Smeraldina

L'altro giorno parlando con una dottoressa psichiatra del CSM dopo che gli ho spiegato tutte le mie paure riguardo al futuro,lei mi ha ha detto che tutti viviamo nell'incerttezza,e la cosa migliore è di vivere la vita alla giornata come si presenta anche se non è facile lei si sforzi di non pensare troppo al futuro,voi ritenete che mi abbia detto delle parole giuste?

claire

Se lo dice a me le dico se farebbe a cambio con me.
Dipende cosa vuoi dire vivere alla giornata, io le chiederei ma se si deve vivere alla giornata come mai lei si è presa un posto fisso all'usl? Non poteva mica alzarsi ogni mattina e prendere quello che viene , senza pianificare il suo futuro e mettersi le spalle al coperto? Ne ha di soldi in banca o spende quello che prende e li regala ai poveri?
Con me, non si devono azzardare a dire certe frasi.
Poi dipende a chi vengono dette, a com'è messo, e da che pulpito arriva.

Sasuke

No assolutamente contrario bisogna vivere programmando, almeno dal punto di vista economico affettivo e lavorativo.

Hor

Io ho vissuto a lungo "alla giornata" o comunque con una prospettiva di qualche mese al massimo, e questo perché faccio molta fatica già a vivere in maniera costruttiva e concreta il presente, di conseguenza pensare al futuro è quasi impossibile.
Quando ho dovuto scegliere il mio percorso di studî non ho mai pensato a eventuali sbocchi lavorativi; quando mi sono laureato e ritrovato senza un lavoro solo allora mi sono messo a cercarlo, e in maniera disordinata e poco organizzata, pensando che a un certo punto qualcosa sarebbe arrivato; quando ho trovato un lavoro ho sempre faticato a pensare a migliorare la mia condizione lavorativa, per renderla meno precaria e più solida.
Ho sempre improvvisato e ho affrontato i problemi solo quando si sono presentati davanti a me e sono diventati impossibile da ignorare.

La mia conclusione?
Non consiglio a nessuno di imitarmi!
Io sono stato molto fortunato, perché alla fine negli studî sono andato bene e un lavoro l'ho comunque trovato, ma a molti può andare peggio. Si può rimanere disoccupati, ci si può ammalare senza avere nessuno che ti sostenga, si può finire a vivere per strada.
Pensare in prospettiva, cercare di costruirsi una sicurezza, avere dei piani di riserva è la cosa migliore, perché non si sa mai quale problema o disgrazia può capitare da un giorno all'altro.
Se non si riesce a pensare al futuro la cosa più utile è imparare a farlo, mentre chiudere gli occhî, come a lungo ho fatto io e in parte ancora faccio, non fa sparire i problemi, li peggiora e basta.

Lost75

Si bisogna vivere alla giornata

rogues

Non vorrei fosse uno di quelli che siccome si son fatti venire noia di una vita di certezze, a 40/50 suggeriscono al prossimo a mandare tutto a ramengo.

Un professionista non dovrebbe importi il proprio pov

Mollusco

Credo che la psichiatra si riferisse a qualcos'altro: non bisogna vivere nell'ossessione di avere tutto sotto controllo. Programmare e' doveroso, ma poi bisogna accettare che le cose vanno come vanno.

Sasuke

Allora si sarà spiegata male la psicologa

juan

Anche la mia psicologa dice qualcosa di simile, ma è più un andare per gradi. Perché io parto in quarta con ''magari non mi danno l'invalidità magari non troverò mai un lavoro magari non avrò soldi per curarmi magari finirò a vivere in una catapecchia o ancora peggio per strada'' e allora lei mi dice di pensare ad una cosa per volta man mano che i problemi si avvicinano.
Poi è vero che a volte vivere alla giornata non vuol dire vivere bene. Poi se non ti guardi avanti magari ti guardi indietro che è anche peggio. Se a me quando campavo da giorni con mezzo biscotto nello stomaco e passavo le notte in bianco avessero detto ''vivi alla giornata'' avrei mandato tutti i fare in culo. Alla mattina mi svegliavo e non sapevo se sarei arrivato a sera. Ci sono delle volte in cui anche semplicemente vivere da mattina a sera è complicatissimo.

claire

Si penso anch'io che il senso sia questo , certi "aforismi "vanno contestualizzati , non si può dire se sono giusti o sbagliati.

Lory

Ti riferisci al matrimonio e ai figli con l'affermazione: "Dal punto di vita affettivo"?

Sasuke

Mi riferisco al fatto che sei vuoi avere famiglia o comunque una relazione devi garantire sicurezza e lo si fa pianificando spese come auto, scuola per i figli, dentisti, casa, costi vari, invece chi pensa a vivere alla giornata magari si trova un mese che non può pagare il mutuo, un altro l'apparecchio ai figli etc, per vivere più sereni bisogna stabilire delle priorità e organizzarsi a lungo termine soprattutto se si hanno responsabilità come famiglia o partner.

3stm

sono d'accordo con la dottoressa.

la mia parte cosciente vive alla giornata o almeno ci prova, tanto c'è il mio subconscio che si occupa di pianificare il futuro.
la nostra società vive nell'opulenza, se ci sono imprevisti di tipo materiale basta saper regredire sempre di più fino a un livello di sopravvivenza stile monaco tibetano.

ci si arrangia con quello che si ha.

è una questione di mindset.

Keith

Io pure sono sempre preoccupato per il futuro e la vecchiaia, in quanto sono super-solo e non dispongo di ingenti patrimoni.
Però così ci si rovina anche la vita che si sta vivendo.
Io direi: un'occhio alla programmazione della propria vita ci deve stare, ma senza starsi a fare troppo il patema d'animo.

SugarPhobic

L'ho fatto per molti anni della mia vita, invasi dalla dissolutezza e dal caos (parlo personalmente). Puoi immaginare la mia opinione in merito.

No, se tornassi indietro, mi porrei degli obbiettivi ben precisi. Perchè è anche e soprattutto questo non vivere alla giornata... perseguire degli obbiettivi, addirittura calendarizzarli, se si vuole eccedere.

Sharp

Penso volesse semplicemente comunicarti di non stare troppo nella tua testa, non di lasciare tutto il futuro al caso.