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Vecchio 06-01-2012, 21:32   #1
Intermedio
L'avatar di DexterMorgan
 

Premesso di riuscire a superare o a convivere con il proprio/i propri problema/i,
voi andreste a lavorare all'estero o cerchereste fortuna(è proprio il caso di dirlo) qui?
Io me ne andrei di corsa
Vecchio 06-01-2012, 21:36   #2
Banned
 

se qui son solo all'estero sarebbe peggio
Vecchio 06-01-2012, 21:36   #3
Intermedio
L'avatar di DexterMorgan
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Io sono combattuto, vorrei andare via ma allo stesso tempo vorrei rimanere... pur con i suoi innumerevoli difetti, questo è il mio Paese.
Io invece questo paese non lo sento affatto mio, anzi direi che mi posso definire anti-italiano.
Vecchio 06-01-2012, 21:42   #4
Paz
Esperto
L'avatar di Paz
 

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Originariamente inviata da DexterMorgan Visualizza il messaggio
Premesso di riuscire a superare o a convivere con il proprio/i propri problema/i,
voi andreste a lavorare all'estero o cerchereste fortuna(è proprio il caso di dirlo) qui?
Io un periodo di qualche anno all'estero me lo farei più che volentieri...ho questa fissa da molto tempo. Peccato che manchi il coraggio
Vecchio 06-01-2012, 21:45   #5
Avanzato
L'avatar di Carlien
 

Via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri…
Io ci metto la firma anche subito. Se avessi un pò di fegato in più sarei andata a studiare all'estero, ma comunque è un desiderio che prima o poi voglio realizzare.
Vecchio 06-01-2012, 21:47   #6
Intermedio
L'avatar di DexterMorgan
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Ti dirò, anch'io sono molto critico con l'Italia, ed a volte sono stato definito senza mezzi termini anti-italiano, però io ho sempre il sogno che l'Italia possa cambiare e nel mio piccolo voglio contribuire.
Lo so, è come lottare con i mulini a vento, ma se ci arrendiamo tutti non cambierà mai niente...
Vero, poi qua al sud figurati... ce ne sarebbero di lotte da fare!
Ci fosse qualcuno in grado di guidare le masse al cambiamento, forse lo seguirei... mah
Vecchio 06-01-2012, 21:47   #7
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

sei mesi qui, nel villone con piscina, sei mesi là nella tenuta col parchetto con gli scoiattoli ed i cerbiatti....
Vecchio 06-01-2012, 21:51   #8
Esperto
L'avatar di D. Vecio
 

Qui o all'estero è uguale, al momento voglio imparare... quindi forse l'estero è la scelta migliore.
Ma fra qualche anno, 2, 3 o 4.
Non sono ancora pronto ora.
Vecchio 06-01-2012, 21:54   #9
Intermedio
L'avatar di DexterMorgan
 

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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Eh lo so, conosco anche la situazione dalle tue parti (che un po' sono anche le mie... ) ma grandi figure non vedo in giro da seguire, sembra che ormai la politica sia solo un accumulare ricchezza e gli ideali siano delle illusioni... che desolazione...
Eh sì io ormai mi sono avvicinato ad idee anarchico-insurrezionaliste.
Allo stato attuale delle cose non si può sperare di far alcun significativo cambiamento con gli strumenti "democratrici".
Non che io sia favorevole alla violenza, anzi lungi da me.
Però a mali estremi...
Le rivoluzioni, quelle vere, quelle che portano ad una svolta, si fanno con le mazze. Ne sono sempre più convinto.
Vecchio 06-01-2012, 21:59   #10
Banned
 

ci sono stati già molte discussioni come questa.... io cm ho sempre detto me ne andrei via subito (se potessi) da qui.... solo che la cosa non è così semplice come sembra... che ci vuole alla fine a prendere e partire... il punto è una volta li che faccio???... se non ho soldi almeno per iniziare a trovare un posto dove stare e provare x lo meno a cercare un lavoro è inutile... e la cosa che mi darebbe + fastidio sarebbe tornamene a casa con la coda tra le gambe perchè come sempre ho fallito...
spero di andarmene via da qui cmq...
Vecchio 06-01-2012, 22:12   #11
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

Io sono arrivato a pensare questo........a chiacchiere sono tutti buoni a fatti molti molti meno!!!

All'università a chicchiere tutti volevano andarsene (compreso me)....poi alla fine con il passare del tempo vedo tutti qua in casa propria!
Diversi hanno fatto l'erasmus ma è stata una sorta di vacanza un po piu lunga...niente piu poi sono tornati a casa!

C'è una marea di problemi che si presenterebbero

1) devi conoscere la lingua
2) Molti di quelli che se ne vanno......vanno a fare lavoretti.(molti fanno lavori stagionali si .....ma pochissimi sono quelli che "sfondano"
3) devi pagarti un affitto!!! E nelle città piu "sognate" sono delle vere e proprie mazzate!!
4) non conosci nessuno! e sei COMPLETAMENTE solo
5) la crisi esiste in molti altri paesi oltre l'Italia!!

Io ho un'ammirazione per chi fa queste cose ma vedo che nessuno riesce proprio a costruirsi una situazione migliore stabile.....è un'esperienza inappagabile se si ha il coraggio ma pochi vanno a migliorare e a trovare stabilità!!

Ho molti colleghi meridionali....sono simpatici, solari, aperti e fanno amicizia molto facilmente ma nonostante ciò fanno una vita da emigrante, abbastanza solitaria.....appena hanno piu di due giorni liberi scappano giu a casa dai parenti.
Vecchio 06-01-2012, 22:32   #12
Esperto
L'avatar di JasonB
 

Quote:
Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
Via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri…
it's wonderful, it's wonderful, it's wonderful, good luck o my baby!
Vecchio 06-01-2012, 22:50   #13
Principiante
L'avatar di Varanasi
 

Io andrei via anche ora, non avessi miliardi di responsabilità qua :/
Vecchio 07-01-2012, 00:29   #14
Intermedio
L'avatar di DexterMorgan
 

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Originariamente inviata da dottorzivago Visualizza il messaggio
Io sono arrivato a pensare questo........a chiacchiere sono tutti buoni a fatti molti molti meno!!!

All'università a chicchiere tutti volevano andarsene (compreso me)....poi alla fine con il passare del tempo vedo tutti qua in casa propria!
Diversi hanno fatto l'erasmus ma è stata una sorta di vacanza un po piu lunga...niente piu poi sono tornati a casa!

C'è una marea di problemi che si presenterebbero

1) devi conoscere la lingua
2) Molti di quelli che se ne vanno......vanno a fare lavoretti.(molti fanno lavori stagionali si .....ma pochissimi sono quelli che "sfondano"
3) devi pagarti un affitto!!! E nelle città piu "sognate" sono delle vere e proprie mazzate!!
4) non conosci nessuno! e sei COMPLETAMENTE solo
5) la crisi esiste in molti altri paesi oltre l'Italia!!

Io ho un'ammirazione per chi fa queste cose ma vedo che nessuno riesce proprio a costruirsi una situazione migliore stabile.....è un'esperienza inappagabile se si ha il coraggio ma pochi vanno a migliorare e a trovare stabilità!!


Ho molti colleghi meridionali....sono simpatici, solari, aperti e fanno amicizia molto facilmente ma nonostante ciò fanno una vita da emigrante, abbastanza solitaria.....appena hanno piu di due giorni liberi scappano giu a casa dai parenti.

-Non sono d'accordo che quelli che sfondano sono in pochissimi(dipende poi che si intende per sfondare ovvio). Se sei una persona competente, preparata e con un pizzico di sale in zucca, in un altro Paese(es.Germania), hai molte più opportunità di avere successo. Se non altro vige la meritocrazia. Poi se uno ha la terza media e pensa di andare lì a fare una montagna di soldi, allora forse è meglio che si stia a casa sua.
-La lingua si impara. Volente o nolente la apprendi. Poi penso che bene o male un po' di inglese lo parlino tutti oramai, o no?
-Sul fatto di trovarsi soli lì, beh, parlo per me, io sono solo QUI! Quindi...
-La crisi c'è in altri Paesi "ricchi", ma lì gli strati poveri la sentono meno perché esiste lo stato sociale.
-L'affitto lo pago anche in Italia ed è caro, comparato a (es. Berlino)

Poi penso che se uno impara bene ad affrontare i propri problemi "interiori" alla fine impara ad affrontare la vita e i suoi mille ostacoli ovunque si trovi.
Però all'estero alcuni di questi ostacoli sono più facili da affrontare.
Basti pensare alla burocrazia, all'amministrazione della giustizia, al welfare dell'Italia e fare il confronto con un qualsiasi altro paese civile(ammesso che l'Italia lo sia).
Non c'è paragone.
Vecchio 07-01-2012, 00:41   #15
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Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Io sono combattuto, vorrei andare via ma allo stesso tempo vorrei rimanere... pur con i suoi innumerevoli difetti, questo è il mio Paese.
quoto a palla e aggiungo che l estero non è una pacchia tutto il mondo gira intorno alle stesse regole quindi perchè andare lontano? io ho sempre odiato lo stile italiano mafioso anche parlando delle piccole cose ma non è scappando che si risolvono i problemi secondo me chi va all estero è un po vigliacco dentro , non tanto ma un po si. parere personale non uccidetemi.
Vecchio 07-01-2012, 00:50   #16
Avanzato
L'avatar di Carlien
 

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Originariamente inviata da marcus85 Visualizza il messaggio
quoto a palla e aggiungo che l estero non è una pacchia tutto il mondo gira intorno alle stesse regole quindi perchè andare lontano? io ho sempre odiato lo stile italiano mafioso anche parlando delle piccole cose ma non è scappando che si risolvono i problemi secondo me chi va all estero è un po vigliacco dentro , non tanto ma un po si. parere personale non uccidetemi.
è vero che anche all'estero ci sono i problemi, ma sinceramente per quel pò che è la mia esperienza personale in germania, olanda, o qualunque altra nazione del nord la situazione è quanto meno migliore. Non ci sono gli stessi problemi, ce ne sono altri, ma sono dell'idea che lì la vita sia più sopportabile.
Poi non so..può darsi che hai ragione, che sia come "scappare", ma chi è più codardo, chi decidere di mollare tutto e rifarsi una vita in un posto sconosciuto che propone più aspettative o chi resta e accetta passivamente una società in cui non si riconosce?
Vecchio 07-01-2012, 00:53   #17
Banned
 

Non ha più molto senso rimanere in Italia a meno di stravolgimenti pesanti nella sua struttura di chiarissimo stampo nepotistico, a tutti i livelli, penso che questo merdaio di situazione sia oramai strapalese agli occhi di tutti, allora voi cosa scegliereste?? Rimanere e continuare a guardare come vi rubano la dignità e vi ingannano nei modi più disparati???? Il problema dell'Italia è strutturale e culturale e gli Italiani non hanno gli attributi per cambiare le cose semplicemente perchè il cambio prevede scelte purtroppo non piacevoli e dolorose, in altri paesi i cittadini hanno da tempo guadagnato traguardi sociali di tutt'altro ordine, la corruzione e le mafie non sono riuscite ad attecchire a pieno per forte volont dei cittadini votati all'onestà e al rispetto altrui, qui di base non ci rispettiamo nemmeno tra noi, e come possono mai cambiare le cose??? Peggiorano solo, siamo sotto scacco di un regime che manipola le informazioni,tiene allo scuro i cittadini di quello che sta accadendo nei mercati finanziari, opera delle eclatanti messinscene come i controlli fiscali a Cortina per far vedere che la macchina della repressione funziona etc etc.......volete rimanere in un paese del genere??? Con quali aspettative???
Vecchio 07-01-2012, 00:59   #18
Intermedio
L'avatar di DexterMorgan
 

Posso capire il punto di vista della vigliaccheria, ovvero che andare via da qui sarebbe un po' come scappare dai problemi.
Però non vedo perché uno si debba sentire "attaccato" al posto in cui è nato.
Io sono orgoglioso delle mie radici, però non penso che andando via tradirei qualche patto ancestrale col posto in cui sono nato.
Ho forse qualche dovere morale nei confronti della mia cultura e dei "miei luoghi"? Io non credo proprio. E penso comunque che il diritto di affermare la propria personalità sia più forte di qualsiasi dovere etico/morale.
Vecchio 07-01-2012, 01:00   #19
Banned
 

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Originariamente inviata da Carlien Visualizza il messaggio
è vero che anche all'estero ci sono i problemi, ma sinceramente per quel pò che è la mia esperienza personale in germania, olanda, o qualunque altra nazione del nord la situazione è quanto meno migliore. Non ci sono gli stessi problemi, ce ne sono altri, ma sono dell'idea che lì la vita sia più sopportabile.
Poi non so..può darsi che hai ragione, che sia come "scappare", ma chi è più codardo, chi decidere di mollare tutto e rifarsi una vita in un posto sconosciuto che propone più aspettative o chi resta e accetta passivamente una società in cui non si riconosce?
la società è sempre la stessa basata sul consumismo . cmq in olanda per esempio ultimamente gli stranieri chiamati "forestieri" hanno molti meno diritti dei biondissimi abitanti olandesi ormai ovunque vai preferisono prendere a lavorare un conterraneo perchè non si fidano . ovviamente ognuno la pensa come vuole non sto qui a far cambiare idee a gli altri
Vecchio 07-01-2012, 01:04   #20
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Originariamente inviata da Netcrusher Visualizza il messaggio
Non ha più molto senso rimanere in Italia a meno di stravolgimenti pesanti nella sua struttura di chiarissimo stampo nepotistico, a tutti i livelli, penso che questo merdaio di situazione sia oramai strapalese agli occhi di tutti, allora voi cosa scegliereste?? Rimanere e continuare a guardare come vi rubano la dignità e vi ingannano nei modi più disparati???? Il problema dell'Italia è strutturale e culturale e gli Italiani non hanno gli attributi per cambiare le cose semplicemente perchè il cambio prevede scelte purtroppo non piacevoli e dolorose, in altri paesi i cittadini hanno da tempo guadagnato traguardi sociali di tutt'altro ordine, la corruzione e le mafie non sono riuscite ad attecchire a pieno per forte volont dei cittadini votati all'onestà e al rispetto altrui, qui di base non ci rispettiamo nemmeno tra noi, e come possono mai cambiare le cose??? Peggiorano solo, siamo sotto scacco di un regime che manipola le informazioni,tiene allo scuro i cittadini di quello che sta accadendo nei mercati finanziari, opera delle eclatanti messinscene come i controlli fiscali a Cortina per far vedere che la macchina della repressione funziona etc etc.......volete rimanere in un paese del genere??? Con quali aspettative???
hai ragionissimo ma secondo te un italiano medio come giustamente l hai descritto tu come fa ad incastrarsi in un ipotetica società giusta che sta all estero? (che secondo me nn esiste) verrebbe certamente e giustamente emarginato
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