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24-01-2017, 17:32
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Questi ultimi anni sento di aver perso quasi totalmente la voglia di vivere.
Sento la vita come qualcosa di faticoso e negativo da dover trascinare, e qualsiasi cosa mi si dica sembra non funzioni, anzi questo ottimismo da manuale spesso ho l'impressione che amplifichi questo senso di inquietudine e questa pesantezza.
Voi avete delle ragioni positive per vivere?
A parte il continuare a vivere per non far dispiacere i parenti più vicini (per chi ha genitori o fratelli), che cosa dà alla vostra vita un qualche valore?
Io ci ho pensato su, però ogni volta finisco con l'osservare che ad ogni elemento positivo che riesco a determinare c'è agganciato sempre qualcosa di estremamente negativo che divora tutto come un cancro che fa collassare le cose.
Si è creata ormai una ferita insanabile, è come quelle bruciature che deturpano la pelle, non basta una vita per far rimarginare perfettamente i tessuti.
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24-01-2017, 17:39
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 1,001
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Sì,anche io sono stanco di una esistenza fatta solo di sofferenza.
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24-01-2017, 17:43
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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No non ne trovo di ragioni valide per vivere veramente, magari nel finesettimana mi faccio una pizza e una birra per dire e son contenta o vedo la persona a cui voglio bene o una amica, ma per il resto non ho motivi per dire Sono felice così come sono, la mia vita è bella.. cioè non ha senso perchè la mia vita non è mai stata degna di essere vissuta tranne sporadici momenti, sono quegli attimi in cui son contenta ma finisce li, non so se ne vale la pena vivere per quelli. Poi mi sento tipo legata, chiusa, imprigionata da tutta la vita che non so nemmeno come liberarmi, non riesco a fare il passo successivo, quel passo che mi fa dire oh sei arrivata, ti puoi riposare. Ad esempio: liberata dai tuoi problemi, fobie, ansie, paranoie, la famiglia, la dipendenza economica (schiavitù, perchè son schiava), se morissi domani direi meglio così, è andata
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24-01-2017, 18:14
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#4
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Quote:
Originariamente inviata da XL
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Voi avete delle ragioni positive per vivere?
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Non ne ho di veramente valide per morire.
Penso che forse domani potrei capire qualcosa
di piu' della vita; non posso morire adesso che ho
ancora un barlume di vita e di possibilita' per capire.
A volte mi basta distendermi sotto un albero o vedere
scorrere l'acqua di un fiume per rasserenarmi.
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24-01-2017, 18:20
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#5
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Vivo per potere fare una (di fatto minima) differenza nella vita delle persone di cui mi importa o reputo valevoli o contribuire alle cause in cui credo. Che di per se' e' anche una cosa bella, ma di fatto ho troppo poco e per queste persone sono poco, e insomma mi basta un nulla per crollare.
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24-01-2017, 21:36
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#6
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Io vado avanti ma so di non vivere la mia vita..Mi sembra come respirare ..Trattenere il respiro e aspettare il momento della caduta..
Qualche tempo fa lessi una frase in cui mi ritrovo completamente.:
"Le persone negative sono quelle che trovano problemi ad ogni soluzione"
Penso ai miei schemi mentali ed effettivamente tutto quello che penso e faccio mi portano a rimanere fermo...Nessuna soluzione..Solo problemi..
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24-01-2017, 22:28
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da XL
che cosa dà alla vostra vita un qualche valore?
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E' la vita stessa che ha valore... questo per chi crede. Altrimenti non so se c'è risposta.
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25-01-2017, 00:30
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Grazie a tutti per le risposte, purtroppo non so più cosa inventarmi, avevo lasciato il forum con l'intenzione di occuparmi di altro, ma questo altro ho constatato che per me ormai non c'era più.
Qualcuno ha raccontato che potrebbe dar valore alla vita un amore, ma anche amare ed essere amati non è per tutti, questa strada, per una serie di motivi, per me è sbarrata.
Come ha raccontato Hazel Grace anche io spesso mi sono sentito in gabbia, poi a lungo andare, come succede a tante bestie che vivono in cattività, si finisce con lo star fermi perché si verifica che non si può uscire da questa enorme gabbia.
no-body, quel che hai raccontato può funzionare con qualcuno, ma io non riesco a distrarmi neanche con queste cose qua, anche se volessi praticare la meditazione non riuscirei mai a pormi in modo disinteressato nei confronti dell'esistente, la voglia di vivere si è ritirata proprio perché il mondo che ho attorno, del quale faccio parte anche io stesso, non mi piace più, lo detesto.
Mi diverte solo l'umorismo nero talvolta.
Noriko una volta forse l'avevo un po' di fede, ora non c'è più, e qualche volta spero che torni.
Comunque anche se non è il massimo condividere un disagio del genere con voi, se non altro almeno qualcosa con voi la condivido.
In ogni caso la mia non è una domanda di senso, per me il senso la vita ce l'ha sempre e comunque, solo che per me è divenuto negativo. La vita per me poi non è affatto noiosa, è solo brutta, è faticosa, è difficile, è chiusa, non è mai davvero quella che avrei voluto vivere ed è per questo che ho sempre voglia di guardare altrove, ma quale altrove posso guardare?
Bisognerebbe guardare verso l'alto, su... Ma non sopra, né sotto, né davanti, né dietro, e neanche di lato... Come suggerisce il quadrato:
e nelle mie visioni notturne il precetto misterioso, “verso l’Alto, non verso il Nord”, mi perseguita come una sfinge che mi divori l’anima.
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Ultima modifica di XL; 25-01-2017 a 00:53.
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25-01-2017, 01:11
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,043
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io non voglio morie, ancora qualcosa da fare ce l'avrei, ma non voglio neanche vivere così.. soffro molto e ogni giorno c'è un problema, ma vado avanti sperando sempre in qualcosa, non so neanche io bene cosa, non ho oggetti di desiderio, non li ho più
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25-01-2017, 01:23
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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Quote:
Originariamente inviata da Mair
Perché un'entità avrebbe dovuto soffiarmi dentro uno spirito o chissà cosa?
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Nel mio caso sospetto che ci abbia soffiato il naso. :P
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25-01-2017, 03:17
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#11
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Avanzato
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 304
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La voglia di vivere l'ho persa già da un pezzo, anche se prima non è che ne avessi, solo che adesso e sempre più col passare del tempo mi accorgo di quanto mi pesi la mia vita, la vita in generale, è tutto cosi faticoso, pesante, frustrante, spiacevole.. negatività su tutto e tutti, la città è grigiore, le persone sono grigiore, e io non mi sento tanto bene
Ormai vivo di controvoglia, e anch'io credo di essere segnato a vita da questo, fa parte di me ormai, è tutto inglobato nella mia indole.
Penso che a tenermi in vita, oltre all'istinto di sopravvivenza, è un briciolo di curiosità di vedere cosa succederà nel futuro, chissà magari qualche raggio di luce in questo buio, ma anche un briciolo di speranza a dir la verità, nonostante mi pare da imbecilli nella mia situazione, e poi i memes! si i memes, li adoro stranamente vanno a braccetto con i depressi
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25-01-2017, 12:25
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,193
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Quote:
Originariamente inviata da XL
continuare a vivere per non far dispiacere i parenti più vicini
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questa è l'unica cosa che mi spinge ad andare avanti... non c'è altro...
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25-01-2017, 14:15
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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La cosa che mi tiene in vita è la fobia del suicidio.Ho paura folle del dolore o di nom riuscirci e rimanere menomata.
Questo,e il non far soffrire le persone che sono la causa stessa del mio disagio esistenziale.
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25-01-2017, 15:06
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#14
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Avanzato
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: In un universo tangente
Messaggi: 292
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Per quanto mi abbia sfiorato in certi momenti solo ipoteticamente l'idea del suicidio come rimedio a sofferenze insostenibili e come unica via d'uscita, sarebbe per me una cosa che non potrei mai fare, ho troppo paura dell'atto in sè e del dolore che potrei far provare a chi mi vuole bene.Inoltre vive in me una flebile speranza che qualcosa di positivo in futuro mi potrebbe accadere;e mi sento ancora attaccata alla vita, a delle piccole cose...una birra con un'amica, passeggiare ascoltando una canzone, una chiaccherata con mia mamma, vedermi un film sotto le coperte d'inverno.Probabilmente bisognerebbe avere motivi più sostanziosi...ma per ora questo è.
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25-01-2017, 15:20
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,386
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Credo di non aver mai avuto la voglia di vivere, ho sempre preso tutto molto passivamente. Solo le piccole cose ormai mi fanno sorridere un po', ma è un sorriso amaro. Se esco con gli amici e sto bene, ad un certo punto torno nel mio mondo e mi spengo, poi magari mi riattivo, ma ho i miei momenti di sconforto che fanno parte di me anche quando sono in compagnia. Credo sia diventata un'abitudine vivere così, come se avessi costantemente un peso sullo stomaco che non vuole andarsene. La verità è che sono una grandissima codarda e non ho mai fatto nulla di più per provare a prendere in mano la mia vita. Sento di non avere le forze per questo, così vado avanti in questo modo che però alla lunga diventa davvero terribile da sopportare.
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25-01-2017, 16:09
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Annie
Per quanto mi abbia sfiorato in certi momenti solo ipoteticamente l'idea del suicidio come rimedio a sofferenze insostenibili e come unica via d'uscita, sarebbe per me una cosa che non potrei mai fare, ho troppo paura dell'atto in sè e del dolore che potrei far provare a chi mi vuole bene.Inoltre vive in me una flebile speranza che qualcosa di positivo in futuro mi potrebbe accadere;e mi sento ancora attaccata alla vita, a delle piccole cose...una birra con un'amica, passeggiare ascoltando una canzone, una chiaccherata con mia mamma, vedermi un film sotto le coperte d'inverno.Probabilmente bisognerebbe avere motivi più sostanziosi...ma per ora questo è.
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Queste cose distraggono anche me.
Quote:
Originariamente inviata da claire
La cosa che mi tiene in vita è la fobia del suicidio.Ho paura folle del dolore o di nom riuscirci e rimanere menomata.
Questo,e il non far soffrire le persone che sono la causa stessa del mio disagio esistenziale.
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Le stesse cose le ho pensate anche io.
Quote:
Originariamente inviata da Sickle
questa è l'unica cosa che mi spinge ad andare avanti... non c'è altro...
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Bisognerebbe trovare altro, però anche io ora ho ben poco tra le mani, con gli altri potrei solo bluffare.
Tante persone prima di noi hanno pensato alle stesse ed identiche cose...
gli stoici dicono: 'Rientrate in voi stessi, è lì che troverete la vostra quiete'. E ciò non è vero. Gli altri dicono: 'Uscite al di fuori; cercate la felicità, divertendovi'. E ciò non è vero. Vengono le malattie. La felicità non è né fuori di noi, né dentro di noi;
Il dolore è non poter schiacciare ciò che è mediocre e meschino, orinare supino nel pappagallo, inchinarsi davanti ai superiori, entrare in un obitorio, accorgersi che si invecchia, dover seppellire una persona che ci è cara, andare in ufficio, essere legati all’orologio, dover uscire di domenica in mezzo alla gente, non poter dire quello che si pensa.
Queste cause di dolore costituiscono la quasi totalità in estensione della vita e sono sperimentate da tutti. Ma evidentemente non tutti le sperimentano allo stesso modo. Leopardi conclude con il non-valore della vita, ma la gente che vive in condizioni più o meno identiche è di tutt’altra opinione. La vita non è dunque, in sé, né dolorosa, né noiosa, ma appare tale solo ad alcuni, mentre ad altri, ai più, appare per lo meno decente. Allora bisogna dire che la causa del dolore non sono i fatti che costituiscono la vita, ma la loro inadeguatezza nei confronti del desiderio di chi li sperimenta. I fatti di per sé non hanno nessun significato (neppure “sono”). La vera origine del dolore è la differenza tra ciò che si è e ciò che si ha.
Una volta la religione e la filosofia avevano preso in carico questo disagio (ma bluffavano), oggi è la medicina e certe pratiche spirituali più alla moda che hanno preso in carico questo disagio, ma ho proprio paura che anche loro non abbiano in mano nulla come la maggior parte delle persone che vive male la propria esistenza (insomma sono cambiati gli strumenti ma si bluffa ancora)...
Ed insieme ripetono ‘Noi siamo, noi siamo, perché sappiamo, perché possiamo dirci le parole del sapere, della conoscenza libera e assoluta’. – Così si stordiscono l’un l’altro.
La verità è che io posso solo pensarci, non ho ricette o formule, posso pensare e non meditare insomma, niente spiritualismo e neanche stili di vita salvifici, non ne vedo, non ne conosco, non so aiutarvi e non so aiutare me stesso, però vorrei sinceramente che tutte le persone che sono intervenute riescano a star bene e trovare qualcosa di più positivo senza avere a che fare con le solite fregature.
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Ultima modifica di XL; 25-01-2017 a 16:38.
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25-01-2017, 19:09
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#17
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Esperto
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 442
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La mia voglia di vivere ormai è prossima allo zero, non provo più interesse per niente e vedo il mio futuro grigio e caratterizzato da una sempre maggiore solitudine e la cosa peggiore è che non provo neanche seriamente a cambiare la mia vita, ci ho provato un po' in passato ma senza risultati. Dentro di me c'è ancora una piccola speranza che le cose potrebbero prima o poi migliorare ma razionalmente so che ormai le speranze di un vero cambiamento sono minime e mi assale una paura tremenda che a volte quasi mi blocca. Ho paura di vivere e ho allo stesso tempo il terrore della morte, credo che prima o poi uscirò completamente di testa perché non si può continuare così senza ripercussioni.
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25-01-2017, 19:14
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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cerco di nn pensare più a ste cose , ormai canticchio tutto il giorno e faccio le cose per il fatto che " van fatte" cosi nn penso a niente , magari sto a diventà matto e basta boh.
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25-01-2017, 19:43
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#19
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
faccio le cose per il fatto che " van fatte" cosi nn penso a niente , magari sto a diventà matto e basta boh.
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Nah, stai solo diventando una persona "normale"
( tanta solidarietà da parte mia, per quanto riguarda il tema del topic, a chi ha scritto )
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25-01-2017, 20:01
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#20
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Principiante
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 68
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Ho ancora voglia di vivere e questo mi stupisce dato che il mio stile di vita ultimamente lascia molto a desiderare. Il problema che sento maggiormente è la solitudine che da uno, due anni, per svariati motivi, mi sta logorando senza che io riesca a porvi rimedio..Ho perso il lavoro due anni fa e l'anno successivo, più o meno, anche il compagno che rappresentava, tra l'altro,la mia finestra sul mondo. Lui era, in effetti, il ponte fra me eil mondo e , adesso che ci siamo lasciati, sto sperimentando una solitudine davvero disarmante. Non voglio rassegnarmi ad essere sola anche perché caratterialmente sono molto socievole e, prima di questo periodo, ero una persona abbastanza solare che faceva amicizia facilmente..insomma un altra persona da quello che sono diventata. Vorrei tanto poter tornare indietro nel tempo, cambiare alcune scelte che ho fatto..probabilmente ho sbagliatoa licenziarmi e sicuramente non avrei dovuto andare a convivere col mio ex..riflessioni amare che salgono a coscienza e mi lasciano solo ansia e un profondo rammarico...ormai è fatta! indietro non si torna! allora non resta altro che abituarsi aquesto periodo di transizione, molto difficile e doloroso..aspettando che cambi qualcosa, facendo psicoterapia, assumendo farmaci, cercando di cambiare atteggiamento mentale..ma la paura che questa potrebbe esser la mia vita per sempre ogni tanto si insinua..allora mi viene l'ansia e cerco conferme all'esterno, qualcuno che mi aiuti a costruire una speranza per un domani diverso..solo che ultimamente dall'esterno non arriva più niente, nessuno stimolo..altro che conferme..e allora si crea la necessità di farcela da sola..devo ricostruire la mia vita da zero e ogni volta che ci penso mi faccio coraggio perché dico a me stessa :"è già capitato e ce l'hai fatta da sola". Questo fatto mi fa ben sperare.. anche se sento molto la sensazione dell'abbandono..e pensare che lo ho lasciato io..e d'altronde lo rifarei, troppi problemi, non potevamo stare insieme. Comunque lui non mi manca, sembrerà strano ma quello che mi manca è l'idea di lui o comunque la presenza di un "lui" nella mia vita.. Adesso ho realizzato di essere single e lo sono da tempo ormai, ma l'ho realizzato in profondità che non è molto...meglio tardi che mai... e tutto sommato riesco a farci i conti..sto bene anche senza un compagno, il problema vero sono le amicizie.. non ho amici in questo momento o comunque pochi e molto impegnati fra lavoro e figli etcetc. E ritorno al punto di partenza:sono sola...ok scusate lo sfogo, avevo bisogno di vuotare il sacco..ciao
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