dummeJunge

L'argomento mi rende un po' sgomento, ovvero è una cosa delicata almeno per me. Io sono assolutamente vergine a 24 anni, non ho mai nemmeno baciato una donna, ho con loro un rapporto inesistente e in generale delle convinzioni poco lusinghiere nei miei confronti, nei confronti del mio cadaverico corpo e del mio carattere inesistente.
Verso i 20 anni ho iniziato quasi per caso ad avere delle fantasie omosessuali che nel tempo ho consolidato e con cui mi masturbo perché le trovo più rassicuranti, anche se il piacere (che comunque c'è) è meno intenso rispetto ad esperimenti mentali eterosessuali. Ho sempre pensato di NON essere omosessuale quando ero più piccolo (nel senso che certe domande non me le sono mai poste), ai tempi del liceo gradevolmente osservavo il seno delle mie compagne di scuola e i primi anni di masturbazione sono stati assolutamente nella norma.
Ma con il tempo l'interesse è andato diminuendo e si è aggiunto un certo astio nei confronti del sesso femminile. La fobia sociale (sempre avuta fin da bambino) fa sì che io sia in imbarazzo sia con gli uomini che con le donne, ma in più si aggiungono questi fastidiosi dubbi, legati ad una ricerca adolescenziale (e ho 24 anni porcaccia miseriaccia) del piacere solitario che dentro di me so non sarà MAI interrotta da un rapporto reale (né con donne né con uomini). Faccio difficoltà anche a parlarne con il mio psicologo perché mi sembra scontato che il dirigermi verso lo stesso sesso sia una specie di sfogo della mia sfera sentimentale, visto che io sono convinto che non avrò mai un rapporto sereno con l'altro sesso.

Insomma la domanda era se solo io ho questi dubbi e problemi (e quindi sono cavoli intimissimi) oppure ci sono altre persone che sentono messa in forte dubbio una virilità mai sperimentata...

P.S. Evitate le battute del cacchio, non sono più in vena, sto "invecchiando" ed inacidendo molto...

Buttercup

Io sono gay e non ho mai provato attrazione verso il sesso femminile nè guardato il seno delle mie compagne di scuola mi pare...ma ognuno è diverso quindi non credo siano elementi determinanti.

L'unica cosa che mi sembra a favore della tua teoria è l'astio verso il sesso femminile che inizi a sviluppare....ma non so niente di psicologia.

Lilith

due opinioni personali (ma in questo campo tutte le opinioni sono strettamente personali):
innanzitutto, credo che l'essere umano abbia in sé una componente di bisessualità, che questa si esprima o no...
in secondo luogo, nel mio mondo ideale ad un post come il tuo si dovrebbe rispondere "e allora? qual'è il problema? ognuno ha le fantasie sessuali che gli pare e le mette in pratica come gli pare"

jackal

L'argomento è molto delicato e cercherò di trattarlo con il rispetto che merita.
Quello che mi ha colpito è stato l'emergere "casuale" di fantasie omosessuali verso i vent'anni, probabilmente in concomitanza della presa di coscienza (quanto vera non è dato sapere) dell'impossibilità di poter vivere un rapporto soddisfacente con l'altro sesso, in quanto ti consideri poco gradevole.
Quello che mi incuriosisce è se l'attrazione verso persone dello stesso sesso è "concreta" (vale a dire se ti piacciono degli uomini che incontri per strada) oppure è solamente una tua fantasia non supportata dalla pratica.
Forse la tua attrazione non è verso "altri" uomini, ma verso l'uomo che tu vorresti essere (attraente, piacevole, aitante) con cui vorresti unirti per diventare una cosa sola con esso. La differenza è sostanziale.

dummeJunge

La differenza è sostanziale... Infatti è questo il punto, io propendo molto per la tua tesi jackal, è quello che ho provato a dire nel post e quello di cui in fondo sono convinto: io ho sempre detestato il mio corpo, ma non solo quello, io detesto tutto di me e in questo momento (anche se sono anni ormai) non ho la forza, il coraggio di cambiare. I rapporti umani mi sono difficilissimi, le donne come se fossero di un altro universo, sono qualcosa di fronte a cui quasi non ho più reazione. La base da cui dovrei partire per costruire possibili approcci è pessima e della gravità della situazione mi sono accorto solo da poco, visto che gli anni passano e invece di rasserenarmi divento sempre più complicato e contorto. Sono da tre anni in terapia al c.s.m. ma non vedo niente....

mario

Ciao DummeJunge
Secondo me l'argomento e' tutt'altro che scontato e ne dovresti parlare col tuo psicologo, anche se mi rendo conto che dev'essere molto difficile (per me lo sarebbe anche in un post, e per questo ti ammiro).

Mi sembra di capire che hai una scarsa stima della tua mascolinita'. Perche' non fai sport? Iscriviti in palestra: li' non devi competere con nessuno e non sei obbligato a parlare con nessuno. Soprattutto all'inizio vedrai velocemente i progressi sul tuo corpo e questo migliorera' senz'altro la tua autostima.

jackal

Forse i rapporti umani sono difficili perchè non ti trovi bene con te stesso. E' strano, ma è come se le persone percepissero questo disagio, per quanto si cerchi di camuffarlo, e una volta che se ne accorgono si tengono bene alla larga.
Forse il tentare di approcciare qualcuno è l'ultima cosa da fare quando si è in una tale situazione, non fa altro che cronicizzare la percezione di essere sgradevoli. Si deve cercare di stare bene con se stessi, anche se a volte sembra un'impresa più difficile di fare una riproduzione 1:1 delle piramidi di Giza con i mattoncini per le costruzioni, ma è un passo obbligato, altrimenti non se ne esce.
A proposito delle terapie, non è detto che i progressi siano per forza graduali, potrebbero pure essere improvvisi. Ma se noti una stasi troppo prolungata potrebbe esserci qualche elemento di disturbo che va eliminato. In bocca la lupo.

dummeJunge

Prendo nota, grazie per i consigli ragazzi/e

latalpa

quoto..