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08-06-2017, 23:39
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Ultima modifica di Alakazam; 19-11-2019 a 00:35.
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09-06-2017, 08:30
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#2
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Zingaro
Messaggi: 172
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Ti dico solo quella che è la mia opinione personale che potrebbe benissimo essere una cazzata.
Tutto ciò è dovuto alla mancanza di obiettivi tangibili.
Mi sono reso conto che tra le persone che conosco, annovero tantissimi che sono andati da uno psicologo perché non ce la facevano più, ti parlo di persone inserite, con un lavoro, un giro di amicizie ed istruite.
Tutte queste persone, che tra di loro non si conoscono, hanno un unico grande problema: "vivono per sopravvivere".
Secondo me una volta c'era meno gente con questo tipo di problemi, perché seppur la società era più bigotta e chiusa, le persone più comunemente avevano in mano la possibilità di costruire qualcosa di tangibile, di materiale.
Oggi viviamo per il nulla, la società è più aperta è tollerante ma noto sempre più smarrimento tra la gente comune che è scolarizzata e formata, ma sente di non avere niente.
Io non sono nella tua condizione, ma sono altalenante, ogni tanto percepisco queste sensazioni che tu descrivi e cerco di spazzarle via, ma la verità è che quando mi fermo a rifletterci perchè ho 10 minuti in più, mi rendo conto di non avere motivi concreti per togliermi dalla testa questi pensieri.
Forse tutti abbiamo bisogno di obiettivi, anche banali, ma vanno considerati importanti per avere delle motivazioni per andare avanti. Oggi consideriamo importante solo ciò che siamo stati indottrinati a pensare che lo sia, eppure c'è gente che io ho sempre reputato ignorante, che ha come obiettivi delle assolute sciocchezze, ma sono tra le più felici che io abbia mai visto.
Purtroppo non ho una pillola di saggezza profonda da cambiare realmente un pensiero come il tuo, come il nostro, la mia è solo una considerazione che spero serva almeno a generare un po' di riflessione.
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Ultima modifica di senyek; 09-06-2017 a 08:32.
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09-06-2017, 08:57
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Hai chiesto di non essere quotato ma ti sei già risposto da solo...
Hai scritto di non aver nulla da perdere perché nella tua vita non ci son cose che reputi abbiano valore. Bene, alla fine il problema è questo, bisognerebbe trovare cose che abbiano valore per noi, solo che spesso non si sa di preciso cosa fare per ottenere questo risultato, io soluzioni non ne possiedo perché mi trovo in una situazione simile, se sapessi di sicuro come uscirne ve lo direi.
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09-06-2017, 11:16
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#4
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 816
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forse ti capisco, ho vissuto per molti anni anche io così ed in parte questi pensieri li faccio ancora.. forse di fondo c'è una depressione cronica, subdola che ti toglie la vitalità, che non fa vedere il lato positivo e ottimistico, la speranza per il futuro. molte volte mi perdevo nei miei pensieri, nulla sembrava avere il senso.. a che serve lavorare se tanto i soldi non mi interessano, a che serve uscire con un amico se tanto poi mi rompo le scatole e non capisce come mi sento ecc.. non c'è una cura magica a tutto questo però secondo me è importante avere uno scopo, anche piccole mete da raggiungere, ma concrete.
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09-06-2017, 11:31
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Come è mio solito (non per scelta) non sono stato molto chiaro; tuttavia a quanto vedo il messaggio in qualche modo è arrivato.
Quote:
Originariamente inviata da senyek
Ti dico solo quella che è la mia opinione personale che potrebbe benissimo essere una cazzata.
Tutto ciò è dovuto alla mancanza di obiettivi tangibili.
Mi sono reso conto che tra le persone che conosco, annovero tantissimi che sono andati da uno psicologo perché non ce la facevano più, ti parlo di persone inserite, con un lavoro, un giro di amicizie ed istruite.
Tutte queste persone, che tra di loro non si conoscono, hanno un unico grande problema: "vivono per sopravvivere".
Secondo me una volta c'era meno gente con questo tipo di problemi, perché seppur la società era più bigotta e chiusa, le persone più comunemente avevano in mano la possibilità di costruire qualcosa di tangibile, di materiale.
Oggi viviamo per il nulla, la società è più aperta è tollerante ma noto sempre più smarrimento tra la gente comune che è scolarizzata e formata, ma sente di non avere niente.
Io non sono nella tua condizione, ma sono altalenante, ogni tanto percepisco queste sensazioni che tu descrivi e cerco di spazzarle via, ma la verità è che quando mi fermo a rifletterci perchè ho 10 minuti in più, mi rendo conto di non avere motivi concreti per togliermi dalla testa questi pensieri.
Forse tutti abbiamo bisogno di obiettivi, anche banali, ma vanno considerati importanti per avere delle motivazioni per andare avanti. Oggi consideriamo importante solo ciò che siamo stati indottrinati a pensare che lo sia, eppure c'è gente che io ho sempre reputato ignorante, che ha come obiettivi delle assolute sciocchezze, ma sono tra le più felici che io abbia mai visto.
Purtroppo non ho una pillola di saggezza profonda da cambiare realmente un pensiero come il tuo, come il nostro, la mia è solo una considerazione che spero serva almeno a generare un po' di riflessione.
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Ecco vedi, come dici tu, ci sono molte persone che vanno dalla psicologo, però a differenza di me, io li reputo "normali". Sono persone, come hai detto tu, che hanno la loro istruzione, il loro lavoro, la loro "vita". Però io tendo a distinguere "loro" da chi si trova nella mia stessa situazione: io non ho una vita, in qualche modo mi sento alienato e distaccato dalle vite altrui.
Quote:
Originariamente inviata da XL
Hai chiesto di non essere quotato ma ti sei già risposto da solo...
Hai scritto di non aver nulla da perdere perché nella tua vita non ci son cose che reputi abbiano valore. Bene, alla fine il problema è questo, bisognerebbe trovare cose che abbiano valore per noi, solo che spesso non si sa di preciso cosa fare per ottenere questo risultato, io soluzioni non ne possiedo perché mi trovo in una situazione simile, se sapessi di sicuro come uscirne ve lo direi.
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E se queste cose non sono raggiungibili concretamente? E poi...non che tutti possiamo arrivare dove vogliamo, eppure non mi sembra che tutti si dannano per questo o che addirittura "non vivono" per ciò. Sono quindi solo uno stolto e stupido che si danna e si maledice per niente?
Quote:
Originariamente inviata da Palladipelo
forse ti capisco, ho vissuto per molti anni anche io così ed in parte questi pensieri li faccio ancora.. forse di fondo c'è una depressione cronica, subdola che ti toglie la vitalità, che non fa vedere il lato positivo e ottimistico, la speranza per il futuro. molte volte mi perdevo nei miei pensieri, nulla sembrava avere il senso.. a che serve lavorare se tanto i soldi non mi interessano, a che serve uscire con un amico se tanto poi mi rompo le scatole e non capisce come mi sento ecc.. non c'è una cura magica a tutto questo però secondo me è importante avere uno scopo, anche piccole mete da raggiungere, ma concrete.
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Non penso di essere depresso nel senso tecnico del termine, il mio analista me lo avrebbe detto. Poi, che non sprizzo gioia da tutti i pori è un dato di fatto, ma anche un altro discorso.
Lavoro e quant'altro...per me è molto importante fare ciò che mi piace, altrimenti diventa tutto molto pesante e difficile. Come se ci fossero solo gli estremi di questi due limite, o tutto o niente, o bianco o nero. Anche se poi in verità non è per nulla così.
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09-06-2017, 11:37
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#6
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Zingaro
Messaggi: 172
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Ecco vedi, come dici tu, ci sono molte persone che vanno dalla psicologo, però a differenza di me, io li reputo "normali". Sono persone, come hai detto tu, che hanno la loro istruzione, il loro lavoro, la loro "vita". Però io tendo a distinguere "loro" da chi si trova nella mia stessa situazione: io non ho una vita, in qualche modo mi sento alienato e distaccato dalle vite altrui.
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Anche tu hai vissuto giorni di "normalità", è molto probabile che questa tua sensazione di distacco sia una diretta conseguenza della mancanza di un obiettivo che ti faccia sentire vivo e stimolato.
Quando manco la voglia di fare e di vivere, come si fa a interessarsi ai rapporti con gli altri, ci si sente svuotati di tutto.
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09-06-2017, 11:46
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#7
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 816
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non soffro più di quella depressione che non ti fa uscire dal letto, ma a volte di un senso di pesantezza non bene identificato, poca motivazione, apatia..forse una lieve depressione di tipo distimico? o forse alla fine è così per tutti e basta. non lo so. ma il tuo analista che ti dice a riguardo?
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09-06-2017, 12:00
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Penso che chi viva a lungo nella sofferenza perda la capacità di sognare, tutte le sue energie sono impiegate su come risolvere i problemi.
Una lotta sul come non vivere male piuttosto che una ricerca sul come vivere bene.
Se le soluzioni falliscono ci si blocca in questo stato di sospensione
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09-06-2017, 12:37
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da senyek
Anche tu hai vissuto giorni di "normalità", è molto probabile che questa tua sensazione di distacco sia una diretta conseguenza della mancanza di un obiettivo che ti faccia sentire vivo e stimolato.
Quando manco la voglia di fare e di vivere, come si fa a interessarsi ai rapporti con gli altri, ci si sente svuotati di tutto.
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Non posso che darti ragione, purtroppo.
Quote:
Originariamente inviata da Palladipelo
non soffro più di quella depressione che non ti fa uscire dal letto, ma a volte di un senso di pesantezza non bene identificato, poca motivazione, apatia..forse una lieve depressione di tipo distimico? o forse alla fine è così per tutti e basta. non lo so. ma il tuo analista che ti dice a riguardo?
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Stiamo affrontando altri problemi..
Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Penso che chi viva a lungo nella sofferenza perda la capacità di sognare, tutte le sue energie sono impiegate su come risolvere i problemi.
Una lotta sul come non vivere male piuttosto che una ricerca sul come vivere bene.
Se le soluzioni falliscono ci si blocca in questo stato di sospensione
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Il non vivere male può essere considerato un obiettivo?
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Tenendo conto di altre domande che hai fatto sul forum sembra che rispetto alla media (le persone rispetto a cui dici di sentirti diverso) tu abbia meno o sia meno in contatto con un criterio interno che consente di non aver bisogno di fare ad altri alcune domande basilari su di sé e sulla realtà.
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Se la vita è ricerca di felicità (/raggiungimento di un obiettivo), invece che esperessione di felicità, c'è già qualcosa che non va.
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Beh allora...illuminami.
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09-06-2017, 15:59
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Il non vivere male può essere considerato un obiettivo?
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Non credo è più un sopravvivere.
La gente attribuisce molti significati alla parola "vivere".. significa emozionarsi, fare esperienze nuove, amare ed essere amati, l'edonismo, viaggiare, imparare e insegnare, sentirsi necessari per qualcosa o qualcuno, ottenere beni materiali e spirituali.
Vivere è un percorso di crescita spinto da ragioni per agire, desideri, bisogni
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09-06-2017, 19:31
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Mi trovo esattamente nella situazione da te descritta e capisco benissimo quando dici che "tutto è un peso" e l'assenza di vitalità.
Mi dispiace ma non saprei trovare una soluzione, anche perché molte cose non dipendono solo da me. Dovrei fare delle scelte folli, azzardate, che in pochi farebbero, ma non sono il tipo da fare queste cose.
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10-06-2017, 11:32
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
Posso dire che mi sento anche io così. E questo non è vivete ma sopravvivere, mantenere il proprio corpo biologico in vita.
Mi dispiace tanto che anche tu ti ritrovi in questa situazione. Ma a furia di lottare le energie finiscono. C'è poco da fare.
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Bisogna vedere per cosa si lotta...
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Mi trovo esattamente nella situazione da te descritta e capisco benissimo quando dici che "tutto è un peso" e l'assenza di vitalità.
Mi dispiace ma non saprei trovare una soluzione, anche perché molte cose non dipendono solo da me. Dovrei fare delle scelte folli, azzardate, che in pochi farebbero, ma non sono il tipo da fare queste cose.
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Non vale la pena rischiare?
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