Mi è sempre stata fatta presente l'importanza di essere autosufficiente dal lato emotivo,quindi di "farmi bastare" me stesso, così da poter sopravvivere nel caso rimanga del tutto solo e per soffrire di meno in generale. Sinceramente la trovo una cosa quasi impossibile e comunque poco sensata. Il mio carattere è questo, traggo quel poco di energia che ho dai rapporti, reali o meno che siano, e da ciò che gli altri provano per me. L' attuale obiettivo della mia vita è trovare qualcuno con cui condividerla,e dargli TUTTO di me (si parla di una ragazza ovviamente). Amici ne ho, anche se lontani, ci vediamo abbastanza spesso e mi danno moltissimo, ma alla fine anche questo non mi basta più. Premetto che ho zero esperienza, tranne un recente appuntamento finito in friendzone (e questa cosa mi ha abbastanza annientato, inutile dirlo). Invidio e ammiro le persone che non hanno bisogno degli altri, ma davvero non le capisco. Immagino si debba avere un bel pò di maturità in più di me, un identità forte etc. altrimenti davvero non me lo spiego. Ma anche in questo caso ci trovo poco senso, cioè secondo me la gioia e soddisfazione che derivano dai rapporti non sono paragonabili al vivere "di sè stesso". Questo dipenderà dal fatto che io non ho la minima idea di cosa sia la soddisfazione personale e l'autorealizzazione, magari.