta a malapena e sopra ogni cosa invidio i suoi amici che, pur abitando lontano, gli mandano continui sms raccontandogli la loro vita nei dettagli e chiedendogli consigli.
Anch'io divento acida e scorbutica in questi casi...gli ho parlato delle mie difficoltà a stare sempre da sola ma più di tanto non mi ha capita, ha semplicemente detto che è sfortuna e che devo avere pazienza.
Ovviamente non ha pensato che possa essere invidiosa di lui ed io non glielo ho detto, pur desiderando di vuotare il sacco per sfogarmi

Per il resto nemmeno io mi confido mai con nessuno e tutti continuano a credere che io abbia una vita felice e soddisfacente

Myway

Neanch eio dico niene a nessuno, bisogna aver vicino persone comprensive per poterlo fare, se hai persoen che se ne fragano o che t criticano sempre e solo a prescindere che vuoi raccontare?
Se e quando trovo qualcuno cui valga la pena parlare di certe cose pian piano mi apro e parlo.....

derden

ho un atteggiamento molto simile al tuo e la massima forma di esposizione la sto avendo in un forum come questo.

il fatto di tenere per te certi problemi e fare l'acida col ragazzo non potrà mai insospettirlo perchè molte donne si comportano così

io mi sono sempre preoccupato di nascondere o mascherare il fatto di avere pochi o nessun vero amico e mentre questo aiuta a non sentirsi additato come "sfigato" allo stesso tempo non migliorerà mai la situazione, anzi.

Credo che la cosa migliore sarebbe quella di far capire al tuo ragazzo un po' alla volta il tuo disagio.
E' molto probabile che la sua reazione sarà del tutto diversa da come immagini (in senso positivo) e te lo dico per esperienza personale.

n. 8028

li racconto un po' a tutti, ma l'impressione è che non interessano a nessuno.
quindi non è che voglio, devo fare affidamento solo su me stesso...
ed è triste, perché uno vive per gli altri. per il bene degli altri... tipo i figli, se ci sono.