Secondo me i genitori comprano certe cose ai figli e usano certi atteggiamenti per pulirsi la coscienza ed evitare il compito gravoso di occuparsi di loro. Se tieni un animale, non è che puoi credere di occuparti di questo animale con carezze e moine, se poi l'animale sta male devi portarlo dal veterinario, devi pensare a cosa fare.
E' più semplice comprare un videogame che comprare una bicicletta e star vicini a un figlio insegnandogli ad andarci.
E' un esempio come un altro, ma è così, che coccole e vizi sono questi? Ma magari li viziassero davvero, la verità è che se ne fottono e pensano ai cavoli loro.
D'altra parte non è che questa cosa c'è solo in famiglia, si ripete anche su larga scala in termini sociali.
Si fanno tante false moine per le nuove vite, ma poi quando si tratta davvero di occuparsi di queste nuove vite nessuno ne vuol sapere, perché alla fine è faticoso occuparsi di qualcuno, e la fatica la si vuole evitare.
Dico però che si sia coerenti fino in fondo e figli non li si facciano proprio.
Io figli non ne ho fatti, e non li voglio, perché mi rompono i coglioni, non basta avere questa vaga simpatia per i bambini per fare figli, di un figlio poi te ne devi occupare davvero, le persone infantili ragionano così, sono spinte da queste vaghe emozioni senza pensare poi che un bambino cresce e ha bisogno di un mucchio di cose per crescere bene. Inoltre molte cose poi possono andare storte e potrebbe esserci bisogno di un sostegno importante: può nascere disabile un bambino o avere le malattie più disparate.
Basta con queste false moine, mi hanno stufato, ve ne volete occupare davvero? Allora fateli.
Non li volete davvero e vi interessa un pupazzetto simpatico con cui giocare per un due tre anni? Non fateli e compratevi un giocattolo o un cane (sempre meno grave danneggiare un animale che un essere umano).
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