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Vecchio 07-01-2012, 01:08   #21
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L'avatar di Carlien
 

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Originariamente inviata da marcus85 Visualizza il messaggio
la società è sempre la stessa basata sul consumismo . cmq in olanda per esempio ultimamente gli stranieri chiamati "forestieri" hanno molti meno diritti dei biondissimi abitanti olandesi ormai ovunque vai preferisono prendere a lavorare un conterraneo perchè non si fidano . ovviamente ognuno la pensa come vuole non sto qui a far cambiare idee a gli altri
No ma tranquillo so bene che non stai imponendo le tue idee, si sta solo discutendo.
Certo in una nuova società ci vuole un pò per adattarsi, soprattutto per noi italiani che non abbiamo un'ottima reputazione, ma almeno in quei paesi la meritocrazia non è una parola usata solo per riempirsi la bocca.
Almeno questo è il riscontro che ho avuto dalla mia esperienza personale, avendo parenti in tedeschia e un'amica in Olanda, i entrambi i casi emigrati dall'Italia.
Io poi personalmente per vari motivi detesto la Germania, ma credo comunque che per molti versi sia una società migliore, ed è furbo chi si arma di coraggio e decide di cambiare vita.
Vecchio 07-01-2012, 01:15   #22
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L'avatar di DexterMorgan
 

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Originariamente inviata da marcus85 Visualizza il messaggio
hai ragionissimo ma secondo te un italiano medio come giustamente l hai descritto tu come fa ad incastrarsi in un ipotetica società giusta che sta all estero? (che secondo me nn esiste) verrebbe certamente e giustamente emarginato
Ma perché secondo te in ognuno di noi c'è l'imprinting della società?
Per quanto ci possa influenzare negativamente la società, noi siamo quello in cui crediamo e quello che facciamo.
Vecchio 07-01-2012, 01:20   #23
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Originariamente inviata da DexterMorgan Visualizza il messaggio
Ma perché secondo te in ognuno di noi c'è l'imprinting della società?
Per quanto ci possa influenzare negativamente la società, noi siamo quello in cui crediamo e quello che facciamo.
non è che la società ci influenza negativamente , siamo noi che siamo costretti a scendere a patti con la società , se non lo facciamo restiamo quello che siamo emarginati pazzi mediocri (secondo la società).

persino gli indiani d america vanno a mangiare al mc donald .... per dire che alla fine la società ti cambia e secondo me ti cambia in peggio. se non credi a quello che dicono loro sei out

sempre parlando in generale poi tu mi dirai vabbè ma io vado a vivere in alaska in mezzo alla natura ecosolidale etc.... e io ti dico perfetto sei un grande ma non dire che fai parte della società perchè ti sei isolato dalla società per affermare quello in cui credi.

Ultima modifica di marcus85; 07-01-2012 a 01:23.
Vecchio 07-01-2012, 02:38   #24
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L'avatar di DexterMorgan
 

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Originariamente inviata da marcus85 Visualizza il messaggio
non è che la società ci influenza negativamente , siamo noi che siamo costretti a scendere a patti con la società , se non lo facciamo restiamo quello che siamo emarginati pazzi mediocri (secondo la società).

persino gli indiani d america vanno a mangiare al mc donald .... per dire che alla fine la società ti cambia e secondo me ti cambia in peggio. se non credi a quello che dicono loro sei out

sempre parlando in generale poi tu mi dirai vabbè ma io vado a vivere in alaska in mezzo alla natura ecosolidale etc.... e io ti dico perfetto sei un grande ma non dire che fai parte della società perchè ti sei isolato dalla società per affermare quello in cui credi.
Può essere anche vero che dobbiamo scendere a patti, ma a questo punto sarei più disposto a compromettere le mie idee(ammesso che lo debba fare) in una società più avanzata e civile che in quella italiana.
Vecchio 07-01-2012, 02:51   #25
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L'avatar di Kyoko
 

Io ci ho provato qualche anno fa... in un certo senso ho "fallito"... ma vi assicuro che se tornassi indietro lo rifarei ancora pur sapendo di non essere riuscita!

Dopo una breve visita in una città straniera ci sono andata in fissa e un anno dopo ero là con la mia valigia piena di sogni! Ci sono rimasta per tre mesi... poi sono tornata a casa perché non riuscivo a cavarmela con la lingua (da qui l'aver fallito), ma in un certo senso cambiata (e qui invece la "vittoria")!

Il fallimento non è stato solo l'essere tornata, ma il problema della lingua è derivato sempre dal problema del mio carattere. Infatti gli alunni della mia classe di lingua avevano tutti trovato lavoro a contatto con il pubblico, ed essendo della mia stessa classe si deduce che il livello fosse lo stesso (anzi di alcuni credo me la cavavo anche meglio)... io però non riuscivo a parlare loro sì! Perché? Perché come per molte altre cose nella vita avevo paura di non riuscirci di non essere capace, di fare figure di merda!!!

La vittoria invece è stato perché credo che sia stata questa esperienza fuori ad avermi resa più forte... credo sia stato allora che ho imparato, non dico diventare estroversa perché la timidezza patologica (come l'ho sempre chiamata io) fa parte del mio essere, ma a fingere bene!

Non so cosa sia stato, forse il dovermela cavare da sola in un paese straniero. O il forte legame che si è creato con persone mai viste e conosciute con cui ho condiviso questa esperienza fin da principio. Forse trovarmi in un paese dove diversamente che qui in Italia puoi anche andare in giro in pigiama con le mutande in testa che la gente non ti fissa e squadra... non lo so cosa e perché, so solo che dal mio ritorno pur restando la stessa di prima ero più forte .

Quindi se potete provateci... non abbiate paura il consiglio che posso dare se vi spaventa affrontare questa cosa da soli è trovare qualcuno che parta con voi. Io non avevo amici disposti a farlo e trovai persone della rete con cui parlai per mesi e poi partimmo nello stesso giorno. Da una parte è controproducente perché non ti aiuta con la lingua avere a che fare con italiani... dall'altra, dal punto di vista umano, l'avere qualcuno con cui affrontare la cosa aiuta a non avere paura, a non sentirsi soli e aiuta nel nostro caso perché almeno per me la mia introversione era stata messa da parte in quanto la situazione "anomala" m'imponeva di vivere a stretto contatto con persone nuove con cui condividevo cibo, letto, ansie, paure, gioie, scoperte.
La fobia sociale veniva quindi messa in secondo piano perché c'erano cose più grandi da "temere" in quel momento...
Vecchio 07-01-2012, 02:59   #26
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L'avatar di DexterMorgan
 

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Originariamente inviata da Kyoko Visualizza il messaggio
Io ci ho provato qualche anno fa... in un certo senso ho "fallito"... ma vi assicuro che se tornassi indietro lo rifarei ancora pur sapendo di non essere riuscita!

Dopo una breve visita in una città straniera ci sono andata in fissa e un anno dopo ero là con la mia valigia piena di sogni! Ci sono rimasta per tre mesi... poi sono tornata a casa perché non riuscivo a cavarmela con la lingua (da qui l'aver fallito), ma in un certo senso cambiata (e qui invece la "vittoria")!

Il fallimento non è stato solo l'essere tornata, ma il problema della lingua è derivato sempre dal problema del mio carattere. Infatti gli alunni della mia classe di lingua avevano tutti trovato lavoro a contatto con il pubblico, ed essendo della mia stessa classe si deduce che il livello fosse lo stesso (anzi di alcuni credo me la cavavo anche meglio)... io però non riuscivo a parlare loro sì! Perché? Perché come per molte altre cose nella vita avevo paura di non riuscirci di non essere capace, di fare figure di merda!!!

La vittoria invece è stato perché credo che sia stata questa esperienza fuori ad avermi resa più forte... credo sia stato allora che ho imparato, non dico diventare estroversa perché la timidezza patologica (come l'ho sempre chiamata io) fa parte del mio essere, ma a fingere bene!

Non so cosa sia stato, forse il dovermela cavare da sola in un paese straniero. O il forte legame che si è creato con persone mai viste e conosciute con cui ho condiviso questa esperienza fin da principio. Forse trovarmi in un paese dove diversamente che qui in Italia puoi anche andare in giro in pigiama con le mutande in testa che la gente non ti fissa e squadra... non lo so cosa e perché, so solo che dal mio ritorno pur restando la stessa di prima ero più forte .

Quindi se potete provateci... non abbiate paura il consiglio che posso dare se vi spaventa affrontare questa cosa da soli è trovare qualcuno che parta con voi. Io non avevo amici disposti a farlo e trovai persone della rete con cui parlai per mesi e poi partimmo nello stesso giorno. Da una parte è controproducente perché non ti aiuta con la lingua avere a che fare con italiani... dall'altra, dal punto di vista umano, l'avere qualcuno con cui affrontare la cosa aiuta a non avere paura, a non sentirsi soli e aiuta nel nostro caso perché almeno per me la mia introversione era stata messa da parte in quanto la situazione "anomala" m'imponeva di vivere a stretto contatto con persone nuove con cui condividevo cibo, letto, ansie, paure, gioie, scoperte.
La fobia sociale veniva quindi messa in secondo piano perché c'erano cose più grandi da "temere" in quel momento...
Bella testimonianza la tua
Vecchio 07-01-2012, 08:41   #27
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Io se non fosse per una sola cosa che mi trattiene me ne andrei a fare il pellegrino per il mondo. Prima in Francia, poi in Norvegia, poi in Asia centrale ed infine in Australia, dove se andasse male mi potrei suicidare dandomi in pasto ai dingos...
Vecchio 07-01-2012, 10:27   #28
Esperto
L'avatar di barclay
 

Dovunque vai il disturbo lo porti con te, quindi tiremm innanz

Ultima modifica di barclay; 07-01-2012 a 10:29.
Vecchio 07-01-2012, 10:37   #29
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Io ho vissuto,lavorato e mi sono drogato per due anni filati in Olanda, tutt'altra storia lì, dov'è non c'è corruzione c'è casa (cit.)
Vecchio 07-01-2012, 12:23   #30
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Originariamente inviata da Netcrusher Visualizza il messaggio
Io ho vissuto,lavorato e mi sono drogato per due anni filati in Olanda, tutt'altra storia lì, dov'è non c'è corruzione c'è casa (cit.)
Ma dove non c'è corruzione di solito il costo della vita è tale che devi vendertela la casa per tirare avanti. Sbaglio?
Vecchio 07-01-2012, 12:24   #31
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Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Dovunque vai il disturbo lo porti con te, quindi tiremm innanz
Eddai, possiamo almeno far finta di sperare?
Vecchio 07-01-2012, 12:40   #32
Esperto
 

prima della mia grande rassegnazione, la mia vita era ciclica. Il ciclo cominciava con me sereno e ormai assuefatto alla mia solitudine,poi arrivava la noia,il logorio, la ribellione, il desiderio della fuga avventurosa all'estero. Ma non avevo coraggio,intraprendenza, mi facevo un sacco di film anticipatori sulle potenziali esperienze che avrei potuto vivere e mi terrorizzavo perciò mi arrendevo. E il ciclo era pronto a ricominicare...
Vecchio 07-01-2012, 12:52   #33
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I miei progetti di vita prevedono il praticare Medicina in Inghilterra...
Vecchio 07-01-2012, 13:28   #34
Banned
 

Già me ne sono andato, ma forse non abbastanza. Non è tanto allontanarsi da dove si vive, ma allontanarsi dalla persona che si era.

Andare più lontano aiuta a raggiungere tale obiettivo.Se avessi le possibilità economiche e i pezzi di carta, di corsa accetterei un lavoro in Francia o in Germania( Uk no, troppo umido!), ma a parte il lavoro, vorrei conoscere un sacco di gente del posto, relazionarmi con un modo di vedere i rapporti umani e il mondo differente da quello nel quale sono immerso vivendo qua.

E' sempre interessante calarsi in altri punti di vista, non trovate?
Vecchio 07-01-2012, 13:47   #35
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è vero che provare non costa niente cioè costa soldi ma è pur sempre un esperienza , cmq sia ricordate che la crisi è mondiale non solo nostra e quand è cosi l ultimo della fila l ultimo arrivato lo prende nel c.... e arrivati in un paese straniero siamo noi gli ultimi arrivati, poi come detto sopra so esperienze che vanno fatte , rimane però il fatto che andare all estero non è la soluzione a tutti i problemi puo essere un decende miglioramento è vero ma puo anche andare male .

poi le cose cambiano da persona a persona cioè se hai un master in economia è normale che hai piu possibilità di trovare lavoro all estero ma se facevi il cameriere qui al massimo ti ritrovi a farlo li . cmq sia non sono mai stato patriottico assolutamente dico solo che ci sono pro e contro in sta cosa del partire e prima di mollare quel poco che abbiamo qua io direi di perderlo anche quel poco prima di lanciarsi verso l ignoto.

Ultima modifica di marcus85; 07-01-2012 a 13:51.
Vecchio 07-01-2012, 14:24   #36
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da marcus85 Visualizza il messaggio
è vero che provare non costa niente cioè costa soldi ma è pur sempre un esperienza , cmq sia ricordate che la crisi è mondiale non solo nostra e quand è cosi l ultimo della fila l ultimo arrivato lo prende nel c.... e arrivati in un paese straniero siamo noi gli ultimi arrivati, poi come detto sopra so esperienze che vanno fatte , rimane però il fatto che andare all estero non è la soluzione a tutti i problemi puo essere un decende miglioramento è vero ma puo anche andare male .

poi le cose cambiano da persona a persona cioè se hai un master in economia è normale che hai piu possibilità di trovare lavoro all estero ma se facevi il cameriere qui al massimo ti ritrovi a farlo li . cmq sia non sono mai stato patriottico assolutamente dico solo che ci sono pro e contro in sta cosa del partire e prima di mollare quel poco che abbiamo qua io direi di perderlo anche quel poco prima di lanciarsi verso l ignoto.
la crisi è mondiale ma la qualità della vita non è la stessa ed è per questo che si decide di andar via.

Fatevi un giretto in Germania,Norvegia,Danimarca etc... e guardate la crisi come attecchisce lì poi guardate alla vostra situazione italiana e tirate le somme.

Ultima modifica di LatrinLover; 07-01-2012 a 14:27.
Vecchio 07-01-2012, 14:25   #37
Intermedio
 

........................

Ultima modifica di Sehnsucht; 14-04-2013 a 15:11.
Vecchio 07-01-2012, 14:45   #38
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Originariamente inviata da Netcrusher Visualizza il messaggio
la crisi è mondiale ma la qualità della vita non è la stessa ed è per questo che si decide di andar via.

Fatevi un giretto in Germania,Norvegia,Danimarca etc... e guardate la crisi come attecchisce lì poi guardate alla vostra situazione italiana e tirate le somme.
certo se ci vai in vacanza li ti sembra tutto spettacolare e funzionante (lo dico perchè ci so stato) ma per uno che emigra li le cose sono piu complicate , certamente gli abitanti di germania norvegia danimarca stanno meglio di noi ma questo non vuol dire che noi emigrando li staremmo bene come loro . un mio amico ha abitato in olanda per 15 anni ora è dovuto tornare per la politica xenofoba dell olanda (solo questi ultimi tempi) , in parole povere i biondi olandesi hanno la priorità su qualsiasi lavoro anche il piu scarso. poi vabbe se hai i soldi per aprirti una pizzeria in olanda allora vai sul sicuro.
Vecchio 07-01-2012, 15:25   #39
Esperto
L'avatar di Boyyy82
 

Sarei tentato ma...
se si va all'estero oltre a sapere bene la lingua (ad esempio tanti italiani, anche giovani, l'inglese lo sanno poco e male me compreso) devi anche considerare che saresti un "immigrato" per loro e sicuramente dovresti adattarti a fare lavori più umili..
quindi o sei un genio, laureato in ingegneria con ottima conoscenza della lingua inglese (o di altre lingue, dipende dove vai) oppure tanto vale che rimani qua.
un altra possibile soluzione sarebbe quella di farti aiutare da qualcuno (se hai qualche parente all'estero) oppure di andarci a studiare (se hai l'età per iniziare l'università)
altrimenti partire da solo e senza i requisiti di cui sopra la vedo dura..

Ultima modifica di Boyyy82; 07-01-2012 a 15:30.
Vecchio 07-01-2012, 15:38   #40
Intermedio
 

A me piacerebbe vivere in un'altra città Italiana.
Temo molto il clima freddo del Nord Europa.
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