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12-11-2022, 15:53
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Ho da poco scoperto che negli Stati Uniti i lavoratori hanno diritti da terzo mondo. Ferie pagate pochissime, non previste per legge ( quindi possono anche non dartele) e chi le prende è visto malissimo. Nei part-time per esmpio non le concedono mai. Non esiste il congedo di maternità, tanto meno quello di paternità. I giorni di malattia sono pochissimi e non sempre pagati. Non ci andrei a lavorare mai.
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Vogliamo parlare del totale annientamento del sindacalismo? E' (anche) quello a cui mi riferivo con quegli anni cruciali tra 1890 e 1930 in cui gli USA hanno preso l'aspetto che conosciamo. Sacco & Vanzetti sono solo la punta dell'iceberg. Vengono sempre fuori scandali su come i grossi gruppi economici corrompano i vertici dei sindacati ma fanno la stessa fine delle cause di lavoro giuste (ovvero dipendende palesemente ladro) da noi: insabbiate e sentenze politiche. Alla fine, vedendosi tradite dai vertici dei sindacati le classi inferiori degli USA si sono semplicemente arrese. Sanno che un sindacato, ammesso che nasca, gli creerebbe solo problemi anche solo iscrivendosi. Realmente i cittadini sono schedati anche se ovviamente in forme legali, e nessuno assume un lavoratore che sia iscritto a un sindacato che nemmeno esiste più.
I dettagli della storia di quegli anni che citavo sono raccapriccianti; di fatto gli USA di oggi sono come l'Inghilterra della rivoluzione industriale con i bambini mandati a lavoro a 10 anni in miniera. Certamente non in queste forme ma la sostanza non è troppo diversa. E difatti cosa sono gli americani se non inglesi che hanno fondato colonie? E' cambiato pochissimo da quel punto di vista.
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12-11-2022, 15:56
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#22
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Capisco e approvo chi vuole andare via, gli USA poi sono la patria delle opportunità e del riscatto sociale. Ma dire che l'Italia è un posto di merda mi pare un tantino esagerato. Per clima cultura servizi e stile di vita ci saranno forse 10 nazioni al mondo dove si vive meglio e 200 dove si vive peggio, con il carico di parlare un'altra lingua e lasciare la propria terra.
Si può scappare via dal paese ma non da sè stessi, se uno ha problemi come la fobia sociale in USA trova una cultura ancora più votata ai social e all'immagine, io tante volte ho sognato di abbandonare la provincia denuclearizzata dove vivo ma girando per la nazione ho notato che gli atteggiamenti nei miei confronti non cambiano, che il mio atteggiamento iniziale di entusiasmo verso il nuovo dura poco, che le mie tare le porto appresso dovunque vada e che non avendo migliorato il mio comportamento starei male ovunque.
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12-11-2022, 16:16
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#23
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Solo io sento la necessità di migrare per la crisi climatica?
Odio il caldo, sudo come una vacca, mi scende la pressione, in queste settimane con le temperature più basse sto meglio fisicamente.
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12-11-2022, 16:20
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#24
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Solo io sento la necessità di migrare per la crisi climatica?
Odio il caldo, sudo come una vacca, mi scende la pressione, in queste settimane con le temperature più basse sto meglio fisicamente.
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Tu e qualche milione di africani sicuro , io ho l'ossessione del riscaldamento climatico ma che siamo alla sesta estinzione di massa in corso è un dato di fatto e i flussi migratori sono solo all'inizio una grossa fascia del pianeta entro 50 anni sarà inabitabile.
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12-11-2022, 16:21
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Tu e qualche milione di africani sicuro , io ho l'ossessione del riscaldamento climatico ma che siamo alla sesta estinzione di massa in corso è un dato di fatto e i flussi migratori sono solo all'inizio una grossa fascia del pianeta entro 50 anni sarà inabitabile.
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Eh infatti ma secondo me già solo tra 10-15 anni se le estati scalano così tutti gli anni, non credo sarà un peggioramento lineare ma esponenziale.
Per quello bisognerebbe portarsi avanti cazzo
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12-11-2022, 16:23
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#26
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Originariamente inviata da Keith
No, anche io. Qui da giugno a settembre sono 4 mesi invivibili. Mesi sprecati in cui puoi solo cercare di non morire. Il fatto è che se vai in un paese più a nord poi fa una cifra freddo d'inverno e c'è il grigiore, la neve, etc. Ma penso che da qui prima o poi toccherà andare via. Con -30°C della norvegia si possono trovare degli accorgimenti per vivere, ma con i +50°C che si prospettano qui sarà difficile. Io ho 45 anni e forse riuscirò a morire qui, tuttalpiù mi sposterò in montagna, ma per chi è giovane adesso sarà dura in futuro.
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Sottoscrivo, poi comunque anche nel nord Europa le temperature stanno salendo, d’estate stanno toccando i 25 28 gradi ma e comunque un caldo secco e sopportabile.
Tra qualche anno ce l’avranno loro il clima temperato.
Bisogna ambientarsi più che altro al buio invernale quello resta
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12-11-2022, 16:34
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#27
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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A me viene male pensare che ho un lavoro in città in Italia vorrei scappare
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12-11-2022, 16:36
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Quote:
Originariamente inviata da kurt87
Ma scusami, tu vorresti andare lì per trovare un lavoro qualsiasi (quindi sostanzialmente accontentandoti di quello che trovi li, però stando in un posto che tanto ti piace, e dunque mettendo questo aspetto, quello del luogo, come primario), oppure stai cercando qualcosa di specifico, o magari inerente al tuo percorso di studi o lavorativo? Perchè nella prima ipotesi potresti anche riuscirci (dico potresti, seppure non sia così scontato oggi giorno, perchè anche in quei settori dove una volta era più facile entrare, oggi non lo è più cosi tanto e ci vogliono anche li determinate capacità, tanto per dirne uno, quello della ristorazione ad esempio, tanto in voga), a patto che mastichi un minimo l'inglese (già è un buon punto di partenza, ma comunque potresti poi apprenderlo e migliorarlo stando sul posto, studiando e vivendoci, un pò come qualsiasi emigrato del mondo), potresti trovare anche qualche lavoro un pò più "umile" ma dove guadagnare un minimo e poter continuare a mantenerti lì. Ma se invece cerchi un lavoro specifico, tecnico e di un certo peso, la concorrenza purtroppo è tanta, e soprattutto se non hai determinate caratteristiche, competenze ed esperienze (e non si parla solo della lingua inglese ovviamente), credo sia alquanto dura trovare qualcosa, specie in Paesi come Usa, Giappone, Cina, dove già c'è una concorrenza spietata interna, e hanno fior di cervelli e gente che prova ad entrare in grandi aziende e imprese spesso senza riuscirci con curriculum incredibili, hanno un livello molto alto di professionalità e competenze direi nettamente superiore al nostro, quindi figuriamoci quanto sia tosta per uno che viene dall'altra parte del mondo, un signor nessuno (non sto dicendo te eh, parlo in generale). Un conto è se sei tu ad essere ricercato dall'azienda X o Y e allora ti dico, se hai una buona offerta, scappa lì finche sei in tempo e lascia sto Paese di m..., ma se uno deve andare a fare la caccia al tesoro, cercare per cercare rimani qui o in Europa al limite. A meno che, ripeto, non ti accontenti di quello che trovi, se lo trovi...
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Non mi pare che sia legalmente possibile trasferirsi dall'Europa agli USA semplicemente per 'cercare lavoro', quindi questa possibilità è proprio scartata in partenza.
E con la brexit fare ciò diventa impossibile anche in Inghilterra.
Rimane l'Irlanda, la Germania (ma bisogna imparare il tedesco) e la Spagna.. quest'ultimo paese molto più abbordabile, lo spagnolo si impara in poco tempo e gli stipendi sono simili all'italia, ma con costo della vita molto più basso e maggiori occasioni di lavoro .
Non è stato inoltre considerato un altro scoglio non da poco: il CV in lingua straniera! Si sottovaluta troppo questo aspetto ma io che all'estero ci ho fatto un'esperienza, ne so qualcosa: tradurre il CV e la lettera di presentazione una lingua straniera è impegnativo, e oltretutto ogni volta bisogna adattarlo alle offerte di lavoro a cui ci si candida
Altro scoglio: affrontare telefonate e colloqui in lingua straniera: se la lingua non la sai bene, non ci capirai una mazza di quello che ti dicono al telefono, e al colloquio biascicherai frasette da terza elementare
Per trasferirsi all'estero, bisogna sapere la lingua DEL POSTO da dio ! Senza un livello fluente sarai costretto a lavorare per gli italiani
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12-11-2022, 16:51
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#29
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
eh pure io lavoro in città. spero di riuscire a tirare fino alla pensione per poi trasferirmi in montagna. alle brutte mi sposto sul monticello qui vicino che sono 900m. è 40 minuti dal lavoro, ma con un piccolo sforzo in più è ancora fattibile.
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Finito i ringrazia
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12-11-2022, 17:02
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#30
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Solo io sento la necessità di migrare per la crisi climatica?
Odio il caldo, sudo come una vacca, mi scende la pressione, in queste settimane con le temperature più basse sto meglio fisicamente.
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Anche io lo sento e seriamente. Mi preoccupa il fatto che ho un'età troppo avanzata per cambiare radici, e sapere che l'amico/a più vicine sarebbero a 800 km da me. Mia madre non la posso lasciare. Ma non ce la faccio più col clima di Roma; ormai per come percepisco la temperatura siamo a un anno fatto di sei mesi, per il resto depressione, spossatezza, prostrazione.
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12-11-2022, 17:06
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#31
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Lavori non qualificati in USA pagano salari molto bassi, meno di un terzo della media nazionali, con affitti e costo della vita molto più alti, a conti fatti sarebbe come fare il precario qua o prendere il rdc ma senza i bonus famiglia lingua e sanità pubblica. Uno può anche partire da zero e farcela ma se ha quelle skills e quella voglia farebbe strada anche in Italia, secondo me da questa parte di mondo conviene trasferirsi in USA solo se si è liberi professionisti o con esperienze che garantiscono un buon reddito, generalmente gli immigrati fanno una vita di sacrifici e i frutti li vedono i discendenti.
https://www.agensir.it/mondo/2021/05...imo-garantito/
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12-11-2022, 17:35
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#32
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Non mi pare che sia legalmente possibile trasferirsi dall'Europa agli USA semplicemente per 'cercare lavoro', quindi questa possibilità è proprio scartata in partenza.
E con la brexit fare ciò diventa impossibile anche in Inghilterra.
Rimane l'Irlanda, la Germania (ma bisogna imparare il tedesco) e la Spagna.. quest'ultimo paese molto più abbordabile, lo spagnolo si impara in poco tempo e gli stipendi sono simili all'italia, ma con costo della vita molto più basso e maggiori occasioni di lavoro .
Non è stato inoltre considerato un altro scoglio non da poco: il CV in lingua straniera! Si sottovaluta troppo questo aspetto ma io che all'estero ci ho fatto un'esperienza, ne so qualcosa: tradurre il CV e la lettera di presentazione una lingua straniera è impegnativo, e oltretutto ogni volta bisogna adattarlo alle offerte di lavoro a cui ci si candida
Altro scoglio: affrontare telefonate e colloqui in lingua straniera: se la lingua non la sai bene, non ci capirai una mazza di quello che ti dicono al telefono, e al colloquio biascicherai frasette da terza elementare
Per trasferirsi all'estero, bisogna sapere la lingua DEL POSTO da dio ! Senza un livello fluente sarai costretto a lavorare per gli italiani
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è anche vero che il modo migliore per imparare la lingua è stare nel paese dove la parlano, uno potrà essere super bravo nella grammatica, nello scrivere ecc ma poi appena mette piede nel paese di destinazione magari non riesce a parlare non essendo abituato
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12-11-2022, 17:43
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#33
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Qui c'erano 23 gradi oggi..e invivibile il sud da 3 anni i problemi sono amplificati
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12-11-2022, 17:50
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Gli Usa sono sicuramente una terra di opportunità ma, oltre alle difficoltà legate al permesso, c'è da tener conto che, da europei occidentali, siamo abituati a tutta una serie di diritti e tutele che negli states non sono garantiti allo stesso modo.
Personalmente mi è difficile immaginare un trasferimento che non sia in un paese dell'Europa centro-nord-occidentale.
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12-11-2022, 17:57
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Solo io sento la necessità di migrare per la crisi climatica?
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Si, assolutamente, questo sarebbe senz'altro uno dei motivi principali.
Ho iniziato ad avvertire questa sofferenza proprio quando sono tornato in Italia dopo due anni di vita in una città europea molto più fresca, piovosa e ventosa rispetto a dove vivo.
Purtroppo però in questo momento credo che non me la sentirei di allontanarmi di nuovo dalla famiglia.
Avrei l'alternativa delle Prealpi piuttosto vicine, ma non sono un grande amante della montagna.
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12-11-2022, 18:08
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#36
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Il mio sogno sarebbe l’Irlanda, ho mandato un monte di candidature su LinkedIn ma non mi ha considerato nessuno, all’estero o ti fai trasferire se l’azienda dove lavori ha sedi all’estero o devi sperare che ti cerchino loro.
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12-11-2022, 18:25
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#37
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Il mio sogno sarebbe l’Irlanda, ho mandato un monte di candidature su LinkedIn ma non mi ha considerato nessuno, all’estero o ti fai trasferire se l’azienda dove lavori ha sedi all’estero o devi sperare che ti cerchino loro.
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Magari il CV è poco invitante e va migliorato, le discriminanti maggiori dovrebbero essere sempre le stesse lingua e esperienze, prova a inserirti su indeed o monster, se parli Inglese qualcosa trovi di sicuro.
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12-11-2022, 18:28
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#38
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Quote:
Originariamente inviata da Schlemiel
Magari il CV è poco invitante e va migliorato, le discriminanti maggiori dovrebbero essere sempre le stesse lingua e esperienze, prova a inserirti su indeed o monster, se parli Inglese qualcosa trovi di sicuro.
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Grazie dei consigli, con l’inglese me la cavo bene devo dirlo, forse devo mettere un po’ più in risalto la mia esperienza e andare su questi altri siti.
Ci sarebbero delle certificazioni da prendere che aiutano, devo darmi una mossa e studiare
In Irlanda c’è una semplicità di vita e della gente così easy going che non ho mai visto altrove.
Poi il clima e i paesaggi sono il mio sogno proprio.
È un’Inghilterra ma in versione pro
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Ultima modifica di gaucho; 12-11-2022 a 18:31.
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12-11-2022, 20:32
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#39
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Banned
Qui dal: Nov 2012
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Anche a me piacerebbe andarci per un po', ma non puoi andare là a cercare lavoro, devi già averlo per poterci andare.
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12-11-2022, 20:39
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#40
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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Senza dimenticare che i lavoratori sono al pari delle bestie li, mi viene in mente per esempio un tizio pelato che non fa andare in bagno la gente, compresi i dipendenti domestici con 14 ore di lavoro.. Se sono ispanici poi li vuole tanto bene... Questo grande filantropo ahahahah dai non posso non ridere.
Ma è una tra le tante malefatte del pelato, e in generale di tutti i ricchi.
Che bel paese.
Per me l'Italia resta il meglio, altroché Germania Norvegia e compari.
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