Originariamente inviata da Fongshou

Io tutta sta fretta di "arrivare" non l'ho mai avuta... mi basta sapere dove sono diretto..

Originariamente inviata da LemonTea

Ti dirò, io ultimamente sono arrivata alla conclusione che la vita dura abbastanza da farti capire che non serve inseguire un singolo attimo di felicità, comunemente effimero. Mentre penso che sia utile imparare a trovare una serenità - o benessere o come altro lo si voglia chiamare - nel quotidiano. Dal mio punto di vista, la voglia-di-vivere non è qualcosa che ha vita propria, che una volta ti "salta addosso" e il resto del tempo ti ignora; è piuttosto simile, invece, a una piantina che dobbiamo decidere noi di piantare e curare. Più il tempo passa, più ce ne prendiamo cura, più questa crescerà rigogliosa. Ciò non vuol dire che non perderà le foglie o che non si seccherà mai. Ma si può sempre piantarne un'altra

Per usare la tua metafora del treno invece, che mi piace molto, a me sembra che volere la felicità subito sia come voler salire su un freccia rossa, con una destinazione sola e da raggiungere velocemente. Mentre proprio quello che dici, cioè scendere dal treno, rappresenti la ricerca di qualcosa che ti emozioni. Più tappe visiti, più emozioni accumuli, diciamo. Ma per fare ciò bisogna risalire sul treno.

Originariamente inviata da Murakami

Se solo fosse semplice trovare il coraggio di scendere e di far tappa ad ogni fermata... finiamo sempre per saltarne qualcuna di troppo, temo.

Originariamente inviata da Murakami

Anche io penso che scendere e risalire su quel treno sia essenziale, c'è molto da osservare e scoprire e sarebbe così sterile e così glaciale limitarsi ad osservare la vita scorrere soltanto, sfuggente, da quel finestrino del treno nella fretta di arrivare a destinazione.