cancellato17738

..Ed è di nuovo lunedì (eh già). Nuovo giro, nuova corsa!
Solito schema, solita spossatezza e , soprattutto, solite faccie da culo..
A cosa serve tutto questo? Qual'è lo scopo?
Darei 10 anni di vita per sentirmi felice almeno un'ora..
..Voi siete mai stati felici?

XL

Qualche volta ed in contesti davvero assurdi mi sono sentito più sereno ed accettato, ma è durato davvero poco ed in seguito ho anche catalogato la cosa come una forma di illusione.

Yamcha

Ho paura che tutto questo non serva a niente
Momenti felici? Tutto sommato ne ho avuti diversi anche recentemente ma anche in quei momenti avverto il senso di vuoto e anni e anni di sofferenze che mi hanno danneggiato nel profondo...

cancellato17738

..Ma ben vengano le illusioni se fanno sentire meglio..
Se sono ancora qui è grazie ad esse.. il guaio è che ultimamente non riesco più nemmeno ad illudermi. E questo è "allarmante"..
Forse perché il tempo delle illusioni per me ormai è passato..
E più avanti vado peggio sarà da questo punto di vista..

FabioLeonardo

"Felici" è una parola grossa mi sa...
Certo ci sono stati dei periodi in cui sono stato meglio con l'umore, ma quello è sempre un su e giù come le montagne russe.

Lo scopo di tutto ciò? O nessuno o è qualcosa di più grande di noi che non potremmo capire, quindi inutile arrovellarsi il cervello.

Alla fine si dovrebbe trovare un equilibrio tra le varie cose che ti permetta di continuare senza preoccupazioni eccessive, fregandotene quando puoi degli aspetti negativi, che se ci pensi s'è sempre qualcosa di sbagliato intorno a noi.

cancellato17797

Decisamente sì, i piccoli attimi di felicità riesco a trovarli ovunque. Possono essere volatili, possono durare giorni, possono essere ricoperti da una patina che li rende meno splendenti ma che non ne intacca del tutto la sostanza.
Non potrei farne a meno. Solo in pochi casi (o per meglio dire, con poche persone) quella felicità dipende da qualcuno che non sono io; di solito, dipende da qualcosa che ho fatto, che sto facendo, che voglio fare, che ho, che avrò.

Dieci anni di vita per sentirti felice un'ora? Posso rendere più realistica la provocazione e chiedertelo sul serio? Scambieresti un incerto anno di vita (futuro, non passato) in cambio di un giorno di sicura felicità?

cancellato17738

...Dove devo firmare?? ☺

cancellato17797

Capisco il tuo punto di vista. Io invece non potrei rinunciare a un anno che potenzialmente potrebbe avere qualunque forma (e dunque anche una meravigliosa nel complesso) per un giorno soltanto di felicità, che passerebbe troppo in fretta.
Immagino che ci siano tanti altri fattori e circostanze in gioco, però mi ha davvero impressionato la tua fermezza in questa scelta

alice89

No. Ma sono stata meno infelice

FabioLeonardo

E' proprio quello che mi preoccupa, il "potrebbe avere qualunque forma". Io metto a confronto i pochi periodi di felicità con i tanti di infelicità e dico si, sacrificherei tutto ciò che mi resta per ottenere i soli giorni più belli. Meglio una vita breve ma felice.
In sostanza: fatemi arrivare alla svelta quel foglio da firmare!!

cancellato17738

..Meglio un giorno da leone o 100 giorni da pecora??
Oppure 50 da orsacchiotto, come proponeva simpaticamente il grande Troisi?
La felicità è un attimo... ma perché la vita dura di più??
Sono comunque destinato a scomparire, e in un certo senso mi sento già "sparito"...
Possono illudermi che il meglio deve ancora arrivare anche quando avrò 70 anni ( ammesso che campo) e se poi non arriva???
Il dubbio certo allunga la vita' ma una certezza può renderla "beata"..
Meglio scendere prima dal treno e godersi il viaggio piuttosto che arrivare a destinazione senza aver visto un cazzo!!
Io la penna l'ho presa.. passatemi il foglio...😆

Svalvolato

Fino ai 22-23 anni ero felice, non avevo vita sociale, né una ragazza, insomma uno sfigato, ne ero consapevole ma non me ne importava nulla; mi bastavano i rapporti con i miei compagni a scuola o all'uni e stop. Dopo, il crollo e la consapevolezza della mia patetica vita. Per il fatto che la vita porti alla solita routine, questo è un fatto comune a molti, è per questo che bisogna godersi soprattutto l'adolescenza, perché quando si cresce cominciano le responsabilità e con esse delle gran rotture di coglioni.

cancellato17738

..Dell'infanzia l'unico ricordo bello è gli anni che avevo..
Bei ricordi?... Oddio!.. così su due piedi mi riesce difficile..
Ricordo una casa sempre piena di persone e stoffe ovunqe. Mio padre ( il boss) era sarto, mia mamma idem ma senza portafoglio ( come alcuni ministri)..
Io fra una mazziata e l'altra passavo la giornata giocando sul pavimento.. Facevo il trenino con le scarpe.. 😊😊Reclamavo spesso attenzione, avrei voluto che qualcuno giocasse con me, ma solo raramente mio fratello e le due mie sorelle ( tutti più grandi) assecondavano la mia richiesta..
C'era molto da fare... e tempo tempo per me non ce n'era... ( come giusto che era, no?)
A volte facevo i capricci e come premio le prendevo di santa ragione.
Mia madre, poverina, era esaurita, mio padre , quel "brav'uomo", pretendeva e non voleva sentir ragioni!!
Chissà adesso come se la passa..
Dell'infanzia questo mi ricordo...
Facendo una botta di conti... mi sa che è molto meglio adesso...😜

tersite

sì ma dura poco...

redone

Ma credo gli anni del liceo,in fondo non lo sono per tutti,avevo un'amica un gruppo ridevamo eravamo spensierati ci si divertiva semplicemente facendo sega.Poi la scuola è finita ed è cominciato il ritiro dal mondo!

alien boy

beh credo quando ero bambino (ho un ricordo di un'immagine in particolare, è come una foto...), qualche volta quando ero ubriaco, e poi dei momenti abbastanza limitati nel tempo.
Penso comunque che quando ero bambino quella serenità era come una membrana sottile che bastava grattare un po' per far emergere un sentimento amaro di fondo. Oggi invece sono come stordito perchè mi colpisco a suon di pensieri ossessivi, rituali e paranoie in modo da non essere in grado di vedere i sentimenti reali che mi muovono (o che mi bloccano) e il piacere deve chiedere il permesso a questo schema oppressivo generale per poter generarsi e mantenersi un minimo.

Ok voglia di vivere saltami addosso, ma spaccami pure la testa...

tersite

i miei momenti di felicità vera sono pochi :
il vedere il mio nipotino abbracciarlo e baciarlo che amore
una nuotata al largo (però dura poco )
ascoltare un bel pezzo musicale
raccogliere la borragine nel bosco
l'abbraccio di un amico (quasi una rarità)

il resto della vita è grigia, quando va bene, se no è nera

illumi

Felice solo una volta, qualche anno fà. Era una felicità piena.
La speranza è che possa succedere ancora, ma è appunto una speranza. Chissà.

cancellato17738

..E perché no, prendimi a sprangate!!!

cancellato17629

Ti dirò, io ultimamente sono arrivata alla conclusione che la vita dura abbastanza da farti capire che non serve inseguire un singolo attimo di felicità, comunemente effimero. Mentre penso che sia utile imparare a trovare una serenità - o benessere o come altro lo si voglia chiamare - nel quotidiano. Dal mio punto di vista, la voglia-di-vivere non è qualcosa che ha vita propria, che una volta ti "salta addosso" e il resto del tempo ti ignora; è piuttosto simile, invece, a una piantina che dobbiamo decidere noi di piantare e curare. Più il tempo passa, più ce ne prendiamo cura, più questa crescerà rigogliosa. Ciò non vuol dire che non perderà le foglie o che non si seccherà mai. Ma si può sempre piantarne un'altra

Per usare la tua metafora del treno invece, che mi piace molto, a me sembra che volere la felicità subito sia come voler salire su un freccia rossa, con una destinazione sola e da raggiungere velocemente. Mentre proprio quello che dici, cioè scendere dal treno, rappresenti la ricerca di qualcosa che ti emozioni. Più tappe visiti, più emozioni accumuli, diciamo. Ma per fare ciò bisogna risalire sul treno.