Lovecraft

Fai bene hahahhah
Alla gente piace troppo farsi gli affari degli altri

Texas

Non ho una regola fissa, se non l'essere spiazzato.
Riesco sempre a prevedere il momento in cui arrivano questo genere di domande e le subisco in una condizione di miserabile impotenza, dove è come se assistessi in terza persona al triste, degradante e ripetitivo spettacolo di un uomo (o per meglio dire, un bambino) messo in una situazione che non vorrebbe vivere a far fronte a domande a cui non vorrebbe rispondere.
La parola chiave in questo ambito è proprio questa : impotenza.

Sulla risposta data io alterno verità a bugie. Cerco sempre strenuamente di difendere me stesso e non essere vulnerabile a quelli da me vissuti come degli attacchi in grado di ferirmi intimamente, seppur manifestati come semplici domande. La patetica o pietosa difesa è ovviamente perdente in partenza, vista la posizione scomoda di partenza. Io sto perennemente in croce, di chiodi ne batto pochi e quando sei in croce hai già perso.

Lovecraft

Ti capisco, anche io mi sento così quando mi fanno quella domanda.

Varano

E pensare che molte di queste domande le fa gente a cui non frega niente, solo per parlare...anche a me è capitato di chiedere senza un reale interesse.


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pokorny

mi riconosco in molto di quello che hai scritto. per (s)fortuna sono molto vicino al ritiro professionale. tra poco la domanda non mi produrrebbe alcun disagio (nel senso: chi me la potrebbe fare?) perché non si è mai visto chiedere dettagli professionali relativi al passato.

Ezp97

Tanto fra pochi mesi tornerò anche io allo status di neet.

Texas

Molti chiedono tanto per parlare, è vero, ma per ironia non è la domanda in sé il problema, quanto il giudizio dopo la risposta. È quello sguardo che ne segue al tuo sibilare sottovoce, con un linguaggio del corpo da disagio alla n. potenza, che non lavori da una vita (se mai hai lavorato) a generare quella reazione, esplicita o sottaciuta, da "OH MIO DIO!! Ma come fai?! Ma non sei preoccupato per il tuo futuro?!". È quello il momento che genera problema e voglio evitare, almeno io.

Purtroppo come ogni buon circolo vizioso che si rispetti, la paura, il disagio, il voler evitare qualcosa ti porta ad evitare molti contesti sociali che la tua mente ritiene irrazionalmente pericolosi a causa di potenziali conversazioni di questo tipo. Ma così ci si isola ancora di più.

Lovecraft

Esatto, quello che mi urta è proprio il giudizio della gente quando dico di non lavorare da tanto, fanno quella faccia scandalizzata e iniziano a giudicarmi male.
Infatti sto evitando le situazioni sociali proprio per questo motivo

OfftheMind_

Dico la verità, capisco possa essere "imbarazzante" ma se la situazione è questa mentire mi porterebbe solo a complicarmi le cose.

Ezp97

Io quando non lavoravo ho sempre detto la verità, non me ne frega proprio del giudizio altrui.
Dopo aver penato per anni per colpa di gente di merda ormai manco esistono per me questi.

Lovecraft

Ammiro il tuo coraggio.
All inizio anche io dicevo la verità, ma siccome ogni volta che dicevo "non lavoro" venivo giudicata male allora ho iniziato a inventare scuse ( tipo "ah sai, mi è scaduto il contratto qualche giorno fa")

Lovecraft

Perché ti complicherebbe le cose?

Ezp97

Tanto tornerò a essere disoccupato per un po' tra non molto e nel caso me lo chiedessero di nuovo direi ma verità...ormai la prima domanda è sempre che lavoro fai, che banali.

CamillePreakers

beh se dici una cagata a persone che non conosci e non hai intenzioni di rivedere ''ci può stare'', se devi mentire a persone con cui vorresti instaurare un rapporto è un'altra, poi bisogna mantenersi sempre sul pezzo, io vivrei con la paranoia costante di contraddirmi in qualche modo o che lo vengono a sapere che ho mentito, o comunque mi sentirei a disagio nel portare avanti una menzogna totale e spudorata per un lungo periodo. vivrei nella paranoia di essere scoperta.

Lovecraft

Si si, infatti io intendevo dire mentire a persone che non si vedranno mai più

Lovecraft

Infatti, ci sono 1000 cose da chiedere a una persona, ma loro vanno a fare proprio quella domanda

edward00767

Sembra di rileggere me stesso...
Ormai è il motivo principale per il quale evito i contesti sociali.
Mi sento come se quando mi vengono fatte quelle domande tutto il mio teatrino creato in testa per stare nei contesti sociali crollasse, inutile voler avere autostima basata su contesti problematici (ovvero, ok ho questi problemi e sto migliorando etc), tanto poi parli con persone sane, e crolla tutto, crolla il delirio creato per provare a rassenerare una mente tormentata, la fuori si viene visti come strani e problematici, ma siccome non si hanno fattezze da down o comunque comportamenti palesemente autistici, si rimane in quel limbo del "non troppo problematico ma strano e coglione" e così la gente trova assurdo che una persona non faccia la vita normale, inconcepibile l'evitamento delle persone, proprio non è nel loro dna, per loro è scontato che una persona lavori e abbia una vita sociale buona.

CamillePreakers

comunque io non sono mai stata sulla carta neet sul lungo periodo, ma nella pratica lo sono stata varie volte, tipo quando andavo alla mia vecchia facoltà, sulla carta non ero neet nella pratica si perchè passavo pure 6 mesi senza fare una sega, tecnicamente iscritta, in pratica ero neet. in quei casi sceglievo di dire una mezza bugia, tipo ''sto studiando x'' ''università''...e poi spostavo rapidamente la conversazione dall'argomento ''cosa faccio io'' a quello che faceva il mio interlocutore. diciamo se mi trovo in una situazione imbarazzante in cui non riesco a sostenere il dare una risposta veritiera più che mentire preferisco la strada di una mezza bugia.

Darby Crash

io mento pure a persone che so di rivedere. Infatti poi mi creo dei bei pasticci

Ezp97

Però c'è da dire che se né studi né lavori ormai sei tagliato fuori dalla societa e ti vedranno tutti come il fannullone di turno, nel senso, se ti iscrivi a un corso di qualcosa o a uno sport ti vedranno comunque come l'emarginato perché non fai niente...